Algoritmo diagnostico delle coxalgie in età evolutiva La diagnosi differenziale della coxalgia può essere una sfida per l’ortopedico che si trova ad affrontarla in quanto, durante l’età evolutiva, numerose malattie primitive e secondarie possono interessare questa articolazione . La diagnosi precoce è importante quanto il fatto di attivare un trattamento il più selettivo possibile sia per evitare le problematiche che possono insorgere durante l’età adulta sia per ridurre l’apprensione che può generare nei genitori e nel bambino stesso l’insorgenza di un dolore all’anca. E’ molto importante differenziare in prima battuta le coxalgie cosiddette primitive da quelle secondarie a malattie metaboliche , sistemiche (come ad esempio le emoglobinopatie,malattia di Gaucher,l’osteogenesi imperfetta,acromegalia ecc.), periarticolari (come ad esempio s della bende letta ileo-tibiale,borsiti trocanteriche ,anca a scatto, ecc), autoimmuni ,infettive, tumorali. Tra le malattie primitive che colpiscono l’anca durante l’età evolutiva ricordiamo il M di Perthes, l’epifisiolisi , la displasia congenita dell’anca, la sinovite transitoria dell’anca e l’artrite settica . Il mezzo più importante che ci consente di determinare una prima differenziazione delle coxalgie , prima di attivare una serie di indagini strumentali spesso superflue, è la conoscenza della storia clinica del paziente : anamnesi remota e attuale (età del paziente , presenza o meno di trauma recente, zoppia associata a contrattura muscolare, insorgenza di febbre , presenza di altre articolazioni interessate , sintomi satellite ). Le caratteristiche del dolore sono molto importanti per discernere una coxalgia di tipo meccanico da una di tipo infiammatorio, cosi come un attento esame clinico può facilmente distinguere una coxalgia da una cruralgia. Ci vengono spesso in aiuto gli esami di laboratorio (ves,pcr,emocromo con formule, elettroforesi delle proteine). Non è da dimenticare, sopratutto per gli esiti che spesso ci troviamo ad affrontare nell' età adulta , la coxite tubercolare. E’ sempre di valenza fondamentale l’esecuzione della radiografia in comparativa e con proiezione, qualora fosse indicato da un sospetto clinico, a falso profilo (proiezioni di Lequesne) e proiezione inguinale (assiale vera). Un esame poco costoso, poco invasivo ma poco specifico è l’ecografia che può rivelare la presenza di versamento all’interno dell’articolazione e qualora fosse necessario può isolare un eventuale germe mediante artrocentesi eco-guidata. Inoltre, è molto importante conoscere la storia naturale della malattia (come ad esempio la sinovite transitoria dell’anca ) per poter meglio organizzare sia il tipo che il timing del trattamento. L’imaging con RMN (poco invasivo, alta specificità e alta sensibilità per determinate patologie quali ad esempio il FAI – Femural-acetabular impigement, stadiazione del m di Perthes, Osteonecrosi, deformazioni della sfericità della testa del femore ecc..) deve essere considerato un esame di seconda battuta e sempre guidato da un sospetto clinico. A tal fine abbiamo sviluppato un algoritmo diagnostico che può indirizzare lo specialista nella diagnosi differenziale di questa complessa e multiforme patologia.