3 UNIVR – Facoltà di Economia – Corso di Matematica – Sede di Vicenza y ℓ+ε lim f (x) = ℓ , con ℓ ∈ R bc ) Definizione Si scrive ℓ ℓ−ε ( x→c bc se, per ogni intorno (ℓ − ε, ℓ + ε) del limite ℓ, esiste un intorno (c − δ, c + δ) di c tale che per ogni x ∈ (c − δ, c + δ) \ {c} si ha che f (x) ∈ (ℓ − ε, ℓ + ε). bc bc 2 a ( c−δ bc c ) c+δ bc b x Osservazione Si osservi che qui, analogamente a quanto fatto prima con i limiti da destra e da sinistra, non si chiede nulla su f (c), e quindi si considera l’intorno (c − δ, c + δ) privato del punto c. La definizione in questo caso si può dare in forma compatta scrivendo che ∀ε > 0 ∃δ > 0 : c − δ < x < c + δ, x 6= c, =⇒ ℓ − ε < f (x) < ℓ + ε. Di solito il limite bilatero si chiama semplicemente limite. Quindi, dicendo limite, si allude al limite bilatero. Osservazione Anche in questo caso la nota di carattere operativo. Per provare che è vera una certa scrittura di limite bilatero basta provare che per ogni ε > 0 l’insieme delle soluzioni della disequazione |f (x) − ℓ| < ε contiene un insieme del tipo (c − δ, c) ∪ (c, c + δ) per qualche δ > 0, cioè un intorno di c (con c escluso). Osservazione Per provare invece la falsità di una certa scrittura di limite basta trovare un particolare valore di ε per cui la condizione della definizione risulta falsa. Esempio La seguente scrittura è vera: lim (x − 1) = 0. x→1 Infatti, fissato un qualunque intorno (−ε, ε) del limite 0, osserviamo che il valore della funzione (x − 1) appartiene a tale intorno se e solo se |x − 1| < ε, cioè se e solo se 1 − ε < x < 1 + ε. Le soluzioni costituiscono proprio un intorno del punto 1, l’intorno (1 − ε, 1 + ε). Esempio Proviamo ora con la definizione che invece non è vera la scrittura lim (x + 1) = 1. x→1 Fissato un intorno (1 − ε, 1 + ε) del limite 1, consideriamo la disuguaglianza |x + 1 − 1| < ε, cioè |x| < ε. Le soluzioni della disequazione sono date dall’intervallo (−ε, ε). Evidentemente tale insieme non contiene sempre un intorno di 1: ad esempio, per ε = 1/2, esso è fatto di punti esterni ad un intorno di 1. La scrittura quindi è falsa. Esempio Proviamo che lim log x = 1. x→e Fissato un qualunque ε > 0 che definisce un intorno (1 − ε, 1 + ε) del limite 1, consideriamo la disuguaglianza | log x − 1| < ε, che equivale a 1 − ε < log x < 1 + ε, che equivale a sua volta a e1−ε < x < e1+ε . Si tratta di un intervallo che contiene certamente un intorno di e, dato che e1−ε < e, mentre e1+ε > e. Esempio Proviamo che lim e−1/x = 0. x→0+ Fissato un qualunque intorno (−ε, ε) del limite 0, il valore della funzione e−1/x appartiene a tale intorno se e solo se e−1/x < ε, cioè se e solo se − x1 < log ε. Se x > 0 (ricordare che il limite è per x → 0+ ), questa equivale a x1 > − log ε. Ora, se ε > 1 (e quindi log ε > 0), si ottiene x > − log1 ε , che è un numero negativo. Pertanto tutte le x positive soddisfano la disequazione ed è determinato un intorno destro di 0. Se invece ε < 1 (e quindi log ε < 0), si ottiene x < − log1 ε , che è un numero positivo. Pertanto soddisfano la disequazione tutte le x dell’intervallo (0, − log1 ε ), che è ancora un intorno destro di 0. Se infine ε = 1 la disuguaglianza diventa − x1 < 0, cioè x > 0, insieme che contiene un intorno destro di 0. Osservazione Ribadisco che, dicendo “limite”, senza precisare se limite destro o limite sinistro, si intende limite da destra e da sinistra. Si potrebbe dimostrare rigorosamente, ma è abbastanza facile intuirlo, che il limite esiste se e solo se esistono e sono uguali il limite destro e il limite sinistro. Può essere comodo talvolta (e lo faremo tra breve) calcolare il limite calcolando separatamente il limite destro e il limite sinistro. 2 Vedi nota precedente. (c − δ, c + δ) \ {c} è indica l’intorno (c − δ, c + δ) privato del punto c.