ICF, uguaglianza e giustizia in educazione
Carlo Francescutti
Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità
Torino, 2 novembre 2011
Voglia di esserci…
Alunni in situazione di handicap per ordine
scolastico: 2000-2001 / 2009-2010
Tipo di scuola
Materna
Elementare
Secondaria di I grado
Secondaria di II grado
Totale
2000-2001
12.948
54.513
43.740
21.445
132.646
% 2009-2010 %
1,4
20.151 1,2
2,1
73.964 2,6
2,6
59.345 3,3
0,9
47.002 1,7
1,8
200.462 2,2
Epidemiologia dei DSA in Italia
AHDH in ragazzi e adolescenti

Keen D,
Hadijikoumi I.
Clin Evid
(Online). 2011
Feb 4;2011
Le stime di prevalenza del deficit di
attenzione e iperattività (ADHD) variano a
seconda dei criteri diagnostici utilizzati e
la popolazione campionata. Stime di
prevalenza basata sul DSM IV, tra i
bambini della scuola negli Stati Uniti si
situano tra il 3% al 5%, ma nei singoli
studi la variabilità oscilla tra 1,7% e il
16,0%. Nessun “test” oggettivo è in grado
di confermare la diagnosi di ADHD, che di
fatto rimane una diagnosi clinica.
Condizione delle PcD nell’Unione
Europea
60,9% di bambini/e
con disabilità
frequenta classi
o scuole speciali
(2008, EADSNE)
La storia da cui veniamo
• Non c’è una storia del trattamento sociale delle
persone con disabilità
• Ricostruzione ancora frammentaria della storia
del trattamento delle persone con disabilità
(disability studies)
• Finché non c’è stata una voce, un movimento, una
consapevolezza culturale non c’è stata storia delle
PcD
Antica Grecia
“è brutto per un medico il
voler tentare di curare
ciò che per natura è
cattivo”
Eirissimaco nel Convito
di Platone
“senza salute diventa
difficile una vita buona e
bella”
Timeo di Platone
Antica Grecia
SPARTA
• I fanciulli, appena nati, erano esaminati
dagli anziani, e, se risultavano deboli o
deformi, venivano esposti sul monte
Taigeto perché fossero raccolti dai
Perieci o dagli Iloti, oppure lasciati
morire.
Antica Grecia
ARISTOTILE (348 – 322 a.c.)
consigliava di liberarsi degli
infanti se nascevano
imperfetti, asseriva che i nati
sordi diventavano insensati,
privi di ragione e incapaci ad
apprendere, in quanto la
comunicazione era ritenuta essenziale alla
conoscenza
Antica Roma
Leggi delle 12 tavole (450 a.c.)
- Prevedeva l’immediata uccisione
del bambino deforme (cito
necatus insignis ad
deformitatem puer esto)
Antica Roma
Lucio Anneo Seneca (4 a.c.- 65 - De ira)
“Soffochiamo I feti mostruosi, ed anche i nostri figli,
se sono nati minorati e anormali, li anneghiamo,
ma non è ira, è ragionevolezza separare gli esseri
inutili dai sani”
BIBBIA
• “Il Signore disse ancora a Mosè: «Parla ad Aronne e
digli: Nelle generazioni future nessun uomo della tua
stirpe, che abbia qualche deformità, potrà accostarsi ad
offrire il pane del suo Dio; perché nessun uomo che
abbia qualche deformità potrà accostarsi: né il cieco, né
lo zoppo, né chi abbia il viso deforme per difetto o per
eccesso, né chi abbia una frattura al piede o alla mano,
né un gobbo, né un nano, né chi abbia una macchia
nell'occhio o la scabbia o piaghe purulente o sia
eunuco”. (Levitico, 21,16-20).
Cristianesimo
• Nuova dignità alla persona
• Concetti religiosi quali “pietas e
caritas” prestano nuova attenzione
a persone malate o deformi
• Prova o maledizione divina per una
famiglia
Protestantesimo
• Martin Lutero (1483-1546)
parlando dei neonati
congenitamente menomati,
asseriva: “Prendete i bambini
ritardati e gettateli nel fiume”
Buddismo
La teoria della reincarnazione
attribuisce un valore di punizione alla
condizione di disabilità, causata da una
vita precedente non sufficientemente
degna
Medioevo
Medioevo
Il brutto è il cattivo
Il deforme è sinonimo di maledizione e spesso è la
raffigurazione del diavolo
Il sistema feudale però proteggeva la comunità del
feudo
Vi è comunque un’accettazione sociale e tracce di
inclusione
La persona con disabilità apparteneva ai poveri
Medioevo
Gli ospedali mediovali nascevano in ambito
religioso e risentivano di uno spirito di carità, vi
venivano curati gratuitamente i poveri
Hotel Dieu o God’s house erano le denominazioni
correnti
Le grande epidemie fecero sviluppare le pratiche di
segregazione degli ammalati, come i lebbrosari o
i lazzaretti, che generalmente erano ubicati fuori
le mura
Cambiamento dal 1500-1600
Rivoluzione industriale
Valore delle persone legate alla
produttività
Working house e inizio di pratiche di
segregazione
Trattamento sociale e medico delle persone
con caratteristiche socialmente
indesiderabili
Cambiamento nel secolo XVII
Guerra dei trent’anni
Incremento del numero delle persone con disabilità
responsabilizzazione degli stati per i reduci
Nascita delle istituzioni totali
trattamento e soluzioni separate per le persone con
caratteristiche socialmente indesiderabili (Hopital general,
1656, Hotel des Invalides, 1674)
Nascita del controllo sociale delle persone
socialmente indesiderabili
Cambiamento nel secolo XVII in Italia
S. Michele a Ripa a Roma (1679)
Opera per poveri invalidi dell’uno e dell’altro sesso, quanto
i fanciulli e le zitelle povere
Pia casa a Milano
Opera per poveri, impotenti ed incurabili, affetti da
“malattie schiffose ed incurabili o mala conformazione di
corpo od imbecillità di mente”
Periodo 1700-1900: consolidamento della
istituzionalizzazione
• “Cancellazione sociale”
di tutte le persone con
caratteristiche
socialmente
indesiderabili
• Definizione di una
pratica di cura e riabilitazione separata
• Giustificazione di codici
etici “a parte” per le
istituzioni totali
Periodo 1700-1900: consolidamento
della istituzionalizzazione
• Diversificazione delle
competenza di tipo
sanitario da quelle
assistenziali
• Nascita di prassi e
“scienze” della
segregazione
• Sviluppo di istituzioni
caritative ed
assistenziali
XX SECOLO
• Prima guerra mondiale incrementa
numero di persone con disabilità
(8.500.000 di reduci con disabilità)
• Nascita di culture, pratiche e scienze
eugenetiche (1933 Leggi eugenetiche
tedesche, Leggi eugenetiche nei paesi
scandinavi, pratiche eugenetiche negli
USA)
Eutanasia di Stato
Karl Binding (18411920) - giurista
Alfred Hoche (18651943) - psichiatra
Die Freigabe der Vernichtung lebensunwerten Lebens
(«Il permesso di annientare vite indegne di vita»)
Manifesto che recita:
"60000 Reichsmark è
ciò che questa
persona che soffre di
una malattia
ereditaria costa alla
comunità del popolo
durante la sua vita.
Compagno, è anche il
tuo denaro. Leggi
Neues Volk la rivista
mensile della
presidenza per la
politica razziale del
NSDAP".
Gemeinnützige Stiftung für Heil und Anstaltspflege,
L'ente pubblico per la salute e l'assistenza sociale.
La sede dell'operazione
eutanasia in
Tiergartenstrasse 4 su
ordine scritto il 1
settembre 1939 da
Hitler
Emmi G. di soli 16 anni fu una delle vittime del
programma "T4". Giudicata "schizofrenica" venne
sterilizzata. Successivamente fu inviata a MeseritzObrawalde dove venne uccisa il 7 dicembre 1942 con
una overdose di tranquillanti.
Ebrei con disabilità psichica detenuti nel lager di Buchenwald:
le vittime designate per l'operazione 14F13
Periodo Nazista (1932-1945)
• 70.000 persone con disabilità uccise nel
progetto T4 e, complessivamente, 200.000 in
varie forme
• 400.000 persone socialmente indesiderabili
sterilizzate
• Un numero imprecisato di persone sottoposte
ad “esperimenti scientifici”
Pratiche di sterilizzazione
• 50.000 negli USA fino a dopo la
seconda guerra mondiale
• Nei paesi scandinavi (tra gli anni ’40 e
’50) sterilizzazioni applicate a vari
gruppi sociali considerati indesiderabili
• Anche in Italia. Attualmente in
Francia…
Dichiarazione universale
dei diritti dell’uomo (1948)
Nazioni Unite e Diritti umani
Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo
• Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici
Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e
Culturali (1966)
↓↓↓↓
•
•
International Bill of Human Rights
Universalità, indivisibilità, interdipendenza e
interrelazione dei diritti umani e delle libertà
fondamentali
Nazioni Unite e Diritti umani
•
•
Convenzione Internazionale sull’Eliminazione di tutte le
forme di Discriminazione Razziale (1970)
• Convenzione sull’Eliminazione di tutte le forme di
Discriminazione contro le Donne (1979)
• Convenzione contro la Tortura e altri Trattamenti e
Punizioni crudeli, inumani e degradanti (1984)
• Convenzione sui Diritti del Fanciullo (1989)
Convenzione Internazionale sulla Protezione dei Diritti di
tutti i Lavoratori Migranti e dei Membri delle loro Famiglie
(1990)
↓↓↓↓
Nazioni Unite e Diritti umani
↓↓↓↓
Sistema delle NU per la protezione legale
Comitati dei Trattati
Ufficio dell’Alto Commissario sui Diritti Umani (OHCHR)
Consiglio delle NU sui Diritti Umani
Istituzioni Regionali e Nazionali sui Diritti Umani
http://www.ohchr.org/
Convenzione ONU per i diritti delle
persone con disabilità.
Recepimento con Legge
n. 18, 3 marzo 2009
Modello medico/individuale




PcD sono malate, inabili, invalide
Trattamento delle PcD è la guarigione possibile
Le PcD vanno trattate in modo differente a
causa della loro minorazione in contesti
prevalentemente assistenziali o sanitari,
dove le competenze sono prevalentemente
sanitarie
Stigma per le PcD
Modello Sociale di disabilità


La disabilità concerne gli svantaggi causati
dall’ambiente fisico e sociale che “crea limitazioni”
alla vita delle persone con problemi di
funzionamento.
Legge 5 febbraio 1992 n. 104
E' persona handicappata colui che presenta una
minorazione fisica, psichica o sensoriale,
stabilizzata o progressiva, che è causa di
difficoltà di apprendimento, di relazione o di
integrazione lavorativa e tale da determinare un
processo
di
svantaggio
sociale
o
di
emarginazione.
ICIDH (1980)
Il modello
concettuale
prevalente
Menomazione: …ogni perdita o anormalità di strutture o
funzioni psicologiche, fisiologiche o anatomiche.
Menomazione: …ogni perdita o anormalità di strutture
Disabilità:fisiologiche
…ogni restrizioneo oanatomiche.
perdita (risultante da una
o funzioni psicologiche,
menomazione)
dell’abilità
di eseguire
un’attività
Disabilità: …ogni
restrizione
o perdita
(risultante
da nella
una
considerata
per un essere
umano. nella
menomazione) maniera
dell’abilità
di normale
eseguire
un’attività
maniera considerata normale per un essere umano.
Handicap:
…uno svantaggio
derivato,
dato
Handicap: …uno
svantaggio
derivato,
per perunun dato
individuo, risultante
da unamenomazione
menomazione o una odisabilità,
individuo, risultante
da una
una
limiti oo prevenga
prevenga l’adempimento
di un ruolo dicheunè
disabilità, che che
limiti
l’adempimento
normale(rispetto
(rispetto a età,
sesso esesso
fattori sociali
e culturali)
per
ruolo che è normale
a età,
e fattori
sociali
e culturali) per l’individuo.
l’individuo.
ICIDH
Malattia
Menomazione
Disabilità
Condizione di salute
Handicap
Convenzione ONU sui diritti delle
PdC – Art. 1 Scopi
Per persone con disabilità si
intendono coloro che presentano
durature menomazioni fisiche,
mentali, intellettuali o sensoriali che in
interazione con barriere di diversa
natura possono ostacolare la loro
piena ed effettiva partecipazione nella
società su base di uguaglianza con gli
altri.
Modello Sociale basato sui diritti umani

PcD sono cittadini con caratteristiche particolari

La società ha prodotto barriere ed ostacoli, condizioni di
esclusione e limitazione di diritti, discriminazioni

Interventi e politiche indirizzate verso la parità di
condizione, la non discriminazione e l’inclusione
sociale

Tutti gli ambiti della società sono competenti
Abilitazione o riabilitazione?
ICF e il concetto di funzionamento:
verso una visione sistemica
•
•
•
•
Il funzionamento di ogni persona si definisce
nel duplice spazio esistenziale “dell’essere un
corpo” (funzioni e strutture) e “dell’avere un
corpo” (attività e partecipazione)
Il funzionamento è descrivibile solo
nell’interazione con il contesto ambientale
L’interazione tra persona e ambiente è
caratterizzata da “reciprocità”
L’analisi del funzionamento ha natura sistemica
Caratteristiche del funzionamento
•
•
•
•
L’ambiente può agire come facilitatore o come
barriera
Nell’ambiente sono compresi gli aspetti naturali,
architettonici, tecnologici, interpersonali, sociali e
politici
Nessuna persona è in grado di funzionare al di
fuori di questa interazione con l’ambiente in modo
totalmente autonomo
L’interdipendenza, con la sua duplice dimensione
del dare e ricevere, si precisa come condizione
tipica dell’esistenza umana
Funzionamento e disabilità
•
•
•
•
•
Tutte le persone per definizione “funzionano” finché sono
vive
Tutti i funzionamenti sono “positivi” per definizione
Disabilità indica la presenza di problemi di
funzionamento (non segnala una condizione
antropologica diversa)
Attributi individuali quali: disabile, e tanto più invalido,
handicappato o “non autosufficiente” sono per definizione
non coerenti con il concetto di funzionamento perché
“isolano” l’individuo dalla relazione con l’ambiente
Espressioni come disabile psichico, fisico o sensoriale devono
essere superate nella misura in cui legano direttamente
menomazioni a limitazioni nelle attività ed escludono
totalmente l’ambiente. La storia delle persone non è già
scritta nelle loro diagnosi o menomazioni
Reciprocità tra persona e ambiente:
una visione sistemica
Persona
Ambiente
Tempo
Da Bronfenbrenner U, Ecologia dello sviluppo umano, Bologna, Il Mulino
Spostamento di attenzione




Dalle patologie alle relazioni sociali
Dalle condizioni soggettive ai condizionamenti
ambientali e sociali
Dai bisogni ai diritti
Dalla società che disabilita alla società che
abilita
l’individuo.
DH
ICF e il funzionamento
Malattia
Menomazione
Disabilità
Handicap
Condizione di salute
(malattia/disturbo)
Funzioni &
Strutture corporee
(menomazione)
Attività
(limitazione)
Fattori
ambientali
Partecipazione
(restrizione)
Fattori
personali
ICF
Modello concettuale
(conceptual framework)
Classificazione
Strumenti di
applicativi
Componenti dell’ICF
Funzioni corporee
& Strutture
Integrità
Funzioni
Integrità
Strutture
Attività
& Partecipazione
Fattori ambientali
Capacità
Barriere
Performance
Facilitatori
Una scuola inclusiva…come diritto
NO!
SI!
L’Unesco sull’inclusione
L’educazione inclusiva non deve diventare una nuova
moda, un’etichetta, uno slogan ma una nuova frontiera
dell’educazione che si fonda su una precisa filosofia
altrimenti più si parla di inclusione più il sistema
educativo resta ineguale e asimmetrico…
L’educazione inclusiva è possibile a due
condizioni: se c’è un processo che trasforma la
scuola affinché modifichi il proprio sguardo sugli
altri… se c’è un partenariato fra tutti gli attori
della società: pubblici, privati e civili
Ancora sull’inclusione… la dimensione
etica
L’inclusione è un imperativo etico e un diritto
delle persone con disabilità così come di altri
soggetti “fragili” all’interno della scuola. Un
tempo ben speso in una buona scuola
Oltre ogni retorica sulla diversità e la
diversabilità: lavorare per l’inclusione è
una grande fatica che però ha significato in
sé, anche senza garanzia di un lieto fine.
… la dimensione culturale e politica

L’inclusione è un
problema politico e
culturale che rimanda
alla capacità di “ricreare una comunità in
una società in cui la
diversità è percepita
ancora come elemento
perturbatore della
coesione sociale”

Una politica di
inclusione deve
quindi aiutare la
società a rifondare la
convivialità
riscrivendone le
regole
La dimensione professionale e tecnica

Per realizzare l’inclusione a scuola due azioni
sono necessarie: la prima consiste nel decostruire la
classe per osservare le persone nella loro diversità
nel loro sistema di relazioni e la seconda consiste
in un processo inverso che parte dall’alunno per
costruire la sua appartenenza alla classe.
Raccontare storie diverse…



Ricoeur ci ha insegnato che la nostra identità di
persone è intimamente legata alle “storie” che
siamo in grado di raccontare.
Le storie che raccontano le persone con disabilità
sono spesso cariche di incomprensione, delusione,
tristezza.
Chiediamoci come poter scrivere assieme ai ragazzi
con disabilità storie diverse: storie di successi, piccoli
e grandi, buone relazioni, capacità di fare per sé e
per gli altri.