Lezione n.2

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Corso di Formazione GenHORT 2013 Fondamenti di nutraceutica II
Antonella Leone Dipar.mento di Farmacia Università di Salerno Pun. di controllo di flussi metabolici nelle piante: possibili strategie di ingegneria metabolica PRECURSORE
Enzima
limitante
3
Pathway in
competizio
2
ne
F
B
C
D
Fattore di trascrizione
1
Inibizione da feedback
A
5
2 Inibizione di vie laterali compe..ve 3 Eliminazione dell’inibizione da
feedback
4 Ottimizzazione della
compartimentalizzazione/trasporto
(sovra-espressione di geni coinvolti
nel trasporto)
E
PRODOTTO
FINALE
1 Sovraespressione di geni che
regolano reazioni chiave
(costitutiva, inducibili, tessutospecifica)
4
Compartimentalizzazione
5
Regolazione dei geni biosintetici
mediante sovra-espressione di
fattori di trascrizione
Un processo mediante il quale il genoma di un organismo
può essere modificato attraverso l’integrazione di uno o più
geni “esogeni” (transgeni)
Il gene esogeno (transgene )deve
1
Entrare nella cellula vegetale
2
Essere integrato nel genoma della cellula
Essere espresso (ubiquitariamente/o in maniera controllata/
in specifici tessuti)
3
1
2
Due metodi principali:
Indiretto : Agrobacterium - mediated gene transfer
Diretto: elettroporazione, gene-gun
3
Uso promotori specifici che permettono l’espressione
del gene esogeno quando e dove si vuole nella pianta
Trasferimento del gene/i esogeno7i
mediante Agrobacterium tumefaciens • • • • • E’ il metodo più comune per modificare geneticamente le
piante dicotiledoni sopratutto
Si usa il batterio Agrobacterium tumefaciens, un batterio che
naturalmente trasforma il genoma di cellule vegetali durante
l’infezione
Agrobacteria
– Sono batteri del suolo, gram-negativi
– Due specie utilizzate per il trasferimento di un gene
esogeno:
tumefaciens- causa la formazione di galle tumorali
rhizogenes- causa la formazione di radici avventizie
Galla del colletto causata da A.
tumefaciens
Il batterio Agrobacterium
tumefaciens è un patogeno che
causa una malattia conosciuta
come tumore del colletto
Tumore del colleJo Agrobacterium tumefaciens
cresciuto su mezzo artificiale
in capsule Petri
Agrobacterium sulla
superficie di cellule di
carota
Carota
Tabacco
Kalanchoe
Formazione di radici avventizie mediante
trasformazione con A. rhizogenes
• L’infezione avviene al livello di ferite
• Richiede un processo di riconoscimento e di
segnali chimici
• Le galle sono dei tumori reali, possono essere
rimossi e crescere indefinitivamente senza
ormoni vegetali
• Questo significa che l’informazione genetica
responsabile per la formazione della galla deve
essere trasferita dal batterio alla cellula vegetale Le caratteristiche del tumore
indotto da A. tumefaciens
• Si accumulano dei specifici aminoacidi,
chiamate “opine”
– Le octopine e la nopalina derivano
dall’arginina
– agropina - deriva dal glutammato
• Le opine, invece, variano nei diversi ceppi
di A. tumefaciens
• Le opine vengono sintetizzate dalla pianta,
ma vengono usate del batterio come fonte
di azoto
(tumor-inducing principle)
• È stato dimostrato che i ceppi virulenti di A.
tumefaciens possono perdere la virulenza e i
ceppi avirulenti possono riacquistare la virulenza:
questo suggerisce la presenza di un elemento
extra-cromosomale
• Plasmidi di grandi dimensioni sono presenti in A.
tumefaciens. La loro presenza è associata alla
virulenza del batterio: sono stati chiamati
plasmidi Ti :
Tumor-inducing
Plasmide Ti
cromosoma
batterico
T-DNA
geni vir
Trasformazione gene.ca delle piante n. Infezione di A. tumefaciens e formazione di galle tumorali DNA cromosomiale
Cromosoma
Plasmide Ti T-DNA
T-DNA
galla
A. tumefaciens
Cellula vegetale
trasformata
Il plasmide Ti “tumor-inducing”
200 ~ 800 kb
T-DNA:
Transferred DNA;
10~30 kb
Ti plasmid
Virulence proteins
16 • Grandi dimensioni (ca 200-kb)
• ~10% of del plasmide è trasferito alla cellula vegetale dopo
l’infezione
• La porzione di DNA trasferito (chiamato T-DNA) si integra nel
genoma nucleare della cellula ospite in maniera casuale
• In genere una sola copia per cellula, più raramente copie
multiple (può essere un problema)
• Il plasmide Ti porta anche geni che codificano
– enzimi per la sintesi delle opine;
– enzimi per la sintesi di ormoni vegetali;
– proteine responsabili della mobilizzazione del T-DNA (geni
Vir)
La regione T-DNA del plasmide Ti
 Contiene geni che si esprimono solo nelle
piante
 Indispensbili per la formazione del tumore del
colletto
1. Geni biosintetici per la sintesi
- Auxina : iaaM e iaaH
- Citochinina : tmr (ipt)
2. Geni per la sintesi di opine
18 T-DNA region
• geni vir: essenziali per il trasferimento
e l’integrazione della regione T-DNA
• Auxine iaaM e iaaH : sintetizzano gli
ormoni auxicini della crescita (acido
indolacetico)
Cytokinin
Auxin
Left border
Opine
• Citochinine - gene tmr (ipt): genera
la citochinina trans-zeatina.
Promuovono la crescita cellulare e
la formazione delle galle
Right border
12-24 kbp
Opine
catabolism
vir genes
ori
• Opine: sono prodotti di reazioni di
condensazione tra aminoacidi e keto
acidi (es. nopaline, octopine, agropine).
Sintetizzate e secrete dalle galle sono
utilizzate come fonte di carbonio
dall’Agrobacterium
(geni iaaM, iaah per la sintesi di auxine ed iptZ citochinine) Induzione del tumore
Sintesi di opine nopalina/
octopina
Bordo destro
Bordo sinistro
T-DNA
Catabolismo
delle opine
Trasferimento
del T-DNA
(geni vir A, G,
E, C D, B)
Plasmide Ti
Origine di replicazione
T-DNA
LB e RB – bordo sinistro e bordo destro, 25-bp sequenze ripetute
dirette
auxA - triptofano mono-ossigenasi
auxB - indolacetammide idrolasi
cyt - isopentinil transferasi
ocs - octopine sintasi
Questi geni hanno nel promotore segnali tipici per
l’espressione nelle cellule eucariotiche
1. iaaM and iaaH per la sintesi dell’auxina IAA
tryptophan 2-monooxygenase
(iaaM, tms1 or auxA)
Tryptophan
indole 3-acetamide hydrolase
(iaaH, tms2 or auxB)
Indole-3-acetamide
Auxin (IAA)
22 1. Il gene ipt per la sintesi della citochinica cytokinin
(shooting hormone) biosynthesis
isopenteniltransferasi
(ipt, tmr or cyt)
citochinina (Isopentinil Adenina IPA)
23 auxA
auxB
Triptofano  indoleacetammide  acido indolacetico (auxina)
cyt
AMP + isopentenilpirofosfato  isopentil-AMP (una citochinina)
In seguito al trasferimento ed inserzione del T-DNA nel genoma della cellula
vegetale aumenta il livello di questi ormoni, che stimolano la divisione
cellulare e la formazione del tumore
La regione T-DNA del plasmide Ti
 Contiene geni che si esprimono solo nelle
cellule vegetali
 Indispensbili per la formazione del tumore del
colletto
1. Geni biosintetici per la sintesi
- Auxina : iaaM e iaaH
- Citochinina : tmr (ipt)
2. Geni
per la sintesi di opine
25 2. Geni per la sintesi delle opine (amminoacidi coniugati a zuccheri)
 Differenti tipi di opine a
seconda del ceppo batterico
of opinecomposti molto
stabili.
 Sintetizzati solo nella cellula
vegetale, dopo l’integrazione
del T-DNA, secrete e usate
dal batterio come fonte
grazie ad enzimi presenti nel
plasmide Ti (opine
catabolism).
Il plasmide Ti “tumor-inducing”
200 ~ 800 kb
T-DNA: Transfer
DNA; 10~30 kb
Ti plasmid
Virulence proteins
• Si trovano sul plasmide
• Favoriscono il trasferimento del T-DNA alla
cellula vegetale
• virA, B,C,D,E,F,G che occupano circa 30 kb del
plasmide Ti
• La loro espressione è attivata dall’acetosiringone, una sostanza fenolica prodotto dalle
piante in seguito a ferita
Plant signals (phenolic compound)
 respond to wounding
 induce vir gene expressions
29 Sostanze fenoliche prodotto in
risposta a ferita per l’attivazione
dei geni vir
 ~35 Kb, contiene 35 vir genes in sette operoni
 Le proteine vir sono essenziali per il trasferimento del TDNA e la sua integrazione nel genoma vegetale
 sequenze RB (right border) e LB (left border) - ~25 bp,
indispensabile per il riconoscimento e taglio del T-DNA
da parte di proteine vir
 il T-DNA è trasferito alla cellula vegetale mediante la via
di secrezione di tipo IV (simile a quella utilizzata per la
coniugazione batterica) come molecola lineare a singolo
filamento.
 il T-DNA è integrato nei cromosomi della cellula
vegetale .
Funzione dei geni vir
• virA - trasporta l’acetosiringone nel batterio e attiva posttraduzionalmente il gene virG;
• Vir A è una chinasi di membrana che insieme a ChvE interagisce
con il segnale fenolico esterno si autofosforila e
successivamente fosforila la proteina citosolica virG, che
funziona da attivatore trascrizionale di altri geni vir
Compos. fenolici (Acetosiringone) Membrana dell’agroba@erio AAvazione della trascrizione di altri geni vir Funzione dei geni vir
• virG - promuove la trascrizione di altri geni vir, legandosi
a sequenze specifiche dei promotori dei geni vir
• virD2- è una endonucleasi che taglia il T-DNA a livello dei bordi destro
e sinistro, creando un T-DNA a singolo filamento che sarà trasportato
nella cellula ospite
Il prodotto così ottenuto è una molecola libera a singolo filamento !
(T-STRAND) alla cui estremità 5ʼ resta legata covalentemente la proteina !
VirD2.!
Al T-STRAND libero si lega la proteina VirE2, una proteina che lega!
il DNA a singolo filamento formando il T-COMPLEX che è la forma in cui !
viene effettivamente trasportato il T-DNA (evita lʼattacco di eventuali !
DNasi)!
Queste due proteine svolgono un ruolo importante nel trasferimento !
del complesso nel nucleo delle cellule vegetali!
-!
• virE2- DNA-binding protein, si lega al T-DNA
– virD2 & virE2 aiutano il T-DNA ad entrare nel nucleo
della cellula vegetale; hanno tipicamente segnali NLSs per
la localizzazione nel nucleo;
• La traslocazione attraverso l’involucro batterico avviene grazie ai
prodotti dell’operone virB (11 proteine che costituiscono un sistema di
secrezionemicropili ) e dei geni presenti sul plasmide Ti che resta
nel batterio
Sostanze vola.li prodoJe dalle piante Cellula vegetale Sito specifico di aJacco dell’agrobaJerio membrana esterna spazio periplama.co membrana interna Sostanze vola.li si legano alla proteina di membrana VirA fosforilazione della proteina VirG Il T-­‐DNA si integra nel genoma della cellula vegetale T-­‐DNA associato alle proteine virE2 viene traslocato aJraverso i pori nucleari nel nucleo della cellula vegetale La proteina VirB forma un micropilo aJraverso il quale il T-­‐DNA viene traslocato fuori dalla cellula baJerica e verso la cellula vegetale La proteina VirG-­‐P aOva la trascrizione degli altri geni Vir Geni vir VirDendonucleasi taglia il T-­‐DNA in corripsondenza del LB e RBsingolo filamento a cui resta legata Vir E1 VirE2 e VirF sono trasportate nella cellula ospite Vir E2 si legerà al T-­‐DNA per evitarne la degradazione ChvE è un gene localizzato sul cromosoma
di Agrobacterium tumefaciens coinvolto
nell’attivazione della proteina di membrana
virA
L’inserzione del transgene nel genoma della pianta avviene mediante ricombinazione
non omologa in punti del DNA che presentano tagli sul filamento double –strand
ad esempio causati dall’azione delle topoisomerasi o di altri enzimi di riparazione del DNA
Il plasmide Ti può essere, quindi, utilizzato per
integrare un gene esogeno nel genoma di una
cellula vegetale, ma sono necessarie alcune
modificazioni :
• Rimuovere i geni aux e cyt, per evitare la
formazione del tumore;
• Inserire un gene marcatore selettivo nel T-DNA;
• Spostare i geni vir su un plasmide separato per
ridurre le dimensioni del plasmide
(più facile da maneggiare)
Vettori di espressione in pianta derivati dal Plasmide Ti
Ti plasmid
plant vector
 Remozione dei geni per la
sintesi degli ormoni genes
 Remozione dei geni per la
sintesi delle opine
 Riduzione delle dimensioni
del vettore (vedremo dopo)
 Aggiunta dell’origine di
replicazione di E. coli (ori)
 ggiunta di un gene
marcatore selettivo di E.coli
 Dentro la regione T-DNA (tra
left and right border)
aggiunta di un altro gene
marcatore selettivo
40 Gene esogeno An intact T-DNA
a recombinant Ti
plasmid
Il plasmide Ti può essere, quindi, utilizzato per
integrare un gene esogeno nel genoma di una
cellula vegetale, ma sono necessarie alcune
modificazioni :
• Rimuovere i geni aux e cyt, per evitare la
formazione del tumore;
• Inserire un gene marcatore selettivo nel T-DNA;
• Spostare i geni vir su un plasmide separato per
ridurre le dimensioni del plasmide
(più facile da maneggiare)
• La delezione dei geni auxinici e delle citochinine elimina
• Sono stati inseriti dei marcatori selettivi batterici
la formazione delle galle
di E. coli (selectable shuttle
vector) al di fuori della regione T-DNA
• Inserimento di marcatori selettivi per pianta all’interno della regione T-DNA
• Qualsiasi gene viene inserito
all’interno della regione T-DNA sarà
incorporato nel DNA della cellula
vegetale (es. geni di resistenza ad
erbicidi)
• Le cellule vegetali trasformate
vengono rigenerate come pianta
intera attraverso la coltura in vitro.
• Ogni cellula della nuova pianta
conterrà il transgene
• Le monocotiledoni non producono Acetosiringone in risposta ad una
ferita--> per questo sono recalcitranti alla infezione da A. tumefaciens
• Importante: qualsiasi frammento di DNA situato tra il LB e RB del
T-DNA verrà trasferito nel genoma di una cellula vegetale
Ci sono due principali problemi da superare nell’uso di A. tumefaciens:
(1) Il plasmide Ti è di grandi dimensioni ed è difficile da manipolare
(2) in alcuni casi problemi per la rigenerazione dell’ intera
planta dal tumore
Vettori per la trasformazione genetica delle piante
Vettori cointegrati
I geni vir e le sequenze da
trasferire
nel genoma vegetale
T-DNA risiedono sullo
stesso plasmide
geni vir
Vettori binari
Geni vir
I geni vir e le sequenze da trasferire
nel genoma vegetale risiedono su
plasmidi separati
T-DNA
VANTAGGIO: plasmidi più piccoli per il
clonaggio del gene di interesse, che può
essere fatto in E. coli, prima di trasferire il
plasmide ricombinante ad un ceppo di
A. tumefaciens
• Clonare il gene esogeno tra il bordo destro ed il
bordo sinistro del T-DNA
• Co-trasformare l’ Agrobacterium con entrambi i
plasmidi
• Infettare la pianta con il batterio ricombinante
• Selezionare le cellule effettivamente trasformate,
in cui il gene esogeno si è integrato
• Rigenerare la pianta transgenica 1. Clonaggio (creazione della cassetta d’espressione del
transgene)
2. Trasformazione (via Agrobacterium o altro metodo)
3. Selezione piante trasformate (uso di marcatori selettivi)
4. Screening del materiale con appropriata espressione
genica
5. Isolamento delle linee omozigoti
6. test delle piante ottenute (analisi molecolari e
d’espressione genica)
Isolamento della sequenza nucleo.dica di interesse Clonaggio della sequenza in un ada@o ve@ore di espressione Propagazione nodale Metodo di trasformazione Dire@o Analisi e cara@erizzazione molecolare Indire@o Selezione e differenziamento Radicazione Il gene esogeno deve
1
Entrare nella cellula vegetale
2
Essere integrato nel genoma della cellula
3
Essere espresso (dovunque e/o in maniera controllata/
in specifici tessuti)
Uso promotori specifici che permettono l’espressione
del gene esogeno quando e dove si vuole nella pianta
Trasformazione genetica delle piante
T-DNA selvatico
T-DNA recombinante
Organizzazione di un gene
Gene
Promotore
DNA
Sequenza codificante l’RNA
5’
3’
Terminatore
3’
5’
Sito di inizio della
trascrizione
Sito di terminazione
della trascrizione
Promotori
Costitutivi
promotori forti capaci di attivare il gene a valle in
tutte le parti della pianta trasformata
es. S35 CaMV (dicotiledoni)
actina (monocotiledoni)
Inducibili
promotori che contengono sequenze regolatrici
consensus capaci di attivare la trascrizione del gene a
valle solo quando c’è uno stimolo endogeno o esogeno
es.
Acido abscissico
Ferita da patogeno endogeno
Tessuto specifici
promotori con sequenze regolatrici consensus
capaci di attivare la trascrizione del gene a valle solo in
tessuti, organi particolari
es. seme
radici
antere
Sequenze consensus
• sono sequenze nt di lunghezza variabile che si trovano nei promotori
di geni inducibili o tessuto specifici.
• la loro delezione di queste sequenze fa perdere l’inducibilità e la
tessuto-specificità della trascrizione del gene strutturale a valle
• patatina, proteina del tubero di patata
• vicilina, proteine di riserva del seme di leguminose
• Rubisco, proteina della fotosintesi
(indotta da luce)
• geni di resistenza a patogeni
(indotti da giasmonato, acido salicilico)
• geni di tolleranza a stress idrico
(indotti da a. abscissico)
…il ve@ore deve essere trasferito in A. tumefaciens o A. rhizogenes gene di interesse
ampR
Trasformazione
batterica
Vettore
binario
• CaCl2
• elettroporazione
Crescita
massiva
Geni
vir
A. tumefaciens
ricombinante
Trasformazione genetica di piante via A. tumefaciens
tagliare dei dischetti
fogliari
co-coltura con
A. tumefaciens
coltura liquida di
A. tumefaciens
in agitazione
30min-1h
trasferimento su
terreno per formazione
di callo
Trapianto in terreno
dopo 3-4 settimane
formazione di calli
al margine dei
dischi fogliari
trasferimento su terreno
induttore di radici
auxine
agente
selettivo
in coltura
2-4 settimane
citochinine
trasferimento su
terreno stimolatore di
germogli
Effe@o del bilancio ormonale auxine/citochinine sul differenziamento di germogli e radici E aAvata l espressione di tu@a una serie di geni che perme@ono il differenziamento della parte epigea o radice Scrophularia sp
Bilancio ormonale Auxine Alto Citochinine Basso Rizogenesi Embriogenesi Formazione di radici Formazione di callo Formazione di germogli avven.zi Crescita di germogli adcellari Basso Alto RIGENERAZIONE DI PIANTE IN VITRO
dischetto fogliare co-coltivato
CALLO
GERMOGLI
RADICI
Auxina/Citochina
Auxina/Citochina
Auxina/Citochina
RIGENERAZIONE DI PIANTE IN VITRO
radici
Auxina/Citochina
germogli
Auxina/Citochina
Produzione di una pianta transgenica Agrobacterium tumefaciens per
produzione
di PIANTE TRANSGENICHE
DICOTILEDONI
MONOCOTILEDONI
Alcuni protocolli elaborati hanno permesso
l’utilizzo di A.tumefaciens anche in mais e riso
Le monocotiledoni non producono Acetosiringone
in risposta ad una ferita--> per questo sono recalcitranti
alla trasformazione con A. tumefaciens
Sono necessari per queste specie altri sistemi di
trasferimento ed integrazione del gene esogeno nel
genoma della cellula vegetale
METODI DIRETTI DI TRASFORMAZIONE
M E T O D I D I R E TT I D I TRA S F O RMAZ IO N E GE N E T I CA D E LL E PI ANT E • • • • • M icr o-p r o ie tt ili/GE N E G UN T ra tt ame nto c on PEG Ele tt r opo razi on e M icr o- i n iezi on e d i DNA I nf il t razi on e p r otop las t i C ell u la ve g e t ale p riva d i p ar at e T ra tt ame nto c on e n zimi • cell u lasi • p ec t i n asi • Trasformazione genetica delle piante : metodo biolistico
plasmide
Particelle
• oro (1.5-3.0 µM)
• tungsteno
• callo
• cellule
• embrioni
• Usato soprattutto per piante recalcitranti alla
trasformazione genetica diretta (es. MONOCOTILEDONI)
• Trasformazione genetica delle piante : metodo biolistico
• Piccole sfere metalliche coperte da DNA
(micro-carrier)
• Contenute in microproiettili di oro
teflon (macro-carrier)
Cellule da
bombardare
• Accelerazione dei macroproiettili ed
entrata dei microproiettili all’interno
della cellula vegetale
• Tessuti ed organi vegetali bombardati
Cellule, embrioni, tessuti fogliari,
fiori, semi etc
macroproiettile
Cellule
Particelle
coperte
di DNA
Trasformazione gene.ca delle piante n. Trasformazione gene.ca delle piante n. Metodi di trasformazione genetica delle piante Agroinfezione
A. tumefaciens
Co-coltura di
Agrobacterium con
frammenti di piante
Metodo biolistico
Plasmide Ti con
gene desiderato
DNA trasferito
alle cellule vegetali
Particelle ricoperte
di DNA codificante
per il gene desiderato
Bombardamento di
frammenti vegetali
con proiettili
Cromosoma integrato
con il DNA codificante
per il gene esogeno
Moltiplicazione
delle cellule
(callo)
cellula nucleo
vegetale
Rigenerazione di
germogli e radici
Pianta con nuove
caratteristiche
applicazione di
un impulso
elettrico
protoplasti
digestione
con enzimi
• cellulasi
• pectinasi
DNA esogeno
cuvetta
DNA
esogeno
Cellule vegetali
formazione di
pori nella
membrana
cellulare
Cellule vegetali
trasformate
Trasformazione gene.ca delle piante n. Trasformazione gene.ca direJa di piante di Arabidopsis thaliana mediante infiltrazione Stadio di fioritura
Lavaggio per allontanare i
batteri in eccesso
Infiltrazione in
una coltura di
A. tumefaciens
kan +
kan-
kan +
kanamicina
Piante transgeniche
(frequenza di ca 5%)
Raccolta dei semi e semina
su terreno selettivo
Il processo di trasformazione via A. tumefaciens avviene con una
scarsa efficienza
E’ necessario distinguere precocemente e rapidamente
le cellule vegetali effettivamente trasformate da quelle in cui il gene
esogeno non si è inserito stabilmente nel genoma
Oltre al gene esogeno controllato da un promotore costitutivo o
inducibile, tra il LB e RB del T-DNA viene quindi clonato anche un
gene marcatore selettivo
Trasformazione genetica delle piante
Geni marcatori
selettivi
nptII
resistenza alla kanamicina
visibili*
non distruttivi
GUS A
LUC
X-glucuronide
luciferina
GFP
hyg resistenza all’igromicina
bar resistenza al glifosate
bet degrada le betaine,
sostanza tossica per
le piante
man converte il mannitolo, non
utilizzabile dalle piante,
in sostanze semplici
utilizzabili come fonte di carbonio
β-glucuronidase
luciferasi
ATP luce
* geni REPORTER
GFP
autofosforilazione
P GFP
Caratteristiche del vettore di A. tumefaciens
Gene
Promotore marcatore Promotore Gene esogeno
Bordo destro
• S35-CamV
• Actina
• Promotori
inducibili
Sequenza
Terminatrice
• nos
Bordo sinistro
Sito multiplo di
clonaggio
HindIII EcoRI SacI XbaI XhoI
Calli resistenti
Calli suscettibili
non trasformati
Trasformazione gene.ca delle piante n. Analisi molecolare delle piante/cellule
modificate geneticamente Numero di copie
integrate nel
genoma vegetale
Livello di
espressione
dell’mRNA
Livello di
espressione
della proteina
Analisi Northern
Analisi Southern
Analisi Western
RT- PCR
qRT-PCR
Sovraespressione dei geni AtDXS e AtDXR in
radici avventizie di S. sclarea
qRT-PCR
RT-PCR
Transgenic roots lines
M EV 1 2 3 4
300 bp
5 6 7 8 9 10 NS
DXS
DXR
300 bp
18 S
Sovraesressione dei geni AtDXS e AtDXR in
radici avventizie di S. sclarea
Linee di radici avventizie
EV 3
68 kDa
5
Linee di radici avventizie
7
EV
DXS
actin
54 kDa
4
7
9
DXR
actin
PlantaLab
Vantaggi della Trasformazione Plas.diale • Notevole accumulo di proteina esogena • Contenimento genico • Possibilità di espressione policistronica da un singolo promotore espressione simultanea di più transgeni con un unico evento di trasformazione • Assenza di silenziamento genico • Ricombinazione omologa Es. geni per enzimi
della fotosintesi
DNA del cloroplasto
di O. sativa
VeJori u.lizza. Spe I Spe I Sito d’inserzione
Spe I rbcL Prrn 1.55 kb aadA TpsbA 1.3 kb accD 1.29 kb pZS197
AscI AscI rbcL 1.55 kb pZSMCS13
Prrn AscI PacI aadA 1.3 kb TpsbA accD 1.29 kb Trasformazione cloroplastica di piante
Vantaggi
Maggiore espressione del transgene
Nessuno effetto posizione e fenomeni di silenziamento
genico
Espressione di più geni controllati da un solo promotore
Eredità materna
Limiti: rigenerazione difficile da protolasti
Biosintesi di terpeni in pinata CYTOPLASM MVA pathway MITOCHONDRIA Ubiquinones FPP Ace.l-­‐Coa AACT x2 Acetoacetyl-­‐CoA HMGS HMG-­‐CoA PMK Cytokinins Thiamine DXR MEP CMS CDP-­‐ME DMAPP CMK CDP-­‐MEP MCS ME-­‐cPP MVP HDS HMBPP MVPP IDS DMAPP GGPS IDI IPP IPP IDI DMAPP x3 GGPP x3 x2 FPP Phytosterols GPP Monoterpenes Chlorophylls Carotenoids Tocopherols ABA Phylloquinones Plastoquinones GGPS Gibberelins Polyprenoids Brassinosteroids Isoprene GPS x1 FPS Sesquiterpenes DXS DXP MVA MVK PMD G3P+Pyruvate Pyridoxol FPS IPP MHGR PLASTID MEP pathway GGPP Diterpenes Abietadiene synthase?? ? ? ? ? ? Abie.c Acid ? Aethiopinon
e Influenza del sistema di trasformazione sull’espressione del transgene
via Agrobacterium1. semplici pattern di integrazione .
2. inserimento di geni in regioni eucromatiche ‘zone espresse”
Ma…
1. non è efficiente per l’inserzione sito-specifica
2. formazione di siti di integrazione complessi
via bombardamento
1. siti multipli di inserzione
2. nessun sito preferenziale di integrazione.
3. efficiente per l’integrazione sito-specifica del tarnsgene nel genoma
4. vettori più semplici
Recenti sviluppi per l’ottimizzazione
dell’espressione di un transgene
1. stabilizzare l’ espressione ed evitare fenomeni di silenziamento del
transgene
1. Il fenomeno di silenziamento genico in piante transgeniche
è abbastanza comune
Strategie per stabilizzare l’espressione del transgene
1. Disegno accurato del vettore di espressione.
2. Controllo del processo di integrazione del transgene nel genoma vegetale.
3. Soppressione del sistema endogeno delle piante di silenziamento
Strategie per ottimizzare l’espressione di un transgene
Le condizioni “in vitro” possono influenzare
negativamente l’espressione del transgene variazione somaclonale
Quindi,
• limitare al minimo la fase in vitro
• limitare l’esposizione a fitormoni contenuti neli mezzi.
• Favorire l’embriogensi, se possibile, all’organogenesi.
Le condizioni “in vitro” possono influenzare
negativamente l’espressione del transgene variazione somaclonale
Quindi,
• limitare al minimo la fase in vitro
• limitare l’esposizione a fitormoni contenuti neli mezzi.
• Favorire l’embriogensi, se possibile, all’organogenesi.
Costrutti per una stabilità di espressione del transgene
1. Scelta del promotore: è preferibile usare promotori endogeni vegetali ed evitare
promotori virali.
2. Evitare strutture trascrizionali invertite e ripetute
(Promotore X-Gene 1-nos3’:: nos3’-Gene 2-Promotore X or Y)
3. Aggiunta di sequenze MARS ai due lati del transgene
Matrix attachment regions (MAR) conosciute anche come regioni di attacco
allo scaffold/matrice (S/MARs), sono sequenze di DNA nei cromosomi degli
eucarioti a cui si lega la matrice nucleare.
Questi elementi costituiscono punti in cui il DNA si ancora allo scaffold
cromatinico e servono per organizzare la cromatina in domini strutturali.
Studi su singoli geni hanno portato alla conclusione che la dinamica e
complessa organizzazione della cromatina mediata dagli elementi S/MAR
gioca un ruolo importante nella regolazione dell'espressione genica.
Quando MARs sono localizzate ad
entrambi i lati di un transgene la
loro presenza permette in molti casi
una più alta e stabile espressione
del transgene, probabilmente
minimizzando il silenziamento
genico
Matrix attachment regions (MARs) are
DNA sequences that help generate and
maintain an open chromatin domain that is
favourable to transcription
L’aggiunta di regione MAR
al gene GUS aumenta l’espressione
del gene GUSin piante di tabacco
Co-trasformazione con due costrutti separati: uno contenente il gene
di interesse e l’altro il gene marcatore
Rimozione del gene marcatore mediante la ricombinasi
Cre-lox
Marker gene Trait gene
Cre (Causes recombination) ricombinasi
Cre Recombinasi è un enzima derivato del
batteriofago.
The enzima usa un meccanismo di
ricombinaizone simile a quello della
toposisomerasi I
loxP
loxP
CRE
Trait gene
+
loxP
Catalizza eventi di ricombinazione specifica tra due siti target di
riconoscimento (loxP sites), di 34 base pair (bp) con due sequenze
palindromiche di 13bp che fiancheggiano una regioen spaziatrice di 8 bp
region.
Se il gene marcatore è posto tra due sequenze loxP, la pianta transgenica che
contiene il gene marcatore (insieme al transgene di interesse):
1) è incrociata con una pianta trasformata con il gene codificante la ricombinasi Cre e
la progenie viene analizzata mediante PCR per l’assenza del gene marcatore;
2) oppure trasformata/co-trasformata con un vettore contenente il gene Cre per la
ricombinasi
Rimozione del gene marcatore mediante la ricombinasi Cre-lox
marcatore
trans
gene
trans
gene
1, 5
piante con il gene marcatore
3, 4, 6,7 piante senza il gene marcatore
1. Clonaggio (creazione della cassetta d’espressione del
transgene)
2. Trasformazione (via Agrobacterium o altro metodo)
3. Selezione piante trasformate (uso di marcatori selettivi)
4. Screening del materiale con appropriata espressione
genica
5. Isolamento delle linee omozigoti
6. test delle piante ottenute (analisi molecolari e
d’espressione genica)
Modificazione di alcuni componen. delle vie metaboliche e prodoO nutriteu.ci Modifica dei Lipidi nuovi oli con un più alto contenuto di PUFA Modifica dei carboidra. • amido meno digeribile -­‐Transito intes>nale -­‐diabete • barbabietola che produce fru@ano invece di saccarosio meno calorie Aumento del contenuto di vitamine alleviare i problemi di carenze Aumento del contenuto di aminoacidi essenziali Aumento del valore nutrizionale Per la presentazione ppt
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