ALDEIDI E CHETONI Sono composti caratterizzati dalla presenza del gruppo “carbonile”: C O Aldeidi O Sono composti caratterizzati dal carbonile: –C H Questo gruppo si trova sempre al termine della catena, e viene indicato aggiungendo al nome dell’idrocarburo il suffisso “ale”. Ad es.: O O H –C H metanale o aldeide formica H H etanale o aldeide acetica O O CH3 – CH2 – C CH3 – C propanale CH3 – CH2 – CH2 – C H butanale 1 Nella nomenclatura IUPAC il gruppo aldeidico non è numerato poiché è sempre terminale. L’aldeide formica è l’unica aldeide gassosa, le altre sono liquide, e quelle a catene lunga sono solide. SOLUBILITÀ delle Aldeidi Le aldeidi sono composti molto poco solubili in H2O, e la loro solubilità diminuisce con l’aumentare del numero di atomi di C. Se confrontiamo l’aldeide acetica e l’etanolo: CH3 – CH2 – OH bolle a 78°C O CH3 – C bolle a 20°C H La grande differenza nella temperatura di ebollizione è dovuta al fatto che essendo composti poco polari hanno legami idrogeno molto più deboli degli alcoli. 2 Chetoni ═ O Sono composti caratterizzati dal carbonile: C Questo gruppo non si trova mai al termine della catena, e viene indicato aggiungendo al nome dell’idrocarburo il suffisso “one”. Ad es.: ═ O CH3 – C – CH3 propanone o acetone E’ un chetone simmetrico, ed è il più semplice chetone ═ O CH3 – CH2 – C – CH3 butanone O CH3 – C – CH2 – CH2 – CH3 2 pentanone ═ ═ O CH3 – CH2 – C – CH2 – CH3 3 pentanone 3 Nella nomenclatura IUPAC il composto carbonilico ha sempre la precedenza nella dizione. SOLUBILITÀ dei Chetoni I chetoni sono relativamente poco solubili in H2O, e come per le aldeidi la loro solubilità diminuisce man mano che aumenta il n° di atomi di C della catena. I chetoni che hanno un numero di atomi di C > 4 non sono solubili in H2O. 4 REAZIONI DEI COMPOSTI CARBONILICI Negli alcheni che hanno il doppio legame C=C si ha una ibridizzazione sp2 • H H C═C H • C H • I 3 orbitali ibridi su di un piano ed il 4° perpendicolare al piano • Nei composti carbonilici vi è un doppio legame C=O, e l’ossigeno presenta una ibridizzazione di questo tipo: • • •• O •• 5 Come per gli alcheni si crea un legame ed un legame π, quest’ultimo come una nuvola elettronica che si estende sopra e sotto il piano stesso: • • • • • C O • •• •• Nel caso degli alcheni il doppio legame è tra due atomi uguali, e quindi con la stessa elettronegatività, per cui la nuvola di carica è equamente distribuita tra i due C. Nel caso dei carbonili, l’O è molto più elettronegativo del C per cui possiamo scrivere una struttura del tipo: R R C═O a) R C ═ O─ R b) 6 Sia le aldeidi che i chetoni danno reazioni di ADDIZIONE NUCLEOFILA: O─ O R –C + H N─ R–C–H N Il nucleofilo attacca il C sia da sopra che da sotto il piano, e l’O richiama su di sé gli e- del = legame In questo meccanismo il C passa da una ibridizzazione sp2 ad una ibridizzazione sp3. La reazione dipenderà dalla forza del nucleofilo. Caso A R –C O H + H2O R–O–H Cl-, Br- + R – ONH3, R – NH2 OH- Caso B O R –C H 7 In tutti i casi, una volta che la reazione di addizione si è innescata, avremo come prodotto di reazione: R R H O H N Questo composto presenta isomeria ottica, in quanto i sostituenti del C sono diversi. ─O N─ R R da sopra N H ─O da sotto H N ─O 8 R R N H ─O Le due strutture sono enantiomeri, e si formano in uguale quantità. H N ─O NOTA: Quando una reazione porta alla scomparsa di un C sp2 ed alla formazione di un C sp3 il meccanismo comporta la formazione di un C asimetrico (chirale) e il prodotto sarà un RACEMO. Il racemo è una miscela di enantiomeri in uguale quantità per cui il potere ottico rotatorio è zero (l’angolo di rotazione = 0). Se si forma una quantità diversa dei due enentiomeri la reazione viene detta “ENANTIO-SELETTIVA”. In natura le reazione sono quasi sempre enantio-selettive, come ad es. nella sintesi degli Amminoacidi. 9 ESEMPI Nucleofilo debole: DI H 2O O R –C + R –C H+ + H O H H H2O R–C–H H H O O H H R –C O–H O H ADDIZIONE NUCLEOFILA - H+ O–H R–C–H O–H H Glicole geminale L’equilibrio di questa reazione è molto spostato a sinistra, l’H+ che promuove la reazione si ritrova alla fine della stessa. Si è formato un Glicole, detto “geminale” perché i due gruppi alcolici si trovano sullo stesso atomo di carbonio. 10 Nucleofilo debole: R–O–H O R –C R –C + R’ – O – H H O H H R’ – O – H R –C H+ O H H R’ – O – H O–H R–C–H R’ – O – H O–H - H+ R–C–H R’ – O emiacetale La reazione è all’equilibrio, non si avrà mai la conversione totale dei reagenti nei prodotti. L’emiacetale è un composto che ha sullo stesso atomo di C un gruppo OH ed un gruppo O-R’. 11 Se ci troviamo in presenza di un eccesso di alcol: R–C–H H O – R’’ + H – O – R’’ R’ – O O – R’’ - H+ R–C–H R’ – O R–C–H R’ – O acetale L’acetale ha sul C due gruppi O – R, il suo intermedio è l’emiacetale. La stechiometria della reazione è: O – R’ O R –C H + 2 R’ – O – H H+ R–C–H + H2O R’ – O Nota: per spostare l’equilibrio di reazione a destra è sufficiente sottrarre H2O, così che aldeide ed alcol continuamente reagiscono per riformarla. 12 RIDUZIONE DEI COMPOSTI CARBONILICI Gli idruri sono composti ionici in cui l’idrogeno ha come numero di ossidazione -1 (si riduce). Gli idruri sono basi fortissime ed altrettanto forti agenti riducenti. H- + Li LiH La riduzione di aldeidi o chetoni con H- + Na NaH gli IDRURI metallici è molto lenta, H + B BH3 per cui si utilizzano i cosiddetti H + Al AlH3 “idruri misti”: NaH * BH3 LiH * AlH3 Na+BH4Li+AlH4- sodio-boro-idruro litio-alluminio-idruro Negli idruri misti lo ione idruro H- si comporta come un ottimo nucleofilo: H O R –C aldeide H– H O R –C chetone R R – C – O– È l’alcolato di un alcol Iario H H H– R – C – O– R È l’alcolato di un alcol IIario 13