Acidi Biliari Sono prodotti dal fegato a partire da colesterolo ed escreti con la bile come tali o come ammidi ottenute per condensazione con amminoacidi. La loro struttura si differenzia dagli steroidi per la fusione cis degli anelli A-B; appartengono alla serie del colestano, hanno l’idrogeno in C5 con configurazione . 21 CH3 18 19 CH3 1 2 A 3 9 B 5 4 OH Glicosidi Cardioattivi 11 6 8 CH3 OH 13 12 D 17 C 14 7 15 23 20 22 COOH 16 A-B, : cis B-C, C-D : trans OH Acido Colico 1 R' CH3 CH3 CH3 COOH HO R R = R' = OH Acido Colico R = H; R' = OH Acido Desossicolico R = R' = H Acido Litocolico Gli acidi biliari primari (acido Colico e Desossicolico) sono poco solubili; di conseguenza negli epatociti subiscono una coniugazione con la Glicina o la Taurina per trasformarsi in acido Glicocolico o Taurocolico che, essendo più dissociati al pH alcalino della bile, si trasformano in sali di potassio e sodio (sali biliari). OH CH3 CH3 CH3 C HO OH O NHCH2COOH glicina Acido Glicocolico Glicosidi Cardioattivi 2 OH CH3 CH3 CH3 C O HO OH NHCH2CH2SO2OH taurina Acido Taurocolico Relazioni struttura attività Gli anelli A e B sono fusi in cis, OH si trova in C 12; al contrario, nei corticosteroidi in C11. L’anello A è quasi perpendicolare all’anello B e questo li rende sprovvisti di attività ormonale. I sali biliari vengono riassorbiti nell’ileo e riconvertiti ad acidi biliari primari (circolo entero-epatico degli acidi biliari); la porzione non riassorbita viene eliminata con le feci come acido Litocolico. Gli acidi secondari si formano dai primari dopo passaggio nell’intestino. Funzione biologica: gli acidi biliari hanno carattere anfipatico, sono importanti nei processi digestivi, nell’assimilazione dei grassi. Emulsionano i grassi, rendendo possibile l’azione della lipasi pancreatica. Servono anche a favorire l’assimilazione del -carotene e carotenoidi ed in genere delle vitamine liposolubili. Una carenza di acidi biliari produce avitaminosi e difficoltà di assorbimento dei grassi. Il loro uso si ha principalmente nella carenza o mancanza di acidi biliari dovute a patologie. Vengono utilizzati anche per la cura delle calcolosi biliari. I calcoli sono costituiti da colesterolo (a differenza di quelli renali che sono Glicosidi Cardioattivi 3 costituiti da fosfati e ossalati), quindi si sciolgono negli acidi biliari. Questo intervento difficilmente è risolutivo, quasi sempre bisogna asportare la cistifellea. Glicosidi Cardioattivi 4 Glicosidi cardioattivi I Glicosidi cardioattivi o eterosidi cardiocinetici sono dei farmaci che agiscono direttamente sul muscolo cardiaco. Sono sostanze di origine vegetale il cui uso terapeutico risale al tempo degli Egiziani. Le piante contenenti i Glucosidi appartengono alla famiglia delle Scrofulariacee: Digitalis Purpurea, Digitalis Lanata, Fermigea, Grandifora; alla famiglia delle Liliacee: Convallaria Maialis, Virina Scilla, Virginea Burkei; alla famiglia delle Ranuncolacee: Adonis Vernalis; alla famiglia delle Apocinacee: Strophantus Gratis, Kombè, Hispidus, Acocantera Ovolaio, Akorantera Schimperi, Trevetia Perdutola. La fonte comune dei glucosidi cardioattivi è rappresentata dalla Digitalis Purpurea. Questi composti sono costituiti da una parte steroidea detta Genina o aglicone e da una parte zuccherina formata da una o più molecole di zuccheri di varia natura. Il nome eteroside deriva dal fatto che questi composti, a differenza dei glucosidi che per idrolisi forniscono solo monosi, danno monosi più aglicone. La porzione zuccherina è unita mediante un legame glicosidico allo steroide in C3 che tranne qualche eccezione, ha configurazione . Genina o Aglicone Glicoside cardioattivo Eteroside Idrolisi chimica o enzimatica + Zucchero Pertanto la chimica, e quindi le proprietà della sostanza cardioattiva di questo tipo, dipendono dalla natura dell’aglicone e dalla parte zuccherina. Glicosidi Cardioattivi 5 Parte Steroidea La parte steroidea presenta una conformazione inusuale; infatti, la fusione dei quattro cicli del nucleo ciclopentanofenantrenico risulta essere A-B e C-D cis, B-C trans. CH3 CH3 H HO H H C OH D B A 17 H 3 A-B, C-D: cis B-C: trans Configurazione assiale del 3-OH cis al metile Questa stereochimica comporta il fatto che la molecola risulta raggomitolata su se stessa e i gruppi funzionali sono molto vicini fra di loro. Negli androgeni e nei corticosteroidi gli anelli sono tutti trans e la molecola è così planare; per questo motivo tali farmaci differiscono dai glicosidi. Queste differenze fanno si che questi ultimi possano solamente agire sull’enzima ATPasi. Tutti gli agliconi cardioattivi hanno la posizione 17 sostituita con un anello lattonico a 5 o 6 termini. Le caratteristiche strutturali più importanti per l’aglicone sono: 1) Un ossidrile in 3, dove è legato lo zucchero, e in 14; 2) Giunzione cis tra gli anelli A-B, C-D; 3) Anello lattonico -insaturo in posizione 17. Gli agliconi più frequenti sono i seguenti: Glicosidi Cardioattivi 6 O O R CH3 12 CH3 H 3 17 H 14 16 R' OH HO H R = R' = H : Digitossigenina R = H, R' = OH : Gitossigenina R = OH, R' = H : Digossigenina Parte zuccherina La parte zuccherina dei glucosidi cardioattivi è legata con un legame glicosidico all’ossidrile in 3-assiale dell’aglicone. Essa è costituita da 1 a 4 molecole di zuccheri quali Glucosio, Digitossosio, Cimarosio e Ramnosio, legate con un legame 1,4--glicosidico. Questo legame è importante perchè impedisce l’epimerizzazione dell’OH in posizione 3, in quanto la trasformazione in fa perdere l’attività. CH3 CH2OH OH O OH O OH O OH CH3 OH OHOH OH OH OH OH CH3 O OH OH OCH3 -D-Glucosio -L-Ramnosio -D-Digitossosio -D-Cimarosio Glicosidi Cardioattivi 7 CHO CHO CHO CHO CH2 CH2 H C OH H C OH HO C H H C OH H C OH H C OCH3 H C OH HO C H H C OH H C OH H C OH HO C H H C OH H C OH CH2OH CH3 D-Glucosio L-Ramnosio CH3 CH3 D-Digitossosio D-Cimarosio La parte zuccherina può essere scissa dall’aglicone per degradazione chimica o enzimatica. La rimozione della catena zuccherina favorisce l’epimerizzazione, in vivo, dell’ossidrile 3 in 3 dell’aglicone, con conseguente inattivazione. Le funzioni della catena zuccherina sono diverse: 1) L’aglicone, come tale, oltre ad essere meno attivo risulta anche più tossico, probabilmente perché la rimozione dello zucchero altera il rapporto lipofilia/idrofilia; 2) Protegge l’aglicone dall’attacco dell’enzima preposto alla sua epimerizzazione; 3) La natura dello zucchero e la maggiore o minore facilità con la quale può staccarsi dall’aglicone, possono influire sulla capacità delle sostanze di legarsi alle proteine seriche e sulla possibilità di superare la barriera intestinale. Ad esempio la Digitossina viene rapidamente assorbita ed ha un lungo periodo di latenza e durata di azione. L’effetto cumulativo della Digossina è minore di quello della Digitossina ma maggiore della Lanatoside C. In genere l’attività per Glicosidi Cardioattivi 8 via orale diminuisce all’aumentare della polarità della molecola (cattivo assorbimento). Pertanto l’attività si può aumentare per acetilazione degli ossidrili. Il gruppo acetilico promuoverebbe l’assorbimento dei glicosidi al livello enterico, ma non sarebbe essenziale per l’azione, essendo rimosso per idrolisi prima che il farmaco raggiunga il sito di azione. O O R' CH3 CH3 digitossosio CH3 digitossosio glucosio CH2OH O CH3 cimarosio CH3 O H OH R'' O O H O O OH O OH O OHOH H H OCH3 OH Lanatoside A : R' = H, R'' = H Lanatoside B : R' = H, R'' = OH Lanatoside C : R' = OH, R'' = H Relazioni struttura attività L’azione dei glucosidi cardiaci si deve alla componente steroidea in quanto anche le Genine libere provocano i medesimi effetti. Le caratteristiche strutturali delle Genine sono quindi essenziali per l’attività; tra queste caratteristiche hanno particolare rilievo la giunzione cis tra gli anelli C/D e i 2 ossidrili in posizione 3 e 14. Sostituendo l’ossidrile in 14 con un atomo di idrogeno l’attività praticamente scompare (il gruppo OH può Glicosidi Cardioattivi 9 essere sostituito da altri gruppi che permettono la formazione di un legame ad idrogeno con l'enzima). Gli isomeri contenenti in 3 un OH sono inattivi. La parte dello zucchero non è essenziale per l’effetto inotropo mentre invece è di grande importanza per le proprietà farmacocinetiche. L’assorbimento, il legame con le proteine plasmatiche ed il metabolismo, sono profondamente influenzati dalla componente glucidica. Attività Biologica L’attività principale di tutti i glucosidi cardiaci è quella che porta ad un aumento della forza di contrazione della muscolatura cardiaca (azione inotropa positiva). Nell’insufficienza cardiaca con questi farmaci è possibile ottenere un migliore svuotamento dei ventricoli ed un aumento della portata cardiaca. Si perviene così ad una più adeguata irrorazione periferica e dei vasi delle coronarie. La quantità di sangue caricata durante la diastole aumenta con conseguente diminuzione della pressione nelle grandi vene. Anche se il lavoro del cuore si intensifica per l’azione inotropa positiva dei glucosidi cardiaci, il consumo di ossigeno del sangue non aumenta in quanto l’efficienza del lavoro cardiaco è migliorata. Mentre l’azione inotropa positiva dei - simpaticomimetici è accompagnata da un’azione cronotropa positiva, con i glucosidi cardiaci si ha invece una diminuzione della frequenza cardiaca. Questo effetto cronotropo negativo è sostanzialmente la conseguenza della migliorata situazione emodinamica che abbassa anche l’attività del simpatico. La riduzione della pressione venosa aumenta la ritenzione idrica nei tessuti mentre il miglioramento Glicosidi Cardioattivi 10 dell’irrorazione renale provoca un aumento della diuresi. Si ottiene così uno svuotamento degli edemi formatisi in seguito ad insufficienza cardiaca anche se i glucosidi cardiaci a dosi terapeutiche non hanno un’azione diuretica diretta. Impiego terapeutico I glucosidi cardiaci trovano impiego nella insufficienza ventricolare, nello scompenso congestizio e nelle varie forme di aritmia. Meccanismo di azione Durante la fase 4 del potenziale d’azione l’enzima Na+/K+ ATPasi di membrana ripristina le appropriate concentrazioni ioniche scambiando il Na+ con il K+. Si ritiene che i glucosidi cardiaci inibiscano questo enzima provocando una netta riduzione dello scambio Na+/K+ e cioè un aumento del Na+ intracellulare che, a sua volta, si traduce in un aumento del Ca++ intracellulare. L’elevata concentrazione di Ca++ innesca una serie di eventi biochimici intracellulari che alla fine hanno come effetto un aumento della forza di contrazione del miocardio (effetto isotropo positivo). Si pensa che il gruppo funzionale attivo sia il gruppo carbonilico coniugato con un doppio legame nella catena laterale. O C CH C Poichè si ammette che l'azione della Digitale, e di altre droghe del genere, sulla contrattilità del cuore sia in rapporto con la sua azione Glicosidi Cardioattivi 11 inibente sul sistema ATP-fosfodiesterasico (ATP-asi) responsabile del trasporto di Na+ e K+, è possibile che l'ossigeno elettronegativo del C=O costituisca un forte accettore protonico, tale da consentire un legame H con l'OH dell'accettore fosforico dell'intermedio enzima fosforilato. Il nucleo steroideo rappresenterebbe un gruppo fissatore (possibilità di legami idrofobici con alcune aree dell'enzima). La componente glucidica costituirebbe il gruppo supportante (legame con l'enzima e i gruppi OH). I prodotti più utilizzati sono gli eterosidi della Digitale. La Digitale appartiene alla famiglia delle Scrofulariacee di cui sono note varie specie ma le più ricche in cordanoliti sono la Digitalis Purpurea e la Digitalis Lanata. I glucosidi della Digitale sono utilizzati nelle insufficienze cardiache (scompenso cardiaco acuto, asma cardiaca, tachicardia parossistica, fibrillazione ventricolare, disturbi della conduzione, miocarditi, insufficienza congenita). Sono ad azione lenta e prolungata e possono dare fenomeni di accumulo. Glicosidi Cardioattivi 12 Digitossina O O CH3 CH3 CH3 CH3 CH3 OH O H 3 H H 14 OH O O H O O OH O OH Digitossosio OH E’ il glucoside più attivo. Ha una buon assorbimento per via orale ed è lentamente escreto (con conseguente possibilità di accumulo e quindi tossicità). La dose iniziale è di 1-1,5 mg in più volte per poi passare a 0,050,2 mg/die per bocca. Acidi Biliari 13 Digossina O OH O CH3 12 CH3 CH3 CH3 CH3 O OH H 3 H 14 H OH O O H O O OH O OH Digitossosio OH Viene considerato il glucoside digitalico di elezione per il suo scarso accumulo. Ha un buon assorbimento per via orale e la sua escrezione è abbastanza rapida, da qui la sua scarsa capacità di accumularsi nell’organismo e quindi la sua scarsa tossicità. La dose iniziale è di 1-1,5 mg per poi passare a 0,25 mg/die per bocca. Può essere somministrata anche per via intramuscolo o endovena. Dopo somministrazione orale la sua azione compare entro 1 h e raggiunge il massimo dopo 6-7 h. Acidi Biliari 14