Autovalori e autovettori Cosa rappresentauna matrice quadrata A di ordine n a coefficienti in R? Una trasformazione! A= 2 0 03 v=x y v’ = x’ y’ x’= 2x y’= 3y Graficamente questo significa, in particolare, che i vettori che hanno la direzione dell’asse x sono moltiplicati per 2 (mantenendo direzione e verso) e, analogamente, quelli che hanno la direzione dell’asse y sono moltiplicati per 3. per ogni matrice quadrata, (= trasformazione di Rn in sè) ci sono direzioni privilegiate (cioè tali che trasformando un vettore avente una di queste direzioni si abbia ancora un vettore con la stessa direzione o il vettore nullo)? Se sì quante? Problema autovalori e autovettori! Matematizziamo il problema… Data A, quadrata di ordine n, esistono: • uno scalare λ • un vettore (a n componenti) v, non nullo Tali che scrivendo v come colonna, risulti Av = λv ??? Autovalori e autovettori • Un vettore non nullo v è un autovettore di un operatore A con autovalore λse e solo se Av = λv • In questo caso, l’azione dell’operatore A sul suo autovettore v produce un multiplo di v (λv), dato dalla moltiplicazione di v per l’autovalore scalare λ. Come calcolare gli autovalori L’equazione vettoriale Av = λv ha soluzione non nulla se e solo se det (A − λI) = 0. Quindi per trovare λ devo : • Costruire la matrice A − λI • calcolare det (A − λI) (sarà in funzione di λ). • Porre det (A − λI)= 0 • Risolvere l’equazione in λ ottenuta • Soluzioni equazione= autovalori Equazione omotetica o agli autovalori Esempio: Sia data la matrice quadrata 2x2 2 A= 1 -1 (2- λ) 0 La matrice (secolare) è: (A- λI) = 1 (-1- λ) Det (A – λI)) = (2(2-λ)(-1-λ)=0 Pongo il determinante = 0 Det (A – λI)) = (2(2-λ)(-1-λ)=0 Risolvo: λ1 = 2 (primo autovalore); λ2 = -1 (secondo autovalore); 0 Dati gli autovalori come si trovano gli autovettori? Sono le soluzioni del sistema omogeneo (A − λI) v = 0 L’incognita del sistema omogeneo è v Sicuramente tale equazioni avrà infinite soluzioni perché il rango della matrice è non massimo Per risolvere il sistema devo: Scrivere sistema equivalente a(A − λI) v = 0 Sostituire di volta in volta valore λ Risolvere. Equazioni vettoriali e sistemi lineari Il teorema di Cramer recita: recita: “Condizione necessaria e sufficiente affinché un sistema quadrato ammetta un’unica soluzione è che il determinante del sistema sia diverso da zero” Se invece il determinante è uguale a zero il sistema ammette infinite soluzioni oppure nessuna (sistema incompatibile) In questo caso si ricorre al Teorema di Rouché Rouché-Cappelli (teorema generale, valido per qualunque sistema lineare). lineare). Equazioni vettoriali e sistemi lineari Se il sistema quadrato è omogeneo (tutti i termini noti c1, c2, c3 nulli) nulli):: [Si ricorda che ogni sistema omogeneo ammette sempre almeno la soluzione banale o nulla (0; 0; 0)] 1.- Se il sistema omogeneo è di Cramer (det(A) ≠ 0) allora esso ammette solo la soluzione banale banale.. 2.- Se il sistema omogeneo non è di Cramer (det(A)=0 (det(A)= 0), allora il sistema ammette infinite soluzioni (quella banale e altre infinite non banali) Equazione omotetica o agli autovalori Esempio: Sia data la matrice quadrata 2x2 2 A= L’equazione agli autovalori è: 1 -1 (A- λI) x = 0 Tale equazione omotetica è equivalente al sistema: (2-- λ)x1 + 0x2 = 0 (2 x1 + ((-1- λ )x2= 0 0 Equazione omotetica o agli autovalori Sostituendo il primo autovalore (2) a λ nel sistema si ha: 0 x1 + 0 x2 = 0 x1 - 3x2 = 0 Le cui soluzioni sono: x1 = 3x2 (3) 1 u 3 Ciò significa che se assegniamo a una incognita (ad es. x2) un valore arbitrario, l’altra assume il valore dato dalla (3); per x2=1, x1=3. Quindi, ad es. il vettore u = (3;1) è un autovettore corrispondente all’autovalore 2. Sono quindi autovettori anche tutti i vettori C(3;1), con c numero arbitrario diverso da zero (cioè tutti i vettori sulla stessa retta del vettore u = (3;1) Equazione omotetica o agli autovalori Sostituendo il secondo autovalore (-1) a λ nel sistema si ha: 3 x1 + 0 x2 = 0 1 x1 + 0 x2 = 0 Le cui soluzioni sono: x1 = 0; x2 = x2 v 3 (3) Ciò significa che x2 può assumere qualsiasi valore arbitrario, Quindi, ad es. il vettore v = (0;1) è un autovettore corrispondente all’autovalore -1. Sono quindi autovettori anche tutti i vettori C(0;1), con c numero arbitrario diverso da zero. Esempio 2 A = 3 0 0 ; v = x y 3 I = 1 0 0 1 3 x + 0 y x Av = = 3 = 3v 0x + 3 y y v è un autovettore dell’operatore rappresentato da A, con autovalore 3. I e A sono matrici simmetriche (ovvero gli elementi fuori diagonale sono uguali). Autovalori - Autovettori Si noti che det( A − λI) è il determinate caratteristico di A che se nullo allora A è una matrice singolare a11 − λ a12 det( A − λI) = a21 a22 − λ = ( a11 − λ )( a22 − λ ) − a12a21 = λ2 − (a11 + a22 )λ + a11a22 − a12a21 = 0 λ1 λ2 Soluzione di A ( a11 − λ ) x1 + + (a22 − λ ) x2 a21 x1 x (1) a12 x2 λ1 λ2 x(2) =0 =0 Autovalori - Autovettori Esempio: Trovare gli autovettori e corrispondenti autovalori della matrice quadrata − 4.0 4.0 A= − 1.6 1.2 Soluzione det( A − λI) = −4−λ 4 − 1.6 1.2 − λ λ1 = −2 = λ + 2.8λ + 1.6 = 0 2 λ2 = −0.8 I corrispondenti autovettori sono dati da ( a11 − λ ) x1 + a21 x1 a12 x2 + (a22 − λ ) x2 Otteniamo per λ1= -2 x1 = 2 x2 = 1 =0 ( −4.0 + 2.0) x1 + =0 x − 1.6 x1 (1) 2 = 1 4.0 x2 + (1.2 + 2.0) x2 per λ2 = −0.8 x ( 2) 1 = 0.8 =0 =0 Polinomio caratteristico P(λ)= Det (A – λI)) •Come determinare il polinomio caratteristico: Se A =2x2 P(λ)= λ2-(trA) λ+detA DetA è = al prodotto degli autovalori