Alunni con bisogni
educativi “speciali”
Classificazioni
Le classificazioni più in uso fanno
riferimento a:
• DSM-IV - Manuale Diagnostico e
Statistico dei Disturbi Mentali
dell’American
Psychiatric
Association (1996, rivisto nel
2004)
• ICD-10 - Decima revisione della
classificazione
internazionale
delle sindromi e disturbi psichici e
comportamentali dell’OMS (1992,
rivisto nel 2005)
2
I categoria
Ritardo mentale
La caratteristica fondamentale del
Ritardo Mentale è un funzionamento
intellettivo generale significativamente
al di sotto della media, accompagnato
da significative limitazioni nel
funzionamento adattivo in almeno
due delle seguenti aree delle capacità
di prestazione:
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
comunicazione
cura della persona
vita in famiglia
capacità sociali/interpersonali
uso delle risorse della comunità
autodeterminazione
capacità di funzionamento scolastico
lavoro
tempo libero
salute
sicurezza
3
Il decorso

Il decorso del Ritardo Mentale è
influenzato
dal
decorso
delle
condizioni mediche generali sottostanti e
da fattori ambientali (per es., opportunità
scolastiche, stimolazione ambientale e
adeguatezza della gestione).

Il
Ritardo
Mentale
non
dura
necessariamente tutta la vita. Soggetti
affetti da Ritardo Mentale Lieve nei primi
anni di vita, manifestato con incapacità nei
compiti di apprendimento scolastico, con
un training e opportunità adeguati
sviluppano buone capacità adattive in altri
ambiti, e possono non presentare più il
livello di compromissione richiesto per la
diagnosi di Ritardo Mentale.
4
Ritardo mentale lieve

Q.I.compreso tra 50-55 e 70

I soggetti con questo tipo di ritardo
hanno di solito minime limitazioni
sensomotorie
e
nel
periodo
prescolare possono raggiungere
discreti livelli nelle abilità sociali e
di comunicazione.
5
Ritardo mentale medio


a)
b)
Q.I.compreso tra 35-40 e 50-55
I soggetti con questo tipo di ritardo
hanno:
difficoltà nei rapporti interpersonali,
derivanti
da
una
scarsa
comprensione delle regole sociali;
un livello di autonomia limitato alla
capacità di muoversi in ambienti
conosciuti e allo svolgimento di
semplici lavori supervisionati da
altri.
6
Ritardo mentale grave

Q.I.compreso tra 20-25 e 35-40

I soggetti con questo tipo di ritardo
presentano:
Deficit motori di una certa entità,
che indicano la presenza di un
notevole danno organico;
significativa compromissione delle
abilità comunicative.
a)
b)
7
Ritardo mentale
gravissimo

Q.I. inferiore a 20-25

I soggetti con questo tipo di ritardo
sono gravemente limitati:
nella capacità di comprendere
richieste e istruzioni;
nella mobilità, nella comunicazione
e nell’autonomia personale.
a)
b)
8
II Categoria
Disturbi generalizzati
dello sviluppo


Soggetti che presentano gravi
distorsioni nello sviluppo di molte
funzioni fondamentali, che non
possono essere intese come
semplice ritardo nel raggiungimento
delle tappe evolutive
In questa categoria diagnostica
rientrano i disturbi dello spettro
autistico.
9
Autismo
Criteri diagnostici
Rutter (1978)






adottati
da
Età di insorgenza nei primi due
anni e mezzo
Modalità di evitamento visiva e
corporea
Desiderio
di
immutabilità
dell'ambiente
Attaccamento verso alcuni oggetti
Particolarità del linguaggio
Presenza di stereotipie motorie.
10
Criteri diagnostici
DSM-IV

Compromissione
qualitativa
dell’interazione sociale:
a) marcata compromissione nell’uso di
svariati
comportamenti
non
verbali,come lo sguardo diretto,
l’espressione mimica, le posture
corporee e i gesti che regolano
l’interazione sociale;
b) incapacità di sviluppare relazioni con
i coetanei adeguate al livello di
sviluppo;
c) mancanza di ricerca spontanea nella
condivisione di gioie, interessi o
obiettivi (ad esempio: non mostrare,
portare, richiamare l’attenzione su
oggetti di proprio interesse);
d) mancanza di reciprocità sociale ed
emotiva
11
Criteri diagnostici
DSM-IV

a)
b)
c)
d)
Compromissione qualitativa della
comunicazione sociale:
ritardo o totale mancanza dello
sviluppo del linguaggio parlato (non
accompagnato da un tentativo di
compensazione attraverso modalità
alternative di comunicazione come
gesti o mimica);
in soggetti con linguaggio adeguato,
marcata
compromissione
della
capacità di iniziare o sostenere una
conversazione con altri;
uso di linguaggio stereotipato e
ripetitivo o linguaggio eccentrico;
mancanza di giochi di simulazione
vari e spontanei o di giochi di
imitazione sociale adeguati al livello
di sviluppo..
12
Criteri diagnostici
DSM-IV

a)
b)
c)
d)
Compromissione qualitativa della
comunicazione sociale:
ritardo o totale mancanza dello
sviluppo del linguaggio parlato (non
accompagnato da un tentativo di
compensazione attraverso modalità
alternative di comunicazione come
gesti o mimica);
in soggetti con linguaggio adeguato,
marcata
compromissione
della
capacità di iniziare o sostenere una
conversazione con altri;
uso di linguaggio stereotipato e
ripetitivo o linguaggio eccentrico;
mancanza di giochi di simulazione
vari e spontanei o di giochi di
imitazione sociale adeguati al livello
di sviluppo..
13
Criteri diagnostici
DSM-IV

a)
b)
c)
d)
e)
Modalità
di
comportamento,
interessi e attività ristretti,
ripetitivi e stereotipati
dedizione assorbente ad uno o più
interessi ristretti e stereotipati,
anomali
per intensità o per
focalizzazione;
sottomissione rigida ad abitudini o
rituali specifici;
manierismi motori stereotipati e
ripetitivi (battere o torcere le mani o
il capo, o complessi movimenti di
tutto il corpo);
persistente ed eccessivo interesse
per parti di oggetti
attrazione marcata per azioni
semplici come far girare una rotella,
allineare oggetti, giocare con uno
spago
14
Criteri diagnostici
DSM-IV

a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
Problemi
emotivi
o
genericamente psicologici
paure, fobie;
disturbi
del
sonno
e
dell’alimentazione;
aggressività;
umore labile, pianto o riso senza
apparenti giustificazioni esterne;
sensibilità carente o esagerata agli
stimoli sensoriali;
comportamenti autolesionistici;
dondolamento o altri movimenti
ritmici del corpo
15
Sindrome di Asperger




L'anomalia causa compromissione
clinicamente significativa dell'area
sociale, lavorativa o di altre aree
importanti del funzionamento.
Non vi è un ritardo del linguaggio
clinicamente
significativo:
per
esempio all'età di 2 anni si usano
parole singole, all'età di 3 anni frasi
comunicative).
Non vi è un ritardo clinicamente
significativo dello sviluppo cognitivo
o dello sviluppo di capacità di autoaccudimento adeguate all'età, del
comportamento adattivo (tranne
che dell'interazione sociale) e della
curiosità per l'ambiente
Non risultano soddisfatti i criteri per
un
altro
specifico
Disturbo
Generalizzato dello Sviluppo o per
la Schizofrenia
16
Primi segni sospetti di
autismo


•
•
•
•
•
•
Le
prime
anomalie
vengono
riscontrate nel 90% dei casi nei
primi 24 mesi
Le preoccupazioni più comuni
riguardano :
ritardo del linguaggio
ritardo dell’udito
bambini troppo buoni o troppo
irritabili;
carenza nell’attenzione selettiva;
mancanza di comunicazione di tipo
proto-dichiarativa;
mancato
sviluppo
del
gioco
simbolico
17
III Categoria
Disturbi del
comportamento
a)
b)
c)
Disturbi da deficit di attenzione con
iperattività
Disturbi della condotta
Disturbo oppositivo-provocatorio
La caratteristica che accomuna questi
disturbi
è
la
presenza
di
comportamenti
problematici,
che
sovrasta l’eventuale compromissione
di una o più funzioni mentali
18
Deficit di attenzione con
iperattività


•
•
•
•
•
•
•
•
Persistente incapacità a tenere fissa
l’attenzione, attività motoria eccessiva
e
inappropriata
rispetto
alle
circostanze.
In particolare si possono avere:
agitazione motoria
difficoltà a rimanere seduti
facile distraibilità
difficoltà a rispettare i turni e le regole
nelle situazioni di gruppo;
difficoltà a seguire istruzioni e a
portare a termine un compito
comportamenti di disturbo dei giochi o
compiti degli altri
tendenza a perdere gli oggetti
tendenza a impegnarsi in attività
fisicamente pericolose
19
Altri comportamenti
associati al disturbo
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Ostinazione
Atteggiamenti ribelli
Negativismo
Prepotenza
Labilità di umore
Bassa tolleranza alla frustrazione
Bassa autostima
Esplosioni di collera
Impulsività nelle risposte.
20
Disturbi della condotta

•
•
•
•
•
•
•
•
Disturbi
caratterizzati
da
comportamenti che violano i diritti
fondamentali degli altri soggetti e le
principali regole sociali:
condotte aggressive e provocatorie;
furti, truffe;
fughe da casa;
menzogne;
interruzioni
ingiustificate
della
frequenza scolastica;
distruzione di beni;
episodi di crudeltà verso persone o
animali;
comportamenti violenti.
21
Disturbo oppositivo
provocatorio


Persistente modalità di opposizione,
disubbidienza,
negativismo
provocatorio, rivolta di solito verso
genitori, insegnanti, figure che in
qualche
modo
rappresentano
l’autorità
Il soggetto con questo disturbo
litiga, perde il controllo con facilità,
sfida apertamente le regole e le
richieste
degli
adulti,
fa
deliberatamente
cose
che
infastidiscono gli altri, li incolpa per i
suoi errori, spesso usa un
linguaggio scorretto o osceno, è
suscettibile, infastidito, risentito,
sprezzante, vendicativo.
22
IV Categoria
Disturbi specifici
dell’apprendimento
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
Dislessia
Disgrafia e disortografia
Discalculia
Disturbo di sviluppo dell’articolazione
delle parole
Disturbo di sviluppo del linguaggio
espressivo
Disturbo
di
sviluppo
nella
comprensione del linguaggio
Disturbo
di
sviluppo
della
coordinazione
23
Dislessia:
il significato della parola
Dis - lessia
mancanza
dal greco
lexia =
lettura
24
Disagio scolastico vs
Dislessia Evolutiva
Disagio
scolastico
(fino al 23,4 % degli
alunni della scuola
media)
disagio sociopsicologico;
problemi familiari;
differenze culturali;
organizzazione
didattica;
gestione
pedagogicoeducativa;
dislessia evolutiva.
Dislessia
Evolutiva
incidenza:
5%
25
…cosa dicono gli insegnanti…
(da ricerche svolte in varie scuola della
Provincia di Avellino)
Come descrivereste un
bambino/ragazzo
dislessico…
nervoso; non equilibrato; ha
problemi relazionali; ha
problemi di irrequietezza;
immaturo; troppo protetto
dalla famiglia;
disordinato; leggermente
indisciplinato; testardo;
teso e sfiduciato; gioca
spesso; si offende
facilmente; non
particolarmente curioso;
deconcentrato; impulsivo;
poca capacità di
astrazione; superficiale;
maldestro;
particolarmente
sensibile; socievole; non
si isola ma non è felice;
piuttosto imitativo; molto
tempo davanti alla TV
Da cosa dipende la
dislessia?
non è ereditaria; forse dagli
stili educativi della famiglia;
non è legata a ritardo
mentale; non ha bene
appreso le corrette tappe
della lettura alla scuola
elementare; le cause non
sono chiare
26
La verità?
Com’è un soggetto
affetto da
dislessia?
Da cosa dipende
la dislessia
evolutiva?
•È un bambino/ragazzo
con livello cognitivo pari o
superiore alla media
•È un bambino/ragazzo
che ha difficoltà specifiche
nel processo di decodifica
della parola scritta
(dislessia);
e/o di transcodifica dal
linguaggio orale a quello
scritto (disgrafia;
disortografia);
La dislessia evolutiva
(e più in generale i
Disturbi Specifici
dell’apprendimento)
sono inscritti nel
patrimonio genetico
e/o difficoltà specifiche
nelle abilità numeriche e
aritmetiche (discalculia)
27
La dislessia secondo il DSM-IV è un
disturbo dell’apprendimento, dovuto ad
una difficoltà circa le capacità di lettura,
calcolo e scrittura.
 I Disturbi dell’Apprendimento vengono
diagnosticati quando i risultati ottenuti dal
soggetto
in
test
standardizzati,
somministrati individualmente su lettura,
calcolo, o espressione scritta risultano
significativamente al di sotto di quanto
previsto in base all’età, all’istruzione, e al
livello di intelligenza.
I
problemi
di
apprendimento
interferiscono in modo significativo con i
risultati scolastici o con le attività della vita
quotidiana che richiedono capacità di
lettura, di calcolo o di scrittura.
28
PAROLA
(ORALE)
PAROLA
(SCRITTA)
Analisi acustica
Analisi ortografica
Lessico
ortografico di
input
Lessico uditivo
di input
Conversione
acusticofonologico
SISTEMA
SEMANTI
CO
Lessico
fonologico di
uscita
Buffer
fonemico di
risposta
PRODUZIONE
ORALE
Conversione
grafemafonema
Lessico
ortografico di
uscita
Conversione
fonemagrafema
Buffer
grafemico di
risposta
PRODUZIONE
SCRITTA
29
Campanelli d’allarme alla
Scuola dell’Infanzia


intorno ai 4 anni difficoltà di
linguaggio:
–
confusione di suoni
–
frasi incomplete
–
sintassi inadeguata
inadeguata padronanza fonologica:
–
sostituzione e/o omissione;
–
parole inadeguate al contesto o
sostitutive;
–
mancata memorizzazione di nomi
conosciuti;
–
inadeguatezza nei giochi linguistici.
30
Campanelli d’allarme alla
Scuola dell’Infanzia

difficoltà a compiere esercizi
metafonologici

difficoltà nella copia da modello e
disordine nello spazio del foglio

disturbo della memoria a breve termine
difficoltà ad imparare filastrocche

difficoltà di attenzione

manualità fine difficoltosa e goffaggine

riconoscimento destra/sinistra
inadeguati

difficoltà a ripetere sequenze ritmiche e
a mantenere il tempo
31
Campanelli d’allarme alla
Scuola elementare

difficoltà evidente di copia dalla lavagna

distanza dal testo e postura particolare
per leggere

perdita della riga e salto della parola in
lettura

difficoltà ad utilizzare armoniosamente lo
spazio del foglio

disgrafia: macroscrittura e/o microscrittura

omissione delle lettere maiuscole

difficoltà a riconoscere i diversi caratteri
tipografici

confusione e sostituzione di lettere in
particolare con l'uso dello stampato
minuscolo
32
Campanelli d’allarme alla
Scuola elementare

lettere e numeri scambiati: 31 /13 - p/b sc/cs... a/e - u/n

sostituzione di suoni simili: p/b - d/t - m/n r/l -s/z

difficoltà nei suoni difficili da pronunciare:
chi/che -ghi/ghe - gn/gl

inadeguata padronanza fonologica
generale

doppie

punteggiatura ignorata o inadeguata

difficoltà ad imparare l'ordine alfabetico e
ad usare il vocabolario
33
Campanelli d’allarme

difficoltà ad imparare le tabelline

difficoltà a memorizzare le procedure
delle operazioni aritmetiche

difficoltà ad imparare i termini specifici
delle discipline

difficoltà a ricordare gli elementi
geografici, le epoche storiche, le date
degli eventi

difficoltà a memorizzare lo
geografico ed i nomi nelle carte

difficoltà di attenzione
spazio
34
Per tutti gli ordini scolastici:
IL TEMPO

difficoltà ad organizzare il tempo in
anticipo

difficoltà a sapere che ore sono all'interno
della giornata

difficoltà a leggere l'orologio

difficoltà a memorizzare i giorni della
settimana, i mesi, l'ordine alfabetico

difficoltà a sapere quand'è Natale, a
ricordare il giorno della propria nascita,
quella dei propri familiari, i compleanni
35
...e allora che fare in
classe?
36
L’ambiente
Scuola dell’Infanzia:
 Pareti parlanti con scritte chiare
 Simboli chiari e scritte sui contenitori
Scuola elementare:
 Una parete per la scrittura
 Una parete per i numeri
Per tutti:
 Orologio grande e leggibile
 Calendari di vario genere
37
La scrittura
È d'obbligo usare lo stampato
maiuscolo per tutte le scritte
nell'aula e alla lavagna: non ha
lettere confondibili come lo
stampato minuscolo, è lineare, facile
da copiare, da scrivere e da
riconoscere.
COME COMINCIARE:
 Insegnare con un metodo che utilizzi la
sillaba e non la lettera;
 Potenziare scrittura spontanea e giochi
linguistici
 Iniziare con l’insegnare lo stampato
maiuscolo...e basta
38
Perché è preferibile lo
stampato maiuscolo?

È composto da aste, orizzontali,
verticali e diagonali, e da cerchi e
semicentri; questi sono gli elementi
più semplici e primitivi, e dunque più
facili da realizzare

Le lettere sono sempre identiche,
anche se cambia la loro posizione
all’interno delle parole

La separazione delle lettere propria
dello stampato favorisce la ricerca
della corrispondenza suono-segno
39
Perché è sconsigliabile il
corsivo?
È il carattere più difficile:

È composto da segni molto irregolari e
difficili da segmentare

Il gesto per riprodurre le lettere è
complesso

Richiede capacità percettivo-motorie
più evolute

La singola lettera si modifica quando
cambia posizione nelle parole

Le lettere non sono separate
40
Come continuare:

lavorare sulla struttura del testo

utilizzare strategie di ampliamento e
approfondimento

Motivare alla scrittura facendo
scrivere giornaletti di classe, poesie,
storie

non introdurre presto la grammatica
in modo solo classificatorio
(prediligere lavori di gruppo, “cloze”
lettura con parole sottolineate di cui
capire il senso...)

Se l’ortografia risulta molto difficile per
alcuni bambini sollecitare l’uso di
strumenti compensativi (computer
con correttore) senza valutarla
41
La lettura
In
fase di apprendimento della lettura,
lasciar leggere per anticipazione
Predisporre una biblioteca di classe
con libri di vario tipo
Puntare inizialmente sulla lettura di
sillabe, poi su lettere separate
Dividere l’ “allenamento” alla lettura
dalla comprensione di testi
Lasciare tempo ogni giorno per la
lettura individuale silenziosa e “gratuita”
(cioè senza controllo della prestazione)
42
Nella quotidianità della vita
scolastica

Assicurarsi che siano state ben copiate le
cose scritte alla lavagna
 Se alcuni alunni hanno una brutta grafia,
adottare percorsi (per tutta la classe) per
migliorare la coordinazione manuale e
l’impostazione del segno grafico
 Far familiarizzare fin dalla scuola elementare
i ragazzi con la tastiera del computer e
incoraggiare tale utilizzo che altrimenti verrà
da loro stessi definito “discriminatorio” se
utilizzato come novità alle scuole medie e
superiori
 Stimolare l’espressione del disagio e della
difficoltà
43
La valutazione




Valutare
in
modo
costruttivo
separando l’errore dal contenuto
Offrire indicazioni precise, non solo
sull’errore ma su come migliorarlo
Predisporre verifiche scalari
Valuta i ragazzi dislessici secondo le
loro capacità
La valutazione dovrebbe aiutare gli
alunni a diventare consapevoli in
positivo delle proprie capacità e
dei propri miglioramenti
44
Esercizi metafonologici







Il cambialettera
La sillaba iniziale (giochi con i
cartoncini)
Quali parole con quella lettera?
(esperienza
del
“parlare
cognitivamente”)
Trasformazione di parole (pallapallina-pallone…)
Parole con la rima
Parole crociate
Continua la frase; completa il pezzo
mancante (cloze)
45
...sulla didattica nella
Scuola Secondaria

Utilizzare
brainstorming
costruzione di mappe

Evidenziare le parole chiave

Fornire
schemi
concettuali

Consentire la registrazione della
lezione.
e
e
mappe
...ma soprattutto permettere e
favorire l’utilizzo di strumenti
compensativi
46
Strumenti
compensativi
Strumenti che permettono di
compensare difficoltà di
esecuzione di compiti
automatici derivanti da una
disabilità specifica
47
VIDEOSCRITTURA
–
CONTROLLO ORTOGRAFICO: Consente di
identificare le parole che non sono scritte in
forma ortografica corretta
–
PREDITTORE ORTOGRAFICO: Prevede, a
seconda delle prime lettere digitate, la parola
che il soggetto sta per scrIvere sulla base del
lessico di ciascun soggetto e della frequenza
di utilizzo di quella singola parola
–
CONSENTE ai soggetti con disabilità
motorie, o con gravi disabilità di scrittura, di
economizzare lo sforzo per scrivere testi;
–
RICHIEDE conoscenza della tastiera,
capacità di digitazione, capacità anche
limitata di analizzare le componenti
fonologiche delle parole e conoscenza dei
loro corrispondenti grafemici.
48
Sintesi vocale
• CONSENTE di trasformare il parlato
continuo in videoscrittura attraverso
l'uso di un microfono che riconosce la
voce di ciascun individuo. In pratica
consente di evitare l'uso della tastiera
nella scrittura diretta
• RICHIEDE buona capacità di costruire
enunciati ben formati e di controllare
adeguatamente la loro realizzazione
scritta.
49
Libro parlato
–
CONSENTE di ridurre al minimo lo
sforzo di lettura e di poter sfruttare
prevalentemente l'ascolto per studiare
e acquisire informazioni. Viene attuato
attraverso la registrazione su disco dei
Libri di studio affidandosi a una
organizzazione
che
realizza
il
trasferimento dalla carta al supporto
uditivo;
–
RICHIEDE
capacità
l’audioregistratore.
di
usare
50
Audioregistratore
(con cuffia)
–
CONSENTE di ascoltare brevi testi per
l'esecuzione di compiti in classe (ad
esempio i testi dei problemi). In questo
modo il soggetto dislessico può riesaminare
il testo di un problema tante volte quante
ritiene necessario, esattamente alla stregua
del buon lettore che rilegge il problema tutte
le volte che vuole;
–
RICHIEDE capacità di usare i tasti di un
audioregistratore per mandare indietro il
nastro o ascoltare il brano richiesto.
51
Tavola
pitagorica
• CONSENTE di
recuperare il
risultato delle
moltiplicazioni
fra numeri a cifra
singola;
• RICHIEDE la
capacità di
leggere
correttamente i
numeri a due
cifre e di
utilizzare una
tavola a doppia
entrata.
52
Calcolatrice
• CONSENTE di recuperare il risultato di
qualsiasi calcolo;
–
RICHIEDE capacità di digitare i numeri in
modo corretto, conoscenza dei segni
delle operazioni, conoscenza di alcune
regole
operative
delle
operazioni
(rapporto tra sottraendo e minuendo o tra
dividendo e divisore).
53