FACOLTA’ DI INGEGNERIA Corso di laurea in Ingegneria Telematica ed Ambiente e il Territorio Prova scritta di Algebra Lineare e Geometria assegnata il 05/09/2008 - Durata della prova: due ore Non si può uscire dall’aula prima di aver consegnato definitivamente il compito. Non si possono consultare i libri di testo. Usare solo la carta fornita dai Docenti. I 1) Trovare e studiare il fascio di coniche tangenti alla retta s di equazione x−y+1 = 0 nel punto A = (0, 1) ed alla retta t di equazione x+y−2 = 0 nel punto B = (1, 1) . 2) Sia ℘ la parabola del fascio. Trovare una sua forma canonica, vertice, fuoco, asse di simmetria ed il cambiamento di coordinate che la determina. 3) Sia C la circonferenza del fascio. Trovare il cono di vertice V = (2, 1, 1) e direttrice C. II Siano dati in IR3 i seguenti vettori v1 = (1, 1, 1), v2 = (0, 1, 0) e v3 = (−1, 1, 0). Sia f : IR3 → IR3 l’endomorfismo definito da f (v1 ) = (h + 1, h + 2, h) f (v2 ) = (0, 1, 0) f (v3 ) = (−h − 1, 1, 0) con h parametro reale. 1. Scrivere la matrice MEE (f ) rispetto alla base canonica e studiare f al variare del parametro h trovando una base per Imf e Kerf . 2. Studiare la semplicità di f , e nei casi in cui è semplice determinare una base di autovettori. 3. Trovare f −1 (−1, 0, 1) al variare di h Soluzione Il fascio di coniche bitangenti richiesto ha equazione φ : λ(x − y + 1)(x + y − 2) + µ(y − 1)2 == Se λ = 0 allora φ diventa la conica spezzata nella retta AB contata due volte. Sia λ 6= 0 e poniamo h = µλ , si ottiene: φ : x2 + (h − 1)y 2 − x + (3 − 2h)y − 2 + h = 0 . Si ha: 1 |B| = 0 − 12 0 h-1 3−2h 2 − 21 3−2h 2 = −h h-2 e |A| = 1 0 0 =h−1 h-1 Quindi, |B| = 0 ⇔ h = 0 ed in tal caso φ si spezza nelle due rette s e t. Sia h 6= 0: 1. Se |A| > 0 ⇔ h > 1 si hanno ellissi; in particolare, per h = 2 si ha la circonferenza C : x2 + y 2 − x − y = 0; 2. Se |A| = 0 ⇔ h = 1 si ha una parabola ℘ : x2 − x + y − 1 = 0; 3. Se |A| < 0 ⇔ h < 1 si hanno iperboli; in particolare T r(A) = 0 ⇔ h = 0 e quindi non ci sono iperboli equilatere. 2) La parabola richiesta è ℘ : x2 + y − x − 1 = 0 . Gli autovalori relativi alla sottomatrice A sono α = 0 e β = 1. Essendo |B| = − 14 , si ha −βγ 2 = − 14 , da cui si deduce γ = ± 12 . A questo punto si deve fare la scelta del segno. Il punto improprio della parabola è Y∞ = (0, 1, 0), il punto improprio in direzione ad esso ortogonale è X∞ = (1, 0, 0), pertanto l’asse di simmetria è la polare di X∞ , ovvero x − 21 = 0 . Facendo sistema tra l’equazione della parabola e quella dell’asse di simmetria si trova il vertice V = ( 12 , 54 ). Adesso si deve trovare la matrice della rototraslazione che permette di ridurre l’equazione di ℘ in forma canonica del tipo βY 2 = 2γX. Per individuare il segno di γ, bisogna capire come è posizionata la parabola; intersecandola con gli assi cartesiani, si vede che ℘ ha la concavità è rivolta verso il basso. Pertanto la forma canonica Y 2 = X. La matrice della rototraslazione è la seguente: 0 1 21 Q = −1 0 45 0 0 1 e le formule del cambiamento di coordinate sono ( x = Y + 12 y = −X + 54 (1) Il fuoco e la relativa direttrice nel nuovo sistema di riferimento sono F = ( 41 , 0) e X = − 41 , . Utilizzando le formule (1), si ottiene F 0 = ( 12 , 1) e y = 32 . 3) Imponendo al fascio z(ax + by + cz + d) + x2 + y 2 − x − y = 0 che il punto V (2, 1, 1) sia vertice si ottiene a = −3, b = −1, c = 2 e d = 3. Pertanto il cono richiesto è il seguente: x2 + y 2 + 2z 2 − 3xz − yz − x − y + 3z = 0 II Si ha |A| = MEE (f )| = h+1 0 0 0 1 0 0 h+1 = h(h + 1) h In particolare, se h 6= 0, −1 f è un isomorfismo. Per h = 0 si ha rkA = 2. Pertanto dim Imf = 2 ed una base è data da [(0, 1, 0), (1, 0, 0)]; dim Kerf = 1 e Kerf = {(x, y, z) ∈ IR3 | y = −z, x = 0}, pertanto una base è data da (0, 1, −1) . Se h = −1 si ha rkA = 2. Pertanto dim Imf = 2 ed una base è data da [(0, 1, 0), (0, 0, −1)]; dim Kerf = 1 e Kerf = {(x, y, z) ∈ r3 |y = 0, z = 0}, pertanto una base è data da [(1, 0, 0)] . Calcoliamo adesso il polinomio caratteristico |A − IT | = h+1-T 0 0 0 1-T 0 0 h+1 = (h + 1 − T )(1 − T )(h − T ) h-T Si hanno i seguenti autovalori: T1 = h + 1, T2 = 1 e T3 = h. Si hanno tre autovalori distinti se e solo se h 6= 0, 1 In tal caso, f è semplice. Una base di autovettori è [(1, 0, 0), (0, 1, 0), (0, − 1+h 1−h , 1)] Per h = 0 si ha T1 = 0 doppio e T2 = 1 semplice. Essendo in questo caso dim V0 = 2 allora f è semplice. Una base di autovettori è [(1, 0, 0), (0, 0, 1), (0, 1, −1)] Per h = −1 si ha T1 = 1 doppio e T2 = 0 semplice. Essendo in questo caso dim V0 = 1 allora f non è semplice. La controimmagine del vettore (−1, 0, 1) si trova risolvendo il sistema h+1 0 0 x −1 0 1 h + 1 y = 0 0 0 h z 1 1 1 Quindi se h 6= 0, −1 si ha una sola soluzione (− h+1 , − h+1 h , − h ) . Per h = 0, −1 il sistema è impossibile e quindi f −1 (−1, 0, 1) è l’insieme vuoto.