UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI CASSINO E DEL LAZIO MERIDIONALE Sistemi fotovoltaici I semiconduttori I semiconduttori sono dei materiali dotati di caratteristiche particolari, tra le quali si evidenziano: ➢ resistività decrescente con la temperatura; ➢ fotosensibilità. Per spiegare il comportamento dei semiconduttori occorre rifarsi ai fondamenti della fisica dello stato solido (la doppia natura, corpuscolare ed ondulatoria, dell'elettrone; il principio di esclusione di Pauli; il principio di indeterminazione di Heisenberg) e la trattazione esula dalla tematica di questo corso. Qui ci si limita a ricordare che in un cristallo gli elettroni più esterni si trovano in una banda detta di valenza e affinché si verifichi la conduzione è necessario che si portino in una banda a maggior energia detta banda di conduzione. Le due bande sono separate da uno “salto energetico” che è molto ampio per gli isolanti, meno per i semiconduttori e può anche annullarsi per i conduttori. A temperatura ambiente, quindi, i semiconduttori presentano una resistività intermedia tra quella dei metalli e quella degli isolanti: Metalli 10-6 Ω cm Semiconduttori 10-3÷106 Ω cm Isolanti 1012 Ω cm Semiconduttori intrinseci Il materiale più utilizzato nella costruzione delle celle fotovoltaiche è il silicio cristallino i cui atomi possiedono 14 elettroni, 4 dei quali si trovano nella banda di valenza e sono pertanto disponibili per legarsi con elettroni di valenza di altri atomi. Ogni atomo di un cristallo di silicio puro è legato in modo covalente con altri quattro atomi. Un fotone, a seconda della lunghezza d'onda, può avere sufficiente energia da spezzare il legame covalente e consentire ad un elettrone di saltare nella banda di conduzione libero di muoversi all'interno del cristallo. L’elettrone, abbandonando l'atomo, si lascia dietro un protone in eccesso che ha la capacità di attirare un altro elettrone: si crea cioè una una “lacuna”. L'elettrone che va ad occupare la lacuna ne crea, a sua volta, un'altra e si crea quindi un movimento di elettroni e di lacune. Un semiconduttore costituito da un cristallo puro è detto intrinseco e la sua capacità di condurre elettricità dipende solo dalla temperatura. Il drogaggio E' possibile drogare un semiconduttore introducendo nella sua matrice cristallina atomi di elementi con valenza diversa. Il rapporto è di un atomo di elemento drogante per ogni milione di atomi di silicio. Il semiconduttore ottenuto è detto estrinseco ed è, comunque, elettricamente neutro. Se l'elemento utilizzato per il drogaggio ha una valenza superiore rispetto a quello drogato (ad esempio arsenico), ci saranno elettroni in eccesso, quindi debolmente legati, ed il semiconduttore sarà di tipo n. Se invece l'elemento drogante ha una valenza minore (ad esempio gallio) ci saranno delle lacune in eccesso ed il semiconduttore sarà di tipo p. L'effetto del drogaggio La presenza dell'elemento drogante crea un livello intermedio tra la banda di valenza e quella di conduzione, crea cioè un livello all'interno della zona proibita. Se il semiconduttore è di tipo n si ha un livello di donatori, se è di tipo p un livello di accettori. La presenza del livello intermedio fa sì che il livello di Fermi non sia più al centro della zona proibita. Oltre a migliorare le prestazioni del semiconduttore, il drogaggio permette, accoppiando un semiconduttore di tipo n ad uno di tipo p, di creare un flusso stabile e monodirezionale di elettroni da p verso n. La giunzione p­n La giunzione p-n è una coppia di semiconduttori, uno di tipo p ed uno di tipo n, tra i quali vi sia continuità cristallina. All'atto della generazione della giunzione ognuno dei due semiconduttori è elettricamente neutro, ma contiene delle lacune o degli elettroni liberi di muoversi. Pertanto gli elettroni migrano dal tipo n al tipo p e le lacune dal tipo p al tipo n e si genera quindi una corrente di diffusione dovuta al gradiente di concentrazione delle cariche: dn dp − D p⋅ dx dx ( ) I d = D n⋅ ( ) (D è una costante di diffusione). Via via che il semi conduttore di tipo n si carica positivamente e quello di tipo p negativamente, si crea un campo elettrico E che genera una corrente di trasporto, connessa alla sezione A ed alla conducibilità σ: I t = A⋅σ⋅E Il flusso netto di cariche prosegue fino a quando il campo elettrico è tale che le due correnti si equilibrano. Il semiconduttore di tipo p è carico negativamente e quello di tipo n è carico positivamente e tutte le cariche si trovano in prossimità della giunzione in una zona detta zona di carica spaziale. La cella fotovoltaica La cella fotovoltaica è costituita da una giunzione p-n e quando un fotone viene assorbito dalla cella può disperdere totalmente la propria energia in calore oppure avere energia sufficiente da causare il salto di un elettrone dalla banda di valenza a quella di conduzione con corrispondente creazione di una lacuna nella banda di valenza. Se la coppia elettrone-lacuna si forma lontano dalla dalla zona di carica spaziale l'elettrone e la lacuna si ricombinano e non si ha alcun effetto. Se invece la coppia si forma in prossimità della zona di carica spaziale l'elettrone o la lacuna sono spinti dal campo elettrico ad attraversare la giunzione e si crea quindi un flusso unidirezionale di elettroni dal tipo p al tipo n e di lacune dal tipo n al tipo p. La caratteristica elettrica Una cella fotovoltaica esposta alla radiazione solare si comporta come un generatore di corrente il cui funzionamento è descritto dalla curva tensione-corrente, detta caratteristica elettrica della cella. Applicando alla cella fotovoltaica una resistenza nulla si misura la corrente di corto circuito. Al crescere della resistenza applicata cresce anche la tensione, mentre la corrente diminuisce dapprima leggermente e poi in modo assai brusco fino ad annullarsi in corrispondenza della tensione a vuoto. In generale tale caratteristica è funzione di tre variabili fondamentali: l’intensità della radiazione solare, la temperatura e l’area della cella. L’intensità della radiazione solare ha scarso effetto sulla tensione a vuoto, mentre l’intensità della corrente di corto circuito varia in modo direttamente proporzionale. La temperatura ha, invece, scarso effetto sulla corrente di corto circuito, mentre la tensione a vuoto varia in modo inversamente proporzionale. L’area della cella, infine, non ha influenza sulla tensione, mentre c'è proporzionalità diretta con la corrente. La potenza La potenza della cella è fornita dalla relazione: P=V⋅I e, pertanto, le condizioni di corto circuito e di circuito aperto, che sono rispettivamente di massimo per la corrente e per la tensione, sono entrambe caratterizzate da potenza estraibile nulla. A circuito chiuso la potenza risulta variabile e cresce quasi linearmente con la tensione fino a raggiungere un valore massimo, oltre il quale scende in modo brusco. Un parametro caratteristico delle celle fotovoltaiche è il Fill factor che è il rapporto tra la potenza massima ed il prodotto della tensione a vuoto per la corrente di corto circuito e vale solitamente 0,75-0,80: P max FF = V 0⋅I CC La potenza massima nominale è misurata in Wp (watt di picco) ed è riferita ad una temperatura della giunzione di 25 °C ed un irraggiamento di 1000 W/m2. Inefficienze Solo il 15% circa dell'energia captata viene convertita in energia elettrica e le cause di inefficienza sono principalmente: ➢ riflessione: una parte dei fotoni incidenti viene riflessa dalla cella oppure cade su superfici non attive; ➢ dissipazione: i fotoni sotto soglia non contribuiscono alla creazione di coppie elettronelacuna, ma anche quelli sopra soglia dissipano come calore l'energia in eccesso; ➢ ricombinazione: non tutte le coppie elettrone-lacuna attraversano la giunzione; ➢ resistenze interne: dovute all'interfaccia tra semiconduttore e contatti metallici. Le celle fotovoltaiche monocristalline al silicio raggiungono rendimenti del 25%, ma quelle commerciali, per motivi di costo, arrivano al 18%. Le inefficienze aumentano quando si ha a che fare con celle di tipo policristallino (resistenza all'interfaccia tra i cristalli) o amorfo (disposizione casuale degli atomi). L'efficienza di una cella può essere incrementata mediante l'impiego di più strati realizzati con semiconduttori di tipo diverso e le celle all'arseniuro di gallio arrivano anche al 44% con sistemi a concentrazione. Tuttavia sono celle per applicazioni particolari a causa del costo elevato e la concentrazione la si usa proprio perché sono costose. Per le celle al silicio non vale la pena di usare i concentratori poiché il costo è di 1 €/W. Lo strato antiriflesso è tale da massimizzare l'assorbimento del verde, laddove la radiazione è massima. Per questo appaiono di colore blu-violaceo. Celle di colori diversi hanno motivazioni estetiche e rendimenti minori. Sistemi fotovoltaici L'insieme di più celle costituisce il modulo. I moduli sono collegati in serie e in parallelo e sono assemblati meccanicamente tra loro per formare il pannello. Più pannelli collegati elettricamente in serie per ottenere la tensione nominale di generazione formano la stringa. Il collegamento in parallelo di più stringhe costituisce il campo. L'efficienza totale è inferiore all'efficienza media delle celle che compongono il sistema perché l'accoppiamento produce una riduzione generale di prestazioni verso quelle della cella meno efficiente. Infatti in una connessione in serie la corrente è limitata dal modulo che eroga la corrente più bassa, mentre in una connessione in parallelo la tensione è limitata dal modulo che presenta la tensione più bassa. In ogni passaggio da cella a modulo a pannello a stringa e a campo si hanno perdite che vanno dal 10 al 20% e quindi il rendimento di un modulo difficilmente supera il 13%, mentre quello complessivo si attesta intorno al 10%. Il calcolo delle componenti su un piano inclinato La radiazione solare giornaliera media mensile incidente su un piano inclinato è data dalla seguente relazione: E =R b⋅H bo + Rd⋅H do + R r⋅( H bo + H do ) Hbo e Hdo sono i valori della radiazione giornaliera media mensile diretta e diffusa su un piano orizzontale misurate sperimentalmente presso le stazioni meteorologiche e tabulate nella Norma UNI 10349. Fattore di inclinazione della radiazione diffusa: Fattore di inclinazione della radiazione riflessa: Rd = 1+cosβ 2 1−cos β (ρ è il coefficiente di albedo) R r =ρ⋅ 2 Fattore di inclinazione della radiazione diretta: π ⋅h ⋅sen( L−β)⋅sen(δ)+cos( L−β)⋅cos(δ)⋅sen(h ) a 180 a Rb = π ⋅h ⋅sen( L)⋅sen(δ)+cos( L)⋅cos(δ)⋅sen(h ) a 180 a Dati per il calcolo della radiazione solare I dati di insolazione diretta e diffusa medi mensili sono disponibili per un certo numero di stazioni di rilevamento nella Norma UNI 10349. Per le località, ad esempio Cassino, per le quali non esistono dati specifici si prendono i dati della stazione di rilevamento più vicina. Per ogni mese viene poi individuato un “giorno tipo” che consente di evitare il calcolo giorno per giorno. Frosinone Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Hbo MJ/m2 3,6 5,3 8,5 10,7 13,2 17 19 15,9 11,8 7,4 4,3 3,1 Hdo MJ/m2 2,9 3,9 5,3 6,7 7,7 7,6 6,9 6,4 5,4 4,2 3,1 2,5 Mese Giorno “tipo” Gennaio 17 Febbraio 16 Marzo 16 Aprile 15 Maggio 15 Giugno 11 Luglio 17 Agosto 16 Settembre 15 Ottobre 15 Novembre 14 Dicembre 10 Coefficienti di albedo Terreno circostante Coefficiente ρ Neve fresca 0,75 Superfici d’acqua 0,07 Terreni argillosi 0,14 Strade di terra 0,04 Cemento 0,22 Erba verde 0,26 Foglie secche 0,3 Calcolo della radiazione solare su un piano inclinato Latitudine Inclinazione pannello Coefficiente di albedo 41,467 40 0,22 Rd = ° ° L β L-β 0,724 0,6981317008 0,0255981624 sen 0,662 rad rad rad 0,026 Rd Rr 0,883 0,026 1+cosβ 2 cos 0,749 0,766 1,000 1−cosβ Rr =ρ⋅ 2 δ=23,44⋅sen Mese Giorni mensili Giorno “tipo” gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre 31 28 31 30 31 30 31 31 30 31 30 31 17 16 16 15 15 11 17 16 15 15 14 10 [ 360 ⋅(284+ n) 365 Giorno Declinazione progressivo n δ 17 -20,91 47 -12,95 75 -2,42 105 9,41 135 18,78 162 23,08 198 21,17 228 13,45 258 2,22 288 -9,60 318 -18,90 344 -23,04 ] sen δ cos δ -0,357 -0,224 -0,042 0,164 0,322 0,392 0,361 0,233 0,039 -0,167 -0,324 -0,391 0,934 0,975 0,999 0,987 0,947 0,920 0,932 0,973 0,999 0,986 0,946 0,920 tg 0,884 Calcolo della radiazione solare su un piano inclinato h a =arccos(−tg δ⋅tg L) Latitudine Inclinazione pannello Coefficiente di albedo Mese gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre 41,467 ° 40 ° 0,22 Declinazione δ -20,91 -12,95 -2,42 9,41 18,78 23,08 21,17 13,45 2,22 -9,60 -18,90 -23,04 sen δ -0,357 -0,224 -0,042 0,164 0,322 0,392 0,361 0,233 0,039 -0,167 -0,324 -0,391 π ⋅h ⋅sen( L−β)⋅sen(δ)+cos( L−β)⋅cos(δ)⋅sen(h ) a 180 a Rb = π ⋅h ⋅sen( L)⋅sen(δ)+cos( L)⋅cos(δ)⋅sen(h ) a 180 a L β L-β 0,724 0,6981317008 0,0255981624 rad rad rad cos δ Angolo orario alba ha ha rad 1,226 1,366 1,533 1,718 1,876 1,957 1,920 1,784 1,605 1,421 1,263 1,186 0,934 0,975 0,999 0,987 0,947 0,920 0,932 0,973 0,999 0,986 0,946 0,920 70,27 78,28 87,86 98,42 107,49 112,12 110,02 102,20 91,96 81,41 72,38 67,92 sen 0,662 tg 0,884 0,026 cos 0,749 0,766 1,000 sen ha ha sen sen ha cos Rb 0,941 0,979 0,999 0,989 0,954 0,926 0,940 0,977 0,999 0,989 0,953 0,927 -0,438 -0,306 -0,065 0,281 0,604 0,767 0,694 0,415 0,062 -0,237 -0,409 -0,464 0,879 0,954 0,998 0,976 0,903 0,852 0,876 0,951 0,999 0,975 0,902 0,853 2,351 1,847 1,413 1,071 0,853 0,760 0,801 0,974 1,267 1,688 2,202 2,534 Calcolo della radiazione solare su un piano inclinato E =R b⋅H bo + Rd⋅H do + R r⋅( H bo + H do ) Mese Giorni mensili Rb Rd Rr gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre 31 28 31 30 31 30 31 31 30 31 30 31 2,351 1,847 1,413 1,071 0,853 0,760 0,801 0,974 1,267 1,688 2,202 2,534 0,883 0,026 Autunno/Inverno 2452,145 MJ/m2 Primavera/Estate 3678,088 MJ/m2 Totale 6130,233 MJ/m2 Hbo MJ/m 3,6 5,3 8,5 10,7 13,2 17,0 19,0 15,9 11,8 7,4 4,3 3,1 Eg Hdo 2 MJ/m 2,9 3,9 5,3 6,7 7,7 7,6 6,9 6,4 5,4 4,2 3,1 2,5 2 Em 2 MJ/m 11,19 13,47 17,04 17,83 18,59 20,27 21,98 21,70 20,16 16,50 12,40 10,21 MJ/m2 346,97 377,10 528,34 534,84 576,40 608,05 681,25 672,83 604,72 511,49 371,86 316,39 Calcolo della radiazione solare su un piano inclinato Aut/Inv 1642,100 1783,464 1915,157 2036,175 2145,600 2242,596 2326,427 2396,455 2452,145 2493,075 2518,934 2529,523 2524,763 2504,690 2469,456 2419,330 2354,694 2276,038 2183,963 Prim/Est 3918,100 3965,569 3990,864 3993,793 3974,333 3932,632 3869,007 3783,943 3678,088 3552,246 3407,376 3244,580 3065,097 2870,293 2661,651 2440,758 2209,296 1969,026 1721,777 Totale 5560,200 5749,033 5906,021 6029,969 6119,932 6175,228 6195,434 6180,398 6130,233 6045,322 5926,310 5774,103 5589,860 5374,983 5131,107 4860,088 4563,990 4245,064 3905,739 7000 6000 Radiazione solare MJ/m2 β 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90 5000 4000 3000 2000 1000 0 0 15 30 45 60 Inclinazione pannello [°] Aut/Inv Prim/Est Totale 75 90