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Comitato economico e sociale europeo
COMUNICATO STAMPA N. 103/2005
23 settembre 2005
420a sessione plenaria del CESE
28 e 29 settembre 2005
tenutasi a Bruxelles, presso la sede del Parlamento europeo
(Edificio Paul-Henri Spaak), alle ore 14.30
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Intervento di Louis Michel
commissario europeo allo sviluppo e agli aiuti umanitari
in occasione del dibattito sul parere
La politica di sviluppo dell'Unione europea - Il consenso europeo
29 settembre, ore 10.00
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Dibattito sul tema
Colmare il fossato: come avvicinare l'Europa
ai cittadini
28 settembre, ore 15.00
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Questi i principali pareri da adottare in plenaria:
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Il turismo nelle zone in declino (parere di iniziativa)
Creazione di un istituto europeo per l'uguaglianza di genere
La dimensione nordica e il piano d'azione in materia (parere
d'iniziativa)
Legiferare meglio (parere esplorativo su richiesta della presidenza
britannica)
L'obesità in Europa (parere d'iniziativa)
Le donne e la povertà nell'UE (consultazione del Parlamento
europeo)
Il
ruolo
degli
organi
consultivi
e
delle
organizzazioni
socioprofessionali nell'attuazione degli Accordi di associazione e nel
quadro della politica europea di prossimità
Dialogo sociale e trasformazioni industriali
Migliorare l'applicazione e l'attuazione della legislazione dell'UE
(parere d'iniziativa)
Dibattito sul tema Colmare il fossato: come avvicinare l'Europa
ai cittadini
Il 28 settembre, alle ore 15.00, il CESE analizzerà nuovamente in plenaria le
modalità per avvicinare l'Europa ai propri cittadini.
Per maggiori informazioni si rimanda al comunicato stampa n° 102/2005.
Intervento del commissario europeo allo sviluppo e agli aiuti
umanitari Louis Michel
Il commissario Louis Michel interverrà al CESE in occasione dell'adozione del
parere sul tema: La politica di sviluppo dell'UE - Il consenso europeo.
L'intervento, previsto per il 29 settembre alle ore 10.00, sarà seguito da uno
scambio di vedute con i membri del CESE.
La politica di sviluppo dell'Unione europea - Il consenso europeo
Relatore: ZUFIAUR (II Gruppo, Lavoratori, Spagna)
Il CESE propone di mettere sul medesimo livello le politiche di sviluppo e di
sicurezza dell'UE. Nel nuovo contesto della globalizzazione, la promozione del
modello sociale europeo dovrebbe costituire un asse portante della politica di
sviluppo. Il CESE ritiene che un ridimensionamento delle sovvenzioni
(comprese quelle agricole) potrebbe contribuire sensibilmente alla riduzione
della povertà. Il CESE propone di inserire una dimensione sociale negli accordi
di partenariato tra l'UE e i diversi paesi e regioni. A suo avviso la politica di
sviluppo dell'UE dovrebbe dedicare maggior attenzione ai paesi a reddito medio
che, al loro interno, devono far fronte a gravi situazioni di povertà e disparità.
La creazione di quadri stabili e democratici per le relazioni di lavoro e la
promozione del dialogo sociale devono rappresentare, secondo il CESE,
obiettivi essenziali della politica di sviluppo dell'UE. Il CESE propone di
estendere a tutti i paesi poveri le misure di cancellazione del debito (approvate
dal G8) e di finanziarle con risorse realmente aggiuntive. Lo svincolo degli aiuti
dovrebbe essere uno degli obiettivi fondamentali della strategia di sviluppo
dell'UE.
Principali pareri da adottare:
Il turismo nelle zone in declino (parere di iniziativa)
Relatore: MENDOZA (II Gruppo, Lavoratori, Spagna)
Il CESE propone una serie di possibilità e di alternative basate sul
potenziamento del turismo nelle zone colpite dal declino economico e sociale.
Con il parere in oggetto il CESE intende suggerire una serie di orientamenti da
quattro punti di vista diversi: imprenditori, lavoratori dipendenti, attività
turistica e dimensione sociale.
Il CESE raccomanda inoltre di allargare la definizione di turismo: da semplice
attività economica e industriale, nonché ricreativa, a possibile alternativa in
grado di offrire un futuro a numerose aree e regioni d'Europa - soprattutto nei
paesi dell'allargamento - colpite o minacciate dal declino economico e sociale.
Creazione di un Istituto europeo per l'uguaglianza di genere
Relatrice: STECHOVA (II Gruppo, Lavoratori, Repubblica ceca)
Per maggiori informazioni si rimanda al comunicato stampa n° 98/2005.
La dimensione nordica e il piano d'azione in materia (parere
d'iniziativa)
Relatore: HAMRO-DROTZ (I gruppo, Datori di lavoro, Finlandia)
Con questo parere d'iniziativa il CESE si esprime a favore della prosecuzione
della cooperazione regionale nell'Europa settentrionale; tale cooperazione
dovrà essere strutturata, multilaterale, transfrontaliera e coinvolgere anche i
paesi terzi. Il CESE appoggia la volontà esistente di creare un collegamento tra
la dimensione nordica (DN) da un lato e la cooperazione UE-Russia e gli spazi
comuni dall'altro.
Il CESE ribadisce la raccomandazione, già formulata nel parere sulle relazioni
UE-Russia, secondo cui occorre dare maggior rilevanza all'aspetto della società
civile nelle tabelle di marcia per la cooperazione UE-Russia e coinvolgere gli
attori della società civile in tale cooperazione.
Il CESE ripropone la propria raccomandazione del 2004 secondo cui andrebbe
migliorata la diffusione delle informazioni sulla DN destinate al pubblico. Tale
diffusione, inoltre, essendo di responsabilità delle amministrazioni pubbliche e
degli enti competenti degli Stati interessati, dovrebbe essere effettuata
soprattutto a livello nazionale e locale.
Legiferare meglio (parere esplorativo su richiesta della presidenza
britannica)
Relatore: RETUREAU (II Gruppo, Lavoratori, Francia)
Nel parere esplorativo sollecitato dalla presidenza britannica dell'UE, il CESE
sottolinea la necessità di orientarsi verso nuovi modi di legiferare più flessibili.
Legiferare meglio significa innanzitutto porsi nella situazione dell'utente della
norma giuridica. Di qui l'esigenza di un approccio partecipativo, che preveda la
consultazione preliminare delle organizzazioni della società civile e delle parti
sociali. Legiferare meglio significa anche legiferare meno, combattere
l'ipertrofia legislativa e semplificare l'acquis comunitario, poiché un eccesso di
legislazione nuoce alla trasparenza dell'ordinamento giuridico e quindi, più in
particolare, costituisce un ostacolo agli scambi; legiferare meglio significa però
garantire anche un'applicazione agevole ed effettiva delle norme.
Il CESE ritiene che il compito di rendere il corpus giuridico comunitario più
semplice, coerente e pertinente non si esaurisca in una scelta di metodi e di
tecniche, ma implichi la soluzione di questioni essenzialmente politiche ed
esiga dunque un'intensa mobilitazione interistituzionale, sostenuta con forza da
un'altrettanto intensa partecipazione della società civile organizzata.
Una politica di coordinamento, informazione e scambio riguardo alle pratiche
nazionali e alla loro efficacia, la regolare pubblicazione di tabelle sullo stato del
recepimento delle norme comunitarie, come previsto dalla decisione della
Commissione, nonché il quadro sinottico di valutazione dei progressi compiuti
dal mercato interno permetteranno un monitoraggio efficace della legislazione
comunitaria.
L'obesità in Europa - Ruolo e responsabilità dei diversi partner della
società civile (parere d'iniziativa)
Relatrice: SHARMA (I Gruppo, Datori di lavoro, Regno Unito)
Nel parere in oggetto il CESE propone di ridurre l'obesità promuovendo in tutta
l'UE una campagna di controllo dell'obesità - Obesity Check - volta a
sensibilizzare il pubblico ai benefici di uno stile di vita più sano e alle
responsabilità che incombono alle varie parti nella prevenzione dell'obesità.
L'intenzione è quella di effettuare un'opera di educazione capillare nei confronti
dei cittadini.
Per maggiori informazioni si rimanda al comunicato stampa n° 92/2005.
Le donne e la povertà nell'UE (consultazione del Parlamento europeo)
Relatrice: KING (I Gruppo, Datori di lavoro, Regno Unito)
Per maggiori informazioni si rimanda al comunicato stampa n° 100/2005.
Il ruolo degli organi consultivi e delle organizzazioni socioprofessionali
nell'attuazione degli Accordi di associazione e nel quadro della politica
europea di prossimità (relazione informativa)
Relatrice: CASSINA (II Gruppo, Lavoratori, Italia)
Nel parere in oggetto il CESE intende precisare gli ambiti, le condizioni e le
modalità di attuazione della nuova politica europea di prossimità (PEP) nei
confronti di tutti i paesi confinanti, compresi quelli mediterranei. Propone un
ruolo specifico per gli organi consultivi e fornisce una definizione della funzione
consultiva. Formula alcune indicazioni destinate ai governi dei paesi del
partenariato mediterraneo (PPM) e alle istituzioni europee su come stimolare la
partecipazione degli organi consultivi e degli attori della società civile
nell'attuazione delle politiche di partenariato e nella PEP.
Il CESE raccomanda inoltre di incentivare lo sviluppo della rappresentatività
delle parti sociali nei PPM, di valutare, con gli organismi consultivi, i punti dei
piani d'azione nazionali che possono essere realizzati con il concorso delle
organizzazioni della società civile e di favorire la mobilitazione di queste
organizzazioni ad ogni livello utile.
Dialogo sociale e trasformazioni industriali
Relatore: ZÖHRER (II Gruppo, Lavoratori, Austria)
Il CESE accoglie con favore qualsiasi iniziativa volta a intensificare il dialogo
sociale, soprattutto nei nuovi Stati membri. Si tratta infatti di uno strumento
essenziale per la gestione delle trasformazioni a livello aziendale in quanto
incoraggia l'innovazione e la competitività delle imprese, contribuendo così a
realizzare gli obiettivi di Lisbona. La riuscita del processo di trasformazione si
misura in base sia alla competitività di una impresa o di un settore, sia al modo
di gestirne l'impatto sociale.
Il CESE attribuisce grande importanza alle iniziative settoriali dell'UE e
appoggia anche l'intenzione della Commissione di incoraggiare nuovi settori ad
avviare il dialogo sociale, raccomandandole di non limitarsi ai comparti
economici in crisi perché è importante prevedere le trasformazioni e gestirle
con un certo anticipo. In questa ottica, vanno potenziati gli strumenti analitici a
disposizione delle parti sociali.
Il CESE evidenzia il ruolo svolto dai comitati aziendali europei, attende con
interesse l'annunciata comunicazione sulla responsabilità sociale delle imprese
e si compiace dell'approccio generale e trasversale adottato dalla Commissione
nella recente comunicazione Ristrutturazioni e occupazione, su cui ha in
preparazione un parere.
Migliorare l'applicazione e l'attuazione della legislazione
(parere d'iniziativa)
Relatore: Van IERSEL (I gruppo, Datori di lavoro, Paesi Bassi)
dell'UE
Per maggiori informazioni, un comunicato stampa sarà pubblicato prima della
sessione plenaria.
Ordine del giorno della sessione plenaria
Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
Christian Weger,, servizio Stampa del CESE
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tel. +32 2 546 9396/9586 GSM: 0475 753 202
E-mail: [email protected]
Internet: http://www.esc.eu.int/press/index_fr.asp
Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) rappresenta le diverse componenti
economiche e sociali della società civile organizzata. Istituito dal Trattato di Roma nel 1957,
è un organo istituzionale consultivo. La funzione consultiva del CESE permette ai suoi
membri, e quindi alle organizzazioni che essi rappresentano, di partecipare al processo
decisionale comunitario. Il CESE conta ora 317 membri nominati per quattro anni dal
Consiglio.