I NOSTRI GENI IN FORMA CON ATTIVITA` FISICA E DIETA Di

I NOSTRI GENI IN FORMA CON ATTIVITA’ FISICA E DIETA
Di Francesco Perrotta
Da una recente ricerca del Preventive Medicine research Institute di Sausalito nella California
,alcuni ricercatori hanno condotto uno studio che e’ stato pubblicato di recente sulla rivista
proceeding of the National Academy of Science (PNSAS) secondo la quale la dieta abbinata
all’attivita’ fisica -motoria possono migliorare il nostro DNA. Ma cosa e’ il DNA: Il DNA (Acido
DesossiriboNucleico) è detto quel materiale genetico che risiede nelle cellule nucleate del corpo.
Ogni cellula somatica, possiede il DNA organizzato in 46 cromosomi : le cellule-uovo ,nella
femmina, e gli spermatozoi, nel maschio , posseggono metà corredo cromosomico, vale a dire 23
cromosomi. All’atto del concepimento di un bambino, lo spermatozoo, si fonde tutt’uno con la
cellula-uovo, e conseguentemente ogni essere umano eredita metà del proprio bagaglio genetico da
sua madre e ugual misura dal padre biologico.
Ma vediamo prima cos’e’ un gene:
Il gene è un'unità ereditaria, che risiede in una zona specifica del cromosoma, è considerato il
responsabile della manifestazione dei caratteri fenotipici specifici ed e’ capace di cambiamenti. In
genetica molecolare è una sequenza di nucleotidi che contiene l'informazione per la sintesi
dell'RNA messaggero, che induce la sintesi di una catena polipeptidica. Dalla letteratura scientifica
il significato di gene è ascritto agli studi seguiti da Mendel (legge di Mendel) e che determinano i
fattori ereditari e le caratteristiche specifiche, ma nel mondo della medicina dobbiamo la paternita’
a W. Johannses nel 1909 la parola gene. Il gene in quell’epoca era considerato particella
ereditaria unitaria , un'unità di ricombinazione, di funzione ,di mutazione; ma negli ultimi decenni
nella comunita’ scientifica da ricerche ottenute ne e’ emerso che non sono conciliabili con le 3
definizioni dette poc’anzi. A tale prova di scientificita’ M. Demerec nei batteri e Benzer nei virus
batteriofagi dichiarano che i geni non sono unità indivisibili ma hanno tantissimi "siti" mutabili e
ricombinabili; ogni gene corrisponde ad un più breve segmento di DNA che codifica una singola
proteina, un lieve cambiamento in un nucleotide produce una mutazione genetica perche’ viene
alterato un codone che porta alla sostituzione di un amminoacido in un enzima cioe’ in una
proteina funzionale. Questi studi sono stati evidenziati da C. Yanofsky che fatto notare che ad
una sequenza di mutazioni lungo il cromosoma corrisponde una sequenza di amminoacidi sostituiti
lungo la catena proteica; da qui ne scaturisce che vi e’ un parallelismo tra il gene e la catena
polipeptidica da esso prodotta, nel senso che l'ordine e la posizione relativa delle mutazioni nel gene
sono in direttettamente rapportate alle sostituzioni di amminoacidi nella catena polipeptidica.E’
affermato oggi che il gene funziona trascrivendosi sull' RNA messaggero, il quale si associa ai
ribosomi che svolgono la sintesi proteica; ciò che risultava poco chiaro era la modulazione
dell'azione genica, vale a dire il funzionamento in tempi diversi dei vari geni.Si considera invece
genoma tutto il DNA di un organismo, compresi i suoi geni, che trasportano tutte le informazioni
per produrre le proteine volute dall'organismo. Queste proteine determinano anche l'apparenza
dell'organismo, il modo migliore in cui il corpo possa metabolizzare il ciboi e anche le infezioni, e
in molti casi anche come esso agisca.Il DNA è composto da quattro particelle chimiche dette basi :
A,T,C e G che sono ripetute anche miliardi di volte all'interno di un genoma. Il genoma dell’uomo
ha 3 miliardi di basi. L’ordine delle 4 particelle chimiche A,T,C e G cosi in sequenza è
importante: in quanto determina tutte le diversità della vita, di un organismo umano, che si tratti di
un'altra specie vivente ed ognuna ha un proprio genoma il cuore del progetto
Progetto di ricerca :
la ricerca e’ stata sperimentata su un campione di 30 uomini selezionati in base al requisito di
livello minimo di rischio di cancro alla prostata. Il gruppo selezionato e’ stato sottoposto a 3 mesi di
notevoli cambiamenti di abitudini e stile di vita con una dieta a base prevalentemente di verdura e
legumi, una camminata di 1ora e 30 min.,1 ora di relax e esercizi ogni antistress ogni giorno
L’azione terapeutica ha dato risultati eccellenti al termine del periodo dei 3 mesi e non solo
nell’aspetto del fisico cioe’ la parte esteriore del soggetto ma in particolar incidenza nella biopsia
della prostata.Nella verifica finale della ricerca gli studiosi hanno rilevato modifiche nell’attivita’ di
501 geni di cui 48 si erano accesi e 453 al contrario si erano spenti,di questi secondo i ricercatori
americani fanno parte un numero alto di geni noti in quanto scaturiscono i cosiddetti tumori. Questa
importante ricerca scientifica muta completamente il nostro modo di pensare e di orientarci quando
spesso affermiamo che non noi possiamo fare nulla per cambiare il nostro destino e con passiva
rassegnazione diciamo che e’ tutto scritto nei nostri geni ;lo studio al contrario dimostra che
attraverso una giusta dieta alimentare e una moderata ma continua attivita’ fisica possiamo
migliorare i nostri geni
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FRANCESCO PERROTTA