CHIRURGIA PROTESICA DELL’ANCA Anche l’articolazione dell’anca qualora colpita, nei casi più semplici, da primaria degenerazione artrosica (coxartrosi) o, in casi più complessi, da displasia e lussazione d’anca congenita o da gravi esiti traumatici, può richiedere l’impianto di un’artroprotesi. Vengono applicate le più moderne tecniche chirurgiche di impianto basate su vie d’accesso (laterale, anteriore, antero-laterale, postero-laterale) mini-invasive e rispettando il concetto del tissuesparing, ovvero il rispetto dei tessuti molli e dei muscoli in particolare veri e propri “motori” dell’articolazione. Con tali metodiche il recupero post-operatorio e la ripresa funzionale sono garantiti in tempi più brevi e con risultati migliori, anche il dolore post operatorio è diminuito con migliore soddisfazione e sicurezza per il paziente. I nuovi farmaci antitromboembolici orali (che vengono utilizzati in questi casi presso la nostra divisione), l’accurata emostasi intraoperatoria e le tecniche di recupero ematico intra e post-operatorio sono tutti elementi che hanno ridotto drasticamente il ricorso alla trasfusione ematica durante il ricovero. FIG.13 Paziente affetta da displasia congenita dell’anca con cronica lussazione articolare, grave accorciamento dell’arto affetto e fenomeni degenerativi secondari (coxartrosi e deformità della testa femorale). Il trattamento chirurgico prevede la protesizzazione dell’anca con ripristino della funzione, risoluzione del dolore e recupero della lunghezza dell’arto operato. FIG.14 Paziente affetta da grave deformità post traumatica del femore prossimale di sinistra con completa deformazione della testa femorale colpita da necrosi ed ormai assente; sono inoltre visibili importanti fenomeni degenerativi di tutta l’articolazione dell’anca. E’ associato un grave accorciamento dell’arto affetto, la funzione articolare ormai assente è inoltre causa di importante dolore per la paziente ed invalidità. Il trattamento chirurgico prevede la protesizzazione dell’anca con ripristino della funzione, risoluzione del dolore e recupero della lunghezza dell’arto operato.