Definizione Neoplasia: “nuova crescita” Tumore: rigonfiamento Oncologia: lo studio dei tumori Cancro: termine comune della definizione di tumore Neoplasma: “una massa abnorme di tessuto, la crescita del quale eccede ed è scoordinata rispetto al tessuto normale e persiste nella crescita eccessiva anche dopo la cessazione dello stimolo che la ha evocata”. nabissi15 Istologiadeitumori Metaplasia:Sos7tuzionediun7pocellularedifferenziato conunaltrodi7poepitelialeomesenchimale Anaplasia:Perditadiunfeno7podifferenziato Displasia:Perditadell’organizzazionediuntessuto Iperplasia:Aumentodellaproliferazionecellulare nabissi15 Inriferimentoallecara2eris3chemorfologichedellecelluleedallemodalitàdi accrescimentoecomportamentoneiriguardideitessu3limitrofieall’interno dell’organismovengonosuddivisiin: Benigni Maligni Bendifferenziato.Iltessutodiorigineèben riconoscibile Lastru2uradeltessutodiorigineèperdutain variogradocosìcomeildifferenziamentodelle singolecellule-anaplasia.Pleiomorfismo cellulare:formaedimensioninonuniformi. Aumentodimensionigeneralmenteconuna certaregolaritàfinoadarrivareadunostadio limiteoregredire.Mitosirareenormali. Espansiva. Irregolare.Puòesserelentaepoi improvvisamenterapida.Mitosinumeroseecon formeabnormi Espansivaeinvasiva. Lamassatumoraleècompa2a.Comprimonoi tessu3vicinisenzainfiltrarli.Noninvasivo. Spesso“incapsula7”(adenomi) Lassiesenzacapsula. Invasivaalivellolocaleeadistanza-metastasi. Compressione.Sintomidaiperfunzione Distruzionedeitessu3perinfiltrazione; disseminazionemetasta3ca;cachessia. Nonrecidivanoseasporta3bene.Nonmortali. Possonorecidivare.Mortalisenoncura3. nabissi15 Tumoribenigni tiroide - adenoma Utero-fibroidi Colon - polipi nabissi15 Ovario- cisti dermoidi IPRINCIPIDELLA CLASSIFICAZIONETNM LA CLASSIFICAZIONE TNM DEI TUMORI MALIGNI È BASATA SULLA DETERMINAZIONE CLINICA ED ISTOPATOLOGICA (QUANDO POSSIBILE) DELLA LORO ESTENSIONE ANATOMICA. • I PRINCIPI DI BASE DELLA CLASSIFICAZIONE TNM SONO APPLICABILI A TUTTE LE SEDI ANATOMICHE • LE CATEGORIE DELLA CLASSIFICAZIONE TNM SONO DEFINITE CLINICAMENTE E POSSONO, IN UN SECONDO TEMPO, ESSERE RIDEFINITE DA ULTERIORI INFORMAZIONI OTTENUTE CON L'ESAME ISTOPATOLOGICO E/O CON LA CHIRURGIA. nabissi15 NORME GENERALI DELLA CLASSIFICAZIONE TNM LaclassificazioneTNMdescrivel'estensioneanatomicadeltumore,basandosisulla valutazioneditrecomponen7: • T-iden7fical'estensionedeltumoreprimi7vo; • N-iden7fical'estensionedimetastasineilinfonodiregionali; • M-iden7fical'assenzaolapresenzadimetastasiadistanza. L'aggiuntadinumeriaquestetrecomponen7indical'estensionedeltumore,cioè: T0,T1,T2,T3,T4 N0,N1,N2,N3 M0,M1 nabissi15 Le seguenti definizioni generali sono usate per tutte le sedi anatomiche: T - Tumore primitivo TX II tumore primitivo non può essere definito. T0 Non segni del tumore primitivo. Tis Carcinoma in situ. T1, T2, T3, Aumento delle dimensioni e/o dell'estensione locale T4 del tumore primitivo. nabissi15 pNX I linfonodi regionali non possono essere valutati istologicamente. pN0 Con l'esame istologico non si osservano metastasi nei linfonodi regionali. pN1, pN2, pN3 Aumento dell'interessamento dei linfonodi regionali accertato istologicamente. nabissi15 pMX Non è possibile accertare microscopicamente la presenza di metastasi a distanza. pM0 Con l'esame microscopico non si osservano metastasi a distanza. pM1 Con l'esame microscopico si osservano metastasi a distanza. nabissi15 Dopo aver definito le categorie T, N e M e/o pT, pN e pM queste possono essere raggruppate in stadi. Lo stadio clinico è essenziale per scegliere e valutare la terapia, mentre lo stadio patologico fornisce indicazioni utili per la prognosi e per valutare i risultati finali. Se esistono dei dubbi riguardanti la corretta categoria T, N o M di un caso particolare, va scelta la categoria di grado inferiore (cioè la meno avanzata). nabissi15 G-Gradingistopatologico GX Il grado di differenziazione non può essere definito. G1 Ben differenziato. (a) G2 Moderatamente differenziato. (b) G3 Poco differenziato. (c) G4 Indifferenziato. (d) nabissi15 Tumorimaligni Colon - adenocarcinoma Osso - osteosarcoma Polmone –carcinoma bronchiale nabissi15 Utero – tumore alla cervice Cancro del midollo Leucemia Alta produzione di linfociti immaturi, paziente soggetto a continue infezioni nabissi15 Leucemia Hodgkindisease mieloma Metastasi(M) M0 non si hanno evidenze di metastasi M1 evidenza di metastasi a distanza Carcinoma pancreatico, met. Al fegato nabissi15 Metasta3cCancer Linfonodi- metastasi dal seno Fegato – metastasi dal polmone Colonna vertebrale – metastasi dalla prostata nabissi15 Mesentere – metastasi dal colon Lemetastasi L’invasivita’perme\eallecelluletumoralidipenetrareneivasisanguigni,linfa7cie nellecavitàdelcorpo. Lemetastasisonoimpian7ditumorelontanidaltumoreprimarioeindicanola malignitàinquantoleneoplasiebenignenonmetasta7zzano. Diffusionedeitumorimaligni Diffusionenellecavitàdelcorpoosuperficiali Diffusionelinfa3ca Diffusionenelsangue nabissi15 nabissi15 Diffusioneperviaema7ca • Avvienequandolecelluletumoralia\raversanoille\o deicapillarivenosioarteriosi. • Ilcircoloportalearrivaalfegatoedilsanguedellavena cavaaipolmoni,tumorinellevicinanzediquestevene facilitanometastasinegliorganidescri^ ANGIOGENESI FORMAZIONE DI NUOVI VASI SANGUIGNI nabissi15 nabissi15 Disseminazionea\raversolecavitàelesuperficidelcorpo • Disseminazionea\raversolacavitàperitoneale,pleurica, pericardicaedar7colare Diffusione linfatica Il trasporto attraverso la via linfatica (vasi linfatici) è la via piu’ comune per la disseminazione dei carcinomi. I tumori non contengono vasi linfatici funzionali ma sfuttano quelli circostanti. Biopsia del linfonodo sentinella L’ingrossamento linfonodiale puo’ essere dovuto dalla diffusione e crescita delle cellule tumorali ma anche dalla iperplasia reattiva percio’ l’ingrandimento linfonodiale in vicinanza del tumore non necessariamente indica la disseminazione della lesione primaria. nabissi15 nabissi15 nabissi15 NF-kBinducecitochinechepromuovonolasopravvivenza tumorale nabissi15 nabissi15 nabissi15 Targeting of Hallmarks of Cancer nabissi15 • QUALI CARATTERISTICHE GENETICHE, MOLECOLARI, BIOCHIMICHE E CELLULARI RENDONO LA CELLULA TUMORALE DIVERSA DA QUELLA NORMALE? • TALI CARATTERISTICHE POSSONO ESSERE SFRUTTATE A LIVELLO DIAGNOSTICO, PROGNOSTICO E TERAPEUTICO? nabissi15 PRINICIPI DI BASE DELLA GENETICA DEI TUMORI Trasformazione tumorale : • almeno 6 mutazioni specifiche di una cellula normale • normale tasso di mutazione di una cellula è di 10-7 per gene • numero totale di geni per cellula: 106 • numero di cellule per persona 1013 La probabilità che una persona sviluppi tumore è 1013 x 10-42, cioè 1:1029 nabissi15 Nonostante ciò il cancro si sviluppa a causa della combinazione di due meccanismi: • mutazioni che aumentano la proliferazione cellulare: popolazione espansa di cellule in cui può verificarsi la successiva mutazione • mutazioni che diminuiscono la stabilità del genoma: aumento del tasso di mutazione complessivo Insorgenzatumorale v Processopatologicomul3ploapiùstadi(neoplasia) v Crescitacellulareanomala->perditadeimeccanismidicontrolloresponsabiledella divisioneedeldifferenziamentocellulare v Alcunemutazioniaumentanolaproliferazionecellulare,creandounapopolazione espansadicellulenellaqualesiverificalamutazionesuccessiva; v Lemutazionisuccessiveintervengonosullastabilitàdelgenoma,favorendoaloro voltal’insorgenzadisuccessivemutazioni. A B C nabissi15 L’instabilità cromosomica dei tumori maligni è ben visibile nei cariotipi aberranti nabissi15 Una caratteristica fondamentale di tutte le cellule tumorali è l’instabilità genomica causata da: • mutazioni ereditate che controllano l’integrità del genoma • mutazioni somatiche acquisite durante lo sviluppo del tumore Proto-oncogenieoncogeni Iproto-oncogenisononormaligenicellulariimplica3nelcontrollodella crescitacellulare.Lemutazionipossonoconver3reiproto-oncogeni in oncogeni a^va7 che sovrintendono la crescita delle cellule tumorali. Illorobersaglioèlocalizzatoindifferen3compar3men3efunzionidella cellula , come nei rece2ori per la crescita cellulare, nei fa2ori di crescita cellulare, nel sistema di trasduzione intracellulare, nelle proteinecheregolanoilciclocellulareeneifa2oriditrascrizione. nabissi15 L’aWvazionedeiproto-oncogeni L’attivazione di un proto-oncogene può essere quantitativa e/o qualitativa Quasi sempre sono mutazioni somatiche (quelle germinali sono per lo più letali) Le modalità di attivazione sono: • amplificazione, citogeneticamente evidenziabile • traslocazioni cromosomiche che creano geni chimerici, es. cromosoma Philadelphia • trasposizione in un dominio di cromatina attiva, es. linfoma di Burkitt nabissi15 IlcromosomaPhiladelphia IlgenedifusioneABL-BCRproduceunaproteinechenonrispondepiùainormali controlli. LEUCEMIAMIELOIDECRONICA nabissi15 Geni chimerici prodotti da riarrangiamenti cromosomici specifici di alcuni tumori nabissi15 Genioncosoppressori Gene APC BRCA1 BRCA2 DPC4 Type of cance r Colon/re ctum carcinoma Bre ast and ovarian carcinomas Bre ast carcinoma Pancre atic carcinoma INK4 M e lanoma, lung carcinoma, brain tumors, le uke mias, lymphomas MADR2 Colon/re ctum carcinoma Ne urofibrosarcoma M e ningioma Brain tumors; bre ast, colon/re ctum, e sophage al, live r, and lung carcinomas; sarcomas; le uke mias Basal ce ll carcinoma NF1 NF2 p53 PTC PTEN Rb Brain tumors; me lanoma; prostate , e ndome trial, kidne y, and lung carcinomas Re tinoblastoma; sarcomas; bladde r, bre ast, and lung carcinomas VHL Re nal ce ll carcinoma WT1 Wilms' tumor Geneoncosoppressore: Un gene oncosoppressore è un gene la cui presenzacontrastal’insorgenzaditumori. Quandounacellulanonèingradodiprodurre un gene oncosoppressore, in quanto entrambi gli alleli che lo codificano sono altera3, va incontro alla trasformazione tumorale,ecrescesenzacontrolli. Le funzioni di ques3 geni vanno in genere ricercate nella capacità di impedire a una cellula con delle anomalie acquisite nel codicegene3codiriprodursi. Tra gli esempi più no3 di geni oncosoppressori si ritrovano i geni Rb e BRCA1, implica3 r i s p e W v a m e n t e n e l l o s v i l u p p o d e l re3noblastoma e del tumore della mammella. nabissi15 Proliferazione incontrollata nabissi15 Bersagli biologici in ambito oncologico 1. Ciclo cellulare 2. Proliferazione cellulare 3. Regolazione proteica 4. Meccanismi d’invasione e metastasi 5. Angiogenesi 6. Immunologia nabissi15 TERAPIAONCOLOGICA Nelventesimosecololachemioterapiaclinicacontroilcancroèstatadominatadallo sviluppodifarmacigenotossiciedallapossibilitàdistudiaremol3ssimifarmaci an3tumoralimediantetestintopigene3camentemodifica3omodellidi xenotrapian3. Strategiean3tumorali: • l’inibizionedispecificipercorsimolecolaricellulari(ciclocellulare) • l’inibizionedelcancrocometessuto(proliferazione). • Induzionedellamortecellulare(apoptosi). • interazioni con le cellule dell’ospite e dai componen3 della matrice cellulare confinantel’ambientetumorale. nabissi15 INTERAZIONETUMORE/OSPITE • Nel1896Beatsondimosto’chelacrescitadeltumore allamammellavenivarallentatodallarimossionedelle ovaie, indicando che la crescita delle cellule nel corpo erainfluenzatadafa2oriesterni. • La scoperta degli estrogeni come fa2ori s3molan3 la crescita tumorale ha portato alla nascita di farmaci an3estrogeni come agen3 terapeu3ci e recentemente ad antagonis3 per rece2ori di fa2ori di crescita che medianoques3pathways(ex.EGF). nabissi15 • 1898. Coley dimostro’ che la somministrazione di estra^ ba\erici sterilizza7 causavano la regressione di linfomi e sarcomi, indicando che l’a^vazione delle difese immunitarie potevafornireunastrategiaperiltra\amentodelcancro.L’uso di tossine ba\eriche nel tra\amento del cancro ha portato a strategie basate su interazioni ospite-tumore come approcci immunitari. • Lascoperta,nel1898cheleradiazioniionizzan7eranoefficaci nel tra\amento del cancro ha portato allo sviluppo di radioterapie piu’ efficaci e alla preparazione di farmaci che mimanol’effe\odellaradioterapia. nabissi15 Terapiagenotossica • Laprimaterapiapra7caan7tumoralefuscopertaaccidentalmente, acausadiunafuoriuscitadigasmostarda(iprite,u7lizzatocomegas ur7cantenellaIguerramondiale)daunbidonestoccatonelportodi Bari. Questa fuoriuscita provoco’ un effe\o mielosoppressore, portandocomerisultatoalsuou7lizzoneipazientoconlinfomi. • Lascopertadivitamineabassopesomolecolare(acidofolico)come s7molatoredellacrescitadellecelluletumoraliporto’allasintesidi analoghiantagonis7dau7lizzarenelleterapiean7tumorali. • Lo studio dell’effe\o di ques7 ed altri compos7 dimostro’ un’azione dire\a dei compos7 sul DNA o sulla inibizione della sua biosintesi, causando un danno all’integrità del materiale gene7co cellulare. nabissi15 SVILUPPODISISTEMIDISCREENINGINVIVO • L’evoluzione della sintesi di nuovi compos7 an7tumorali porto’allanecessitàditrovaredeisistemidiscreening perun numero sempre crescente di molecole. Modelli animali trapiantabilicontumoriumanidivento’unodeimodellidibase perlostudiodinuovemolecolean7tumorali. • Inoltrelosviluppodimodellianimalicomei“nudemice”iquali hanno perso la capacità della risposta immunitaria cellulamediatahannopermessoditestarenuovifarmacicontrotumori umanimediantexenotrapian7inques7ceppiditopi. nabissi15 nabissi15 Whole-body image of orthotopically growing HCT 116-RFP human colon cancer in GFP nude mouse. nabissi15 VELENIMITOTICI • Mol7 dei farmaci che furono inizialmente analizzate per una possibilea^vitàan7tumoralederivavanodaprodo^naturali.Ad esempio, la colchicina, fu una delle prime molecole di cui fu dimostrata un’a^vità an7tumorale, mediante la sua induzione nabissi15 dell’arrestodelciclocellulareinmitosiedinduzionedidannoal DNA: questo disturbando la distribuzione di materiale gene7co fralecellulefigliedurantelacitogenesi. • Altre molecole alcaloidi come vincris7na, vinblas7na, taxolo furonosuccessivamentescoperteestudiateperlaloroazionesul DNAesullaformazionedeimicrotubuli. FARMACIDNA-REATTIVI FarmacicheagisconochimicamenteconilDNA(alchilazione). Unosviluppopar7colarmenteinteressanteneifarmacirea^vi conilDNAvienedallascopertadelcispla7no,lacuiscoperta originadaicambiamen7osserva7nellainibizionedellacrescita ba\ericaintornoadunele\rododipla7noimmersoinun apparatoele\rofore7cocontenenteneltamponecloruro d’ammonio. Lapla7nazionedelDNAdivennecosi’unnuovomodod’indurre undannoalDNAediedeilviaallosviluppodinuovifarmaci analoghidelcispla7nomaconminorecitotossicità. nabissi15 INIBIZIONEDELLAREPLICAZIONEDELDNA • Una conseguenza della delucidazione della struttura del DNA fu la sintesi razionale di analoghi delle basi del DNA, le quali ipoteticamente potevano svolgere un’azione antitumorale mediante la distruzione del DNA durante la il processo della replicazione. Alcuni composti sintetizzati come la 5-fluoroacile (analogo della timidina), 6-mercaptopurina o 8-azaguanina (analoghi delle purine) svolsero in parte il ruolo di farmaci antitumorali, pur richiedendo una somministrazione continua. nabissi15 TOPOLOGIA DEL DNA COME BERSAGLIO PER LO SVILUPPO DI FARMACI • Con la scoperta della stru\ura del DNA divenne evidente che l’avvolgimento del DNA associato con la sua replicazione era termodinamicalmente impossibile nel periodo di tempo che la cellula impiega per copiare il proprio genoma e trasferirlo alle due cellule figlie. Inoltre anche la separazione delle due eliche del DNA prima della copiatura risulta energe7camente nabissi15 impossibile. • LascopertadeglienzimiTOPOISOMERASIIeIIchesonoingrado dirompereeri-a\accareunfilamentodiDNA(I)edirompereun singoloodoppiofilamentodiDNAediperme\ereilpassaggiodi una seconda doppia elica a\raverso il punto di ro\ura ha permesso di creare dei farmaci in grado di bloccare la duplicazione del DNA a\raverso l’inibizione delle TOPOISOMERASI(Etoposide,Camfoterocina) LARICERCADELLASELETTIVITA’ LeTopoisomerasisonounbuonesempioinquantol’altaa^vità cellularedelleTopoisomerasi,èpresenteincelluleinforte divisionecellulare,equestecellulesonomaggiormentesensibilia farmacidire^controleTopoisomerasi.Ul7mamentesonosta7 sinte7zza7farmaci(pro-farmaci)cheagisconosulfunzionamento delleTopoisomerasisoloquandosonoa^va7daglienzimistessi. Inoltrenegliul7miannisonoinizia7studiditerapiagenicaed immunoterapiacontrol’a^vitàdelleTopoisomerasi. nabissi15 LARICERCADELLASELETTIVITA’ Mentrelasele^vitàdellaradioterapiastaprogressivamenteaumentando mediantelalocalizzazionedelcampodiradiazioninell’areaspecificadella crescitatumorale,lasele^vitàdeifarmacichemioterapicirimanedipendente dallepar7colariproprietàdeltessutotumorale. L’usodimodelliba\ericihapermessodievidenziareilconcentoimportan7ssimo cheifarmacialchilan7uccidonolecelluleinmodoesponenziale,conuna percentualedicelluleucciseperognidose. Lospaziocheintercorrefrailtra\amentoelavelocitàdiformazionedicellule resisten7puo’fareladifferenzafrasuccessoefallimentodellaterapia. Alcuneterapiehannoavutosuccessointumoridellecelluledelsangue(lequali hannoun’altavelocitàdicrescita),mamenosuccessonellainibizionedella crescitaditumorisolidi. nabissi15 ATTIVAZIONEEBLOCCODELL’OROLOGIOBIOLOGICO • Mentrelamaggiorpartedellecelluledell’organismosonoinuna fasediquiescenza(faseG0,dinondivisione),alcunecellulecome i precursori delle cellule del sangue o quelle epiteliali dell’intes7no sono in grado di dividersi rapidamente. Alcuni meccanismi devono quindi regolare il passaggio da una fase di quiescenza a quella di divisione. Diversi studi hanno dimostrato chenellecelluleesisteun“puntodirestrizione”nellafaseG1del ciclo cellulare, passato il quale la divisione cellulare è irrimediabilmentecompromessa. • Gli studi successivi hanno dimostrato che proteine definite FATTORI DI CRESCITA, erano responsabili, mediante legame a specifici rece\ori di membrana, della fosforilazione di segnali intracellularichea^vavanolareplicazionedelDNAeladivisione cellulare. nabissi15 nabissi15 Citocinesi nabissi15 MORTECELLULARE nabissi15 CICLOCELLULARE An*sensegenetherapy s u c h a s g e n e * c approaches to target hTERT mRNA, siRNAmediatedinhibi*on nabissi15 T h e v e c t o r t a r g e 3 n g telomerase is combined with an inac3ve enzyme and when the pro-drug is added, a toxin is released thatwillonlykillcellsthat aretelomeraseposi3ve. virus that could only replicate if telomerase ispresent. INTERAZIONIOSPITE-TUMORE • Le cellule tumorali non esistono come unità isolate ma sono un componente del tessuto contenente anche cellule sane. Le cellule dell’ospite non forniscono solo, mediante l’endotelio vascolare, i precursori della crescita delle cellule tumorali ma secernonoanchefa\orichehannounprofondoeffe\osullavitaemortedellecellule tumorali. nabissi15 Cancerstem-likecells nabissi15 nabissi15 Circula7ngTumorDna nabissi15 CARATTERISTICHEMORFOLOGICHEDEITUMORI Le cellule tumorali, a differenza delle normali, si raggruppano in maniera piu’ disorganizzata, in formazioni nodulari o cilindriche in conseguenza delle alterazioni morfologicheefunzionaliacuisonosogge2e(fortecrescita,alterazionicellula-cellula, ecc..). Le cellule tumorali tendono a proliferare e non a differenziare, in quanto il differenziamen3richiedeilmantenimentodellacellulainunafasediquiescenza(G0) cheneperme2eladifferenziazione. Nei tumori si osserva spesso il fenomeno di METAPLASIA, cioè sos3tuzione di un 3po cellulareinunaltro,menodifferenziato,madellostessoisto3po. Il volume cellulare delle tumorali è in genere minore, per una maggiore quan3tà di materialenucleare(polinucleate,amplificazionegenica,aberrazionecromosomica). Lecelluletumoralitendonoaperderelaforma,acquisendounpolimorfismocellulareche èindicedianaplasiaemalignità. nabissi15 Le cellule tumorali possono essere polinucleate, apparendo istologicamente molto piu’ colorate (ematossilina/eosina, ioduro di propidio) rispe2o alle cellulenormali. Le modificazioni della membrana plasma3ca che sono cara2eris3che delle variazioni nei livelli d’espressione dei rece2ori di membrana, della modificazionedeimicrovilli,deicomplessigiunzionali,dellapolaritàcellulareo delpotenzialedimembrana. Il re3colo endoplasma3co è in genere minore, mentre aumentano i polisomi liberi,comeindicediunaaumentatasintesidiproteinecos3tu3verispe2oalle proteinesecrete. Modificazioninellafunzionalitàdeimitocondri,lisosomi,perossisomi nabissi15 Queste alterazioni comportano la presenza, nel tessuto tumorale, di cellule gigan7conformazionedicellulepolinucleatedovutoadifeWnelmeccanismodi divisione dei cromosomi, di cellule con forma alterata (polimorfismo cellulare), dovutoamodificazionidelleproteinecitoscheletriche. Cellulebinucleate nabissi15 celluleconformaalterata(polimorfismocellulare), dovutoamodificazionidelleproteinecitoscheletriche. Alterazionedellaformaedelnucleoinlinfoci7tumorali(b) nabissi15 Alterazionedelrapportonucleo/citoplasma,causatodaunaumentodelnucleodato da un cario7po iperploide, da alterazioni della croma3na, da modificazioni della membrana nucleare e da un aumento del nucleolo (organulo necessario per la formazione dei ribosomi). Inoltre nella cellula tumorale sono visibili modificazioni a livello del citoplasma e della membrana plasma3ca, come formazione di microvilli, invaginazioni o evaginazioni (causate da disregolazione del citoscheletro o da componen3 lipidici della membrana plasma3ca), diminuzione del re7colo endoplasma7co rugoso (responsabile della sintesi di proteine secrete) ed aumento deipolisomiliberi(conaumentodelleproteinecos3tu3ve). nabissi15 A)Fegatonormale,B,C)Alterazionidelre7coloendoplasma7co Metodidiagnos7ci Laprocedurastandardperlavalutazionedeicampioni3ssutalièl’esamealmicroscopio oWco,dopofissazioneinformalina,inclusioneinparaffinaecolorazioneconematossilina edeosina. L’ematossilinaèuncolorantebasicochecolorailnucleo.L’eosinaèuncolorante ar3ficialedebolmenteacido,dicuiesistonovarieforme(eosinaB,eosinaG),checolorai citoplasmi,iltessutoconne^voelasostanzaintercellulareinvarietonalitàdirosa. Questo3podicolorazione,perquantosempliceedeconomica,nonperme2edivalutare alcuniparametrideltumore(istogenesi,patogenesidellalesioneanalizzata,rispostaai farmaci)equindisonostatesviluppatealtretecnichepersopperireaquesterichieste diagnos3che. nabissi15 Usodicolorazionispeciali: PAS(acidoperiodicodiSchiff)cheperme2edicolorareilglicogeno,presentein grandiquan3tàneisarcomi. Colorazionitricromiche:perme2onodicolorareilnucleo,ilcitoplasmaedil collagenecontemporeanamente Colorazioneperlemucine:perme2edicolorarelemucoproteine(neutre,acide, moltoacide),edèu3linellacara2erizzazionedeitumoriepiteliali Biopsiamidollare disogge2osano (Colorazioneematossilinaeosina) nabissi15 Biopsiamidollare disogge2oconLLC (Colorazioneematossilinaeosina) Colturecellulari Analisiinvitrodicoltureprimarieoriginariedeltumore,inquantoquestecellulepossono esprimereinvitrodeicara2erichesonomenopresen3neltessutotumorale.Unesempio ilmelanoma,chepurnonesprimendomelaninainvivo,laesprimeinvitro(perme2endo cosi’l’iden3ficazioneprecocedellapatologia). Microscopiaele\ronica Pocou3lizzatanelladiagnositumorale,trannecheperpar3colari3piditumoricomeper laconfermadisarcomaalveolareeperdeterminareladifferenziazioneneuroendocrina dialcunitumori. Cellulacancerogenaalmicroscopioele2ronico nabissi15 Immunoistochimica L’immunoistochimica ha contribuito piu’ di ogni altra tecnica nella diagnos3ca istopatologiadeitumori.Sfru2aiprincipieletecnicheimmunologicheconivantaggidella specificitàeseleWvitàdeglian3corpi.Premessochesipossonoo\enerefalsinega7via causa della denaturazione dell’an3gene, dalla sua perdita durante la preparazione del tessutoodallasuabassaconcentrazioneofalsiposi3vida3dareazioniconaltrian3geni. Iprincipalimarcatoriu3lizza3indiagnos3catumoralesono: filamen*intermedi:chera7nacomemarcatoredelladifferenziazioneepiteliale,desmina marcatore della differenziazione muscolare, neurofilamen7 per il differenziamento neuronaleeGFAP(proteinaacidafibrillaregliale)perildifferenziamentogliale. Celluleglialidifferenziatemarcateconan7-GFAPfluorescente nabissi15 Marcatorilinfocitari:an3corpimonoclonalichericonosconoglian3genisuperficilaidei linfoci3,comeCD45(tuWilinfoci3),CD3(linfoci3T),CD30(linfomadiHodgkin),CD15(altri linfomi),CD138(mielomamul3plo).(Fig.4) ProteinaS-100:tumorimelanocitariecar3laginei HMB-45:melanomamaligno CEA:tumoriepitelialidiorigineghiandolare HCG,a-fetoproteinaeHPL(la2ogenoplacentareumano):tumoridioriginegerminale CD117(c-Kit):rece2ore3rosin-chinasicoconforteespressioneneitumorigastrointes3nali nabissi15 Espressionecitoplasma7cadiffusadelCD138incelluletumorali Citometriaaflusso Consentedivalutarediversiparametriinunasospensionedicellulechevengono analizzatea2raversoilpassaggioinunraggiolasereperme2edicara2erizzarela presenzadiproteine,lagrandezzadellecellule,lostadiodelciclocellulare,ilcontenutodi DNA,ecc.. Lacitometriavieneu3lizzataperstabilireilfeno3podellecelluleneimielomielinfomi, permonitorarelarispostaaitra2amen3farmacologici,perevidenziarelapresenzadi celluletumorali,ecc… IbridazionediacidinucleicieFISH Metodiche di biologia molecolare che perme2ono di iden3ficare variazioni a livello del DNA (mutazioni, amplificazioni, delezioni), a livello trascrizionale (livelli d’espressione di unospecificogene)mediantel’estrazionedegliacidinucleicidallecelluletumorali. LaFISHèunmetodononestraWvoconanalisidire2asultessutoopreparatoistologico/ citologico mediante l’u3lizzo di sonde a DNA che riconoscono specifiche regioni complementari. L’uso di marcatori radioaWvi o fluorescen3 perme2e di valutare le reazionid’ibridazione(sonda-DNA). LaFISHvienepar7colarmenteu7lizzataperstudicitogene7ciperevidenziareanomalie nel numero di cromosomi (aneuploidia), amplificazioni o delezioni geniche e riarrangiamen7. nabissi15 nabissi15 Analisidellaproliferazionecellulare Contadellemitosi:contaalmicroscopiodellemitosipresen3invaricampidellastessa sezione(risentedellospessoredellasezione,dellacolorazioneedallacapacità dell’operatore) Marcaturacon1midina:marcaturadeltessutoafrescocon3midinaradioaWva,fissazione deltessutoeautoradiografia.Inucleimarca3con3midinasonoquellinellafaseSdelciclo cellulare. Diagnos7cadimedicinanucleare Scin1grafia:perme2edio2enereinformazionidi3pofunzionalelegateaifenomeni biologicichecondizionanoladistribuzionedelradiofarmacoelasuavariazioneneltempo. Lascin3grafiapuo’esseredire\au3lizzandoradiofarmacichetendonoadaccumularsinel tessutoneoplas3codandoluogoadunaimmagineposi3vadellamassaneoformata (iperaWvitàfocale,immagine“calda”).Questometodo,acausadellanontotalespecificità deiradiofarmaciatropismotumoraleadisposizione,riconosceanchediversiprocessi patologicinonneoplas3ci.Lascin3grafiaindire\au3lizzaradiofarmaciatropismo d’organochesidistribuiscononelparenchimaenonneltessutoneoformato, rappresentandoiltumorecomearea“fredda”ericonoscequalunquealterazioneche occupailparenchima(cis3,ascessi). nabissi15 Scin7grafiadelloscheletroinposizione anterioreeposteriore;presenzadimul7ple areediipercaptazionedametastasidacancro allamammella nabissi15 La tomografia ad emissione di positroni (PET) è un’evoluzione della scin3grafia e perme2e di analizzare i tessu3 tridimensionalmente migliorando la risoluzione spaziale dell’immagineediquan3ficarelaquan3tàeconcentrazionedelradiofarmacou3lizzato. IprincipaliemeWtoriu3lizza3nellaterapiaoncologicasono: Isotopidelloiodionellavisualizzazioneditumoriepiteliali3roidei. Radiofosfona7: come il pirofosfato u3lizzato nell’indagine di lesioni ossee focali (primi3veometasta3che). Radiogallo: si lega alla transferrina e si distribuisce principalmente in ossa, fegato e midollo osseo. U3lizzato nella diagnosi dei linfomi Hodgkin e non-Hodgkin, ma anche nelle lesioni infiammatorie dove è presente la la2oferrina prodo2a dai leucoci3, quindi vieneu3lizzatoanchenelladiagnosidiinfezioni. nabissi15 Metaiodobenzilguanidina(MIBG)radioiodata:u3lizzatanelladiagnosidineuroblastomi, carcinomidella3roideenellostudiodelleinnervazionipolmonariecardiacheessendoun analogodellanoradrenalina. Analoghi radio marca7 della somatosta7na: visualizza tuW i tumori che esprimono il rece2oredellasomatosta3naedèprincipalmenteu3lizzatonelladiagnosidiastrocitomi, tumorirenali,mammari,ovaricielinfomi. Fluoro-deossi-glucosio: perme2e di studiare il metabolismo glucidico in quanto la maggiorpartedeitumorimostraun’altaaWvitàglicoli7ca. Me7l-me7onina: aminoacido radioaWvo modificato che viene captato dalle cellule con alta a^vità di sintesi proteica. U3lizzato nella PET per la diagnosi di tumori cerebrali, testa-collo,polmoneemammella. nabissi15 nabissi15 EPIDEMIOLOGIA nabissi15 Epidemiologia dei tumori Studio della distribuzione delle varie forme di tumore nelle diverse (etnie, età, abitudini) popolazioni è utile per mettere in relazione particolari condizioni ambientali, razziali (ereditarie) e culturali con l’insorgenza di neoplasie maligne. Si possono inoltre avere informazioni sulla eziologia (cause). nabissi15 Epidemiologia dei tumori nabissi15 Epidemiologia dei tumori Sir Percival Pott è stato il primo che ha collegato l’elevata incidenza del cancro dello scroto riscontrato negli spazzacamini con l’esposizione cronica alla fuliggine. nabissi15 Ruolo del sesso: Incidenza e mortalità riferita alla sede e al sesso dei tumori più frequenti nabissi15 EPIDEMIOLOGIA • Epidemiologia descri^va: rileva i da7 piu’ significa7vi sulla presenza di una mala^a e sul numero di decessi da essa causa7, nell’ambito di una popolazione.IparametriprincipalisonoMORBOSITA’(numerodiabitan7 incuisièverificatalamala^a)eMORTALITA’(numerodimor7perquella mala^a),divisoperilnumerodiabitan7possibilibersagliadellamala^a, indica7entrambiso\oformadiINCIDENZA. • QUESTA ANALISI HA PERMESSO DI CARATTERIZZARE L’AUMENTO DI ALCUNE FORME TUMORALI E LA DIMINUZIONE DI ALTRE (POLMONE/ STOMACO). • L’epidemiologia descri^va valuta diversi aspe^ dell’evento, come distribuzionegeografica,sesso,lavoro,abitudinialimentari,ecc… nabissi15 Epidemiologia dei tumori Andamento nel tempo:I tassi di mortalità si sono modificati nel corso degli anni. nabissi15 nabissi15 nabissi15 nabissi15 nabissi15 Epidemiologia dei tumori Fattori geografici ed ambientali: carcinoma dello stomaco nabissi15 EPIDEMIOLOGIA Epidemiologiaanali7ca:eseguel’analisicompara3vasull’incidenza di un definito 3po di tumore tra due o piu’ gruppi di una popolazione,scel3conmodalitàbenedefinite. Il metodo ANAMNESTICO rileva i da3 al momento dell’indagine, mediante test anche retrospeWvi, su soggeW mala3 e non. Questometodohapermessodiiden3ficareilruolodelpapilloma virusnellaformazionedelcarcinomaallacerviceuterina. Il metodo PROSPETTICO analizza due o piu’ gruppi di soggeW sani con abitudini differen3, per un lungo periodo. Ha permesso di iden3ficareleprincipalicausedialcunepatologietumorali(fumopolmone,radiazioni-tumori,cibo-intes3no) nabissi15 Epidemiologia dei tumori Abitudini di vita: • tumori delle vie respiratorie (fumo) • Cancro della cervice uterina (età del primo rapporto, numero di partners/ Papillomavirus-HPV-) nabissi15 Ruolo dell’età: in generale i tumori aumentano con l’aumentare dell’età. Alcuni tumori tuttavia sono caratteristici di una fascia di età. ü La maggior parte dei carcinomi si manifesta in età avanzata. ü Leucemia acuta e tumori cerebrali (neuroblastoma) sono “frequenti” nell’infanzia nabissi15 Epidemiologia dei tumori Ruolo dell’attività lavorativa nabissi15 Il 65 % della mortalità per tumori è attribuibile a cause ambientali, in teoria eliminabili (abitudini dietetiche, abitudini sociali, fumo di sigaretta, esposizione a sostanze tossiche derivate dall’industria) nabissi15