Informazioni sulla malattia celiaca

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U.O.C. Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva
Direttore: dott. G. Niccoli
Tel . 0586223434 – 0586223088 Fax 0586223434
e-mail: [email protected]
CHE FARE DOPO LA DIAGNOSI
( sono celiaco……allora…..che fare!!!!)
 EDUCAZIONE DEL PAZIENTE
La cura della celiachia si basa sulla “esclusione completa” dalla dieta di tutti gli alimenti contenenti glutine.
La dieta senza glutine talora definita “aglutinata” determina la graduale normalizzazione della mucosa intestinale, la
scomparsa nel sangue degli anticorpi presenti in fase florida (es anticorpi anti-transglutaminasi) e dei sintomi
eventualmente presenti prima della diagnosi.

FAVORIRE LA COMPLETA ADERENZA ALLA DIETA PRIVA DI GLUTINE PER TUTTA LA
VITA
Il trattamento senza glutine deve essere rigoroso e continuativo per tutta la vita.
La dieta senza glutine richiede la completa eliminazione di tutti gli alimenti contenenti derivati del frumento, dell’orzo e
della segale.
Sono pertanto da evitare la pasta, il pane e tutti gli altri prodotti da forno normali che dovranno essere sostituiti dagli
appositi dieto-terapeutici contrassegnati dal marchio “ spiga barrata” indicante l’assenza del glutine.
Tutte le varietà del frumento devono essere escluse, quindi non solo il grano tenero e quello duro, ma anche il
kamut, il farro e lo spelta, nonché il malto.
Sono invece permessi altri alimenti comuni quali il riso ed il mais, il miglio, la quinoa, l’amaranto, purchè non
contaminati dal glutine nel corso della lavorazione.
Tutti gli altri alimenti sono naturalmente privi di glutine per cui possono essere concessi nella dieta glutinata.
Nessuna limitazione quindi per gli alimenti quali verdure, legumi, frutta, carne, pesce, uova, latte e derivati.
Occorre sottolineare che tutti questi alimenti sono privi di glutine in origine ma potrebbero contenerne nel
prodotto finito presente in commercio.
La necessità per il celiaco di seguire una dieta rigorosamente priva di glutine si scontra con la realtà che molti
alimenti confezionati possono essere “contaminati” con il glutine. In alcuni casi questa situazione dipende dall’uso del
glutine come “additivo” proteico, ad es. negli insaccati, nella maionese nelle salse pronte e nei preparati a base di
carne.
Come difendersi dal rischio contaminazione?
È opportuno che il celiaco:
1. controlli tutti i prodotti alimentari “elaborati” leggendo attentamente l’etichetta posta sulla confezione;
2. faccia uso dell’apposito “Prontuario degli Alimenti AIC” con l’elenco degli alimenti sicuri;
3. dia la preferenza ai ristoranti e pizzerie il cui personale è stato istituito sui problemi della dieta senza glutine.
Seguire attentamente la dieta senza glutine è un compito già abbastanza impegnativo nella vita quotidiana, può divenire
insostenibile soprattutto sul piano psicologico, se le attenzioni necessarie per evitare il rischio di contaminazioni si
trasfomano in vere e proprie fobie inutili ed ingiustificate. Non è necessario utilizzare pentole o posate dedicate per il
celiaco è sufficiente la comune pulizia a mano o in lavastoviglia; non è necessario utilizzare spugnette o utensili da
cucina dedicati; i cibi senza glutine possono essere cotti nello stesso forno dove si cuociono prodotti comune anche
contemporaneamente purchè si utilizzi la precauzione di utilizzare teglie o recipienti diversi.
 ULTERIORI INDAGINI DIAGNOSTICHE
Al momento della diagnosi è opportuno eseguire ulteriori indagini per escludere eventuali deficit nutrizionali da
correggere o complicanze della malattia celiaca già presenti.
Viale Alfieri, 36 - 57100 Livorno
direzione sanitaria /BR
 0586-223.302 - Fax 0586-223.429
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Si consigliano i seguenti esami:
o Emocromo,
o Dosaggio sideremia e vitamine (ac. Folico, Vit B12, Vit D);
o Funzionalità epatica (transaminasi, indici di colestasi);
o Funzionalità tiroidea (TSH, T3, T4, anti-TPO);
o Mineralometria ossea computerizzata (MOC) (pazienti adulti);
Successivamente i controlli almeno per il primo anno, potranno essere effettuati ogni 4-6 mesi. Queste visite saranno
fondamentali per valutare, mediante colloquio e l’anamnesi, la aderenza del paziente alla dieta. Dopo 6 mesi di dieta
priva di glutine utile dosaggio degli anticorpi anti-transglutaminasi.
Poi importante almeno una visita con esami ematochimici prescritti dallo specialista una volta all’anno.
 SCREENING DEI FAMILIARI DI I° GRADO
È consigliabile far eseguire il dosaggio degli “anticorpi anti-transglutaminasi” per l’aumentata prevalenza di casi di
celiachia nei parenti di primo grado con percentuali che vanno dal 5 al 10%.
 CERTIFICAZIONE
I pazienti celiaci hanno diritto all’esenzione dal ticket per l’esecuzione di indagini correlate alla condizione di cui sono
portatori.
Lo specialista dovrà predisporre successivamente alla diagnosi la certificazione per l’erogazione dei prodotti senza
glutine

CONTATTO CON L’ASSOCIAZIONE DEI CELIACI: www.celiachia.it
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