PGS 20IZ146.0.0 – MOD. 40IZ329.0.0
PROGETTO DI RICERCA CORRENTE IZS PLV 06/09 RC
Titolo del progetto:
“Studio di geni candidati per “selezione assistita da marcatori”, ai fini dell’incremento della
resistenza a malattie in specie animali di interesse zootecnico”
Responsabile Scientifico: Dott. Pier Luigi Acutis
Ricerca finanziata da: Ministero della Salute - Dipartimento della Sanità Pubblica Veterinaria,
della Sicurezza Alimentare e degli Organi Collegiali per la Tutela della Salute
Sintesi
Questo progetto si basa sull’approccio gene candidato al fine di individuare possibili marcatori di resistenza
a tubercolosi bovina, lentivirosi e mastite stafilococcica caprina, lattococcosi nella trota.
Per lo studio sulla tubercolosi è stata analizzata, mediante sequenziamento diretto, la variabilità dei geni
NRAMP1/SLC11A1 e TLR2 in bovini di razza Piemontese. Sono stati identificati 14 SNPs nel gene
NRAMP1/SLC11A1 e 18 SNPs nel gene TLR2. L’analisi funzionale ha evidenziato come particolarmente
interessanti, per futuri studi di associazione, uno SNP del gene NRAMP1/SLC11A1 e 7 SNPs di TLR2.
Per quanto concerne il virus dell’Artrite-Encefalite caprina (CAEV) è stato analizzato il gene CCR5. La
sequenza di CCR5 è stata descritta per la prima volta nella capra. E’ stato effettuato uno studio casocontrollo su due focolai di CAEV in capre di razza Camosciata: il polimorfismi rs925 è risultato associato
ad un incremento della suscettibilità. I risultati ottenuti indicano quindi che è possibile diminuire la
suscettibilità delle greggi caprine al CAEV selezionando negativamente gli animali portatori delle suddette
mutazioni. Sono state inoltre effettuate prove per valutare la permissività di linee fibroblastiche di animali
ad alta e bassa carica provirale: sono stati ottenuti risultati significativamente differenti, importante prova a
favore di un forte ruolo dei fattori propri dell’ospite, in particolare del gene TRIM5.
Il coinvolgimento di fattori genetici nella resistenza alla mastite indotta da Staphylococcus aureus nei
caprini è stato indagato partendo da un precedente studio genome-wide sulla variazione del profilo di
espressione genica in corso d’infezione. Durante il presente studio è stata eseguita la validazione di un set di
geni di riferimento utili per la normalizzazione dei dati di espressione di geni target in cellule somatiche di
latte caprino, dato non ancora riportato in letteratura. L’analisi in RT-qPCR dei geni che all’analisi con
microarray hanno mostrato il foldchange significativo più elevato (PTX3 e SPPI) ha confermato la
differenza di espressione. Con la caratterizzazione dei due geni, eseguita tramite sequenziamento diretto
della regione codificante, sono stati identificati tre SNPs in SPP1 e tre SNPs in PTX3, che potranno essere
oggetto di studi di associazione.
Nello studio sulla lattococcosi nella trota sono stati descritti 37 SNPs nel dominio beta-1 del gene MHCII.
Uno di essi (140T) è risultato associato a resistenza, sia come singolo allele sia come aplotipo, e potrebbe
rappresentare un marcatore da impiegare per un controllo alternativo alle strategie vaccinali e
farmacologiche al momento in uso.
In conclusione, il presente progetto di ricerca ha messo in evidenza come, nel caso sia di diverse malattie
infettive sia di diverse specie, possa essere evidenziato un possibile ruolo di fattori genetici dell’ospite. I
risultati più promettenti emersi sono quelli relativi al CAEV e alla lattococcosi. E’ auspicabile
l’approfondimento del ruolo dei fattori genetici identificati che, se venisse confermato, permetterebbe
l’applicazione su campo dei risultati ottenuti, mediante l’implementazione di progetti pilota di selezione
genetica da applicare in singoli allevamenti con elevata prevalenza delle malattie oggetto di studio.
Quest’approccio potrebbe rappresentare un’efficace sistema di limitazione delle infezioni, se non di
completa eradicazione, in combinazione con strategie già esistenti.
Parole chiave: Selezione assistita da marcatori, polimorfismo, resistenza genetica