ANCA
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Anatomia dell'anca
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Limitazione dei movimenti

Conflitto femoro-acetabolare
ANCA
I movimenti dell'anca si realizzano tutti a livello
dell'articolazione coxo-femorale
è un' enartrosi a solido
incastro
RICHIESTA FUNZIONALE
sostegno
locomozione
cotile: guarda in basso ed in avanti
collo femore: guarda in alto ( circa 120°) e in
avanti (da 10° a 30°)
MUSCOLI
Due funzioni:
movimento, flessori, estensori, muscoli abduttori
(equilibrio trasversale), muscoli adduttori,
muscoli rotatori
stabilizzazione, pelvi trocanterici (paralleli al collo
del femore)
LEGAMENTI
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

Legamento rotondo, dalla incisura ischio-pubica
alla testa, piatto, anche se resistente non serve
alla stabilità ma alla vascolarizzazione
Legamenti a “Z”, ileo-femorale e pubo-femorale
tesi in estensione e rotazione esterna
Legamento posteriore ischio-femorale
Presenza di una borsa sierosa, la borsa ileopettinea
CAPSULA ARTICOLARE
Un manicotto cilindrico teso fra il ciglio cotiloideo e
la base del collo del femore sulla linea
intercondiloidea.
È messa in tensione durante i movimenti del
femore
Sul femore agiscono forze importanti, l'asse
meccanico (interlinea tra anca,
ginocchio e caviglia) lascia
all'esterno la linea femorale e
la verticale (peso) all'interno
Le forze determinano la distribuzione delle lamelle
che conferiscono forza e resistenza all'osso
STABILITA'
Posizione massimo accoglimento
della testa nell'acetabolo:
90° flessione
 leggera rotazione esterna
 leggera abduzione

LIMITAZIONE NEI MOVIMENTI
Si deve considerare:

La biomeccanica dei movimenti

La tensione capsulare e legamentosa

Assenza di forti evidenze radiografiche
Test Ortopedici
- limitazione movimenti passivi rispetto al
controlaterale
CONFLITTO
FEMORO-ACETABOLARE (FAI)
Meccanismo patologico causato da un abnorme
accrescimento delle ossa che compongono l'anca,
fino ad arrivare in contatto
CLASSIFICAZIONE
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CAM
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PINCER

mista
CHI:
Pazienti giovani attivi che effettuano sport che
implicano un grande arco di movimento (danza,
ginnastica, arti marziali) o sport che associano
movimenti estremi contro resistenza (calcio,
rugby, arti marziali con contatto)
Pazienti che mantengono atteggiamenti viziati per
lungo tempo
SINTOMI:
Dolore nella zona trocanterica, può irradiare a
livello gluteo o lombare inferiore
Spesso è presente dolore a livello degli adduttori
Solitamente comparsa dopo sforzo ma diviene
sempre più frequente anche a riposo.
Si esacerba a causa della flessione prolungata
dell’anca
A volte sono presenti scatti o blocchi articolari
(generalmente associati a lesioni del labbro
acetabolare) che si risolvono spontaneamente
VALUTAZIONE
- Anamnesi, tipo di attività
L’esame clinico è pressoché normale nelle forme
iniziali con diminuzione della rotazione interna,
maggiore in flessione, la limitazione è spesso solo
antalgica (scompare con il test in anestesia) e
diviene più marcata con il progredire della
degenerazione articolare
- Test: il test dell’impingement (adduzioneflessione-rotazione interna a paziente supino)
provoca apprensione o dolore nella zona inguinale
TRATTAMENTO
Trattamento conservativo: decoaptazione,
mantenimento del trofismo muscolare, associato a
riposo e a terapia farmacologica
Trattamento chirurgico: cautela e carico parziale
per le prime 3 settimane, utilizzo CPM per il
recupero del ROM e prevenzione dell'ipotrofia
muscolare.
Dalla quarta settimana concesso carico ed
esercizi contro resistenza.
Ripresa del gesto sportivo dopo le 10 settimane