Linguistica Generale – prof. dr. Giorgio Francesco Arcodia MOCK TEST - SOLUZIONI IN FONDO 1) Definire ed illustrare con esempi la nozione di ‘ricorsività’: 2) Identificare e descrivere i morfemi contenuti nelle seguenti parole: ieri, mangiona, mangianastri, destalinizzazione, attore-cantante 3) Indicare una forma flessa, una parola derivata e una parola composta formate a partire da guardare 4) A che tipo morfologico ricondurreste questa parola? Motivare la propria risposta. tan-ış-tır-ıl-a-ma-dık-lar-ın-dan-dır sapere-BEN-CAUS-PASS-POT-NEG-NOMLZ-PL-3-POSS-ABL-3.COP ‘È perché non possono essere presentati l’uno all’altro’ 5) Quali tra le seguenti coppie di parole italiane costituiscono una coppia minima? cane - pane cucio – cuci bótte – bòtte giallo – gallo crei - credi 6) Quali suoni possono essere rappresentati dalla lettera <n> nell’ortografia italiana? 7) Commentare i seguenti dati linguistici: irl. máthair it. madre ted. Mutter mongolo eej turco ana 8) Cosa si intende per creolo? 9) Costruire una frase in cui soggetto ed agente non coincidano: 10) Commentare i seguenti dati linguistici in prospettiva tipologica (tipologia dell’ordine dei costituenti): Luigi scrive un libro da Milano a Firenze in treno gli studenti che ho conosciuto l’anno scorso ragazze simpatiche il gatto di Benedetta 11) Indicare alcuni tratti tipologicamente salienti di cinese, giapponese o arabo: 12) Cosa si intende per scrittura logografica? 13) In Belgio, sia il francese che il fiammingo possono essere usati sia nella comunicazione informale, sia nella comunicazione formale, scritta e parlata, e hanno entrambi riconoscimento ufficiale; tuttavia, solo una parte della popolazione conosce entrambe le lingue. Come definiamo questa situazione? 14) Cosa si intende per area linguistica (o lega linguistica)? Illustrare la nozione e fornire almeno un esempio. 15) Commentare i seguenti dati linguistici: [‘muso], [‘fase], [‘mese] versus [‘muzo], [‘faze], [‘meze] SOLUZIONI 1) Commentare i seguenti dati linguistici: La ricorsività è la possibilità di applicare una regola al risultato di una precedente applicazione della regola stessa, e questa proprietà del linguaggio umano permette di creare frasi di lunghezza teoricamente infinita. Es.: Questa è la mia amica Questa è la mia amica che ho conosciuto al bar Questa è la mia amica che ho conosciuto al bar che si trova davanti alla stazione ... 2) Identificare e descrivere i morfemi contenuti nelle seguenti parole: ieri, mangiona, mangianastri, destalinizzazione, attore-cantante ieri: parola monomorfemica mangi-on-a: mangi- ‘radice del verbo mangiare’; -on- ‘suffisso derivazionale, indica ‘grande X’, ‘che fa eccessivamente X’’; -a ‘suffisso flessivo, indica genere femminile e numero singolare’ mangi-a-nastr-i: mangi- ‘radice del verbo mangiare’; -a ‘morfema flessivo, indica modo indicativo, tempo presente, terza persona singolare (?)’; nastr- ‘radice del nome nastro’; -i ‘suffisso flessivo, indica genere maschile e numero plurale’ de-stalin-izz-a-zion-e: de- ‘prefisso derivazionale, indica separazione, privazione’; stalin ‘nome proprio’; -izz- ‘suffiso derivazionale, forma verbi da aggettivi o nomi con il significato di ‘rendere X’’; -a ‘vocale tematica della prima coniugazione’; -zion- ‘suffisso derivazionale, forma nomi da verbi’; -e ‘suffisso flessivo, indica numero singolare’ attor-e-cant-ant-e: attor- ‘radice del nome ‘attore’; -e ‘suffisso flessivo, indica numero singolare’; cant- ‘radice del verbo cantare’; -ant- ‘suffisso derivazionale, forma nomi agentivi da verbi’; -e ‘suffisso flessivo, indica numero singolare’ 3) Indicare una forma flessa, una parola derivata e una parola composta formate a partire da guardare Flessa: guardavo; derivata: guardone; composta: guardaspalle 4) A che tipo morfologico ricondurreste questa parola? Motivare la propria risposta. tan-ış-tır-ıl-a-ma-dık-lar-ın-dan-dır sapere-BEN-CAUS-PASS-POT-NEG-NOMLZ-PL-3-POSS-ABL-3.COP ‘È perché non possono essere presentati l’uno all’altro’ Questa parola (turca) è esemplificativa del tipo agglutinante, in quanto abbiamo un grande numero di morfemi specializzati per una funzione (rapporto 1:1 tra forma e significato), con confini chiari e senza cumulo di significati, ma abbiamo un solo morfema lessicale (diversamente dalle lingue polisintetiche). 5) Quali tra le seguenti coppie di parole italiane costituiscono una coppia minima? cane - pane [k] – [p] cucio – cuci [o] – [i] bótte – bòtte [o] – [ɔ] giallo – gallo [ʤ] – [g] 6) Quali suoni possono essere rappresentati dalla lettera <n> nell’ortografia italiana? [n] (naso), [ŋ] (banca) e [ɱ] (anfora) 7) Commentare i seguenti dati linguistici: irl. máthair it. madre ted. Mutter mongolo eej turco ana L’irlandese (lingua celtica), l’italiano (lingua romanza) e il tedesco (lingua germanica) hanno una forma dall’origine comune per la parola madre, in quanto sono tutte e tre lingue della famiglia indoeuropea; il mongolo e il turco hanno forme completamente diverse, e infatti non hanno alcun legame di parentela con le prime tre lingue. 8) Cosa si intende per creolo? Un creolo è sistema linguistico nato dal contatto tra due o più lingue. Questa nozione conosce due accezioni: per ‘creolo’ si può intendere sia il sistema che si sviluppa quando un pidgin diviene la lingua materna di una generazione, sia una lingua prodotta da contatti intensi tra diversi sistemi linguistici in particolari contesti sociali e storici, senza un pidgin alla base. 9) Costruire una frase in cui soggetto ed agente non coincidano: Paolo [SOGGETTO, PAZIENTE] è stato aggredito da due malviventi [AGENTE] 10) Commentare i seguenti dati linguistici in prospettiva tipologica (tipologia dell’ordine dei costituenti): Luigi scrive un libro da Milano a Firenze in treno gli studenti che ho conosciuto l’anno scorso ragazze simpatiche il gatto di Benedetta Questi dati mostrano che l’italiano è una lingua che segue modificatori/complementi, coerentemente con il suo profilo di base VO perlopiù l’ordine testa- 11) Indicare alcuni tratti tipologicamente salienti di cinese, giapponese o arabo: Cinese: ordine delle parole incoerente (VO ma RelN, GenN, AggN, etc.); morfologia grammaticale quasi assente, assenza di accordo; prominenza del topic; morfologia isolante; uso dei toni con valore distintivo; uso dei classificatori; prominenza dell’aspetto sul tempo; ellissi argomentale, etc. Giapponese: ordine delle parole coerente con il tipo OV; morfologia agglutinante; prominenza del topic e del soggetto; uso dei classificatori; ellissi argomentale; codifica della fonte dell’informazione (evidenzialità); sistema di cortesia linguistica molto elaborato; uso di particelle modali di fine frase, etc. Arabo: ordine delle parole di base VSO, coerente con il tipo VO; morfologia introflessiva, con uso di radici consonantiche (tipicamente) trilittere e di vocali ‘a pettine’ per codificare le informazioni grammaticali; tendenza ad evitare nessi consonantici complessi; povertà dell’inventario vocalico; uso della lunghezza vocalica come tratto distintivo; distinzione tra una coniugazione verbale ‘a prefissi’ e una ‘a suffissi’; opposizione duale / plurale, etc. 12) Cosa si intende per scrittura logografica? In un sistema di scrittura logografico, ogni unità (grafema) rappresenta un segno linguistico, associazione di significante e di significato; ad esempio, i caratteri cinesi. 13) In Belgio, sia il francese che il fiammingo possono essere usati sia nella comunicazione informale, sia nella comunicazione formale, scritta e parlata, e hanno entrambi riconoscimento ufficiale; tuttavia, solo una parte della popolazione conosce entrambe le lingue. Come definiamo questa situazione? Bilinguismo bicomunitario 14) Cosa si intende per area linguistica (o lega linguistica)? Illustrare la nozione e fornire almeno un esempio. Un’area linguistica è un’area caratterizzata da un certo numero di caratteristiche condivise tra lingue (non imparentate, o appartenenti a rami diversi di una famiglia) che hanno la loro origine nel contatto e nella convergenza, non nella genealogia. Ess.: l’Europa Centro-occidentale, l’Asia Orientale e Sudorientale. 15) Commentare i seguenti dati linguistici: [‘muso], [‘fase], [‘mese] versus [‘muzo], [‘faze], [‘meze] Si tratta delle stesse parole italiane; nel primo caso, abbiamo la realizzazione standard, tipica di tutte le varietà centro-meridionali; nel secondo caso, abbiamo la sonorizzazione della /s/ intervocalica, tratto tipico delle varietà settentrionali. È un esempio di variazione diatopica, che ci permette di rendere conto della differenza tra italiani regionali.