ANCA FEMORE Osso lungo costituito da: - - - Corpo (o diafisi) prisma a base triangolare: faccia anteriore faccia postero-mediale faccia postero-laterale Epifisi prossimale testa+collo+grande e piccolo trocantere Epifisi distale condili mediale e laterale Ha funzione di: - sostenere il peso del corpo - orientare l’arto inf. in tutte le direzioni - partecipare alla deambulazione Possiede tre assi e tre gradi di libertà: -Asse trasversale XOX’ (p. frontale) flesso-estensione -Asse antero post. YOY’ (p. sagittale) adduzione-abduzione -Asse verticale OZ intra-extrarotazione ARTICOLAZIONE COXO-FEMORALE E’ un’ ENARTROSI a solido incastro Testa femorale = 2/3 di sfera di 40-50 mm di diametro. Per il centro O passano i tre assi dell’articolazione L’asse del collo del femore (freccia C) forma con l’ asse diafisario un angolo di inclinazione di 125° CAVITÀ COTILOIDEA (acetabolo): semisfera che accoglie la testa femorale, limitata dal ciglio cotiloideo (S). Solo la parte periferica è rivestita di cartilagine:la semiluna articolare (Ca), interrotta inferiormente dall’incisura ischiopubica. CERCINE COTILOIDEO : anello fibrocartilagineo che aumenta la profondità della cavità del cotile; si inserisce sul legamento trasverso dell’acetabolo VISIONE SUPERIORE: L’asse del collo del femore forma con il piano frontale un angolo di declinazione di 10°-30° detto anche angolo di antiversione è diretto verso l’alto e in avanti! RAPPORTI TRA LE SUPERFICI ARTICOLARI Quando l’anca è in posizione di riferimento, la testa femorale non è ricoperta totalmente dal cotile resta scoperta la cartilagine antero-superiore Necessari 3 movimenti per realizzare la coincidenza delle superfici articolari: flessione di circa 90°, leggera abduzione, leggera rotazione esterna. L’asse del cotile si allinea con l’asse del collo femorale Questa posizione dell’anca corrisponde alla stazione del quadrupede, che è la “vera” posizione fisiologica dell’anca. L’evoluzione è responsabile della incompleta corrispondenza delle superfici articolari dell’articolazione coxo-femorale. FLESSIONE Flessione attiva dell’anca: a ginocchio esteso: 90° a ginocchio flesso: 120° (si rilasciano i mm.ischiocrurali) Flessione passiva: a ginocchio flesso: >140° a ginocchio esteso: meno ampia Alla flessione bilaterale d’anca e di ginocchia si associa basculamento del bacino posteriormente per l’appiattimento della lordosi lombare ESTENSIONE Estensione attiva: a ginocchio esteso: 20° a ginocchio flesso: 10° (mm. Ischio crurali impegnati in flessione del ginocchio) Notevolmente inferiore alla flessione: limitata dalla tensione del legamento ileo-femorale Estensione passiva: 20° se arto inferiore fortemente stirato all’indietro 30° L’estensione dell’anca è aumentata dal bacino che bascula in basso ed in avanti determinando un’ iperlordosi lombare ABDUZIONE Porta l’arto in fuori e lo allontana dal piano di simmetria del corpo. Si accompagna all’abduzione dell’anca controlaterale. Già a partire da 30° :basculamento del bacino. In massima abduzione, l’angolo formato dagli arti inferiori è di 90°, il movimento di abduzione delle due anche è simmetrico cioè di 45° ciascuna. NB: il rachide compensa l’inclinazione del bacino con una curva convessa verso il lato portante FATTORI LIMITANTI L’ABDUZIONE D’ANCA L’abduzione è limitata dalla mensola ossea del collo femorale contro il ciglio cotiloideo molto prima entrano in tensione i mm. adduttori ed i legamenti ileo e pubo-femorali L’adduzione di un’anca può combinarsi all’abduzione dell’altra anca, con inclinazione del bacino ed incurvamento del rachide La posizione + instabile: in posizione seduta “a gambe accavallate”. L’adduzione si associa a flessione ed extrarotazione ADDUZIONE : 30° L’adduzione pura non esiste: viene effettuata partendo da una posizione di abduzione dell’arto inferiore. Può essere effettuata associandola a: estensione d’anca o flessione dell’anca ROTAZIONE ROTAZIONE INTERNA : posizione prona, ginocchio flesso a 90° si ottiene portando piede lateralm. Ampiezza massima : 30° ROTAZIONE ESTERNA : posizione prona, ginocchio flesso a 90° si ottiene portando piede medialm. Ampiezza massima : 60° Se soggetto seduto, con anca e ginocchio flessi ad angolo retto: in rotazione esterna l’arto si porta in dentro in rotazione interna l’arto si porta in fuori. Nella posizione Yoga, la rotazione esterna si combina con una flessione che supera i 90° ed una abduzione MOVIMENTO di CIRCONDUZIONE D’ANCA E’ la combinazione di movimenti elementari simultanei attorno ai tre assi. ARCHITETTURA DEL FEMORE E DEL BACINO Il peso del corpo applicato sulla testa femorale, è trasmesso alla diafisi con l’interposizione di un braccio di leva, il collo femorale. Per evitare che la base del collo si fratturi, l’estremità superiore del femore possiede una struttura tipica Lamelle di osso spongioso: orientate secondo DUE SISTEMI DI TRAVATE corrispondono alle linee di forza meccaniche PRINCIPALE: lamelle verso collo e testa 1- fascio arciforme (da corticale esterna diafisi a parte inferiore corticale cefalica) 2- fascio cefalico o ventaglio di sostegno (da corticale interna diafisi e inf. del collo a parte superiore corticale cefalica) ACCESSORIO: nel gran trocantere 3- fascio trocanterico corticale interna diafisi 4- fibre verticali e parallele nel grande trocantere Si formano 2 sistemi di maggior resistenza: 1- convergenza del fascio arciforme 1 e del fascio cefalico 2 2- convergenza del fascio arciforme 1 e del fasciotrocanterico 3 La zona di minor resistenza, indicata con il +, è sede di fratture cervico trocanteriche + LEGAMENTO ROTONDO Banderella fibrosa appiattita (30-35 mm) Da incisura ischio-pubica a testa del femore. Ricoperto dalla sinoviale (A), per la forma detta tenda del legamento rotondo. A Vascolarizza la testa femorale tramite l’arteria del legamento rotondo. Testa e collo sono inoltre vascolarizzati da arteria circonflessa anteriore e post (collaterali dell’arteria femorale profonda) LA CAPSULA ARTICOLARE DELL’ANCA Ha l’aspetto di un manicotto cilindrico Dall’ osso iliaco all’estremità sup. del femore LA CAPSULA ARTICOLARE DELL’ANCA Estremità interna : si fissa sul ciglio cotiloideo e sul lato periferico del cercine Estremità esterna: - anteriormente si fissa alla base del collo lungo la linea intertrocanterica anteriore - posteriormente: medialmente alla linea intertrocanterica post. 4 tipi di fibre: - longitudinali (1) lungo l’asse della capsula - oblique (2) a spirale attorno al cilindro - arciformi (3) a ponte da un punto all’altro del ciglio cotiloideo; circondano testa femore x mantenerla nel cotile - circolari (4) abbondanti al centro del manicotto; formano l’ anello di Weber che circonda il collo Nell’adduzione, la parte inferiore della capsula (1) si detende, mentre la superiore (2) si tende Nell’abduzione la parte inferiore della capsula (1) si tende, mentre la superiore (2) si detende I LEGAMENTI DELL’ANCA 3 legamenti rinforzano la capsula sulle superfici ant. e post.: A B A. Legam. ileo-femorale o del Bertin B. Legam. pubo-femorale C C. Legam. ischio-femorale Sulla superficie anteriore: - legamento ileo femorale o del Bertin dalla spina iliaca antero-inferiore alla linea intertrocanterica ant. 2 fasci: - superiore (ileo-pertrocanterico) - inferiore - legamento pubo-femorale dal labbro anteriore della doccia sotto pubica alla parete anteriore della fossetta pertrocanterica Sulla superficie posteriore: - legamento ischio-femorale dalla parte post. ciglio e cercine cotiloideo le fibre si dirigono in alto ed in fuori, incrociando la superficie post. del collo x inserirsi sulla faccia interna del gr.trocant. I legamenti sulla superficie anteriore formano una Z. Legam. ileo-femorale Legam. pubo-femorale Fra il legam. ileo-femorale ed il legam. del pubo-femorale, la capsula sottile corrisponde alla borsa sierosa che la separa dal muscolo ileo-psoas. Talvolta la capsula si può perforare a tale livello e far comunicare la cavità articolare con la borsa dell’ileo-psoas. I LEGAMENTI NELLA FLESSO-ESTENSIONE In posizione di riferimento i legamenti sono moderatamente tesi. Perché? Nel passaggio dalla stazione quadrupede a quella eretta, tutti i legamenti si sono avvolti in senso orario attorno al collo fem. Quindi: l’estensione li avvolge, la flessione li svolge! In estensione tutti i legamenti si tendono: fondamentale perché limita il basculamento del bacino all’indietro In flessione avviene l’opposto: tutti i legamenti si detendono I LEGAMENTI NELL’ADDUZIONE-ABDUZIONE In adduzione: - il fascio sup. dell’ileo-femorale va in tensione - il legam. pubo-femorale si detende - il leg. inf. dell’ileo-femorale va in leggera tensione In abduzione: - il fascio sup. ed inf. dell’ileofemorale si detendendono - il legam. pubo-femorale si tende considerevolmente I LEGAMENTI NELLA ROTAZIONE ESTERNA ED INTERNA In rotazione esterna: i legamenti anteriori sono tesi, in particolare quelli orizzontali, mentre l’ischio-femorale è deteso In rotazione interna: si verifica il contrario tutti i legamenti anteriori si rilasciano, mentre il leg. ischio-femorale si tende Il legamento ischio-femorale si rilascia nell’adduzione e si tende in abduzione FATTORI DI COATTAZIONE DELLA COXO-FEMORALE Testa del femore e cavità cotiloidea sono una coppia ad incastro fibroso: il CERCINE aumenta la superficie del cotile (freccie nere) Importante fattore di coattazione: PRESSIONE ATMOSFERICA si crea il vuoto tra le 2 superfici articolari! Ruolo importante giocano muscoli e legamenti: Anteriormente: muscoli poco numerosi (A), ma legamenti robusti (freccia nera). Posteriormente: i muscoli sono predominanti (B). VISIONE SUPERIORE: In estensione: legamenti tesi efficace coattazione In flessione: legamenti rilasciati articolazione instabile NB: se in posizione seduta e in adduzione, e’ sufficiente un lieve urto contro asse del femore (freccia) per determinare una lussazione posteriore FATTORI OSSEI DI STABILITA’ D’ANCA orientamento del collo femorale Forma con l’ asse diafisario un angolo di inclinazione di 125° Forma con il piano frontale un angolo di antiversione di 10°-30° Angoli maggiori favorirebbero la lussazione! FATTORI MUSCOLARI DI STABILITA’ D’ANCA MUSCOLI TRASVERSALI: decorso pressochè parallelo a quello del collo trattengono la testa nel cotile ruolo fondamentale nella stabilità dell’anca Es: piriforme (1) otturatore esterno (2) medio e piccolo gluteo (3) MUSCOLI A DECORSO LONGITUDINALE: tendono a lussare la testa femorale al di sopra del cotile es. gli adduttori (4) soprattutto se il tetto cotiloideo è sfuggente. (Es. Lussazione congenita dell’anca) EQUILIBRIO TRASVERSALE DEL BACINO In appoggio bilaterale (A): equilibrio del bacino x azione simultanea di adduttori ed abduttori Se prevalgono da un lato gli abd. e dall’altro gli add.(B), il bacino si sposta verso gli adduttori e x mancanza di equilibrio muscolare si può avere caduta laterale. In appoggio unilaterale (C): l’equilibrio trasversale è dato dagli abduttori del lato dell’appoggio e il bacino tende a basculare attorno all’anca portante A B Medio e piccolo gluteo (MF), coadiuvati dal TFL, tendono a dare equilibrio, mantenendo orizzontale il bacino C Se uno di questi mm. è insufficiente (es.paralisi) il bacino si inclina di un angolo che è tanto più acuto quanto più è marcata la paralisi. La stabilità del bacino è data da m.e p. gluteo e TFL: indispensabili per la marcia normale (linee parallele spalle-anche). Se paralisi dal lato dell’appoggio, il bacino bascula dal lato opposto ma il soggetto non cade poiché porta il tronco verso il lato dell’appoggio: segno di Trendelembourg. I MUSCOLI DELL’ARTO INFERIORE MM. FLESSORI D’ANCA PRIMARI: - Ileopsoas Retto anteriore Sartorio Tensore della fascia lata FLESSORI D’ANCA SECONDARI (accessori): - Pettineo Medio adduttore Retto interno Fasci anteriori piccolo e medio gluteo TFL+ Piccolo e Medio Gluteo = flesso-abdutori-rotatori interni Ileopsoas+Pettineo+ Medio addutore = flesso-adduzione-rotazione interna MM. ESTENSORI D’ANCA : - Grande gluteo - Ischio crurali (bicipite, semitendinoso, semimembranoso) Gli estensori hanno un ruolo importante nella stabilizzazione del bacino sul piano antero-posteriore MM. ABDUTTORI D’ANCA : - Medio gluteo Piccolo gluteo Tensore della fascia lata (dalla posizione flessa) Grande gluteo (fasci superiori) Piriforme MM. ADDUTTORI D’ANCA : Sono numerosi e potenti muscoli - Grande adduttore Medio adduttore Piccolo adduttore Pettineo Retto interno Semimembranoso, Semitendinoso, Bicipite lungo Grande Gluteo Quadrato del femore Otturatore interno Otturatore esterno MM. ROTATORI ESTERNI D’ANCA : - Piriforme - Otturatore interno - Otturatore esterno Muscoli che sono anche adduttori: - Quadrato del femore - Pettineo Muscoli che sono anche abduttori ed estensori: - Grande e medio gluteo MUSCOLI ROTATORI INTERNI D’ANCA : -Tensore fascia lata -Piccolo gluteo -medio gluteo con solo i fasci anteriori