Comunicato stampa CP_CES100-2007_CP_IT

Comitato economico e sociale europeo
COMUNICATO STAMPA N. 100/2007
16 ottobre 2007
Partenariato euromediterraneo:
competitività e coesione sociale devono
procedere di pari passo!
In occasione del vertice Euromed dei consigli economici e sociali (CES) e
istituzioni analoghe svoltosi ad Atene il 15 e 16 ottobre 2007 i delegati
hanno invocato all'unanimità un potenziamento delle strutture
partecipative nei paesi partner del Mediterraneo. Alla società civile
dovrebbe essere affidato un ruolo attivo nella realizzazione dei piani
d'azione nazionali (PAN) nel contesto della politica europea di vicinato
(PEV) rafforzata.
Il vertice Euromed, organizzato dal Comitato economico e sociale europeo
(CESE) e dal Consiglio economico e sociale della Grecia (OKE), ha riunito i
rappresentanti della società civile organizzata dei dieci paesi partner coinvolti
nella cooperazione euromediterranea e di numerosi Stati membri dell'UE, nonché
di reti quali l'Unione delle confederazioni mediterranee delle imprese (UMCE), il
Forum sindacale Euromed e la Piattaforma Euromed dei giovani. Al vertice,
inaugurato dal Presidente della Repubblica ellenica Papoulias, sono intervenuti
in particolare il Presidente dell'OKE Polyzogopoulos, il Presidente del CESE
Dimitriadis, il direttore del coordinamento della PEV alla Commissione europea
Wissels, e il ministro degli Affari esteri greco Dora Bakoyannis.
Numerosi i temi affrontati, tra cui la PEV, il potenziamento delle strutture
partecipative nei paesi partner, la competitività e il dialogo sociale, e il ruolo
della donna nella società.
I partecipanti hanno accolto con soddisfazione il rafforzamento della PEV, che
offre nuove possibilità di promuovere la dimensione sociale della cooperazione
euromediterranea. L'attuazione della PEV tramite i piani d'azione nazionali
dovrebbe integrare pienamente la dimensione locale e regionale e assegnare un
ruolo essenziale alla società civile.
Riguardo al potenziamento delle strutture partecipative nei paesi partner
del Mediterraneo, i partecipanti hanno accolto con favore i cambiamenti di segno
positivo registrati in Giordania, Marocco ed Egitto, per favorire la formazione di
strutture di dialogo della società civile organizzata o l'istituzione di CES
nazionali. Essi hanno sottolineato che la libertà di associazione va rispettata per
poter agevolare il dialogo tra le organizzazioni della società civile.
Quanto alla competitività e alla coesione sociale - due aspetti che si
completano e si rafforzano a vicenda - i partecipanti hanno lanciato un appello
perché venga promosso il dialogo sociale a livello euromediterraneo.
Un'istruzione e una formazione professionale di qualità dovrebbero essere
prioritarie al fine di ridurre le disparità esistenti.
IT
Comitato economico e sociale europeo
I partecipanti si sono complimentati per l'impegno dell'UE e dei paesi
mediterranei nel rafforzare il ruolo della donna nella società - impegno
assunto in occasione della conferenza ministeriale euromediterranea di Istanbul
del 2006 dedicata a questo tema. A loro avviso si dovrebbe soprattutto seguire
da vicino lo sviluppo dell'attività delle imprenditrici e inserire nei PAN i
programmi di promozione dell'imprenditorialità femminile nel contesto della PEV.
I partecipanti hanno lanciato un appello perché le donne fruiscano di un accesso
migliore alle opportunità economiche e sociali in tutti i paesi della regione
euromediterranea.
La dichiarazione finale del vertice sarà presentata alla nona conferenza Euromed
dei ministri degli Affari esteri che si terrà a Lisbona il 5 e 6 novembre 2007. Tra
le principali priorità della rete dei CES e istituzioni analoghe per il 2008
figureranno l'accesso delle donne alla vita economica e sociale e la dimensione
sociale delle relazioni tra l'UE e i suoi partner mediterranei.
Per maggiori informazioni, si rimanda al seguente indirizzo:
http://www.eesc.europa.eu/sections/rex/euromed/events/index_en.asp?id=304
007rexen
Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
Karel Govaert, servizio Stampa del CESE
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sociali della società civile organizzata. Istituito dal Trattato di Roma nel 1957, è un organo
istituzionale consultivo. Questa sua funzione consultiva permette ai suoi membri, e quindi alle
organizzazioni che essi rappresentano, di partecipare al processo decisionale comunitario. Il CESE è
composto di 344 membri, che sono nominati dal Consiglio.