il cheratocono - Studio Dr. Alessandro Pezzola

IL CHERATOCONO
Il cheratocono è una malattia della cornea che è la parte trasparente dell’occhio, davanti all’iride e
alla pupilla.
Nel cheratocono la cornea progressivamente si assottiglia e si deforma, assumendo appunto una
forma conica invece che sferica.
L’aumento della curvatura corneale genera una miopia ingravescente e la sua deformazione
causa un astigmatismo progressivo. Le immagini, quindi, risultano nel tempo sempre più sfuocate
e distorte.
Nell’85% dei casi il coinvolgimento è bilaterale.
Cause:
Non sono note; c’è una predisposizione congenita, ma la maggior parte dei casi non hanno
familiari con cheratocono. Se un genitore ne è affetto, le possibilità di ereditarlo sono pressappoco
1 su 10. In alcuni casi è stato notato che lo strofinarsi frequentemente gli occhi ne ha favorito
l’insorgenza o peggiorato l’evoluzione: tale manovra è quindi vivamente sconsigliata ai pazienti con
cheratocono.
Sintomi.
Insorgono di solito dopo la pubertà, talora il paziente si accorge più tardi ad es. a 25-30 anni.
Questo per il lento e impercettibile peggiorare della visione, di solito in un solo occhio.
La progressione avviene per 10 o 20 anni poi la malattia si stabilizza per tutta la vita.
Nella fase iniziale, si possono correggere l’astigmatismo e la miopia con occhiali adeguati o,
meglio, con lenti a contatto semirigide. Nei casi più gravi insorgono delle opacità al centro della
cornea che ostacolano gravemente la visione.
Molto raramente lo strato corneale più interno (membrana di Descemet) si rompe con
edemizzazione improvvisa della cornea e rapido peggioramento visivo e dolore (cheratocono
acuto).
Diagnosi.
L’oculista può sospettarlo con un esame di routine, però solo la “mappa corneale” e la
“pachimetria” (eseguibili con sofisticate apparecchiature) sono in grado di svelarne le fasi precoci e
monitorarne l’evoluzione nel tempo.
Trattamento.
Le lenti a contatto semirigide sono indispensabili quando gli occhiali non sono più sufficienti.
Quando le opacità centrali o l’astigmatismo irregolare è tale da impedire irreversibilmente la
visione, si ricorre al trapianto della cornea.
Questo intervento consiste nel sostituire un dischetto centrale (7-8mm di diametro) di cornea
malata con uno analogo di un donatore sano. I risultati dell’intervento sono positivi in oltre il 90%
dei casi, ma l’intervento richiede un lungo periodo di controlli medici per evitare il rischio di rigetto
(6 mesi – 1 anno).