PON corso formazione primaria

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PROGETTO
DESTINATARI DEL PROGETTO
Docenti della scuola primaria
FINALITA’:
Formazione di competenze dell’insegnante riguardanti le capacità di programmare per
laboratori nell’ambito di un curricolo verticale e trasversale di educazione linguistica.
L’attenzione sarà rivolta ad alcuni particolari aspetti dell’educazione linguistica, primo fra tutti
le capacità di lettura e di comprensione di testi per lo studio.
METODOLOGIE
Nei moduli si alterneranno momenti di lezione frontale (relazione) e momenti di lavoro di
gruppo (laboratorio) per la costruzione dei materiali che i docenti saranno poi chiamati a
sperimentare in classe:
ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO
30 ore da realizzare in incontri compresi tra il maggio e giugno del 2011.
Modulo 1.
Relazione: Definizione degli obiettivi, delle metodologie e dei contenuti del corso. Difficoltà di
apprendimento: Formazione e persona – Diversità come valore, come risorsa – Modello
circolare della comunicazione e sue implicazioni – Disturbi specifici di apprendimento – La
dislessia - Lo screening precoce nella scuola primaria – L’apprendimento della scrittura – Le
difficoltà nella scrittura: disgrafia, disortografia,
Modulo 2.
Relazione: Didattica di arricchimento lessicale
Laboratorio:: Cogliere le proprietà fondamentali del lessico e usarle per accrescere la
competenza comunicativa. Riflettere sulla formazione delle parole e sul loro Uso
Conoscere e utilizzare il Vocabolario di Base come strumento-obiettivo dell’azione
didattica;
Individuare il lessico disciplinare, come aspetto del processo di insegnamentoapprendimento;
Addestrare sui campi semantici;
Individuare esotismi e polirematiche nei libri di testo e nei quotidiani;
Conoscere l’origine delle parole (latina e altre lingue) e i meccanismi di formazione.
Conoscere l’origine delle parole (latina e altre lingue) e i meccanismi di formazione.
Modulo 3
Relazione: Progettare un laboratorio di educazione linguistica.
Un caso concreto: i criteri di definizione della complessità del testo e di valutazione della sua
leggibilità. Gli strumenti per valutare la leggibilità e la comprensibilità dei testi: l’indice di
Flesch, Di Gulpease, di Eulogos – il Vocabolario di Base – le tecniche di scrittura controllataLaboratorio::
Promuovere il piacere del leggere che rappresenta la garanzia per le successive esperienze di
lettura, indispensabili a tutte le età e in diverse situazioni. Esperimentare lo storytelling:
tecnica di lettura partecipata che nell’alunno sollecita l’interesse per la storia narrata e nel
docente le capacità di coinvolgimento della classe. Leggere testi di provenienza e natura
diversa. L’intento sarà quello di presentare e sperimentare direttamente con gli alunni le
tecniche dello storytelling e favorire l’acquisizione di tecniche di animazione alla lettura.
Far parlare il libro – Caccia agli indizi per far parlare il libro. Percorso didattico per
interrogare un libro. “La fabbrica di cioccolato” e “Gli sporcelli” di Roald Dahl. Come e
perché usare “storie” in classe. Quali storie scegliere. Dall’ascolto alla narrazione. Dalla
lettura alla comprensione.
Modulo 4.
Relazione: Scrittura creativa.
Laboratorio: Manipolare testi diversi. Riscrittura di testi con variazione di stile, registro,
genere di discorso letterario e non letterario
Proposta di “Esercizi di stile” di Raymond Queneau – Un esperimento giocoso sulle
possibilità del linguaggio. Lettura e analisi di alcune fiabe di Esopo: L’uccellino in
gabbia e il pipistrello; La volpe e l’uva (ampliamento lessicale, manipolazione testuale).
La “Grammatica della fantasia” di Gianni Rodari. Relazione: Scrittura per lo studio
Laboratorio: Produrre testi coesi e coerenti per narrare le proprie emozioni ed esperienze e
quelle di altri diversi da sé.
Modulo 5.
Relazione: L’ascolto e il parlato nelle Nuove Indicazioni per il curricolo
Modulo 6. Insegnare italiano agli alunni stranieri
Relazione:
Studenti stranieri nella scuola italiana: normativa, accoglienza, intercultura. L’accoglienza
dell’allievo straniero: azioni e strutture per la facilitazione e per l’integrazione, il ruolo del
mediatore linguistico e culturale. Teorie dell’acquisizione linguistica. Dalla teoria alla pratica:
come insegnare l’italiano L2 per la comunicazione e per lo studio.
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