Potenziale e Campo Elettrico y Circuitazione e campo Elettrico E4 dl ϑ4 E1 S ϑ1 E3 ϑ2 ϑ3 E2 x E ⋅ dl = ( E1 cos ϑ1 + E2 cos ϑ2 − ∂S − E3 cos ϑ3 − E4 cos ϑ4 )dl = 0 Esiste una operatore che trasforma E in una nuova funzione vettoriale tale che il suo flusso attraverso S sia proprio la circuitazione? ∂S ∇×E S S ∇ × E ⋅ dS = E ⋅ dl = 0 ∂S Rotore in coordinate cartesiane ux ∇×E = ∂x uy ∂y Ex Ey uz ∂ z = +(∂ y E z − ∂ z E y )u x E z − (∂ x E z − ∂ z E x )u y + (∂ x E y − ∂ y E x )u z Campo di una carica puntiforme q nell’origine (0,0,0) z E(r ) = ϑ q 4πε 0 r 2 ur ur φ x 2 2 r ( x, y , z ) = x + y + z x y z ur = u x + u y + u z r r r 2 P ( x, y , z ) y ∂x 1 r 3 = −3 x r 5 ∂y 1 r 3 = −3 ux 4πε 0 ∇×E = ∂x q x r 3 y 1 5 ∂z uy uz ∂y y ∂z = 0 z r r 3 r 3 r 3 = −3 z r 5 La questione è allora: Il contenuto informativo del potenziale è lo stesso del campo elettrico, ovvero dato il potenziale, è possibile determinare il campo elettrico? Il campo elettrico è (quasi) univocamente legato al potenziale dV = −E ⋅ dr = ∇V ⋅ dr ( E + ∇ V ) ⋅ dr = 0 E = −∇V ∀ dr La costante arbitraria Se allora E = −∇V ( x, y, z ) E = −∇(V ( x, y, z ) + C ) la scelta arbitraria di potenziale nullo all’infinito è del tutto legittima Quindi, in elettrostatica conoscere V o E è equivalente. V(x,y,z) è uno scalare E (x,y,z) è un vettore Superfici equipotenziali e linee di forza Le superfici equipotenziali sono definite come il luogo dei punti per cui V = costante Le linee di forza sono “linee” tangenti in ogni punto alla direzione del campo elettrico Campo elettrico uniforme Esempi Carica puntiforme Dipolo elettrico Il potenziale in un campo elettrico uniforme Data la particolare geometria del sistema, si ha subito: E ⋅ dr = Edr cosθ = Edr E pertanto la d.d.p. risulta essere: 2 2 2 1 1 1 V2 −V1 = − E ⋅ dr = − Edr = −E dr = −Ed Dove “d” è la distanza di integrazione. Esercizio: Potenziale nelle vicinanze di un piano carico z Si calcoli la distanza d dal piano uniformemente carico σ=10 nC m-2, alla quale∆V = 10,0 V σ E= uz 2ε 0 ∆V d= = ∆V = Ed E ∆V 2 ε 0 10 ⋅ 2 ⋅ 8.854 ⋅10 −12 = = = −8 σ 10 =18 mm 50V 40V 30V 20V 10V E d = 18 mm ∆V fra due lastre conduttrici parallele F = 1.6 ⋅10 −15 N ∆V? ∆V F = eE = e d d ∆V = F = e = 1.6 ⋅10 d = 20 cm −15 200 ⋅10 −3 1.6 ⋅10 −19 = 2000 V Guscio conduttore sferico carico (R) E = Er i r Er = 0 Campo interno Campo esterno Vest = ∞ E est r Er = ⋅ dr = Q 4πε 0 r≤R Q 4πε 0 r ∞ r dr 2 Q r≥R ∞ 1 Q =− = 2 4πε 0 r r 4πε 0 r r Vint = ∞ E R est ⋅ dr + R Eint r ⋅ dr = Q 4πε 0 R Essendo nullo il campo interno Sfera non conduttrice (R) uniformemente carica E = Er i r Campo esterno invariato rispetto al guscio Campo interno Eint (r ) = Q r3 3 1 R 4πε 0 r 2 r≤R Vint = Vint = ∞ E R est ⋅ dr + Q 4πε 0 R + R r Vint R E int r ⋅ dr = Q 4πε 0 R + R E int r ⋅ dr r2 R + = rdr = 3 3 4πε 0 R 4πε 0 R 2 r 4πε 0 R Q Q Q Q r2 3 Q = − 2 4πε 0 R 4πε 0 R 3 2 Compito di Fondamenti di Elettromagnetismo del 1.12.03 (Es. 1) [8] • a) b) Una sfera metallica di raggio R=4 cm, con una carica q=1nC, si trova all’interno di una sfera metallica concentrica, cava ed isolata, con raggio interno R1=6 cm e raggio esterno R2=8 cm, con una carica positiva totale Q=1 nC. Si calcolino le cariche sulle superfici interna ed esterna della sfera cava Quanto vale la d.d.p. tra la sfera interna e quella esterna ? q Q − q' q '= − q Il problema è perfettamente simmetrico e il campo elettrico all’interno della sfera metallica cava deve essere nullo. Ciò implica che su una superficie gaussiana interna alla parete della sfera cava (ad esempio quella evidenziata in figura): Φ (D) = 0 = q + q ' Necessariamente, la carica sulla superficie interna deve essere pari -1 nC. D’altra parte la carica totale è pari a Q+q=2 nC e sarà distribuita tutta sulla superficie esterna. Per quanto riguarda la differenza di potenziale, essa è data da: R1 ∆V = V ( R ) − V ( R1 ) = − E ⋅ dr = − R R1 R q 4πε 0 r 2 dr = q 4πε 0 1 1 − R1 R = −75V Campo elettrico di dipolo E = −∇V (r , ϑ , ϕ ) 1 1 E = −(∂ r V i r + ∂ ϑ V i ϑ + ∂ ϕV iϕ ) r r sin ϑ Er = 2 p cos ϑ 4πε 0 r Eϑ = 3 Eϕ = 0 p sin ϑ 4πε 0 r 3 Il potenziale di dipolo elettrico P z d 2 d − 2 r(+) (+) ϑ r r(−) x (−) V = V( + ) + V ( − ) = 1 4πε 0 ( q − q) q r( − ) − r( + ) = + 4πε 0 r( − ) r( + ) r( + ) r( − ) r( −) − r( + ) ≈ d cosϑ r( −) r( + ) ≈ r 2 A distanza r>>d V (r ,ϑ ) ≈ qd cos ϑ 4πε 0 r 2 p cos ϑ ∂ rV ≈ − 3 4πε 0 r = 1 p cos ϑ 4πε 0 2 r 2 ∂ϑV = 0 p sin ϑ ∂ϑV ≈ − 2 4πε 0 r 1 Il campo elettrico vale allora: p cosϑ Er ≈ 3 4πε 0 r 2 p sin ϑ Eϑ ≈ 3 4πε 0 r 1 Eφ = 0 Dalla lezione 3: E( r,ϑ ) ≈ q 4πε 0 r 3 (2d cosϑ u r + d sin ϑ uϑ ) Il potenziale di un conduttore carico isolato In un conduttore carico isolato E=0 in tutti i punti all’interno di esso, e tutta la sua carica giace sulla superficie del conduttore. Dall’equazione che definisce il potenziale: V2 − V1 = − E ⋅ dr Si deduce che essendo E=0 allora il potenziale è uguale per tutte le coppie di punti possibili all’interno del conduttore. Ad esempio, per un conduttore a forma di guscio sferico campo elettrico e potenziale assumono l’andamento a fianco Questo significa che le cariche elettriche in un conduttore, in presenza di campo elettrico, si ridistribuiscono sulla superficie in modo da assumere una configurazione equipotenziale.