GIST casi clinici Alessandro Comandone Antonella Boglione SC Oncologia Ospedale Gradenigo Torino Caso Clinico 1 : GIST localizzato • Maschio di anni 55 . Dolori addominali diffusi da circa un mese • 22 11 2013 ematemesi e melena. Ricovero urgente al nostro DEA • Alla TAC massa di 22 cm di diametro originante dallo stomaco • EGDscopia: massa ulcerata stomaco • Hb 7,6 g/dl GB 12 430 Pts 263000 Quale opzione? • Intervento immediato • Superamento della situazione di acuzie e poi intervento • Superamento della situazione di acuzie e poi biopsia • Biopsia a cielo aperto • Biopsia TAC guidata a cielo coperto Risultato • Biopsia: GIST CD 117 +,CD 34+, DOG 1 + • Quale analisi successiva? • 1)Mutazioni KRAS BRAF • 2) Mutazioni P53 • 3) Mutazioni KIT e PDGFRA • 4) Tutte le sopramenzionate • 5) Nessuna, è ininfluente e costoso determinare le mutazioni Scenario 1 • PDGFRA esone 18 mutato D842 V +: che fare? Scenario 1 • Intervento immediato • Tentativo con Imatinib 400 mg die • Sunitinib 50 mg/die • Debulking e poi Imatinib adiuvante Intervento di gastrectomia parziale + DCP + + splenectomia. GIST EPITELIOIDE CD 117 Negativo; PDGFRA esone 18 V842D mutato, 10 mitosi HPF Classi di rischio secondo Miettinen Classi di rischio secondo Miettinen Quali decisioni? • 1) Imatinib 400 mg per tre anni • 2) Imatinib 800 per tre anni • 3) Sunitinib 37,5 mg come fosse una malattia in fase avanzata • 4) Solo follow up Scenario 2 • KIT esone 11 mutato Quale scelta? • 1) Intervento immediato anche per evitare altre emorragie • 2) Tre mesi di Imatinib 400 mg die e poi intervento • 3) Da sei a dodici mesi di Imatinib e poi intervento • 4) Proseguire sempre con Imatinib Dopo 6 mesi di Imatinib Esame istologico definitivo • GIST gastrico CD 117 positivo, esone 11 mutato,cm 8, mitosi 6/HPF Classi di rischio secondo Miettinen Che fare? • 1) Tre anni di Imatinib • 2) Due anni di Imatinib • 3) Solo follow up • 4) Imatinib per sempre Caso clinico di GIST metastatico • Donna di anni 68, dolori addominali da 3-4 mesi, dispepsia, nausea, anemia • Sangue occulto nelle feci: +++ • Pratica colonscopia + gastroscopia: negative • Persistendo i sintomi pratica TAC addome con evidenza di massa a livello ileale. • Biopsia TAC guidata: GIST CD 117+, DOG 1 + ,CD 34+ • 02 04 2011: intervento di resezione ileale • EI: GIST 13 cm, mitosi 5/HPF, esone 9 mutato GIST ileale Classi di rischio secondo Miettinen Posizione degli esoni mutati i KIT e PDGFRA Caso Clinico 2: quale terapia adiuvante? • 1) Imatinib 400 mg per tre anni • 2) Imatinib 800 per tre anni • 3) Sunitinib 37,5 per un anno Caso Clinico 2: quale terapia adiuvante? • Prescritto Imatinib 800 mg die per tre anni ma la compliance fu scarsissima causa elevata tossicità. • Dopo 4 mesi di terapia incompleta, ridotte le dosi a 400 mg die • Ancora mal tollerata, la terapia viene interrotta dalla Paziente dopo un anno totale di trattamento discontinuo • Follow up negativo sino a febbraio 2014 Caso Clinico 2 : quale terapia alla ricaduta? • 1) Avreste ripetuto la biopsia? • 2) Con quale dose di Imatinib iniziare la terapia? • 3) E’ possibile una personalizzazione della terapia? • 4) Avreste iniziato con Sunitinib? Heinrich 2003 Mutazioni e risposta Caso Clinico 2 • Marzo 2014 : prescritto Imatinib 400 mg per la nota intolleranza • Terapia ben tollerata per circa sei mesi con stabilità di malattia • A ottobre 2014 comparsa di edemi diffusi, tachicardia, dispnea, incremento transaminasi • Che cosa avreste fatto? Caso clinico 2 • Interrotto Imatinib per un mese, poi riprese la terapia. Ricomparsa della tossicità • Gennaio 2015 alla ripresa delle condizioni generali prescritto Sunitinib 37,5 mg continuativo. Alla ristadiazione pre Sunitinib progressione epatica delle lesioni. Caso Clinico 2 • Aprile 2015 : sta proseguendo Sunitinib 37,5 die senza particolari tossicità • Al controllo TAC di aprile 2015 : stabilità di malattia epatica con parziale risposta tissutale.