www.gistonline.it Newsletter numero 59 Settembre 2014 AGLI ASSOCIATI, AMICI E SIMPATIZZANTI di A.I.G. ASSOCIAZIONE ITALIANA GIST ONLUS Uguaglianza nell’assistenza sanitaria ai pazienti oncologici In questo numero “Uguaglianza nell’assistenza sanitaria”, questo chiedono le Associazione dei pazienti oncologici, firmatarie del ‘Manifesto per i diritti dei pazienti oncologici’, che è stato presentato ufficialmente il 10 luglio 2014 a Roma, in occasione del Forum istituzionale, al quale hanno partecipato parlamentari di maggioranza e opposizione, stampa nazionale e Associazioni di pazienti. La nostra Associazione, come altri gruppi impegnati nella difesa dei diritti dei pazienti oncologici, ha nel tempo riscontrato gravi difformità tra le Regioni nell’assistenza e nella cura delle patologie oncologiche. Tali difformità, che sono palese violazione dei principi costituzionali dell’uguaglianza di tutti i cittadini (art. 3) e del diritto alla salute (art. 32), incrementano il preoccupante fenomeno della migrazione sanitaria. Ad aumentare il divario nell’assistenza tra le diverse aree del Paese ha contribuito in questi anni la riforma del Titolo V della seconda parte della Costituzione, con la conseguente autonomia regionale. AIG ha aderito alla campagna La salute, un bene da difendere, un diritto da promuovere, lanciata da Salute Donna Onlus e finalizzata ad ottenere un’effettiva salvaguardia del principio di uguaglianza nella tutela della salute, nonché un’indicazione chiara circa le modalità di accesso alle prestazioni sanitarie transfrontaliere. Nell’ambito della Campagna è stato sottoscritto da Salute Donna Onlus e da altre 9 Associazioni, tra cui AIG, Il Manifesto per i diritti dei pazienti oncologici, ed è stata promossa una campagna per invitare tutti i cittadini a sottoscrivere il Manifesto a favore dell’uniformità dei diritti e dell’uguaglianza dell’assistenza sanitaria. pag 2 La nostra missione Informare e sostenere i pazienti affetti da Tumore Stromale Gastrointestinale e le loro famiglie. Migliorare la qualità di vita delle persone colpite da GIST, attraverso la promozione e la tutela dei diritti dei malati con tumore raro nella ricerca, nella bioetica, nella salute, nelle politiche sanitarie e sociosanitarie. pag. Uguaglianza nell’assistenza sanitaria ai pazienti oncologici 1 Regorafenib / Stivarga nella terapia di terza linea per i GIST 3 I GIST all’ASCO 2014 5 Il punto di vista dei pazienti nella valutazione delle terapie 8 Linee Guida ESMO 2014 9 Eventi e Attività 10 Visione Un futuro migliore per i pazienti con GIST. Disponibilità dei migliori trattamenti esistenti e accesso a tutti i farmaci disponibili per tutti i pazienti italiani. Conoscenza diffusa della patologia e dei problemi a essa correlati I pazienti con GIST devono essere presenti e rappresentati in tutti i luoghi istituzionali dove si decide della loro salute Perché nessun malato di GIST sia solo – Newsletter di A.I.G. Settembre 2014 da pag. 1 pag. 2 “Uguaglianza nell’assistenza sanitaria ai pazienti oncologici” E’ possibile sottoscrivere il manifesto dal nostro sito www.gistonline.it, oppure scaricarlo dal sito http://www.salutebenedadifendere.it/ Tutti i cittadini sono invitati a sottoscrive il Manifesto a favore dell’uniformità dei diritti e dell’uguaglianza dell’assistenza sanitaria. Perché di di A.I.G. - Settembre Perchénessun nessunmalato malatodidiGIST GISTsiasiasolo solo– –Newsletter Newsletter A.I.G. -15 giugno2014 2014 pag. pag.53 Regorafenib / Stivarga nella terapia di terza linea per i GIST Contesto: • Il farmaco Regorafenib (nome commerciale Stivarga®) è efficace in due tipi di tumore: per la cura del Carcinoma al Colon Retto (mCRC) e per i GIST resistenti a Imatinib e Sunitinib, le due terapie approvate sinora per il suo trattamento. • La Food and Drug Administration (FDA) Americana, ha approvato Regorafenib per il trattamento dei pazienti affetti da Carcinoma del Colon Retto il 27 settembre 2012 e per il trattamento in terza linea terapeutica dei GIST il 25 febbraio 2013 • L’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha autorizzato il 26/08/2013 l’immissione in commercio di Regorafenib per il trattamento del Carcinoma del Colon Retto ed il 30 luglio 2014 l’ha autorizzato per il GIST. • L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) il 20 novembre 2013 ha autorizzato Regorafenib per il mCRC (GU Serie Generale n. 286 del 6-12-2013), ma non l’ha ancora autorizzato per il GIST. Il 30 luglio 2014 il nuovo farmaco è stato autorizzato dall’Agenzia Europea per i Medicinali EMA per il trattamento dei GIST. Questo ha comportato il termine del programma di accesso anticipato MAP (detto “compassionevole”), istituito dall’azienda farmaceutica Bayer, produttrice di Regorafenib, per consentire ai pazienti con GIST un accesso anticipato alla terapia (prima delle necessarie autorizzazioni e procedure nazionali), fornendo il farmaco gratuitamente alle aziende ospedaliere. Cosa succede dopo la cessazione del MAP? 1. tutti i pazienti con GIST ammessi al programma MAP prima del 30 luglio 2014 continueranno a ricevere il farmaco dalla Bayer attraverso i loro centri di cura; 2. dopo il 30 luglio 2014 il farmaco non è piu’ fornito da Bayer a nuovi pazienti con GIST. Come potranno ottenere il farmaco i nuovi pazienti che ne avranno necessità? La situazione è molto complessa ed è aggravata dal fatto che la legge prevede un lungo iter (mediamente due anni) prima che Regorafenib sia disponibile per i pazienti con GIST a mezzo del Servizio Sanitario Nazionale e del S.S. Regionale. Occorre infatti attendere: 1. Autorizzazione dell’Agenzia italiana AIFA con determinazione del prezzo e classificazione del farmaco ai fini della rimborsabilità (mediamente 12 mesi); 2. Inserimento nei Prontuari Terapeutici Regionali e Inserimento nei Prontuari Terapeutici Aziendali (mediamente ulteriori 12 mesi) Perché di di A.I.G. - Settembre Perchénessun nessunmalato malatodidiGIST GISTsiasiasolo solo– –Newsletter Newsletter A.I.G. -15 giugno2014 2014 pag. pag.54 da pag 3 Regorafenib/Stivarga nella terapia di terza linea per i GIST La situazione oggi Dopo il 30 luglio 2014, Regorafenib si trova in FASCIA CNN (cioè a carico del cittadino con obbligo di ricetta), fino a quando il farmaco diventerà rimborsabile dal SSN. Il nuovo farmaco è molto oneroso e proibitivo per normali economie familiari (4800 euro a confezione per la cura della durata di un mese). I pazienti possono acquistare il farmaco a proprie spese, ordinandolo presso le farmacie ospedaliere o presso le farmacie ordinarie. Anche gli ospedali possono acquistare il farmaco a proprie spese, senza rimborso dal SSN, ma date le ristrettezze di bilancio e la politica di contenimento dei costi, è molto improbabile che ciò avvenga. Questa situazione è disumana, non tiene conto delle necessità di cura dei malati, crea disuguaglianze e disparità inaccettabili per il trattamento dei pazienti. Per questo la nostra Associazione si sta battendo da tempo per modificare la normativa esistente ed aderisce al MANIFESTO PER I DIRITTI DEI PAZIENTI ONCOLOGICI che prevede, tra i suoi punti, che venga applicata la disposizione introdotta nel Decreto Legge 69/2013 per l’immissione in Prontuario da parte di AIFA di farmaci orfani o di eccezionale rilevanza terapeutica in un tempo massimo di 100 giorni dalla data di approvazione dell’EMA. Come associazione di pazienti ci siamo attivati da mesi, in collaborazione coi medici della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano, presso la casa farmaceutica Bayer, presso AIFA e presso gli Assessorati alla salute di tutte le Regioni Italiane, per rappresentare le necessità urgenti dei pazienti che necessitano del farmaco Regorafenib (Stivarga) e addivenire a una soluzione per l’accesso rapido e senza costi per il paziente, ma nonostante il nostro impegno, ad oggi, non abbiamo conseguito alcun risultato positivo. In data 17 settembre 2014, abbiamo scritto una lettera al Dr. Luca Pani, direttore generale dell'Agenzia Italiana del Farmaco e per conoscenza al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, rappresentando le nostre richieste per soddisfare le improrogabili necessità dei pazienti con GIST. Confidiamo in una soluzione positiva del problema a beneficio dei pazienti. Perché nessun malato di GIST sia solo – Newsletter di A.I.G. Settembre 2014 I GIST all'ASCO 2014 Interessanti novità sui GIST al 50° Annual Meeting 2014 dell'ASCO (American Society of Clinical Oncology), che si è svolto a Chicago dal 30 maggio al 3 giugno e che ha visto riuniti migliaia di medici e scienziati di tutto il mondo per condividere lo stato di conoscenza sulle patologie oncologiche, i nuovi progressi della ricerca biomedica e discutere i risultati degli studi clinici in corso su farmaci sperimentali antitumorali. Dopo quattordici anni da quando il primo paziente con GIST in fase avanzata è stato trattato con imatinib, l'interesse sui tumori stromali gastrointestinali è sempre alto, come testimoniato dalle numerose comunicazioni e presentazioni dei risultati di studi clinici sui GIST all’ASCO 2014. Di seguito una breve rassegna di alcuni lavori sui GIST. E' stato presentato l'aggiornamento dello studio SWOG S0033 (G. Demetri et al, abstract 10508) che confrontava due dosi di imatinib: 400mg vs 800mg. I pazienti con mutazione nell'esone 9 di KIT avevano esiti di tempo libero da malattia inferiori rispetto ai pazienti con mutazione nell'esone 11 di KIT o con nessuna mutazione, mentre non c'era alcuna significativa differenza tra pazienti con esone 11 e quelli con nessuna mutazione KIT o PDGFRA. E’ da sottolineare che la metà dei pazienti con lungo periodo libero da progressione ha assunto continuativamente solo imatinib, il restante 50% ha ricevuto alcune terapie aggiuntive, sistemiche o locoregionali (chirurgia o radiofrequenza). Sono ancora necessarie nuove opzioni di trattamento per le mutazioni nell'esone 9 di KIT e degli altri genotipi resistenti. E' stata ribadita l'importanza di conoscere lo stato mutazionale nei GIST. Il Dr Le Cesne del Gustave Roussy Institute Villejuif (Francia), in un suo report sull'ASCO, redatto per SPAEN, ha detto che nella gestione di pazienti in ricaduta e in trattamento adiuvante non è possibile fare a meno di conoscere lo stato mutazionale poichè: 1) Il beneficio di imatinib varia a seconda della mutazione primaria. pag. 5 2) La frequenza delle mutazioni insensibili è alta nei GIST localizzati (come per la mutazione D842V PDGFRA presente in circa il 20% dei GIST gastrici operati). 3) La durata ottimale della somministrazione di imatinib potrebbe essere prolungata nei GIST ad alto rischio. 4) Il numero dei farmaci inibitori della tirosina chinasi (TKI) disponibili per il trattamento dei GIST in fase avanzata tende ad aumentare, ed ognuno ha un proprio target specifico. 5) La caratterizzazione diventa sempre più complessa nei GIST Wild Type. Per quanto riguarda i GIST Wild Type (WT), continuano gli studi dei ricercatori del gruppo di Bologna che hanno presentato nuovi risultati (M. Nannini et al, abstract 10513). I GIST WT KIT/PDGFRA comprendono diversi sottogruppi con caratteristiche molecolari distinte. I ricercatori hanno analizzato il profilo genomico dei GIST Wild Type per ciascuna delle mutazioni conosciute denominate GIST WT 'quadrupli' e lo hanno confrontato con il profilo genomico di altri sottotipi di GIST. La rappresentazione genomica integrata ha mostrato che i GIST WT quadrupli hanno un profilo d'espressione del tutto distinto dai GIST con mutazione SDH e da quelli che hanno mutazioni in KIT o PDGFRA, e perciò rappresentano un altro gruppo, unico nel suo genere, all'interno della famiglia dei tumori stromali gastrointestinali. Gli studi di genomica completano un quadro di conoscenze che, definendo meglio le caratteristiche del GIST Wild Type, permetteranno di cercare soluzioni terapeutiche nuove. Presentati all'ASCO anche i risultati dello studio clinico SARC 022 di linsitinib nei GIST Wild Type pediatrico e dell'adulto (M. Von Mehren et al. abstract 10507). Il farmaco è risultato ben tollerato. Il beneficio clinico è stato del 45% e il periodo libero da progressione, a 9 mesi, è stato del 52%. Il rapido arruolamento dei pazienti in questo studio, secondo quanto affermano gli autori stessi, dimostra che sono fattibili studi clinici anche in sottotipi selezionati di GIST. pag 6 Perché nessun malato di GIST sia solo – Newsletter di A.I.G. Settembre 2014 Da pag 5 I GIST all'ASCO 2014 Sono stati fatti notevoli progressi nell'identificazione di nuovi target di trattamento nei sarcomi, e nei GIST e, di conseguenza, nello sviluppo razionale di strategie terapeutiche mirate. Sebbene le mutazioni di KIT siano essenziali nella patogenesi e crescita dei GIST, esse non sono sufficienti a causare la malattia clinica. Recentemente, Chi et al, hanno individuato un fattore di trascrizione, ETV1, che sembra favorire la crescita delle cellule. Questa intuizione ha portato all'avvio di una sperimentazione clinica al Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, per valutare la combinazione di due farmaci Imatinib + MEK162-, nei pazienti con GIST avanzato. La natura delle mutazioni secondarie è stata esplorata in modo più completo in 58 pazienti sottoposti a chirurgia o biopsia, nella malattia in progressione durante trattamento con imatinib e altri inibitori della tirosina chinasi (P. Hohenberger et al, abstract 10518). Da questo studio risulta che esiste una correlazione tra mutazioni primarie e secondarie nei GIST durante la terapia con TKI. La comparsa di mutazioni secondarie che causano la resistenza dipende dalla localizzazione del tumore primario e dal tipo di mutazione primaria di KIT. Le mutazioni secondarie in KIT/PDGFRA sono ritenute il più importante meccanismo della resistenza ai farmaci. Gli autori hanno investigato se questo è un processo casuale o se questi effetti potrebbero essere correlati alle caratteristiche del tumore primario e alla terapia farmacologica primaria, concludendo che lo sviluppo delle mutazioni secondarie in GIST avanzati durante il trattamento con inibitori della tirosina chinasi, non è un effetto casuale. Può essere dimostrata la correlazione tra le mutazioni primarie versus le secondarie e la localizzazione iniziale del tumore. Inoltre, sembra possibile che l'uso di differenti inibitori della tirosina chinasi possa impattare sullo sviluppo cosi come sul tipo di mutazioni secondarie. Negli ultimi anni, i progressi nella comprensione dell'equilibrio tra sorveglianza immunitaria e la sopravvivenza delle cellule del tumore hanno portato a studi clinici con nuovi trattamenti chiamati immunoterapie, con inibitori dei meccanismi di controllo immunitari in vari tipi di tumore. pag 6 I trattamenti di immunoterapia hanno raccolto grande attenzione all'ASCO 2014. Già nel meeting dello scorso anno molti medici avevano predetto una rivoluzione nei trattamenti immunoterapici in oncologia. I nuovi dati dimostrano l'efficacia di alcuni farmaci immunoterapici, in particolare ai pazienti affetti da melanoma diffuso, ma è anche provato che questi farmaci agiscono su un numero crescente di tipi di tumore. E' doveroso, comunque, essere cauti, poiché i risultati derivano principalmente da piccoli studi che mancano di gruppi di controllo per il confronto; alcuni farmaci sono ben tollerati, ci possono essere, però, effetti collaterali severi, quando sono usati due farmaci in combinazione, cosa che potrebbe essere necessaria per raggiungere la massima efficacia. Il nostro sistema immunitario è un potente guardiano della nostra salute che rileva e distrugge pericolosi “invasori” dell’ organismo, come batteri, virus. Tutto ciò che sopprime il nostro sistema immunitario ci rende vulnerabili alle malattie. La ricerca sulle immunoterapia sta studiando come il tumore riesce a "ingannare" le nostre Cellule-T, (un tipo di cellule immunitarie) potenti agenti a difesa della nostra salute, che combattono eventuali "invasori". Uno dei più grossi misteri nella ricerca sul cancro è 'perchè' e 'come' esso riesca a sfuggire alle difese dell'organismo. Uno studio specifico sui sarcomi, che riguarda un inibitore del meccanismo di controllo immunitario è lo studio di fase I di dasatinib + ipilimumab nel trattamento dei pazienti con GIST avanzato che non può essere rimosso con la chirurgia, i cui risultati sono stati presentati all'ASCO (abstract 10521 Alexander Noor Shoushtari et al). I risultati dello studio hanno evidenziato stabilità di malattia nei pazienti così trattati, suggerendo un effetto immuno-mediato, per cui teoricamente questa combinazione di farmaci, può migliorare la risposta immunitaria contro i tumori. Presentati anche i risultati di uno studio retrospettivo di sunitinib (Sutent ®, Pfizer) che ha esplorato il ruolo delle mutazioni di KIT e PDGFRA nei confronti di Sunitinib nei pazienti intolleranti o resistenti a imatinib trattati in vari centri europei e statunitensi (Reichardt et al, abstract 10549). Il tempo libero da progressione e il tempo libero da malattia nei pazienti che presentavano una iniziale mutazione nell’esone 9 di KIT pag 7 Perché nessun malato di GIST sia solo – Newsletter di A.I.G. Settembre 2014 da pag 6 I GIST all'ASCO 2014 sono significativamente più alti rispetto a quelli dei pazienti con mutazione nell'esone 11. Un nuovo studio di fase I-II sta attualmente reclutando pazienti pediatrici e giovani adulti (età 6-21) per ricercare la dose massima tollerata (MTD) di Sunitinib in questa popolazione che presenta GIST WT nell' 85% dei casi. (Verschuur et al, abstract 10601). La conferma dell'efficacia di Regorafenib (prodotto da Bayer) inibitore tirosinchinasico di KIT, PDGFRA, FGFR, si è avuta in uno studio su un gruppo di pazienti inglesi (ATU), dove il 39% delle risposte con i criteri Choi ha evidenziato prolungata stabilità di malattia per quanto riguarda i GIST con esone 9 mutato di KIT o PDGFR D842V (Maruzzo et al, abstract 10551). All’ASCO 2014 presentati anche i risultati dello studio clinico di fase II di Crenolabin nei pazienti GIST con mutazione PDFGRA D842V.(Jennifer Madeline Matro et al. Abstract 10546). Crenolabin (CP-868-596) è un inibitore della tirosina chinasi che si lega più fortemente a PDGFRA con la possibilità di inibire la mutazione D842V; in studi in vitro ha dimostrato attività contro questa mutazione. Lo studio di fase II ha valutato l’efficacia antitumorale in pazienti con GIST avanzato con mutazione PDGFRA D842V. Solo un piccolo sottogruppo di GIST gastrici ha la mutazione PDGFRA D842V. In generale questi GIST tendono ad essere indolenti e sono spesso curati con la sola chirurgia, comunque, in casi infrequenti possono diffondersi. Gli studiosi hanno valutato la risposta metabolica con PET-TC, dopo un ciclo di terapia, concludendo che i pazienti con mutazioni PDGFRA D842, alla valutazione con PET hanno dimostrato una attività SUV (n.valore di captazione del radiofarmaco) inferiore rispetto a quella attesa, e la risposta metabolica non è predittiva della risposta valutata con i criteri RECIST (n.Criteri radiologici di valutazione della risposta alla terapia che registra le variazioni dimensionali del tumore) pag. 7 Questi risultati suggeriscono che la PET/ TC può NON essere un metodo ottimale per prevedere, valutare e monitorare la risposta dei pazienti GIST con mutazioni PDGFRA D842. Comunicati i risultati dello studio clinico di fase II di Iclusig (Ponatinib (prodotto da Ariad) in pazienti adulti con GIST diffuso o inoperabile. Dai dati iniziali risulta che ponatinib ha un’attività antitumorale in pazienti con GIST avanzato, specie con mutazione nell’esone 11 di KIT, dopo fallimento di almeno un trattamento precedente con inibitore della tirosina chinasi. Il primo obiettivo dello studio clinico era quello di valutare la percentuale di beneficio dopo 16 settimane nei pazienti con mutazione nell’esone 11 di KIT e la percentuale è stata del 50%. (Heinrich et al, abstract 10506). Si noti che in alcuni pazienti nei quali le cellule circolanti tumorali erano state messe in evidenza con la Beaming Technology, in seguito a terapia con ponatinib, le cellule tumorali che presentavano mutazione secondaria di KIT sono scomparse. Il Dr Heinrich, Professore di medicina all’OHSU di Portland, ha detto, in un comunicato stampa, che questi dati iniziali supportano i risultati preclinici, dai quali si evinceva che ponatinib ha attività contro le mutazioni che i pazienti con GIST possono sviluppare dopo trattamento con altre terapie mirate… “Malattia stabile dopo 16 settimane è una pietra miliare importante per i pazienti refrattari” – ha detto Heinrich- che ritiene incoraggianti queste prime risposte cliniche a ponatinib”. Perché di di A.I.G. - Settembre Perchénessun nessunmalato malatodidiGIST GISTsiasiasolo solo– –Newsletter Newsletter A.I.G. -15 giugno2014 2014 Il punto di vista dei pazienti nella valutazione delle terapie L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha appena pubblicato un Documento sull’uso delle valutazioni dei risultati, riferite dai pazienti, negli studi di oncologia. L’Agenzia ha sottolineato l’importanza del punto di vista dei pazienti sul proprio stato di salute, e delle informazioni fornite dai pazienti che possono, in linea di principio, essere utilizzate in una prospettiva regolatoria, per trarre conclusioni di regolamentazione per quanto riguarda gli effetti del trattamento1. Questa iniziativa – ha commentato Kathy Redmond, redattore di CancerWorld, in un’editoriale del 3 settembre2- segna un riconoscimento da parte dell’Agenzia della metodologia che si basa sui risultati riferiti dai pazienti, metodologia che con acronimo in inglese è detta PRO (Patient Reported Outcome), ma anche della necessità di sentire il punto di vista dei pazienti al momento in cui si valuta un nuovo farmaco. La metodologia PRO altro non è che un’ informazione ricavata dall’esperienza del paziente, valutata direttamente dallo stesso, in base alle sue percezioni, senza interpretazioni esterne. Vi è una crescente consapevolezza, dice la Redmond, che la raccolta di questi dati può fornire valida evidenza circa l’efficacia e la sicurezza di un nuovo farmaco- una considerazione importante dato che diversi studi hanno dimostrato che spesso medici e infermieri sottovalutano il reale impatto che la malattia e i trattamenti hanno sui pazienti I dati forniti dai pazienti sono clinicamente rilevanti, non sono acquisiti in base ai dati convenzionali di sicurezza e di efficacia antitumorale; tuttavia le sfide metodologiche hanno fatto si che gli organi regolatori Europei non abbiano utilizzato tali dati quando dovevano prendere decisioni sull’ autorizzazione all’immissione in commercio di un nuovo farmaco. pag. pag.58 La ricerca clinica, quella che coinvolge gli studi sperimentali, si svolge in diverse fasi: Le associazioni dei pazienti oncologici da molti anni 1. studi di fase I per valutare la tollerabilità di un chiedono che la prospettiva dei pazienti sia tenuta in farmaco e identificare la dose appropriata; considerazione nello sviluppo di nuovi farmaci e nel 2. studi di fase II, per verificare se il farmaco, alla dose processo regolatorio degli stessi; adesso si ha definita, ha efficacia; l’opportunità per far sì che coloro che sviluppano un 3. studi di fase III per valutare se il farmaco funziona nuovo farmaco e gli organi regolatori prestino la dovuta meglio di altri già disponibili sul mercato. attenzione al punto di vista dei pazienti. Questo schema strutturato da anni per tutte le malattie, quando è applicato allola studio di un tumore raro quale il C’è da chiedersi - dice Redmond – se i pazienti siano GIST incontra problematiche in grado di dare un contributospecifiche. ‘ a questo livello’. Anche La ricerca fronte, di laboratorio applicata alla clinica è su questo però, ci sono attualmente iniziative, basata essenzialmente sullo studio dei ‘geni’ che sono come quella dell’Accademia Europea dei Pazienti la struttura fondamentale che ciche mantiene sull’Innovazione Terapeutica, miranoinavita. rafforzare La ha di chiarito preliminarmente cheuni neiDott.ssa pazienti Pantaleo la capacità comprendere e svolgere tumori, e quindi i GIST, hanno un’origine ‘genetica’, il ruolo attivo nel processo di ricerca e di sviluppo di nuovi che è diverso dall’avere un’origine ereditaria: ereditaria farmaci. significa ‘trasmessa dai genitori sin dalla nascita’; Con le competenze necessarie i gruppi di sostegno dei ‘genetica’ significa che può insorgere durante la nostra pazienti possono vita a causa di geni.svolgere un ruolo importante nel garantire che i farmaci che si troveranno in commercio Tutti i nostri tessuti e organi costituiti da milionidei di in futuro vadano incontro allesono necessità insoddisfatte cellule con funzioni diverse. La cellula è governata dai pazienti. geni, e il gene altro non è che una serie di molecole messe assieme, chiamate nucleotidi, identificati dalla comunità scientifica con le sigle A, T, C, G, che, nella loro sequenza finale, costituiscono il DNA. Il DNA varia da persona a persona, non esistono due persone che abbiano la medesima sequenza del DNA. Queste variazioni del DNA sono importantissime, perché influiscono su molti aspetti della nostra vita, del nostro organismo ma anche del nostro essere; sono quelle cha danno il colore degli occhi, il colore dei capelli, il carattere, l’altezza, e sono variazioni che abbiamo sin dalla nascita. Ma come influiscono sul ________________ colore degli occhi possono influire anche sull’insorgenza di malattie, di tumori e nello specifico di 1 http://www.ema.europa.eu/ema/index.jsp?curl=pages/includes/document/d ocument_detail.jsp?webContentId=WC500168852&mid=WC0b01ac058009 GIST. a3dc Le variazioni che danno origine alle malattie possono 2 essere http://www.cancerworld.org/Articles/Issues/62/September-Octoberereditarie (trasmesse dai genitori), oppure è 2014/Editorial/675/If-you-want-better-drugs-consult-a-PRO.html possibile che accadano durante la nostra vita, non in Dr.ssa Maria Pantaleo pag. 6 Perché di di A.I.G. - Settembre Perchénessun nessunmalato malatodidiGIST GISTsiasiasolo solo– –Newsletter Newsletter A.I.G. -15 giugno2014 2014 pag.9 pag.5 Linee Guida ESMO 2014 per la diagnosi, il trattamento e il follow-up del Tumore Stromale Gastrointestinale Annals of Oncology Volume 25, Supplemento 3, del 1 settembre 2014 E’ stato pubblicato il 1 settembre 2014, su Annals of Oncology, l’aggiornamento biennale delle Linee Guida ESMO per la diagnosi, il trattamento ed il follow-up del Tumore Stromale Gastrointestinale. Questa importante revisione è stata fatta sulla base di un consenso globale tra i maggiori esperti europei di sarcomi. Le linee Guida ESMO forniscono all’utente medico professionista un insieme di raccomandazioni per i migliori standard di cura da adottare nei vari tipi di tumore e costituiscono il riferimento più autorevole nella pratica clinica europea. Queste importanti linee guida, però, non sono vincolanti per gli ospedali e per i centri di cura oncologici, che non hanno l’obbligo di legge di metterle in pratica. Per i pazienti con GIST è basilare, pertanto, la conoscenza di queste raccomandazioni, perché esse permettono loro di comprendere se il centro o il medico oncologo che li ha in cura sta seguendo i più aggiornati standard di trattamento. Vi invitiamo a leggere Le linee guida ESMO 2014 in versione originale e in traduzione in italiano che sono inserite nel sito di A.I.G. (dalla homepage del sito www.gistonline.it seguire il percorso: INFORMAZIONI SUI GIST- Linee guida cliniche sui GIST) . ______________________________________________________________________________ ESMO (EUROPEAN SOCIETY FOR MEDICAL ONCOLOGY) è la più importante organizzazione professionale Europea, impegnata a promuovere la scienza dell’oncologia medica e un approccio multidisciplinare alla cura del cancro. Pubblica ogni due anni le Linee guide per la pratica clinica dei GIST, e di altre patologie oncologiche. Ciascuna delle Linee guida fornisce informazioni su incidenza del tumore, criteri diagnostici, stadiazione della malattia e valutazione dei rischi, modelli di trattamento e follow-up, con l’obiettivo di aiutare gli oncologi a fornire una adeguata qualità delle cure ai propri pazienti. Perché nessun malato di GIST sia solo – Newsletter di A.I.G. - Settembre 2014 pag 10 Eventi e Attività Roma 9 giugno 2014 Incontro e tavola rotonda al Ministero della Salute su ‘I Tumori Rari in Italia: sorveglianza e valutazione dell’accesso a diagnosi e trattamento. Partecipazione di A.I.G. con una sua relazione sull’argomento Bucarest 20-21 giugno 2014 Assemblea generale di ECPC (European Cancer Patient Coalition) con la partecipazione di A.I.G. 26 giugno 2014 Convegno “Tumori Rari” Fondamenti Scientifici e Aspetti legislativi, organizzato da Associazione G. Dossetti. Partecipazione di A.I.G. in qualità di relatore. 8 luglio 2014 "Tutta la vita che c'e. Sapere, ascoltare, curare. Incontri d’informazione tra medici e pazienti" organizzato da Salute Donna, ANDOS e Oncologia Medica dell’ AOOR Papardo Piemonte di Messina, presso l'Auditorium dell'Osp Papardo. Partecipazione dei volontari di AIG che operano al Papardo. 10 luglio 2014 Forum istituzionale “La salute : un bene da difendere, un diritto da promuovere” sala Capranichetta, piazza Montecitorio 125 con la partecipazione di A.I.G. 12 luglio 2014 Partecipazione di A.I.G. all’evento annuale organizzato da Associazione Liberi di Vivere Luca Righi Onlus ( Sarcoma di Ewing) Roma Messina Roma Capena Volontariato in ospedale Volontariato presso l’AOOR Papardo - Piemonte di Messina, 4* piano DH Oncologico nei giorni Lunedì e Giovedì (9:30- 11:30) Prossimi eventi Madrid 26-29 settembre 2014 Roma 24-26 ottobre 2014 Amsterdam 13-15 nov 2014 Bologna 21-22 nov 2014 Firenze 24 nov 2014 Conferenza ESMO 2014 Congresso AIOM ( Associazione Italiana Oncologia Medica) Intervista alla Presidente di A.I.G. sul tema dell’alleanza per la salute e sul rapporto delle Associazioni pazienti nel sistema salute 5a Conferenza Annuale di SPAEN (Federazione Europea Malati di Sarcoma) con la partecipazione di A.I.G. Convegno “I Tumori Rari dell’adulto” presso la fondazione MAST Partecipazione di A.I.G. con sua presentazione ai medici Conferenza di Rete delle Malattie Rare. Registro Toscano delle Malattie Rare. AOU Careggi ex Presidenza Partecipazione di A.I.G. con presentazione ai medici CONTATTI A.I.G. Associazione Italiana GIST Onlus Casella Postale 952 Cordusio, 20123 Milano E-mail [email protected] Telefono: 377 9591705 martedì e giovedì ore 10-12 377 9588159 martedì e giovedì ore 17-19