ALDEIDIeCHETONI Gruppocarbonilico O R C O R C H R aldeide chetone ALDEIDIeCHETONI contengonoilgruppoCARBONILE Nellealdeidièsuuncarbonioprimario Neichetonièsuuncarboniosecondario Reagen0eprodo2comuni Ireagen0piucomuni: • FormaldeideedAcetaldeide • Acetone Compos0naturali Polarizzazionedelcarbonile O R C O R C R R Risonanzafradueformelimite δ- δ+ Ilgruppocarbonile IllegameC=Oèmoltopolarizzato: Lapolaritàdellemolecolenediminuiscelavola0lità rispeCoaglialcanicorrisponden0 legamiidrogeno: Lemolecolenonpossono darlimapossonoriceverli (adesempiodall’acqua) Proprietàfisichedialdeidisempliciechetoni Reattività del gruppo carbonilico: addizione nucleofila PiùreaGvaunaldeideounchetone?? Nu: LealdeidisonopiùreaGveperchéisos0tuen0alchilicisonogruppidonatoriche diminuisconolaparzialecaricaposi0vasulcarboniocarbonilico. Laminorerea2vitàdeichetoniderivaanchedaunmaggioringombrosterico. Nu: Addizionenucleofila Gliacidicatalizzanol’addizionenucleofilaperprotonazione dell’ossigeno Addizionedialcoli:semiacetaliedacetali Acetali Inpresenzadiuneccessodialcolisemiacetalireagiscono ulteriormentefornendogliacetali. L'ossidriledelsemiacetalevienesos0tuitodaungruppoalcossile.Negliacetali duefunzionietereesonopresen0sullostessoatomodicarbonio. Ilmeccanismoconsisteneiduestadiseguen0: Composti carbonilici Stato fisico Il gruppo carbonilico polare fa sì che le aldeidi e i chetoni siano composti polari e hanno punti di ebollizione più alti dei composti apolari di P.M. analogo. Essi non potendo dare legami H intermolecolari hanno punti di ebollizione più bassi dei corrispondenti acidi carbossilici e alcooli. Aldeidi alifatiche: ald. formica gassosa, acetaldeide liquida Aldeidi aromatiche: benzaldeide liquida Chetoni alifatici: primi termini liquidi poi solidi Chetoni aromatici: tutti solidi Solubilità Le aldeidi e i chetoni sono poco solubili in H2O solo i primi termini, e molto solubili nei solventi organici. Laformaldeideèungas,polimerizzamoltofacilmenteedècommercializzatacometrimero (triossano) o polimero (paraformaldeide) o come formalina (sol. acquosa al 37%) disinfeCante e conservante. Viene u0lizzata per la produzione di materie plas0che, materialiisolan0,legnosinte0co(formica) Composti carbonilici Caratteristiche chimiche delle aldeidi e dei chetoni. Hanno proprietà chimiche molto simili eccetto: 1. 2. 3. Le aldeidi si ossidano ad acido Hanno potere riducente per la presenza del gruppo formilico (l’acido formico è l’unico acido riducente) Le aldeidi sono più reattive nei confronti della sostituzione nucleofila per fattori elettronici e sterici Addizione nucleofila • Catalisi acida Gli acidi catalizzano l’addizione nucleofila per protonazione dell’ossigeno Addizionenucleofila • Catalisibasica NuH + OH Nu + H2O • Addizionediacqua La reazione 0pica di aldeidi e chetoni è l’addizione nucleofila al carbonile. Questa può essere meglio compresa esaminando con aCenzione il caso piùelementare,l’addizionediacqua. IfaCoricheinfluenzanol’addizionesonodidue0pi:eleCroniciesterici. • I faNori eleNronici (donazioni di eleCroni) influenzano la stabilità del doppiolegamecarbonio-ossigenoelaquan0tàdicaricaposi0vapresente sulcarboniodelcarbonile. • IfaNoristerici(ingombrosterico)condizionanosopraCuColastabilitàdel prodoCo finale nel quale i sos0tuen0 sono più vicini tra loro visto che il carboniodelcarboniledasp2diventasp3. Percomprenderecomeagisconoques0faCoriconsideriamoleseguen0tre molecole: faNorieleNronici O H2O H O H H OH2 HO OH H H H formaldeide formaldeideidrata O H2O H3C O H3C H OH2 H H3C H2O CH3 acetone faNoristerici H3C OH H 50% acetaldeideidrata acetaldeide O HO 99,9% O OH2 HO H3C CH3 H3C OH CH3 0,1% acetoneidrato gruppimeQliciCH3,piùingombranQdegliatomidiidrogeno AldeidiaromaQche,comelabenzaldeide,sonomenoreaGvedellealdeidialifa0che.L’anello aroma0costabilizzailcarboniledonandoeleCroniperrisonanza. H O H O Labenzaldeide,comel’acetone,èidratatasoloallo0,1%inacqua. Riconoscimento dei composti carbonilici 1. Formazione delle ossime 2. Formazione di 2,4-Dinitrofenilidrazoni 3. Reazione di Fehling 4. Reazione di Tollens 5. Reazione con dimedone 6. Formazione di composti bisolfitici 7. Saggio della fucsina (reazione di Schiff) 8. Reazione di Angeli e Rimini 9. Saggio dello iodoformio (reazione di Lieben) Riconoscimento dei composti carbonilici Formazione delle ossime Saggio di riconoscimento per le aldeidi e per i chetoni. Il composto carbonilico viene trattato con l’idrossilammina. La reazione può essere di due tipi: catalisi acida e catalisi basica. Catalisi acida R C O R R O R OH R NH2OH R NHOH NH2OH R H+ R OH2 NHOH - H2O R NH-OH R R -H+ R N-OH Riconoscimento dei composti carbonilici • Formazione delle ossime: catalisi basica NH2OH + OH NHOH + H2O R C R O R NHOH O + NHOH R H 2O R R OH2 - NOH - H2O R N-OH R + OH Ambientedireazione Catalisi acida Velocitàdireazione Lareazioneèaduestadielavelocitàèinfluenzatadallostadiolento. Il pH o2male deve essere circa 4,5; al disopra di tale valore l’addizione dell’idrossilammina è rapida perché esiste nella forma libera ma la disidratazione, secondo stadio è sfavorita. A pH più acido circa 2 l’idrossilammina è protonata e l’aCaccosulcarboniocarbonilicoèlentomentreladisidratazioneèfavorita. 4,5 pH Riconoscimento dei composti carbonilici Formazione di 2,4-Dinitrofenilidrazoni Saggio di riconoscimento per le aldeidi e per i chetoni. Il composto carbonilico viene trattato con la 2,4-dinitrofenilidrazina in ambiente acido (HCl 2N) formando un precipitato giallo o arancione, il 2,4-dinitrofenilidrazone che è un derivato cristallino. R O2N NH NH2 + C R NO2 O HCl - H2O R O2N NH N C R NO2 giallo Formazione di 2,4-Dinitrofenilidrazoni R C H+ R O R R C OH C R H2N-R R OH R R C R -H2O R R OH2 C NH2R R NHR -H+ R C NHR C R LareazioneèfavoritadaunabassaaciditàpH2 NHR OH Riconoscimento dei composti carbonilici Reazione di Fehling Saggio di riconoscimento per le aldeidi alifatiche, per gli α-ossichetoni, per gli zuccheri riducenti. Il reattivo di Fehling è costituito da due soluzioni: A (70 g/l CuSO4 in 1l di H2O) B (364 g tartrato sodico potassico o sale di Seignette, 100g NaOH in 1l di H2O). In questo reattivo viene aggiunta la sostanza in esame, si riscalda a b.m. e si forma un pp. rosso-bruno di ossido di rameoso. Il reattivo ossidante è il Cu2+ che in ambiente basico ossida le aldeidi ad acidi carbossilici. In ambiente basico il rame potrebbe precipitare come idrossido ma viene mantenuto in soluzione dal tartrato sodico potassico con cui forma un complesso H R ++ C + 2 Cu O - + 4 OH T (b.m.) R-COONa + 2 H2O + Cu2O rosso bruno Riconoscimento dei composti carbonilici Reazione di Fehling Complesso del tartrato con il Cu++ che lo mantiene in soluzione. - O- OOC O - O O O- Cu O - O O COO - Riconoscimento dei composti carbonilici Reazione di Tollens Saggio di riconoscimento per le aldeidi alifatiche, per gli α-ossichetoni, per gli zuccheri riducenti, poliidrossifenoli, amminofenoli e diversi composti riducenti. Il reattivo di Tollens è costituito da una miscela di volumi uguali di AgNO3 e di NaOH che insieme danno un precipitato di AgOH. Il precipitato viene ridisciolto con NH3 sotto forma di complesso ammoniacale. Quest’ultimo reagisce con un’aldeide che si ossida mentre l’ Ag precipita come argento metallico. Reattivo di Tollens AgNO3 + NaOH -> AgOH + NH3 -> [Ag(NH3 )2]OH 2 [Ag(NH3 )2]OH + RCHO -> RCOOH + 2Agâ+ 4 NH3 + H2O specchio metallico Riconoscimento dei composti carbonilici Reazione con dimedone Saggio di riconoscimento specifico solo per le aldeidi. Due molecole di dimedone reagiscono con un’ aldeide mediante il processo di condensazione ed eliminazione di H2O tra l’ossigeno del carbonile e due H dei gruppi metilenici del dimedone. Il prodotto finale è un derivato delle aldeidi. O 2 H3C H3C H + RCHO O O R O H CH - H2O H3C H3C CH3 O O la condensazione avviene nella posizione 2 più reattiva (malonica) CH3 In ambiente acido con acido HCl diluito a caldo si ha disidratazione e formazione di uno Xanten derivato O R O O CH H3C H3C O O R O CH CH3 H3C CH3 H3C CH3 O CH3 Anidride del Dimedone Octaidro xanten derivato Riconoscimento dei composti carbonilici Formazione di composti bisolfitici Saggio di riconoscimento per le aldeidi e per i metilchetoni che reagiscono con il bisolfito (NaHSO3) mediante attacco nucleofilo da parte del doppietto elettronico dello S al gruppo carbonilico. R H C O + NaHSO3 R OH R SO3Na Ac. α-idrossi solfonico La presenza del gruppo carbonilico viene messo in evidenza dall’aggiunta della salda d’amido colorata con iodio. I2 + 2e -> 2ISO3= + H2O -> SO4= + 2e + 2H+ In assenza dell’aldeide la reazione avviene e lo iodio viene decolorato dal bisolfito. Riconoscimento dei composti carbonilici Saggio della fucsina (reazione di Schiff) Saggio di riconoscimento specifico per le aldeidi. La fucsina, di colore rosa, viene trattata con H2SO3 e diventa incolore per perdita di delocalizzazione elettronica. Se è presente un’aldeide reagisce con essa ottenendo un prodotto a struttura chinoide con ripristinata delocalizzazione elettronica avente una colorazione rosso-violetta. Riconoscimento dei composti carbonilici H2N FUCSINA ROSA NH2 Cl + 3 H2SO3 H2N H2N NHSO2H HN OH SO3H NHSO2CH + RCHO + HCl INCOLORE H2N Ac.SolfonicoN-solfinico ROSSO-VIOLA H2N + SO2 + H2Ol R Nonreagisconolavanillina,lapara-idrossibenzaldeide,lapara-amminobenzaldeide elapara-dime0lamminobenzaldeideperchélapresenzadigruppiarilascio disa2vailcarbonile OH NH2 CHO CHO OH CHO N CHO Alcunichetoni(me0lchetoni,ciclopentanone,cicloesanone)dannoleggeracolorazione IlsaggiodeveessereeseguitoAFREDDOperevitarelaperditadiSO2ecomparsadi colorazionegiàdalcompostointermedio Riconoscimento dei composti carbonilici Reazione di Angeli e Rimini Saggio di riconoscimento valido per le aldeidi e per i benzilchetoni. L’aldeide viene trattata con l’acido benzensolfonidrossamico (acido di Piloty) in ambiente basico (NaOH) formando l’acido alchilidrossamico. Quest’ultimo viene fatto reagire con FeCl3 in ambiente acido (HCl) per dare l’idrossammato ferrico rosso. R SO2Ar C H O + R O N-OH RCO-NHOH + ArSO2H NOH FeCl3 SO2Ar R N H O R N O +++ Fe OH O N O HO R Riconoscimento dei composti carbonilici Saggio dello iodoformio (reazione di Lieben) Saggio specifico per i metilchetoni, per l’etanolo, per l’acetaldeide e per gli alcooli secondari. Il metilchetone reagisce con ipoiodito sodico per dare un αtriiododerivato che in ambiente basico (NaOH) si scinde in sale sodico dell’acido e in iodoformio colorato in giallo (p. f. 128°C). O R NaIO C R C CH3 R CH2-I C NaIO CHI2 O O R O O NaIO R C - CI3 + OH C OH O CI3 R C OH + CI3- RCOO- + CHI3 La reazione è catalizzata dalle basi. L’H acido del metile in α viene strappato dell’ambiente alcalino O O R CH2 R CH2 OH CH3 R Stadio lento O Poi si ha l’attacco elettrofilo da parte dello iodio I2 O R CH2I + I Stadio veloce La velocità della reazione è data dallo stadio lento ed è’ indipendente dalla concentrazione dell’alogeno e dal tipo di alogeno. La sostituzione degli atomi di iodio è favorita. Saggio positivo per tutti i composti facilmente ossidati dallo iodio per dare metilchetoni. Es: α-alcoli La reazione non è data da composti del tipo CH3COCH2X, X= -NO2, -CN, COOR → Perché si usa l’ipoiodito e non ipoclorito o l’ipobromito di sodio? La reazione avviene ugualmente ma il prodotto finale, cloroformio e bromoformio rispettivamente, sono liquidi incolori e non facilmente caratterizzabili. Saggio dello iodoformio (reazione di Lieben) 1- alcoli secondari OH R NaIO R CH3 CH3 + NaI + H2O O Ipoiodito è un leggero ossidante chetone 2 NaIO + I2 NaIO + NaI + H2O 2- aldeide acetica 3- alcool etilico OH H2C CH3 NaIO ox H CH3 O H O O Anione formiato + CH3I Reazione di Bayer-Villiger Ossidazione dei chetoni con peracidi R F3C R O R' O R OH O + R' HO-O O O C CF3 H R' O O C CF3 O O H+ F3C O HO R R + OH R'-O R' OH O O C CF3 OH H+ R O R'-O Si esegue poi il riconoscimento dell’estere con Angeli e Rimini Fra R ed R’ migra il più nucleofilo cioè il più elettrondonatore Reazione con 4-NH2-3-idrazino-5-mercapto-1,2,4- triazolo Per aldeidi alifatiche ed aromatiche NH2 NH2 N NH HS + N N O HN NH N N N NH N N HS R H - H2O HS N N R R N N N S S N N aria ox Triazolo e tetra idro idrazina In ambiente alcalino N R H R N N N N N N Vira al blu N N Colorato in rosso Derivati cristallini dei composti carbonilici 1. Azometine o basi di Schiff 2. Derivati idrazonici 3. Semicarbazoni o tiosemicarbazoni 4. Dimedon-derivati 5. Ossidazione delle aldeidi ad acido Derivati cristallini dei composti carbonilici Azometine o basi di Schiff R' R' C O + H2N-R" C N-R" + H2O R R Derivati idrazonici (cristallizzabili) R' R' C R O + H2N-NHR" C N-NHR" + H2O R R” = -C6H5 R” = -C6H4-NO2 R” = -C6H4(NO2)2 fenilidrazoni p-nitro-fenilidrazoni 2,4 dinitro-fenilidrazoni Semicarbazoni e tiosemicarbazoni Per aldeidi a elevato PM R' O (S) C R R' O+ H2N NH NH2 semi(tiosemi)carbazide C R N-NH-CO(S)-NH2 + H2O Dimedon-derivati (solo per le aldeidi) La tautomeria chetoenolica, l’ambiente acido e il riscaldamento portano alla eliminazione di acqua ovvero agli xantenderivati O R O O CH H3C H3C O CH CH3 O O R H3C CH3 OH HO H3C CH3 Δ H+ O R CH3 -H2O O CH H3C H3C CH3 O CH3 Ossidazione delle aldeidi ad acido 5 R-CHO + H O 2 R-COOH + 2e + 2H+ 2 MnO4 + 5e +8 H+ Mn+2 + 4 H2O 5 R-CHO + MnO4 + 6 H+ 5 R-COOH + Mn+2 + 3 H2O Aldeidecomereagente:Isoniazide