LE CARATTERISTICHE DEL REGIME FASCISTA (1.3)

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LE CARATTERISTICHE DEL REGIME FASCISTA (1.3)
Stato etico e
organicismo
(statalismo
fascista)
Personificazione
della politica
Partito unico
Nazionalizzazio
ne delle masse
Ideologia e
pratiche mlitari e
paramilitari
Irredentismo e
revisionismo
Nazionalismo
Razzismo
Imperialismo e
colonialismo
Lo Stato costituisce la realizzazione nella storia dei massimi valori spirituali di cui
è depositaria la nazione. La “società civile” non ha autonomia, è organizzata dallo
Stato e subordinata allo Stato. La totalità dello Stato viene prima del singolo
individuo. Gli individui sono chiamati alla mobilitazione e al sacrificio in nome
dello Stato
Il Duce impersona lo Stato. Concentra in sè una molteplicità di poteri (alterando
lo Statuto albertino di impostazione liberale). Il Duce viene proposto dalla
propaganda come un modello di “uomo nuovo”
Il partito fascista è il partito unico (proibizione dei partiti diversi da quello
fascista). Il partito fascista pervade e organizza tutta la società. L’iscrizione al
partito è pressochè obbligatoria. L’ideologia del partito pervade l’intera
amministrazione dello Stato
Complesso di interventi dello Stato per indottrinare le masse, per formarle alla
ideologia e alla prassi fascista (organizzazione della cultura, controllo della
stampa, attività intensiva di propaganda, controllo della scuola). Il fascismo usò in
maniera assai efficace i nuovi strumenti di comunicazione come la radio e il
cinema. In questo quadro rientra anche l’uso politico della religione (cui la
Chiesa cattolica si prestò in svariate occasioni). Lo Stato fascista (dopo il 1929) è
uno Stato confessionale (mentre non lo era lo Stato liberale precedente)
Il partito fascista era nato come organizzazione paramilitare. L’ideologia
militaresca e le pratiche mlitari e paramilitari sono diffuse e valorizzate. Lo stile
militare viene applicato nel partito fascista, nell’ambito della amministrazione ed
entro istituzioni collettive come la scuola. Nonostante l’ideologia militarista il
fascismo non riuscirà a dotare il paese di forze armate efficenti
L’Italia deve completare il “risorgimento”, ovvero la costituzione del suo stato
nazionale con l’acquisizione di tutte le “terre irredente” (Istria, Dalmazia, ...). I
trattati di Parigi hanno ingiustamente trattato l’Italia e pertanto devono essere
rivisti (revisionismo). Il revisionismo nei confronti dei trattati spingerà il fascismo
all’alleanza con la Germania nazista
La storia è lo scenario del conflitto tra gli stati nazionali (dal “conflitto di classe”
dei socialisti si passa al “conflitto tra le nazioni” dei fascisti). Ci sono nazioni
superiori e nazioni inferiori. Le nazioni inferiori sono destinate a soccombere, a
servire le nazioni superiori. L’Italia deve imporsi sulle altre nazioni attraverso le
trattative, ma anche e soprattutto attraverso la guerra. Il nazionalismo fascista
ben presto svilupperà anche una prospettiva razzista (esaltazione della
superiorità delal razza italiana)
Il razzismo fascista si sviluppa soprattutto in occasione delle guerre coloniali. Ci
sono razze superiori e razze inferiori. La razza italiana deve essere mantenuta
pura dalle contaminazioni. La razza italiana ha il compito di civilizzare le razze
inferiori. E’ lecito alle razze superiori conquistare le terre e le risorse delle razze
inferiori. Sul suolo italiano occorre bandire le razze “pericolose” per la purezza
razziale italiana: gli ebrei vanno disassimilati e discriminati (conseguenza di
questo programma saranno le leggi razziali del 1938).
Il fascismo mise in atto una politica demografica volta all’aumento della
popolazione con finalità militariste
Nel quadro del nazionalismo e del razzismo, l’Italia deve lottare per il proprio
spazio vitale contro le nazioni concorrenti. Anche l’Italia ha diritto a costruirsi un
impero colonale (ai danni delle nazioni inferiori e/o delle razze inferiori). L’Italia
avrebbe dovuto espandersi nel mediterraneo, nella penisola balcanica e in Africa
orientale (dove si sarebbe costruito un “nuovo ordine” mediterraneo che
avrebbe ricostituito la grandezza dell’impero romano)
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Militarismo e
politica estera
aggressiva
Corporativismo
Dirigismo
economico
Stato
assistenziale
Controllo sociale
e repressione
Totalitarismo
I rapporti tra gli Stati nazionali si risolvono in ultima analisi con la forza. La forza
militare è la massima espressione dello spirito, della cultura e dello sviluppo
economico e tecnico di uno stato nazione. Nonostante le scarse risorse militari e
l’impreparazione, il fascismo, via via, aggredirà militarmente l’Etiopia, l’Albania, la
Francia, l’Inghilterra, la Grecia, la Jugoslavia, l’Unione Sovietica; dichiarerà
guerra anche agli USA
Vengono riconosciute le corporazioni come enti che organizzano interessi
economici specifici presenti nella società (gli industriali, i lavoratori, ...). Le
corporazioni sono obbligatorie e sostituiscono le libere organizzazioni sindacali
(che vengono proibite). Tentativo di eliminare il conflitto di interessi e i conflitti di
classe in nome dell’unità nazionale. Le corporazioni hanno anche funzione
politico rappresentativa (nella Camera dei Fasci e delle Corporazioni). La Camera
dei Fasci e delle Corporazioni, a partire dal 1939, sostituirà la Camera dei
Deputati prevista dallo Statuto albertino
Lo Stato interviene nell’economia (contro il libero mercato), guida lo sviluppo
economico, promuove la colonizzazione in nome dell’interessa nazionale. Il fine
dell’economia è la potenza dello Stato nazione, Ogni Stato nazione deve essere con il suo “spazio vitale” - autonomo dal punto di vista economico (autarchia)
Lo Stato fascista assiste l’individuo in tutte le fasi della sua vita. Lo stato
interviene attraverso sistemi di sicurezza sociale, protezione per le fasce deboli
della popolazione, incentivi. L’assistenza ai cittadini non è intesa come un diritto
individuale, ma come un interesse dello Stato. Lo stato organizza anche gli
svaghi e il tempo libero. In cambio dell’assistenza e della sicurezza sociale lo
Stato si intromette tuttavia nella vita privata dei singoli, fino a chiedere il massimo
sacrificio.
Il fascismo ha usato svariati strumenti di controllo sociale di tipo soft (facilitazioni,
pressioni, intimidazione) nei confronti della popolazione. Ha usato nei confronti
dei nemici politici forme di repressione e di terrore (violenze, assassinio politico,
tribunali speciali, confinamento, deportazione). Nei territori coloniali e nei paesi
occupati il fascismo si è reso responsabile di svariati crimini (atti di guerra contro
popolazioni civili, distruzioni di villaggi, esecuzione di prigionieri, rappresaglie, uso
di armi proibite, deportazioni, concentramento, assassini politici). Si ebbe inoltre
la discriminazione e la repressione contro gli ebrei italiani con le leggi razziali del
1938.
Con questo termine si definiscono diverse delle caratteristiche già presenti in
questa lista. Sono le caratteristiche che il fascismo condivide con altri regimi,
diversi dal fascismo, ma ugualmente totalitari. Si veda la definizione di
Brzezinsky.
© 2008 Giuseppe Rinaldi – http://digilander.libero.it/education
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