[Numero 26 - Articolo 3. Maggio 2008] Effetti del

[Numero 26 - Articolo 3. Maggio 2008] Effetti del
glucosaminosolfato sull’osteoartrite dell’anca
Titolo originale: "Effect of Glucosamine Sulfate on Hip Osteoarthritis. A Randomized Trial"
Rivista e Riferimenti di pubblicazione: Annals of Internal Medicine Volume 148 W-56 19
February 2008
Recensione a cura di: Sara Storace
Indirizzo dell'articolo: Visita
Parole chiave: glucosaminosolfato, osteoartrosi anca, dolore artrosico
Introduzione
L’efficacia del glucosaminosolfato nel trattamento dell’osteoartrite è controverso. Nel 2005 una
revisione sistematica di 20 trials valutò questa evidenza inconsistente. In 15 lavori che
confrontavano la glucosamina col placebo l’effetto sul dolore favoriva la glucosamina, ma 8
trials valutarono questo farmaco inefficace sul dolore. Altri studi più recenti hanno fornito
risultati inconcludenti. In Olanda e in altri paesi la glucosamina è venduta come integratore
alimentare a volte con indicazione medica, per questo gli Autori si impegnano a dare
un’indicazione definitiva sul suo uso. Alcuni studi suggeriscono che la glucosamina può dare
grande beneficio ai pazienti con osteoartrite, radiologicamente poco evidente rispetto a quelli
che hanno una malattia in forma più severa. Studi precedenti avevano valutato pazienti con
osteoartrite del ginocchio con eccezione di tre studi che includevano pazienti con altre
articolazioni interessate. Non erano finora disponibili studi sull’uso della glucosamina
nell’osteoartrite dell’anca, d’altra parte questa patologia articolare è talmente diffusa da
richiedere uno studio specifico. Ad oggi solo 2 studi hanno pubblicato dati sugli effetti della
glucosamina solfato sulla struttura delle articolazioni Per far luce su queste incertezze venne
progettato uno studio di due anni in cieco, randomizzato, placebo vs controllo per valutare
l’effetto della glucosamina solfato sulla progressione dei sintomi e dell’immagine radiografica
dell’osteoartrite dell’anca in pazienti reclutati nel setting delle cure primarie.
Metodi
In questo studio gli esperti di outcome, i pazienti, gli analisti dei dati e tutti i ricercatori erano
all’oscuro rispetto a quale fosse il loro gruppo di assegnazione. Il comitato etico dell’Erasmus
Medical Center di Rotterdam approvò il disegno dello studio e i pazienti diedero il consenso
informato. I pazienti erano reclutati dai medici di medicina generale di Rotterdam. Erano
eligibili quelli che rispondevano ai criteri imposti dall’American College di reumatologia per
l’osteoartrite dell’anca. Non erano eligibili i pazienti per i quali era previsto l’intervento
chirurgico. Si escludevano i pazienti che avevano un punteggio di Kelgren e Lawrence di 4,
malattia renale, malattia epatica, diabete mellito, o condizioni di comorbilità disabilitanti che
avrebbero impedito l’accesso al centro di ricerca., così come i pazienti che già erano in terapia
con glucosamino solfato. Ai pazienti eligibili, con un’assegnazione assolutamente randomizzata,
venivano somministrati 1500 mg di glucosaminosolfato (due compresse da 750 mg in un’unica
somministrazione) o placebo per 2 anni. I due tipi di compressa usati erano completamente
identici in forma odore e gusto. La randomizzazione era generata da un computer.
Outcome e followup
Gli outcomes primari erano: il dolore, la funzionalità e gli spazi articolari dopo 24 mesi. Gli
outcome secondari erano il dolore, la funzionalità, e la rigidità dopo 3, 12, e 24 mesi. Era usata
una scala visivo - analogica per misurare il dolore nelle settimane trascorse ed erano annotati
gli antidolorifici usati. Quanto all’uso di antidolorifici i pazienti erano classificati in utilizzatori
quotidiani, occasionali e mai utilizzatori di questi farmaci, e si determinava se le persone
aumentavano, diminuivano o lasciavano inalterato il loro uso di antidolorifici rispetto alla
situazione iniziale. Nel caso di pazienti con artrosi bilaterale dell’anca si domandava ai pazienti
di indicare il lato in cui l’artrosi era più grave e per la misura degli spazi articolari si utilizzava
quel lato. Un ricercatore misurava gli spazi articolari manualmente in scansioni laterali,
superiori, assiali e mediali, in più si misurava il minimo spazio articolare all’inizio e dopo 24
mesi di trattamento. All’inizio e ogni 3 mesi si faceva un’intervista sul dolore nelle settimane
trascorse (VAS in scala da 0 a 100) e un’intervista sugli eventi avversi e sull’uso di analgesici.
Un ricercatore visitava i pazienti ogni 6 mesi valutando l’aderenza al protocollo di studio e
contando le pillole consumate. Vennero utilizzati strumenti classici di analisi statistica nella
valutazione dei risultati
Risultati
Vennero reclutati 417 pazienti fra giugno 2003 e febbraio 2004, 250 firmarono il consenso
informato dopo essere stati informati sul trial. I pazienti dei due gruppi avevano caratteristiche
molto simili. Dei 222 pazienti 207 erano inseribili nel progetto. Tredici pazienti del gruppo
glucosaminoglicano e 7 del gruppo placebo furono sottoposti ad artroprotesi totale di anca
durante lo studio. I pazienti dei due gruppi ebbero una uguale aderenza alla terapia. Ventitré
pazienti non diedero più risposte ai ricercatori malgrado non fossero stati sottoposti ad
artroprotesi. A controlli accurati, confrontando le analisi di base e quelle aggiuntive si evinse
che le differenze rilevate non erano significative. Effetti avversi: durante lo studio il 52,3% dei
pazienti riportò degli effetti avversi.Quattro pazienti, di cui tre donne assegnate al gruppo del
glucosaminosolfato, ebbero uno stroke. Due pazienti, uno per gruppo, ammalarono di cancro.
Gli altri effetti avversi riportati erano di media entità.
Discussione
Secondo le valutazioni di questo studio il glucosaminosolfato non si è mostrato più efficace del
placebo nel modificare la progressione sintomatologica e radiologica dell’osteoartrite dell’anca.
I 15 studi con durata media di 23,7 settimane inseriti nella recensione della Cochrane library
indicano un modico effetto sul dolore a favore del glucosaminosolfato. Tre studi hanno valutato
gli effetti del glucosaminosolfato sui sintomi dell’osteoartrite per una durata di 6 mesi e danno
risultati controversi. Uno studio attribuiva un piccolo effetto positivo sul dolore, gli altri due lo
negavano. Gli altri due studi usavano glucosamina e condroitina. Questo studio ha utilizzato il
condroitinsolfato per garantire una comparabilità con i precedenti trials positivi. Una differenza
importante tra lo studio in oggetto e gli altri studi è che questo considera solo l’artrite
dell’anca. Molti studi considerano sia l’artrite del ginocchio che quella dell’anca. Tuttavia
siccome non è noto il meccanismo di azione della glucosamina , non si può affermare che se
non è efficace sull’artrite dell’anca non lo sia anche su quella del ginocchio. Dobbiamo far
rilevare un importante limite di questo studio: 15 pazienti hanno abbandonato lo studio prima
dei 2 anni e il numero non era bilanciato tra i due gruppi, quindi interpretare le misure tra i
due gruppi diventa difficile. Molti partecipanti allo studio hanno avuto un impianto di protesi di
anca nel corso dello studio stesso. Da questa analisi si può desumere che solo la valutazione
dei migliori casi permette di notare una differenza tra placebo e glucosaminosolfato, ma questo
tipo di scenario è irreale. Per contro i casi del peggior scenario, (quadro molto più realistico del
precedente) non evidenzia differenza alcuna tra i due gruppi. Ai due gruppi era assegnato un
numero disuguale di pazienti con osteoartrite bilaterale e questo può avere un effetto
sull’outcome del dolore. Molti pazienti avevano comorbilità e dovevano assumere farmaci. Gli
eventi avversi riportati erano simili tra i due gruppi. Questo studio seguiva le linee guida per i
trials clinici dell’osteoartrite, usava l’assetto in cieco, aveva un alto grado di completezza ed
era performato senza supporto di case farmaceutiche; in aggiunta i pazienti erano
rappresentativi di quelli che usano oltre tutti gli altri farmaci glucosamina. Ma in sostanza i
risultati suggeriscono che il glucosaminosolfato non è efficace nella terapia dei pazienti con
osteoartrite dell’anca. Più dati sulle modificazioni strutturali saranno disponibili quando sarà
pubblicato lo studio Gate che darà risultati a lungo termine. Al momento sono in corso tre trials
sui sintomi dell’osteoartrite del ginocchio. Maggior precisione nei risultati si avrà usando misure
fatte con risonanza magnetica come nello studio JOG (effetto della glucosamina sulla struttura
delle articolazioni e qualità della vita) e LEGS (valutazione a lungo termine della
glucosaminasolfato) studi della durata di 6 e 24 mesi rispettivamente. Inoltre lo studio JOG
valuta anche un marker della degradazione della cartilagine tissutale. Questi trials
contribuiranno certamente alla valutazione dell’efficacia del glucosaminosolfato nei pazienti con
artrite del ginocchio, ma non potranno aggiungere nulla alla discussione sugli effetti di questo
farmaco sull’artrosi dell’anca.
Rilevanza per la Medicina Generale
Nel paziente politrattato il medico di famiglia si pone sempre il problema delle possibili
interazioni, dei possibili effetti avversi e dei costi proposti al paziente, cercando quando
possibile di proporre trattamenti valicati sulla base di evidenze scientifiche. Questo studio aiuta
ad ottimizzare la scelta quando si tratta di impiegare questa molecola nella patologia articolare
dell’anca.
Commento del Revisore
Lo studio ha certamente dei limiti che gli Autori stessi evidenziano: il numero limitato di
pazienti, la scarsa aderenza al protocollo di alcuni di questi, i pazienti persi in corso d’opera
perché sottoposti ad intervento, errori corretti con calcoli statistici. I suoi pregi sono
l’indipendenza da sponsor e un’attenta metodologia.
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