Continuità e derivabilità: un esempio. { 1 sen f x= 1. La funzione x 0 Infatti lim sen x 0 per x≠0 non è continua per x=0 . per x=0 1 non esiste, quindi la funzione ha per x x=0 un punto di discontinuità di seconda specie. In pratica, più ci avviciniamo al valore x=0 e più rapidamente la funzione oscilla tra i valori y=−1 e y=1 , senza tendere a nessun dato valore di y. { 1 x sen 2. La funzione f x= x 0 per x≠0 Funzione y=sen 1/ x è continua, ma non derivabile per x=0 . per x=0 1 f x= f 0 e, pertanto, la Infatti lim x sen =0 per il teorema del confronto, quindi lim x 0 x x 0 funzione è continua per x=0 . Invece, applicando la definizione di derivata: lim x0 f x− f 0 x sen 1/ x 1 =lim =lim sen x x x x0 x 0 che non esiste, quindi la funzione non è derivabile per x=0 . Possiamo dire che, mentre ci avviciniamo al valore x=0 , la funzione oscilla sempre più rapidamente, ma l'ampiezza delle oscillazioni diminuisce, per cui i valori della funzione tendono Funzione y= x sen 1/ x ad y=0 . { 1 x 2 sen per x≠0 f x= 3. La funzione è continua e derivabile per x=0 . x 0 per x=0 1 2 Infatti lim x sen =0 per il teorema del confronto, x x 0 f x= f 0 e, pertanto, la funzione è quindi lim x0 continua per x=0 . Inoltre, applicando la definizione di derivata: lim x0 f x− f 0 x 2 sen 1/ x 1 =lim =lim x sen =0 x x x x0 x0 Funzione y= x 2 sen 1/ x per il teorema del confronto, quindi la funzione è derivabile per x=0 ed f ' 0=0 . 4. Osserva che non avremmo potuto ritrovare il precedente risultato utilizzando le regole di derivazione. Infatti: 1 1 1 1 1 1 D x 2 sen =2 x sen x 2 cos ⋅− 2 =2 x sen −cos x x x x x x e lim cos x0 1 non esiste. x 5. In generale, vale il seguente teorema: Sia f x una funzione continua nell'intervallo chiuso [a , b] e derivabile in ] a , b [ ∖ {x 0 } , f ' x=l , allora esiste anche dove x 0 ∈] a , b [ . In questo caso, se esiste finito il xlim x 0 f ' x 0 e si ha f ' x 0 =l . In termini più discorsivi, se il limite della funzione derivata ci dà un risultato finito, allora tale risultato è anche la derivata nel punto a cui tende la variabile x. L'esempio precedente, però, ci mostra che il teorema non è invertibile, per cui, se il limite della derivata non esiste, è comunque possibile che esista e sia finita la derivata nel punto a cui tende la variabile x.