DISABILITA’ INTELLETTIVE EVOLUTIVE
PAOLA FIERLI
Lecco, 24 febbraio 2011
RITARDO MENTALE O DISABILITA’ INTELLETTIVE EVOLUTIVE?
• Disabilità intellettive evidenzia meglio la molteplicità delle varie
forme con cui si manifestano le disabilità che coinvolgono
l’intelligenza
• Ognuna di queste forme ( Sindrome di Down rispetto a Sindrome di
Williams o di X fragile) è caratterizzata da differenti punti di forza o
di debolezza
• Differenze quindi non solo quantitative, ma qualitative
• Il termine “intellettive” è più adeguato di mentale, che si riferisce a
tutto il funzionamento della mente e non solo a quello intellettivo
Il DSM IV : CARATTERISTICHE DIAGNOSTICHE
Il DSM IV individua tre criteri necessari per la diagnosi di Ritardo Mentale:
1.
Un funzionamento intellettivo generale molto al di sotto della media e cioè
un Q.I. inferiore a 70 in base a test cognitivi specifici
2.
Significative limitazioni in almeno due delle seguenti aree:
•
Comunicazione
•
Cura della persona
•
Vita in famiglia
•
Capacità relazionali e interpersonali
•
Utilizzo delle risorse comuni
•
Autodeterminazione
•
Funzionamento scolastico
•
Lavoro
•
Tempo libero
•
Salute
•
Sicurezza
3.
L’esordio deve avvenire prima dei 18 anni
GRADI DI GRAVITA’
•
•
•
•
RM Lieve Q.I. da 50-55 a 70
RM Moderato Q.I. da 35-40 a 50-55
RM Grave o Severo Q.I. da 20-25 a 35-40
RM Gravissimo o Profondo Q.I. inferiore a 20-25
IL QUOZIENTE DI INTELLIGENZA
•
LE DEFINIZIONI DI QUOZIENTE DI INTELLIGENZA E DI INTELLIGENZA
SONO MOLTO DISCUSSE E NON UNANIMI
•
SPESSO SI INCORRE IN UN RAGIONAMENTO CIRCOLARE:UN
COMPORTAMENTO ADEGUATO ALLE RICHIESTE VIENE ATTRIBUITO
AL FATTO CHE L’INDIVIDUO E’ DOTATO DI INTELLIGENZA E CIO’ E’
PROVATO DAL COMPORTAMENTO ADEGUATO. UGUALMENTE SE UN
SOGGETTO NON E’ IN GRADO DI FAR FRONTE ALLE RICHIESTE
AMBIENTALI VIENE GIUSTIFICATO DAL FATTO CHE NON E’
INTELLIGENTE E IL FATTO CHE NON SIA IN GRADO DI PORTARE A
TERMINE UNA RICHIESTA NE E’ LA PROVA
•
EFFETTI E CAUSE DEL RM TENDONO COSI’ A COINCIDERE
•
CONOSCERE IL QI E’ UTILE COME POSSIBILE ELEMENTO
DESCRITTIVO E COME INDICAZIONE PROGNOSTICA CIOE’ CHE
COSA ASPETTARCI DA QUEL LIVELLO DI SVILUPPO
RM LIEVE : CARATTERISTICHE
• RITARDO SENSO-MOTORIO E DEL LINGUAGGIO LIEVI
• APPRENDIMENTO SCOLASTICO NELLA SCUOLA PRIMARIA
DISCRETO
• LE CAPACITA’ SCOLASTICHE CORRISPONDONO CIRCA ALLA
QUINTA CLASSE PRIMARIA
• AUMENTO DELLE DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO NELLA
SCUOLA SECONDARIA
• AUTONOMIA SUFFICIENTE
• INTELLIGENZA OPERATORIO-CONCRETA (9-11 ANNI)
• BISOGNO DI AIUTO IN SITUAZIONI DIFFICILI O IMPREVEDIBILI
• CAPACITA’ DI ADATTAMENTO SOCIALE E PROFESSIONALE
DISCRETE, MA CON ADDESTRAMENTO
RM MODERATO: CARATTERISTICHE
• SVILUPPO MOTORIO SUFFICIENTE
• LINGUAGGIO E FUNZIONI SIMBOLICHE POVERE E IN LENTA
MATURAZIONE
• ACQUISIZIONI SCOLASTICHE LIMITATE CHE
CORRISPONDONO CIRCA ALLA SECONDA CLASSE PRIMARIA
• IMMATURITA’ ESPRESSIVA
• AUTONOMIA SUFFICIENTE
• INTELLIGENZA OPERATORIO-CONCRETA (7-9 ANNI)
• DISCRETA AUTONOMIA SOCIALE E COMUNICATIVA
• NECESSITA’ DI SUPPORTO IN SITUAZIONI NON FAMILIARI
• APPRENDIMENTO DI UN LAVORO SEMPLICE CON
SUPERVISIONE
RM GRAVE O SEVERO : CARATTERISTICHE
•
•
•
•
•
•
•
•
SVILUPPO MOTORIO ELEMENTARE
CAPACITA’ RELAZIONALI POVERE
LINGUAGGIO MOLTO RIDOTTO
CAPACITA’ DI RICONOSCERE PAROLE SEMPLICI PER I
BISOGNI PRIMARI
ACQUISIZIONE DI ABITUDINI ELEMENTARI SENZA
APPRENDIMENTI DI TIPO SCOLASTICO
AUTONOMIA PARZIALE
INTELLIGENZA RAPPRESENTATIVA PRE-OPERATORIA (2-6
ANNI)
POSSIBILITA’ DI SVOLGERE ATTIVITA’ SEMPLICI IN AMBIENTI
PROTETTI
RM GRAVISSIMO O PROFONDO: CARATTERISTICHE
•
•
•
•
•
•
•
•
RITARDO MOTORIO GRAVE
SVILUPPO SENSOMOTORIO LIMITATO
ASSENZA DI FUNZIONI SIMBOLICHE
INSUFFICIENTE SVILUPPO DEL LINGUAGGIO
MANCANZA DI LINGUAGGIO RELAZIONALE
MANCANZA DI AUTONOMIA
INTELLIGENZA SENSO-MOTORIA(0-2 ANNI)
ASSISTENZA E SORVEGLIANZA TOTALI
CARATTERISTICHE GENERALI DEL RITARDO MENTALE
• IL PROCESSO PERCETTIVO E’ INCOMPLETO NON PER
ANOMALIA DEGLI ORGANI DI SENSO, MA PER UN DIFETTO
DEI POTERI DI ANALISI,COMPARAZIONE E INTEGRAZIONE
CEREBRALI
• INCAPACITA’ DI PROGRAMMARE IL MOVIMENTO NELLO
SPAZIO E NEL TEMPO
• DISTURBI DI PRONUNCIA, DI ARTICOLAZIONE E DI RITMO
• IMPOSSIBILITA’ DI ACCEDERE AL PENSIERO ASTRATTO
• PREVALENZA DI PROCESSI AUTOMATICI
• PROBLEMI DI INTERAZIONE CON L’AMBIENTE
• SCARSA UTILIZZAZIONE DELLE ESPERIENZE E DEI
MECCANISMI DI AUTOREGOLAZIONE
CARATTERISTICHE GENERALI DEL RITARDO MENTALE
• APPRENDIMENTO LENTO E DIFFICILE
• RALLENTAMENTO PROGRESSIVO, FINO AD UN RISTAGNO IN
ADOLESCENZA
• EMOTIVITA’ SUPERFICIALE E INCONTROLLATA
• ELABORAZIONE DEGLI STIMOLI INSUFFICIENTE
• EGOCENTRISMO
• SVILUPPO INCOMPLETO DEL GIUDIZIO MORALE E DEL
CONTROLLO DELLE PULSIONI ISTINTIVE
EZIOLOGIA
1.
•
•
2.
•
3.
•
4.
•
CAUSA PRENATALE:
CROMOSOMICA
NON CROMOSOMICA ( MALATTIE DISMETABOLICHE,
MALFORMAZIONI, FETOPATIE, SINDROMI, MALNUTRIZIONE,
FARMACI)
CAUSA PERINATALE:
TRAUMA DA PARTO, ANOSSIA, TRAUMATISMI OSTETRICI
CAUSA POST-NATALE
INFEZIONI, TRAUMI, EPILESSIA, VASCULOPATIE
CAUSE PSICOSOCIALI:
CARENZE GRAVI E PRECOCI DI CURE MATERNE E/O
INSUFFICIENTE STIMOLAZIONE AMBIENTALE
NEL 30-40% DEI CASI NON E’ POSSIBILE RISCONTRARE UNA
CAUSA CERTA
RITARDO MENTALE E PATOLOGIE SPECIFICHE
•
DOWN O TRISOMIA 21: TRIPLICAZIONE DEL CROMOSOMA 21 caratterizzata da
disarmonie nella capacità percettivo-visiva e linguistica
•
ANGELMAN : ALTERAZIONE DEL CROMOSOMA 15 MATERNO
•
PETER WILLI: ALTERAZIONE DEL CROMOSOMA 15 PATERNO caratterizzata da
obesità, iperfagia e difficoltà di apprendimento soprattutto nell’area matematica
•
X FRAGILE: ALTERAZIONE NEL SITO FRAGILE DEL CROMOSOMA X
caraterizzata da comportamenti ripetitivi e stereotipati, difficoltà attentive e iperattività
•
WILLIAMS: MICRODELEZIONE DEL CROMOSOMA 7 caratterizzata da scarse
capacità sintetiche e sincroniche e difficoltà visuo-spaziali
•
TURNER E KLINEFELDER: ABERRAZIONE DEI GONOSOMI
IL TRATTAMENTO NEL RITARDO MENTALE
• APPROCCIO GLOBALE TENENDO CONTO DELLE
CARATTERISTICHE PERSONALI, FAMILIARI ,SOCIALI
• CAMBIAMENTO DI PROSPETTIVA: “ZONA DI SVILUPPO
PROSSIMALE” DALL’ACQUISITO( SAPER FARE)
ALL’EMERGENTE (SAPER FARE CON ADEGUATI SUPPORTI)
• “SCAFFOLDING” CIOE’ COSTRUZIONE DI IMPALCATURE PER
ASSISTERE LO STUDENTE E AGEVOLARE LO SVILUPPO
DELLE ABILITA’ E DELLE COMPETENZE UTILI PER IL
CONSEGUIMENTO DI UN OBIETTIVO FORMATIVO CENTRATO
SUI BISOGNI
• INDIVIDUAZIONE DI PREREQUISITI RELATIVI A TUTTE LE
ABILITA’ DI BASE CHE SONO NECESSARIE PER LO SVILUPPO
DI ABILITA’ PIU’ COMPLESSE
IL TRATTAMENTO NEL RITARDO MENTALE
• ANALISI DELLE REALI CAPACITA’ PER INDIVIDUARE PUNTI DI
PARTENZA E OBIETTIVI REALISTICI
• PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALIZZATA CHE RISPETTI LA
DIAGNOSI FUNZIONALE DA CUI DERIVARE IL PROFILO
DINAMICO FUNZIONALE,INDIVIDUANDO ATTIVITA’,MATERIALI
E METODI,PREVEDENDO UNA VERIFICA PUNTUALE
• UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE E DEI SOFTWARE
• APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE CON INTEGRAZIONE DELLE
COMPETENZE DEI DIVERSI OPERATORI
OBIETTIVI GENERALI DELLA PROGRAMMAZIONE
• CREARE UN CONTESTO STIMOLANTE,FACILITANTE,
CONOSCIBILE, PREVEDIBILE, QUALIFICANTE, MAI
MONOTONO
• PROMUOVERE COMPETENZE SPECIFICHE LAVORANDO SU
POCHI OBIETTIVI PER VOLTA
• FAVORIRE IL TRASFERIMENTO DELLE COMPETENZE
• PROMUOVERE LA MOTIVAZIONE AD APPRENDERE
• POTENZIARE LE RISORSE DEL BAMBINO
• ORGANIZZARE L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
• UTILIZZARE ESPERIENZE PERSONALI E DI VITA QUOTIDIANA
• FAVORIRE LE RELAZIONI E IL PICCOLO GRUPPO
• UTILIZZARE MATERIALI CONCRETI E COMPRENSIBILI
• COSTRUIRE SITUAZIONI – PROBLEMA
• FORNIRE SCHEMI DI RIFERIMENTO
• GUIDARE VERSO SOLUZIONI AUTONOME
I RAPPORTI CON LA FAMIGLIA
• CONDIVIDERE IL PEI CON I GENITORI
• RICONOSCERE, VALORIZZARE, RINFORZARE LE RISORSE
FAMILIARI
• LAVORARE INSIEME PER IL PROGETTO DI VITA
FUNZIONAMENTO INTELLETTIVO LIMITE - FIL
•
•
•
•
•
•
LA RICERCA SUL FUNZIONAMENTO INTELLETTIVO LIMITE E’ MOLTO
SCARSA
IL DSM-IV-TR VI DEDICA POCHE RIGHE
QUESTA DIAGNOSI PUO’ ESSERE FORMULATA QUANDO IL Q.I. E’
FRA 71 e 84
CON RIFERIMENTO ALLA CURVA NORMALE DOVREBBERO
TROVARSI IN QUESTA SITUAZIONE MOLTI INDIVIDUI: CIRCA IL 13,6%
( CIOE’ UN INDIVIDUO SU 7)
UNA DIAGNOSI DI FIL DOVREBBE ESSERE EFFETTUATA NON SOLO
CON RIFERIMENTO AL CRITERIO DEL Q.I. FRA 71 e 84 (o85), MA
ANCHE CON RIFERIMENTO AL CRITERIO DELLA PRESENZA DI
DIFFICOLTA’ DI ADATTAMENTO UTILIZZANDO LE STESSE
CATEGORIE DEL RITARDO MENTALE E DELLA INSORGENZA PRIMA
DEI 18 ANNI
COME IL RITARDO MENTALE IL FIL NON E’ UNA SINDROME, MA UN
RISULTATO FINALE DI CAUSE FRA LORO DIVERSE
TIPOLOGIE DI FUNZIONAMENTO INTELLETTIVO LIMITE
• FUNZIONAMENTO INTELLETTIVO LIMITE NON DOVUTO A
PROCESSI BIOLOGICI PATOLOGICI O A SVANTAGGIO
SOCIOCULTURALE “NATURALE”
• FUNZIONAMENTO INTELLETTIVO LIMITE DOVUTO A
SVANTAGGIO SOCIOCULTURALE
• FUNZIONAMENTO INTELLETTIVO LIMITE E DISTURBI
SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
• FUNZIONAMENTO INTELLETTIVO LIMITE PER SINDROME
GENETICA
IL CASO DI SAVERIO FIL NATURALE
•
•
•
•
•
•
•
10 anni (5^ elementare)
WISC: QI generale 78 senza discrepanze
da sempre difficoltà scolastiche
lettura e scrittura a livello di terza elementare
sul piano disciplinare:obbediente, disponibile
notevoli difficoltà nei problemi matematici
profilo omogeneo: intelligenza verbale, visuospaziale,
memoria, linguaggio recettivo e produttivo, adattamento
sociale prestazioni scolastiche coerenti e livemente in
ritardo
• “prognosi” non pessimistica:con aiuto potrà trovare una
sua collocazione sociale
Tratto da R. Vianello materiali (in Bibliografia)
IL CASO DI ARTEMIO FIL DOVUTO A SVANTAGGIO
SOCIOCULTURALE
• 12 ANNI ( 1^ CLASSE SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO
• WISC: QI GLOBALE 80
• TEMI POVERI E CON VARI ERRORI DI ORTOGRAFIA
• PROBLEMI MATEMATICI A LIVELLO DI QUARTA ELEMENTARE
• DIFFICOLTA’ RELAZIONALI NEI RAPPORTI CON I COMPAGNI
Il ragazzo risente di un grave svantaggio socioculturale:
proviene da famiglia povera, quinto di sette fratelli;
genitori senza istruzione e spesso disoccupati;
insufficienti stimoli intellettuali a casa;
Artemio quasi mai seguito nei compiti scolastici
Tratto da R.Vianello Materiali ( in Bibliografia)
IL CASO DI BEATRICE FIL E DISTURBI SPECIFICI DI
APPRENDIMENTO
• 9 ANNI ( 4^ ELEMENTARE )
• PREOCCUPAZIONE PER RENDIMENTO SCOLASTICO DA PARTE
DEGLI INSEGNANTI
• DIFFICOLTA’ IN LETTURA; SCRITTURA E NELL’ADATTAMENTO
SOCIALE
• WISC: QI 76 ( PERFORMANCE 81, VERBALE 74
• ULTERIORI ANALISI ( PROVE MT ) NOTEVOLI DIFFICOLTA’ IN
LETTURA
Quale diagnosi è opportuna in questo caso?
La pratica clinica invita spesso a diagnosi di solo disturbo di
apprendimento(dislessia) e cioè non di FIL in presenza di disturbo di
apprendimento, almeno nei primi 10/11 anni.Successivamente è
maggiore la possibilità di impoverimento del funzionamento cognitivo,
che tenda a consolidarsi e autorizzi anche la diagnosi di FIL
Tratto Da R. Vianello Materiali ( in bibliografia)
IL CASO DI CAROLINA FIL PER SINDROMI GENETICHE
• Minaccia di parto prematuro al sesto mese; nata alla 39^ settimana
• Ipotonia in sofferenza perinatale
• Visita fisiatrica: ipoattività, occhi socchiusi, pianto debole, scarsa
reazione agli stimoli
• A sei mesi diagnosi sindrome Prader-Willi
• Dopo i tre anni prime parole e frasi
• A 8 anni:Wisc-R QI 78 (QI verbale 81, Performance 77)
• OLC età mentale 5 anni e 9 mesi
• Prestazioni Memoria lavoro(prove verbali e visuospaziali) età
equivalente tra i 3 e i 4 anni
• VABS età equivalente 5 anni e 7 mesi: comunicazione7;7, Abilità
quotidiane5;0, socializzazione 5;5, abilità motorie 4;3,( influenza
negativa ipotonia)
• Apprendimenti scolastici: lettura prima elementare,abilità
matematiche inizio prima elementare/fine scuola infanzia(coerenti
con EM
Tratto da R. Vianello Materiali (in Bibliografia)
FIL PER SINDROMI GENETICHE
Carolina soddisfa i tre criteri del FIL:
• QI 78
• Difficoltà di adattamento sociale
• Insorgenza prima dei 18 anni
Prestazioni scolastiche tipiche dei 6 anni coerenti con QI 75
Profilo:
punti di forza: comunicazione
punti di debolezza vocabolario recettivo, produzione
linguistica, memoria di lavoro
Ben seguita a livello educativo, scolastico e abilitativo ambiente
arricchito
Tratto da R. Vianello Materiali (in Bilbliografia)
INDICAZIONI E RIFLESSIONI
• E’ ESSENZIALE UNA BUONA E COMPLESSA VALUTAZIONE
DIAGNOSTICA DA CUI PROGETTARE L’INTERVENTO
INDIVIDUALIZZATO
• LA VALUTAZIONE DIAGNOSTICA DOVREBBE PRENDERE IN
CONSIDERAZIONE OLTRE AGLI ASPETTI COGNITIVI, QUELLI
PRESTAZIONALI E SOCIALI, EMOTIVI, DI AUTOSTIMA E DI
MOTIVAZIONE SCOLASTICA
L’APPROFONDIMENTO TEORICO
• I FIL “NATURALI” NECESSITANO UN APPROFONDIMENTO DEL
RM E DELLA ZONA POTENZIALE DI SVILUPPO
• I FIL CON SVANTAGGIO SOCIOCULTURALE NECESSITANO DI
UN APPROFONDIMENTO DELLA MOTIVAZIONE SCOLASTICA E
LE GERARCHIE DI VALORI
• I FIL CON DSA NECESSITANO DI APPROFONDIMENTO SUL
DSA SPECIFICO
• I FIL PER SINDROMI GENETICHE NECESSITANO DI
APPROFONDIMENTO DELLA SPECIFICA SINDROME
BIBLIOGRAFIA
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Baldi P.L. Sviluppare il pensiero nel ritardo mentale, Erickson,
Trento,2004
Canevaro A. Ritardo Mentale: ruolo della scuola, ruolo della famiglia e ruolo
della società. In Ritardo mentale e autismo,Ed. Junior, 2004
Di Nuovo S. Buono S. Strumenti psicodiagnostici per il ritardo
mentale,Franco angeli, Milano, 2002
Gardner H., Educazione e sviluppo della mente.Intelligenze multiple e
apprendimento, Erickson, Trento, 2006
Ianes D. Didattica speciale per l’integrazione,Erickson, Trento, 2001
Marcella P. Francesca C. Guida agli ausili informatici, Anastasis,
Bologna, 2006
Pfanner P.& Marcheschi M. Il ritardo mentale, Il Mulino,2005
Vianello Renzo Corso di aggiornamento sul Funzionamento Intellettivo
Limite: Materiali Modena 29 gennaio 12 e 26 febbraio 12 marzo
Vianello Renzo, “sindromi genetiche causa di disabilità intellettive e di
funzionamento limite” Volume Disabilità intellettive, cap. 5, Edizioni Junior
Bergamo 2008
Vianello Renzo, Disabilità intellettive, Edizioni Junior, Bergamo 2008
Vygotskij L.S. Il processo cognitivo, Bollati Boringhieri, Torino, 1980
WWW.disabilitaintellettive.it Home Page” Dall’Università” Volume sulle
Disabilità intellettive. Cap. 5
DISABILITA’ INTELLETTIVE EVOLUTIVE
GRAZIE DELL’ ATTENZIONE!
BUON LAVORO