CHIRURGIA DI REVISIONE PROTESICA Nel mondo è in continuo aumento l’impianto di artroprotesi di grandi articolazioni, l’età media dei pazienti trattati è in diminuzione e pertanto è in aumento anche il numero di mobilizzazioni asettiche con perdita di sostanza ossea, le fratture periprotesiche, le pseudoartrosi periprotesiche e le complicanze settiche. Presso il C.O.R: vengono trattate tutte queste tipologie di complicanze in Chirurgia protesica sia mediante tecniche ricostruttive di revisione che utilizzano in casi selezionati anche biotecnologie, sia mediante l’impianto di protesi da grandi resezioni nei casi più complessi. Nei pazienti settici le tecniche in due tempi mediante un primo intervento di bonifica ed impianto di spaziatore antibiotato e un successivo trattamento di impianto protesico definitivo offrono grandi risultati anche in pazienti settici assai complessi. FIG.15 Paziente sottoposto ad artroprotesi dell’anca sinistra in grave displasia congenita dell’anca. In seguito a trauma il paziente ha riportato lo sfondamento acetabolare con migrazione in pelvi della protesi articolare di anca (è possibile vedere dall’immagine TC in basso a sinistra la compressione della protesi sulla vescica) e la frattura periprotesica del femore. Il trattamento chirurgico basato su un duplice accesso chirurgico addominale ed un accesso classico laterale per l’anca è consistito nella rimozione della protesi migrata in pelvi, nell’osteosintesi del femore mediante cerchiaggi e nella ricostruzione dell’acetabolo utilizzando innesti ossei di banca, biotecnologie e componenti acetabolari speciali da revisione.