TESTI ESERCIZI sulla PRIMA PARTE DI ELETTRONICA ELETTRONICA 2013-14 Gruppo PTGP 19/12/2013 Dato il circuito in figura R VI RL D vO Disegnare il circuito equivalente del diodo Zener nelle diverse regioni di funzionamento e basandosi sul modello linearizzato a tratti valido per ampi segnali, tracciare il relativo grafico della caratteristica iD = f(vD), sapendo che V=0.7 V, Vz=5 V, ron=1,3kΩ, rz=200 Ω, roff =50MΩ. 1. Considerando R=10 kΩ ed RL infinita, calcolare e disegnare la caratteristica di trasferimento vO=g(vI) per vI compreso fra -20V e +20V, disegnare l’andamento temporale di VO, assumendo in ingresso un segnale sinusoidale di ampiezza picco-picco uguale a 4 V e valor medio = 10 V e un segnale sinusoidale di ampiezza picco-picco uguale a 16 V e valor medio = 10 V. In riferimento ai segnali di ingresso sinusoidali, calcolare la massima potenza dissipata sul diodo e sulla resistenza R. In riferimento ai segnali di ingresso sinusoidali giustificare quando e perché il diodo Zener, quando lavora in zona di breakdown, si comporta da regolatore di tensione. 2. Considerando RL≠ ∞, trovarne il valore minimo al di sotto del quale il diodo Zener non si comporta più da regolatore di tensione. Utilizzando per il diodo Zener gli stessi dati dell’esercizio precedente ed R=10 kΩ, 1. calcolare e disegnare la caratteristica di trasferimento vO=h(vI) per vI compreso fra -20V e +20V; 2. disegnare l’andamento temporale di VO, assumendo in ingresso un segnale sinusoidale a valor medio nullo di ampiezza picco-picco tale che la massima potenza sul diodo Zener sia uguale a 3 mW . D VI R vO Gruppo OVPB 20/12/2013 Dati i seguenti circuiti che realizzano amplificatori a singolo stadio, sapendo che: K n 100 A V 2 , 0,01V 1 , VT 1V , VDD = 3V, vBS=0V , la corrente IDS uguale a 50 μA. Quando possibile scegliere la tensione VDS in modo che il MOSFET sia in saturazione con almeno un margine del 20%. Progettare le resistenze del circuito in condizioni di polarizzazione. Se ci sono più gradi di libertà che vincoli, si ricordi che le resistenze sono dell’ordine dei KΩ. Si trascuri il contributo di λ in polarizzazione. Quando non è già specificato applicare il segnale di ingresso e prelevare quello di uscita in modo che, se possibile, vengano realizzate le tre configurazioni: CS, CD, CG Calcolare il guadagno di tensione, la resistenza di ingresso e quella di uscita, la massima ampiezza della tensione di ingresso che consente la linearizzazione del MOSFET, la tensione di uscita totale e la sensibilità del guadagno di tensione in seguito a variazioni del 10% di VTn. VDD VDD VDD RD RD RD M1 M1 M1 VS REQ Rs Rs -VDD VDD VDD RD RD vo RG M1 M1 vo vi R2 Rs Ro Rs -VDD -VDD R1 RO vi VG Rs -VDD -VDD VO Gruppo MGL 09/01/2014 (2 h 30’) Disegnare un amplificatore CS con resistenza di source RS, dimensionare opportunamente RS e RD al fine di soddisfare le seguenti specifiche: M1 in zona di saturazione corrente ID pari a 60A utilizzando i seguenti dati M1 è un MOSFET ad arricchimento a canale n con caratteristiche K n 120 A V 2 , 0V 1 , VT 1V VDD = 3 V. (ricavare per prima cosa il valore di RS che consente di avere la corrente ID richiesta, successivamente determinare il valore massimo di RD che garantisce con un margine del 10% il funzionamento di M1 in saturazione; si trascuri il contributo di λ in polarizzazione). Calcolare la potenza erogata dall’alimentatore (-VSS e +VDD), la potenza dissipata sul MOSFET e sulla resistenza RD in assenza di segnale di ingresso, cioè solo in polarizzazione. Calcolare il guadagno di tensione vo/vi. Stimare, commentando i passaggi, il massimo (valore assoluto) guadagno di tensione raggiungibile dalla configurazione CS al variare di RS e di RD. Disegnare il modello del MOSFET in condizioni di alta frequenza, cioè considerando gli elementi capacitivi nel modello lineare. Quindi calcolare la frequenza di taglio dell’amplificatore, sapendo che una capacità e 10 volte più grande dell’altra (trascurare le capacità fra Drain e Body e fra Source e Body)e supponendo in ingresso un generatore di segnali di tensione sinusoidale con resistenza uguale a 800Ω. ( Utilizzare il metodo n n 1 n delle costanti di tempo). a1 Ri0 Ci a2 Ri0 Ci Rij C j i 1 i 1 j i 1 GRUPPO PMLM 09/01/2013 (1h) - 10/01/2013 (1 h 30’ ) Dato il circuito in figura con il MOSFET a canale n ad arricchimento con kn=120 µA/V2, λ=0.01 V-1,VT = 1 V, VDD = 3 V, VBS=0 V, VG=1 V identificare la topologia e progettare opportunamente RR e RD al fine di soddisfare le seguenti specifiche: VDD RD RR M1 Ro VG vo vi M2 M3 -VDD a. corrente ID1= ID2 pari a 60 µA. VDS1 pari a 3 volte la tensione limite tra la regione di triodo e quella di saturazione del MOSFET, potenza erogata dall’alimentatore VDD e -VDD al ramo che contiene RD uguale a 5 volte quella al ramo contenente RR.. Si trascuri il contributo di λ in polarizzazione. Calcolare il guadagno di tensione ed il valore totale della tensione di uscita Consigli: trovare prima RR che soddisfi le specifiche sulla corrente, quindi procedere con il calcolo di RD. (VG è un generatore di tensione di polarizzazione) Disegnare un amplificatore CS con carico attivo, valutarne il guadagno di tensione e la potenza richiesta dagli alimentatori. Dimensionare il fattore di forma del ramo di riferimento in modo che l’inserimento del ramo di riferimento pesi in termini di potenza (in polarizzazione) meno del 10% . Utilizzare per i MOSFET gli stessi dati dell’esercizio precedente (solo il fattore di forma del MOSFET nel ramo di riferimento sarà diverso). Dato l’amplificatore differenziale in figura, si valuti il punto di polarizzazione (tensioni e correnti) e si calcoli l’ampiezza del segnale di uscita vo1 con ingresso differenziale e di modo comune sapendo che VDD vi1 103 3 sin w1t sin w2t RD RD vo1 vo2 vi 2 10 3 sin w1t sin w2t 3 M1 M2 vi1 kn=500 µA/V2 RS=300 kΩ RD=8 kΩ IS=500 µA vi2 VDD=VSS=3 V VT=1 V IS RS -VSS Si trascuri il contributo di RS nella valutazione del punto di polarizzazione. Realizzare il generatore di corrente reale (IS e RS) con uno specchio di corrente in modo tale che l’incremento di potenza richiesta dagli alimentatori sia il 20% rispetto alla potenza richiesta in polarizzazione dal circuito in figura. Calcolare il CMRR e la tensione totale Vo1 GRUPPO PDR 10/01/2013 (1h) - 13/01/2013 (1 h 30’) Definire e calcolare la frequenza di taglio (fH) e la frequenza di transizione (fT ) di un amplificatore in generale e considerando il seguente modello di un amplificatore operazionale (A.O.) ad un polo, RO out A·VI VI CO calcolare la relativa fH , fT . Ro Co =0.015s A= 105 ±25%, Utilizzando detto A.O. , progettare un amplificatore non invertente con guadagno=20 e progettare un amplificatore invertente con guadagno=-30. Calcolare la frequenza di taglio degli amplificatori retroazionati. Calcolare per entrambi gli amplificatori la frequenza oltre la quale l’errore relativo del guadagno rispetto a quello ottenuto considerando l’amplificatore ideale , sia minore del 10%. Calcolare per entrambi gli amplificatori la sensibilità del guadagno di tensione dell’amplificatore retroazionato rispetto alle variazioni di A e la variazione percentuale del guadagno di tensione del sistema retroazionato. GRUPPO RBF 10/01/2013 (1h) - 13/01/2013 (2 h 30’) Progettare un circuito basato su amplificatori operazionali, che realizzi la seguente funzione: Vo(t)=5V1(t) -5V2(t) ed abbia resistenza di ingresso ai morsetti in cui sono applicati V1(t) e V2(t) uguali e maggiori di 10 MΩ. Supponendo che l’amplificatore operazionale utilizzato sia ‘rail to rail’, sia alimentato tra ±12V ed abbia uno ‘slew rate’ di 0,8V/μs, determinare la banda a piena potenza del circuito. Calcolare la frequenza di taglio dell’intero circuito. Gli A.O. sono uguali e modellati come di seguito disegnato: fH=10Hz RO A= 105 ±25%, out A·VI VI CO Disegnare un diodo di precisione e quindi raddrizzatore a semplice semionda con detto diodo. Supponendo applicato in ingresso un segnale sinusoidale di ampiezza picco-picco uguale a 0.8V, valutare e disegnare la tensione di uscita. Confrontare il risultato con quello ottenuto con un raddrizzatore realizzato con un semplice diodo.