Emilio Pirola, matricola 17590 Titolo della Tesi: “La soddisfazione sul lavoro” Riassunto della tesi Questo lavoro, alla luce dell’interesse e dell’importanza sempre maggiore riconosciuta alla soddisfazione sul lavoro come variabile economica, analizza gli aspetti metodologici e le implicazioni socio economiche della soddisfazione sul lavoro, presentando i risultati dell’analisi empirica basata su un’indagine ad hoc condotta su un campione di dipendenti del Comune di Bergamo. Inizialmente considerata “solo” una misura psicologica e sociologica, oggi la soddisfazione sul lavoro (Job Satisfaction) è anche un indicatore economico, che può essere un buon predittore di comportamenti più “oggettivi” (ma a volte più difficilmente osservabili), come la produttività o la scelta di cambiare lavoro. Il metodo più usato per misurare la soddisfazione sul lavoro è quello dell’indagine campionaria, basata su un questionario strutturato in cui si chiede agli individui di indicare, sulla base di un’opportuna scala, il proprio livello di soddisfazione in generale o per specifici aspetti del lavoro. Nei paesi industrializzati il livello della soddisfazione sul lavoro viene rilevato periodicamente attraverso indagini consolidate. Le più conosciute sono la General Social Survey (GSS), del National Opinion Research Center dell’Università di Chicago che dal 1972 misura la Job Satisfaction negli Stati uniti d’America e la European Working Conditions Survey (EWCS), dell’Eurofound che dagli anni Novanta la misura in Europa. Nonostante le diversità nella composizione dei campioni e nel modellamento delle domande, queste due indagini hanno molte tendenze comuni e i loro risultati indicano, in media, una buona soddisfazione nei confronti del lavoro sia negli Stati Uniti che in Europa, seppure con diversi andamenti nel tempo e significative differenze tra lavoratori con caratteristiche diverse. La rassegna della letteratura evidenzia che sia i lavoratori più giovani, sia quelli più anziani, tendono ad avere una maggiore soddisfazione sul lavoro rispetto agli altri, che le donne hanno una Job Satisfaction maggiore degli uomini e che i lavoratori più istruiti hanno livelli di soddisfazione più bassi rispetto agli altri. Questi diversi livelli di soddisfazione sono spiegati attraverso la teoria delle aspettative: diversi livelli iniziali di aspettative nei confronti del proprio lavoro portano a differenti gradi di soddisfazione. In questa prospettiva, le aspettative dei giovani, delle donne e dei lavoratori con bassi livelli di istruzione rispetto al lavoro e alla carriera sono minori, rispettivamente, degli 1 adulti, degli uomini e dei lavoratori con elevati titoli di studio. Pertanto, è più facile che le aspettative siano disattese – e la soddisfazione sul lavoro più bassa – per gli individui con aspettative più elevate. Altri studi evidenziano che la soddisfazione sul lavoro è mediamente più elevata tra i lavoratori con contratto a tempo indeterminato rispetto a quelli con contratti temporanei. In merito alla relazione con il settore, i lavoratori del settore pubblico, anche se in presenza di retribuzioni leggermente inferiori, sono generalmente più soddisfatti di quelli del settore privato. Alla luce dell’analisi della letteratura, soprattutto con riferimento alla soddisfazione sul lavoro nel settore pubblico è stata realizzata un’indagine sulla soddisfazione sul lavoro per l’Ente in cui lavoro, il Comune di Bergamo, con l’intento di verificare se, anche per questo specifico ente pubblico, valgono i risultati e le evidenze empiriche sulla Job Satisfaction presentate nella tesi. Dai dati raccolti su un campione di 184 dipendenti del Comune (pari a circa un quinto dell’universo di riferimento) emerge che i lavoratori del Comune di Bergamo mostrano una discreta soddisfazione generale sul lavoro, con un livello medio pari a 6,59 (su una scala da 1 a 10). L’analisi per caratteristiche individuale mostra che le donne sono leggermente più soddisfatte degli uomini, la soddisfazione sul lavoro cresce con l’età e l’anzianità di servizio, ma si riduce con il livello di istruzione. La soddisfazione sul lavoro dei partecipanti è stata da me misurata anche in considerazione di altre caratteristiche individuali, come lo stato civile, l’area settoriale lavorativa di appartenenza, l’inquadramento professionale, il livello/categoria, il tipo di contratto individuale di lavoro e l’orario di lavoro. Tra gli aspetti più critici figurano il salario e le possibilità di carriera, mentre i lavoratori sono particolarmente soddisfatti del proprio orario, di avere un lavoro coinvolgente e interessante, a fine giornata gratificante, utile per la comunità e infine, che rappresenta un lavoro sicuro e stabile. I risultati di quest’indagine e lo stesso questionario rappresentano uno strumento di analisi che può risultare utile al management e all’organo politico del Comune di Bergamo. Inoltre, può rappresentare un modello da seguire/adottare da parte di altre amministrazioni pubbliche interessate a rilevare/monitorare questi aspetti. L’obiettivo è quello di migliorare la Job Satisfaction dei dipendenti, aumentare la loro motivazione e, conseguentemente, elevare la qualità dei servizi prodotti dall’Ente, il tutto a beneficio anche dei cittadini. 2