31mm x 31mm 31mm x 31mm MARTEDÌ 30 SETTEMBRE 2014 ANNO IV N. 769 Ottica Vista Center: un punto vendita diverso per ogni città È un periodo particolarmente intenso quello che vive Gian Marco Vecchiatti, terza generazione di una famiglia con una lunga tradizione nell’ottica: domenica si è tenuta a battesimo il suo terzo negozio in Liguria, ad Alassio, mentre a novembre aprirà il secondo centro ottico ad Asti, nei locali dello storico Caffè Ligure L'Ottica Vista Center è nata nel 1973 a Torino, quando Anna Maria Bertazzo, madre di Gian Marco Vecchiatti, fresca del diploma in Ottica, ha aperto il suo primo negozio, per poi spostarsi ad Asti dal 1988 (nella foto, la sede di via Garibaldi). In realtà l'ottica è una tradizione di famiglia, infatti già il nonno di Anna Maria era ottico ad Este, in Veneto, dove ancor oggi i discendenti possiedono un negozio. Nel corso degli anni l’attività si è molto ampliata e ora si accinge a estendersi ulteriormente. Domenica è stata la volta della prima apertura ad Alassio, cioè il terzo punto vendita ligure di Ottica Vista Center che va ad affiancarsi a quelli già presenti a Loano e Albenga, tutti in provincia di Savona. Il nuovo spazio, improntato allo stesso format identificativo degli altri negozi, con gli arredi bianchi e il mare come leit motiv, è collocato nella centralissima piazza Partigiani, all’angolo con corso Dante, noto e molto frequentato per via del celebre Muretto. Con una superficie di 110 metri quadrati e ben 7 vetrine, il centro, in cui lavorano due diplomate in ottica, è caratterizzato da un’offerta ampia e variegata. «Proponiamo tutte le più grandi griffe, ma anche occhiali vintage originali e montature di design. L’obiettivo è calibrare l’offerta a seconda della città: ad Alassio c’è una clientela di un certo tipo, per cui ci rivolgiamo anche a un target alto spendente che cerca qualcosa di particolare», spiega a b2eyes TODAY Gian Marco Vecchiatti. Grandi novità anche per la sede astigiana del centro ottico, che entro il mese di novembre andrà al raddoppio. «Il nostro storico negozio di via Garibaldi, dove lavorano quattro persone, verrà trasformato in un outlet dai prezzi molto convenienti dove proseguiremo con una politica commerciale orientata al risparmio. In corso Alfieri invece, nel locale storico e di grande prestigio in cui si trovava l'ex Antico Caffè Ligure, apriremo un nuovo centro con cui potremo ampliarci e offrire alla clientela servizi ancora più specializzati, occupandoci ad esempio di benessere visivo per i più piccoli e di ipovisione», prosegue Vecchiatti. Collocato su due piani di 120 mq ciascuno, il punto vendita sarà, infatti, equipaggiato con una strumentazione d'avanguardia per lo screening di tutti i principali deficit visivi e ospiterà più studi con specialisti in ottica, optometria e ortottica. (Nicoletta Tobia) VisionOttica approda al Salone Nautico con il benessere visivo La prima insegna glocal del settore è partner in esclusiva per l’ottica della 54esima esposizione che si terrà a Genova da domani fino al 6 ottobre L’importanza di proteggere la vista anche in condizioni di vento e di variazioni di luce: è l’idea che ha spinto VisionOttica a partecipare alla manifestazione, che in questa edizione presenta un volto completamente nuovo, 180.000 mq di superficie a disposizione, di cui 100.000 in acqua, 760 espositori, mille imbarcazioni presentate. «I visitatori arrivano da tutta Italia e dall’estero e siamo davvero lieti di sensibilizzarli sull’importanza di tutelare il proprio benessere visivo anche durante la vita in mare e le attività sportive - dichiara Angela Muto, marketing manager di VisionOttica – Un compito che ci assumiamo coerentemente con il posizionamento della nostra insegna che unisce centri ottici d’eccellenza per la qualità delle prestazioni professionali e i servizi offerti». Gli ottici e optometristi VisionOttica, con il supporto tecnico di Essilor Italia, accoglieranno i visitatori presso lo stand dove potranno effettuare gratuitamente degli screening visivi e ricevere consigli sulle montature da sole tecniche e le soluzioni ottiche più adatte (nella foto, la locandina dell'iniziativa). 202mm x 31mm 30mm x 31mm 30mm x 31mm MARTEDÌ 30 SETTEMBRE 2014 ANNO IV N. 769 Marco Tovaglia TODAY Cheratocono e diabete: una correlazione ci può essere L’affezione corneale, ben nota ai professionisti della visione, non smette mai di stupire per la grande mole di risvolti relativi alla sua genesi e alle sue manifestazioni In uno studio, condotto al Wills Eye Hospital tra gennaio 2008 e agosto 2012, sono stati monitorati due grandi gruppi di pazienti in parte affetti da cheratocono (1.377 soggetti) e, nella compagine di controllo, non interessati dalla patologia (4.131 soggetti). Lo scopo della ricerca è stato di verificare se la patologia corneale potesse avere una correlazione con il diabete mellito. Sempre nell’ambito di tale screening, sono stati monitorati 75 pazienti con diabete mellito di tipo 2 con cheratocono in comparazione con 225 pazienti, anch’essi affetti da cheratocono, ma senza i caratteri del diabete. Ebbene, è emerso un dato interessante che sottolinea una stretta correlazione del diabete mellito con il cheratocono. In particolare è stato riscontrato in 93 pazienti sui 1.377 (6,75%) un cheratocono conclamato. Inoltre, da altri studi sempre correlati alla disfunzione pancreatica, si è evidenziato come l’elevata presenza di zuccheri nel sangue, in soggetti fortemente esposti alle radiazioni UV del sole, possa agire da Cross-Linking naturale sulla struttura collagenea della cornea. [email protected] Al Silmo per riscoprire il valore dell’internazionalità L’Italia è un paese unico e autoreferenziale, ma va riconosciuto alla Francia e a Parigi di essere stati gli apripista del “made in” nel Dopoguerra con Dior e Chanel e il valore dell’internazionalità che la Ville Lumière è ancora in grado di esprimere Silmo e Parigi sono una cosa sola quando decidi di andarci. Visiti la fiera e ti fai corteggiare un po’ dalla città che è in grado di insegnarti molto in poco tempo. Raggiungere il Silmo (la 48esima edizione si è conclusa ieri a Paris Nord Villepinte, ndr) dall’aeroporto internazionale è comodo, anche se il profumo dei croissant di Saint Germain e le boutique dei boulevard sono una meta lontana. Il Silmo è diventato un piccolo Mido: saluti i manager italiani, lo staff di Anfao, il presidente Cirillo Marcolin e riconosci molti volti dell’ottica nei corridoi che portano al Village. «Sono qui per trovare delle nuove idee, delle novità», mi dice una gentile signora di Roma. Gli inglesi direbbero catch, catturare. E il Silmo si presenta sulla carta con un palinsesto di novità (lusso-merchandising-moda) che alla fine si diluiscono nella fiera senza macchiare. Visito lo spazio del merchandising e sono deluso dai proclami: sono attratto solo da un lunghissimo tavolo multicolorato e imbastito di occhiali che viene fotografato da tutti, proprio per catturarci l’idea che c’è dentro. Poco, forse per questo i negozi di ottica parigini hanno per lo più pessime vetrine. Mio padre, albergatore, parlava il parigino e mi ha insegnato che l’unica città internazionale d’Europa è Parigi. Allora cerco quel valore tra gli stand: cerco il senso dell’internazionalità. Conosco un designer-artista coreano che disegna e produce occhiali in plastica sofisticati e unici ma costosi (200 dollari all’ottico), due giovani portoghesi che puntano a occhiali con lenti piatte, asserendo che il prossimo anno sarà la moda internazionale, e che vengono in Italia a imparare come farli, due olandesi simpatici che allestiscono lo stand come una cambusa con erogatori di liquido per la pulizia delle lenti che esce da bottiglie coloratissime e simpatiche. Nessuno di questi per il momento ha mai partecipato al Mido. Sono veneziano, lo sapete, e i miei antenati andavano nelle Indie via mare a trovare spezie e stoffe preziose mai viste allora per riportarle a Venezia e rivenderle ai tedeschi, agli inglesi... Credo che dobbiate riappropriarvi anche voi, senza mettere in discussione il made in Italy, del valore dell’internazionalità che è in grado di attirare un pubblico specifico e multiforme. Partire come tanti “Marco Polo” e tornare a casa mettendo in bella mostra la vostra scoperta tra tanto già visto. Un particolare importante. Non tralasciate di far parlare il prodotto anche senza di voi, dategli una veste, una bandiera, descrivetelo in poche righe dalle vostre vetrine raccontandolo da dentro, per come lo avete conosciuto. Il pubblico apprezzerà il vostro ruolo di talent scout internazionali, divulgatori di emozioni. (Nicola Di Lernia) 38mm x 31mm Direttore responsabile: Angelo Magri Coordinamento redazionale: Francesca Tirozzi E-mail: [email protected] Supplemento al 30 settembre 2014 di b2eyes.com reg. presso Tribunale Milano, n. 292, 17-06-2009 © La riproduzione dei contenuti è riservata 38mm x 31mm