ANNO SCOLASTICO 2015-2016 CLASSE: 1a A AFM PROGRAMMA ITALIANO Docente: Mauro BADAS Testi in adozione: - BIGLIA-MANFREDI-TERRILE-CURRARINI, Si accendono parole vol. A, ParaviaPearson 2011. - Marcello SENSINI, La forme della lingua. Parole, regole e testi, Mondadori, Milano 2010. I. NARRATIVA 1. Introduzione ai testi narrativi. Lettura e analisi di Delphine VIGAN, Un compagno speciale (da Gli effetti secondari dei sogni). Lettura e analisi di Daniel PENNAC, Il “mal di scuola” (da Diario di scuola). 2. La struttura narrativa. Che cos’è un testo narrativo. La fabula e l’intreccio. La durata narrativa degli eventi (scena, sommario, ellissi, pausa). Il ritmo narrativo. Lo schema narrativo (antefatto, situazione iniziale, peripezie, Spannung, soluzione o scioglimento della vicenda). La scomposizione del testo in sequenze. La tipologia delle sequenze (dinamiche, statiche, miste; narrative, riflessive, descrittive, dialogiche). Lettura e analisi di Michel TOURNIER, Lo specchio magico. 3. La rappresentazione dei personaggi. La tipologia: personaggi statici e dinamici. La caratterizzazione dei personaggi. Il ruolo dei personaggi (protagonisti, personaggi minori, comparse). Le funzioni dei personaggi (eroi, oggetti del desiderio, antagonisti, intermediari, antieroi). Il modo di presentare i personaggi (presentazione indiretta e diretta). 4. Lo spazio e il tempo. La descrizione dello spazio (a carattere denotativo e connotativo). Funzioni del tempo. Lettura e analisi di Cesare PAVESE, Insonnia (da Feria d’agosto). 5. Il narratore e il punto di vista. Autore e narratore. La collocazione del narratore rispetto alla vicenda: il narratore interno e il narratore esterno. Il narratore onnisciente. Le parole e i pensieri dei personaggi. Voce narrante e punto di vista. La focalizzazione (zero, interna, esterna). 6. Il patto narrativo e i livelli della narrazione. Il rapporto tra l’autore e il lettore. Stratagemmi per aumentare il patto narrativo (suspense, sorpresa). Meccanismi che indeboliscono il patto narrativo (intrusioni del narratore, interventi metanarrativi). I livelli della narrazione e i gradi del narratore (cornice, struttura a racconti proveniente da altre fonti, struttura a incastro). Lettura e analisi di Julio CORTAZAR, Continuità nei parchi. 7. L’analisi del testo in prosa. Che cos’è l’analisi del testo. Il tipo di testo. Le fasi dell’analisi di un testo letterario. Come compiere l’analisi di un testo in prosa. Lettura e analisi di Primo LEVI, Hurbinek (da La tregua); Fredric Brown, La sentinella. 8. Alle origini del narrare. - Il mito. Caratteristiche delle narrazioni simboliche. Lettura di Bibbia, Il diluvio universale (dal libro della Genesi). Lettura e analisi di Utnapistim l’immortale e il racconto del diluvio (da Epopea di Gilgamesh). - L’epica. Caratteristiche del genere. La figura di Omero. I poemi omerici: temi fondamentali, voce narrante e stile dell’Iliade e dell’Odissea. Lettura e analisi di OMERO, Achille, un eroe che non accetta offese (da Iliade). Lettura e analisi di OMERO, Odisseo e Polifemo (da Odissea). - La fiaba. Caratteristiche (ripetitività, genericità, riduzione dei personaggi a ‘tipi’). La fiaba come percorso di formazione. Lettura e analisi di Aleksandr Nikolaevic AFANAS’EV, I cigni (da Antiche fiabe russe). - La favola. Caratteristiche (svolgimento rapido, presenza di animali parlanti, messaggio morale). Il carattere allegorico. Lettura e analisi di ESOPO, Il cervo alla fonte e il leone (da Favole). 9. Generi e temi. Introduzione ai generi letterari. La narrazione comica: situazioni tipiche, tecniche narrative, temi ricorrenti. Lettura e analisi di Luciana Littizzetto, Forever. II. LINGUISTICA. 1. Le forme delle parole: la morfologia e la sintassi della frase. Il verbo. Il nome e l’aggettivo. Le altre parti del discorso. Come si fa l’analisi grammaticale. 2 2. La lingua e la comunicazione. I vari tipi di linguaggio (linguaggi verbali e non verbali). La lingua e le lingue. La lingua e le sue varietà: le varietà storiche (elementi di storia della lingua); le varietà geografiche (i dialetti e gli italiani regionali); le varietà secondo la situazione; le varietà secondo l’argomento (i linguaggi settoriali, i gerghi); le intenzioni comunicative (le sei funzioni fondamentali di Jakobson). 3. Le forme della comunicazione. Il concetto di segno e la sua tipologia. Duplicità del segno: significato e significante. La struttura del significato. I tratti semantici. Diversi tipi di significato (significato denotativo e connotativo). III. SCUOLA DI SCRITTURA. 1. Il testo. Caratteristiche generali. Coerenza espressiva e di significato. La coesione linguistica. 2. Il testo narrativo. Caratteristiche. L’idea centrale. Tipologie e procedimenti. Esercitazioni in classe. 3. Il testo descrittivo. Caratteristiche. Che cosa posso descrivere. Come descrivere un oggetto o un personaggio. Come descrivere uno stato d’animo. Come ordinare le mie osservazioni. Descrivere o narrare. Esercitazioni in classe. 4. Il testo espositivo. Caratteristiche. Di che cosa parla un testo espositivo. Quali strategie utilizzare. Come organizzare l’esposizione. Come scrivere un testo espositivo. Esercitazione in classe. Iglesias, 7 giugno 2016. Gli studenti Il docente _________________________ ______________________ _________________________ 3