Prof. Chirizzi Marco www.elettrone.altervista.org www.professore.mypodcast.com www.marcochirizzi.blogspot.com Integrale indefinito di una variabile Se g (x ) è una funzione derivabile in ogni punto di un intervallo a, b , ed f (x ) è la sua derivata, essa prende il nome di primitiva della funzione f (x) . Ad esempio, la funzione g ( x) sen x è una primitiva della funzione f ( x) cos x . Se g (x ) è una primitiva di f (x) , anche g ( x) C , dove C è una costante arbitraria, è una primitiva di f (x ) , in quanto si ha: D ( g ( x) C ) D g ( x) D C g ( x) 0 g ( x). Se h(x) e g (x ) sono due funzioni diverse tra di loro che ammettono una stessa derivata f (x ) , si ha: h( x) f ( x) , g ( x) f ( x). quindi possiamo scrivere: h ( x) g ( x) Si dimostra che le due funzioni h( x) e g ( x) differiscono per una costante C . Infatti si ha: k ( x ) h( x ) g ( x ) , k ( x) C k ( x) h ( x) g ( x) f ( x) f ( x) 0 dove C è una costante per via del fatto che k (x) ha derivata nulla. In definitiva, possiamo scrivere: h( x ) g ( x ) C h( x ) g ( x ) C. Da questa relazione segue che: Tutte le funzioni che hanno per derivata f (x) si ottengono dalla formula: g ( x) C Attribuendo alla costante C qualunque valore reale, si ottiene una famiglia di primitive della funzione f (x) . Questo insieme di primitive prende il nome di integrale indefinito della funzione f (x) e si indica con il simbolo: f ( x) dx Dalla definizione di integrale indefinito segue: D f ( x) dx f ( x). Si dimostra che: Ogni funzione continua in un intervallo ammette sempre primitive. Proprietà degli integrali 1) Se K è una costante qualunque si ha: K f ( x) K f ( x) d x 2) Se f1 ( x) , f 2 ( x) , ... , f n ( x) sono n funzioni continue, si ha: f1 ( x) f 2 ( x) ... f n ( x) dx f1 ( x) dx f 2 ( x) dx ... f n ( x) dx. Integrali indefiniti immediati Consideriamo la funzione: f ( x) x n con n –1. L’integrale indefinito x n dx si calcola utilizzando la seguente formula: n x dx x n1 C n 1 (1) Per n 1 si ha: x 1 1 dx dx log x C x Ad esempio, calcoliamo l’integrale: (2) 5 12 x 5 dx Utilizzando la proprietà 1) e la formula ( 1 ) sopra riportata si ha: 5 5 x 51 5 x6 5 5 5 x dx C C. x dx 12 12 12 5 1 12 6 La formula ( 1 ) può essere generalizzata come segue: f ( x) n f ( x) dx f ( x) n d f ( x) f ( x) n1 C n 1 (3) con n 1. Per n 1 si ha: f ( x) dx log f ( x) C f ( x) (4) Ad esempio, l’integrale: sen 3 x cos x dx possiamo scriverlo nella forma: sen 3 x d sen x Applicando la formula ( 3 ) si ha: 3 sen x d senx sen 4 x C 4 Dalla formula ( 4 ) scaturiscono i seguenti integrali ( da ricordare a memoria ): tg x dx log cos x C , 1 ctg x d x tg x dx log sen x C . Inoltre si ha: sen x dx cos x C , 1 cos 2 x dx tg x C , cos x dx sen x C , 1 sen 2 x dx ctg x C . Questi quattro integrali si generalizzano come segue: sen f ( x) f ( x) d x sen f ( x) d f ( x) cos f ( x) C , cos f ( x) f ( x) d x cos f ( x) d f ( x) sen f ( x) C , cos 2 f ( x) f ( x) d x cos 2 f ( x) d f ( x) tg f ( x) C , 1 1 sen 2 f ( x) f ( x) d x sen 2 f ( x) d f ( x) ctg f ( x) C. 1 1 Ad esempio, l’integrale: sen ( x 4 3 x 2 1 ) ( 4 x 3 6 x) d x può essere scritto nella seguente forma equivalente: sen ( x 4 3x 2 1) (4 x 3 6 x) d x sen ( x 4 3x 2 1) d ( x 4 3x 2 1) in quanto la funzione 4 x 3 6 x è la derivata prima della funzione x 4 3x 2 1 . In definitiva, l’ultimo integrale ammette il seguente risultato: sen ( x 4 3x 2 1) d ( x 4 3x 2 1) cos ( x 4 3x 2 1) C Integrali fondamentali La tabella in basso riporta una serie di integrali elementari, alcuni dei quali sono stati analizzati nel paragrafo precedente. Derivate Integrali d (ax) a dx d x n 1 ( ) xn dx n 1 d 1 (log x) dx x d x (e ) e x dx d e Kx e Kx dx K d ax a x dx log a d ( senx) cos x dx 1. a dx d (ax C ) ax C x n 1 x n 1 C C 2. x dx d n 1 n 1 n 1 x dx d (log x C )dx log x C x x x 4. e dx d (e C )dx e C 3. e Kx e Kx C C 5. e dx d K K x a ax x C C 6. a dx d log a log a Kx 7. cos x dx d ( senx C ) senx C 1 cos2 x dx d (tgx C ) tgx C 9a. 2 2 9b. sec x dx d (tgx C ) tgx C 9c. (tg x 1) dx d (tgx C ) tgx C 10a sen 2 x dx d ctgx C ctgx C 1 11. d 1 (arccos x ) dx 1 x2 d 1 ( arctg x) dx 1 x2 d log ( x x 2 1 dx 1 x2 1 8. senx dx d ( cos x C ) cos x C d ( cos x) senx dx d 1 (tgx) dx cos2 x d (tgx) sec2 x dx d (tgx) tg 2 x 1 dx d 1 (ctgx) dx sen 2 x d 1 (arcsenx ) dx 1 x2 12. 13. ) 1 1 x dx d (arcsex C ) arcsex C 2 dx d ( arccos x C ) arccos x C 1 1 x 1 1 x 2 dx d ( arctg x C ) arctg x C 14. 2 dx d log x x 2 1 C x2 1 1 log x x 2 1 C d 1 1 x 1 log dx 2 1 x 1 x2 1 15. 1 1 x 1 x 2 dx d 2 log 1 x C 1 1 x log C 2 1 x Prima di passare al calcolo di integrali generici, è bene fare ancora qualche esempio numerico sugli integrali elementari della tabella. x n 1 C Esempi di integrali del tipo x dx n 1 n 6 1. x dx 2. 3. x7 C; 7 x dx x 1/ 2 1 1 x2 x3/ 2 2 3 dx C C x C 1 3 3 1 2 2 1 1 x 2 1 1 x1 / 2 1 / 2 dx 1 / 2 dx x dx C C 2 x C 1 1 x x 1 2 2 1 1 x 4 2 1 1 x3/ 4 1 / 4 4 x dx 2 4 x dx 2 x1/ 4 dx 2 x dx 2 1 C 2 3 C 1 4. 4 4 8 4 x3 C 3 Metodi di integrazione Integrazione per sostituzione Gli integrali del tipo f ( x) f ( x) dx , f ( x) dx si risolvono sia ricorrendo alla f ( x) tabella degli integrali elementari sia utilizzando il metodo di integrazione per sostituzione, il quale tiene conto del fatto che f ( x) dx df ( x) ( differenzi ale ) . In definitiva, gli integrali in esame si possono scrivere anche come segue: a) f ( x) f ( x) dx f ( x) df ( x) f ( x) df ( x) dx f ( x) f ( x) Il metodo di sostituzione consiste nel porre S f (x) , per cui df ( x) dS e quindi b) gli integrali a) e b) si calcolano rispettivamente nel seguente modo: f ( x) S2 S dS 2 C 2 C dS S log S C log f ( x) C 2 Così, anche per gli integrali del tipo: c) f ( x) d) f ( x) n dx n f ( x) dx f ( x) si ricorre al metodo di integrazione per sostituzione ottenendo i risultati che seguono: f ( x ) S n 1 f ( x) f ( x) dx f ( x) df ( x) S dS n 1 C n 1 C; f ( x) df ( x) dS S n 1 S n 1 n f ( x) n dx f ( x) n S n S dS n 1 C n 1 C n 1 n n n Esempi 1. senx cos x dx . Si pone: f ( x) senx , df ( x) f ( x) dx cos x dx , S f ( x) . Quindi si ha: S2 sen 2 x senx cos x dx S dS 2 C 2 C 2. ctgx dx L’integrale può essere scritto nella forma cos x senx dx Si pone: f ( x) senx , df ( x) f ( x) dx cos x dx, S f ( x). e l’integrale si calcola come segue: cos x d (cos x) dS dx senx senx S log S C log senx C 1 senx x cos x 3 dx 3. L’integrale è del tipo f ( x) f ( x)n dx , dove f ( x) x cos x , f ( x) 1 senx . Ponendo S f (x) si ha: 1 senx d (1 senx) dS S 31 1 3 x cos x 3 dx ( x cos x)3 S 3 S dS 3 1 C 2 S 2 C 1 C. 2 ( x cos x ) 2 e 4. L’integrale è del tipo f ( x) f ( x) n 2x 1 e 2 x dx dx , dove f ( x) 1 e 2 x , f ( x) dx e 2 x dx. Ponendo S f (x) si ha: 2x 2x e 1 e dx 1 1 e2x 3 3/ 2 1 2 e2x 1 e2x 2 1/ 2 dx 1 1 S2 1 S 1/ 2 dS C 2 1 1 2 2 (1 e 2 x ) 3 C C. 3 2 Integrazione per parti Siano f ( x) e g ( x) due funzioni derivabili. Si ha: d f ( x) g ( x) d f ( x) g ( x) f ( x) d g ( x); d f ( x) g ( x) g ( x) f ( x) d x f ( x) g ( x) d x . quindi possiamo scrivere: f ( x) g ( x) dx d f ( x) g ( x) g ( x) f ( x) dx , Integrando ambo i membri di quest’ultima eguaglianza, e osservando che, a meno di una costante additiva, è: d f ( x) g ( x) f ( x) g ( x ) , si ottiene: f ( x) g ( x) dx f ( x) g( x) g(x) f ( x) dx . La funzione f (x) si chiama fattore finito e g ( x ) dx fattore differenziale. Ad esempio, l’integrale: x 2 log x dx si calcola nel seguente modo: conviene assumere come fattore finito la funzione log x . Applicando la regola di integrazione per parti, si ha: x 2 log x dx log x x 3 log x x 3 log x x 2 x3 1 2 x dx x dx C 3 x 3 3 2 Può capitare che nell’integrale di partenza compaia una sola funzione, ma ciò non toglie che si possa comunque applicare la regola d’integrazione per parti. Ad esempio, l’integrale : x 1 arctg dx x 1 x 1 si calcola considerando come fattore finito la funzione f ( x) arctg e come x 1 seconda funzione g ( x) x , la cui derivata g (x ) è uguale a uno. Così facendo, l’integrale di partenza può essere scritto nella forma: f ( x) g ( x) dx e quindi si ha: x x 1 x 1 arctg dx ; dx x arctg x 1 x 1 1 x2 1 x2 x dx 1 log ( 1 x 2 ) C ; 2 In definitiva si ottiene: x 1 x 1 arctg x 1 dx x arctg x 1 2 log ( 1 x 1 2 ) C. Integrazione per decomposizione L’integrazione per decomposizione consente di rendere più facile il calcolo di un integrale. Essa consiste nel decomporre la funzione da integrare nella somma algebrica di funzioni, di ciascuna delle quali è noto l’integrale indefinito o per lo meno è più facile il calcolo. Ad esempio, calcoliamo il seguente integrale: 1 x dx . x La funzione f ( x) x può essere scomposta nella somma 1 x x x 11 x 1 1 1 1 . 1 x 1 x 1 x 1 x 1 x per cui si ha: 1 x dx 1 1 x dx dx 1 x x log x 1 dx 1 x C.