SOCIETA’ TRIVENETA DI CHIRURGIA RIUNIONE DEL 17/12/2005 GIST GASTRICO: GASTRECTOMIA SUBTOTALE LAPAROSCOPICA (video) SILVIO GUERRIERO, STEFANO PARISET , BARTOLOMEO ANDRIULO, GIUSEPPE TIRONE UOA CHIRURGIA GENERALE OSPEDALE “S.MARTINO” – BELLUNO Dir. Dr.G.Tirone I GIST rappresentano l’1-2 % dei tumori maligni che colpiscono l’apparato gastrointestinale ed il 5 % di tutti i sarcomi. Il reperto di un processo espansivo a sviluppo esofitico con spostamento endoluminale della mucosa senza interessamento di questa con possibile coinvolgimento di strutture contigue è altamente indicativo di tumore stromale. Il picco di incidenza è tra i 60 ed i 70 anni ed uguale per i due sessi. Sono soprattutto localizzati allo stomaco (40-70 %) poi all’ileo (20-30%) ed all’esofago (10-20%). Le localizzazioni gastriche sono al corpo (40%), antro (25%), piloro (20%).Nel 60% è sottomucoso con tendenza protrudere nel lume. La manifestazione clinica è in rapporto al diametro ed alla localizzazione. Tumori di diam.sino a 2 cm. sono asintomatici e di reperto occasionale. Le localizzazioni gastriche si manifestano in genere con sanguinamento, quelle ileali con segni di ostruzione e quelle coliche con segni di massa. Fattori prognostici sono dati dal diametro e dall’indice mitotico. Rischio minimo per tumori di diam.<2 cm. ed indice mitotico <5x50 ed alto x tumori di diam.>5-10 cm.ed i.m. >5x50hpf. Biologia molecolare: immunoreattività per CD34 e l’immunoistochimica è + per KIT-CD117. La diagnosi preoperatoria è presuntiva, conclusiva solo con gli studi istologici del pezzo e raramente biologia e citologia preoperatori sono diagnostici. La diagnosi di GIST è sospettata in corso di TC o durante un esame endoscopico che evidenzi una tumefazione protrudente sottomucosa o nel corso di intervento per altra patologia allorché si riscontri una massa a volte associata a metastasi epatiche e raramente linfonodali. Il trattamento del GIST è chirurgico laddove possibile. La resezione deve essere ampia e con finalità R0. Non si esegue linfoadenectomia locoregionale. La prognosi è in rapporto all’indice mitotico. Nel video presentiamo il caso di un uomo di aa.62 ricoverato in ambiente internistico per anemizzazione secondaria ad emorragia digestiva. All’EGDS riscontro di ulcera gastrica in fase di attività alla piccola curva del corpo gastrico,già individuata in precedenti EGDS e risultata non responsiva alla terapia specifica, ma con istologia sempre negativa per neoplasia. Per questo è stata eseguita una tc con mdc che ha evidenziato lungo la piccola curva gastrica, in corrispondenza del corpo, una formazione espansiva rotondeggiante con diam.di 37 mm, che presenta lungo il versante luminale ampia e profonda ulcerazione. E’ stata eseguita una gastrectomia subtotale vls sec.BII. I tempi chirurgici sono gli stessi dell’approccio laparotomico. Non è stata eseguita una linfoadenectomia perché non indicata. All’es.istologico definitivo:GIST dello stomaco diam. 4.5 cm. indice mitotico < 5 mitosi /50hpf. Lesione inquadrabile come probabilmente benigna. Margini di exeresi indenni. LN negativo. Antigeni CD 117 +++ e Ki67+. Decorso postoperatorio regolare. TD prime vie in V g negativo. Sng rimosso in VII g. Dimesso in Xa G . Il video si propone di dimostrare la fattibilità dell’intervento in laparoscopia nell’ottica di ridurre il trauma chirurgico , pur assicurando una radicalità oncologica.