Calcolo dei limiti (C. DIMAURO) Per il calcolo dei limiti ci serviamo di alcuni teoremi. Tali teoremi visti nel caso in cui x → x0 , valgono anche quando x → ∞ Teorema dell’unicità del limite: se una funzione ammette limite per x → x0 tele limite è unico. Ciò significa che se non può accadere che una funzione abbia limiti diversi per x → x0 . Se per assurdo si avesse che lim f ( x) = l1 e lim f ( x) = l2 x → x0 x → x0 allora l1 = l2 . Teorema del confronto: siano f, g, h tre funzioni definite in un intorno I x 0 , escluso al più il punto x0 , e tali che ∀x ∈ I x 0 risulti f ( x ) ≤ g ( x ) ≤ h( x ) . Se lim f ( x) = lim h( x) = l allora risulterà x → x0 lim g ( x) = l x → x0 x → x0 Questo teorema è anche detto teorema dei carabinieri. La funzione g(x) è l’arrestato tenuto a destra e a sinistra da due carabinieri f(x) e g(x). Se i carabinieri vanno entrambi verso la prigione, l’arrestato, pur non volendo, non ha altra possibilità che seguirli, essendo trattenuto da destra e da sinistra. Teorema della permanenza del segno: se lim f ( x) = l ≠ 0 allora esiste un x → x0 intorno I x 0 , privato al più di x0 in cui la funzione assume lo stesso segno di l. Vale anche il viceversa. 2x2 − 8 , il Infatti, per la funzione f ( x ) = x−2 2x2 − 8 lim = 8 che è un numero x→2 x − 2 positivo. Calcolare un limite significa che nei punti estremamente vicini a 2 la funzione assume valori vicini ad 8, quindi positivi. Completamente diverso è il caso in cui il valore del limite è zero: ci si può avvicinare a zero prendendo valori sia positivi sia negativi. Operazioni sui limiti Siano f e g due funzioni definite in un intorno I x 0 , escluso al più il punto x0 e supponiamo che si abbia lim f ( x) = l1 e lim f ( x) = l2 . Vogliamo esaminare cosa x → x0 x → x0 si può dire dell’eventuale della somma f ( x ) + g ( x ) , della funzione prodotto f ( x) ⋅ g ( x) , della funzione quoziente f ( x) / g ( x) . Teorema della somma: il limite della somma di funzioni è uguale alla somma dei limiti delle funzioni, se questi sono finiti: lim [ f ( x) + g ( x)] = l1 + l2 x → x0 Teorema del prodotto: il limite del prodotto di funzioni è uguale al prodotto dei limiti delle funzioni, se questi sono finiti: lim [ f ( x) ⋅ g ( x)] = l1 ⋅ l2 x → x0 Conseguenza di questo teorema sono i seguenti: teorema: se lim f ( x) = l e k è un numero reale si ha lim k f ( x) = kl x → x0 x → x0 teorema: se lim f ( x) = l1 e lim g ( x) = l2 e x → x0 x → x0 λ e µ sono numeri reali si ha lim [λf ( x) + µg ( x)] = λl1 + µl2 x → x0 Teorema della potenza: se lim f ( x) = l ed n è un numero naturale si ha x → x0 lim [ f ( x)]n = l n x → x0 Teorema della funzione inversa: se lim f ( x) = l ≠ 0 allora lim x → x0 lim f ( x) = ±∞ allora lim x → x0 x → x0 1 =0 f ( x) x → x0 1 1 = ; se f ( x) l Teorema lim x → x0 del quoziente: se lim f ( x) = l1 x → x0 lim f ( x) = l2 ≠ 0 e x → x0 allora f ( x) l1 = g ( x ) l2 Teorema del valore assoluto: se lim f ( x) = l allora lim f ( x) = l x → x0 x → x0 Teorema del logaritmo: se lim f ( x) = l ed l > 0 allora lim log a f ( x) = log a l x → x0 x → x0 Teorema dell’esponenziale: se lim f ( x) = l x → x0 ed l > 0 e α ∈ℜ allora lim [ f ( x)]α = l α x → x0 Per il calcolo pratico dei limiti, si può utilizzare la seguente tabella dei limiti immediati: m = numero positivo finito; n1 > 0 numero intero dispari; n2 > 0 numero intero pari Valore del limite Valore del limite + m + ∞ = +∞ (0 + ) −∞ = +∞ − m + ∞ = +∞ (+∞) +∞ = +∞ + m − ∞ = −∞ (+∞) −∞ = 0 + − m − ∞ = −∞ m +∞ = +∞ se m > 1 (+∞) m = +∞ m +∞ = 0 + se m < 1 m ⋅ (−∞) = −∞ (+∞) − m = 0 + m −∞ = 0 + se m > 1 − m ⋅ (+∞) = −∞ (−∞) n2 = +∞ m −∞ = +∞ se m < 1 − m ⋅ (−∞) = +∞ (−∞) − n2 = 0 + log m (+∞) = +∞ se m > 1 Valore del limite m =0 ∞ 0 =0 ∞ ∞ =∞ m ∞ =∞ 0 m ⋅ (+∞) = +∞ (+∞) ⋅ (+∞) = +∞ (−∞) n1 = −∞ log m (+∞) = −∞ se m < 1 (+∞) ⋅ (−∞) = −∞ (−∞) − n1 = 0 − log +∞ m = 0 + se m > 1 (−∞) ⋅ (−∞) = +∞ (0 + ) +∞ = 0 + log +∞ m = 0 − se m < 1 Esempi limiti immediati lim(2 x + 5) = 2 ⋅ 2 + 5 = 7 x →2 [ ] lim e x ( x + 1) = e 0 (0 + 1) = 1 ⋅ 1 = 1 x →0 1 1 lim x + = 0 − + − = −∞ x x →0 − 0 quando il limite tende ad un numero da sinistra, significa che ci avviciniamo al numero per valori più piccoli. Nel caso di questo esempio, assegniamo alla x valori sempre più vicini a zero ma dalla parte negativa, quindi possiamo immaginare che i valori da assegnare siano, via via, -0.1, -0.01, ...., -0.000000001 e così via. Si suole allora dire che lo zero in questione è uno zero negativo, per cui essendo in generale 1 1 = ∞ , nel caso in esame sarà − = −∞ . Se il 0 0 1 x limite da calcolare fosse stato lim x − = si avrebbe − x →0 1 1 lim x − = 0 − − − = −(−∞) = +∞ x x →0 − 0 FORME INDETERMINATE In alcuni casi di calcolo di limite si ottengono delle forme indeterminate che devono essere trattate caso per caso. La tabella che segue riassume tutte le forme indeterminate: Tabella forme indeterminate Forme indeterminate Forme indeterminate 0 0 ∞ ∞ 0⋅∞ 1∞ log 0+ (+∞) +∞−∞ log +∞ (0 + ) 00 log +∞ (+∞) ∞0 log1± (1) log 0+ (0 + ) Metodo per eliminare alcune forme indeterminate. 1) + ∞ − ∞ consideriamo il lim (2 x 2 − x 4 ) = +∞ − ∞ . La forma indeterminata si x → −∞ elimina mettendo in evidenza: lim (2 x − x ) = 2 4 x → −∞ 2 4 2x lim x 4 x → −∞ x x4 2 − 4 = lim x 4 2 − 1 = −∞ x x → −∞ x Il calcolo si può anche effettuare utilizzando il metodo pratico di confronto tra infiniti. Nel lim (2 x 2 − x 4 ) = ( −∞) 2 − (−∞) 4 = −∞ perchè (−∞) 4 è un infinito di x → −∞ ordine superiore rispetto a (−∞) 2 e quindi tende ad infinito più rapidamente. Il nomale calcolo algebrico dei segni da il segno finale del limite. ∞ 2) consideriamo ∞ 2x2 − x4 + ∞ − ∞ ∞ lim = = . La forma indeterminata si x → +∞ x 2 − 1 +∞ ∞ elimina mettendo in evidenza: 2 4 2x x 4 x4 2 − 4 x 2 2 − 1 2 4 x x − x2 2x − x x = lim = lim = lim = lim 2 1 x → +∞ x 2 − 1 x → +∞ x → +∞ x → +∞ 1 x 1 1− 2 x 2 2 − 2 x x x − (+∞) 2 = −∞ 1 Il calcolo si può anche effettuare utilizzando il metodo pratico di confronto tra 2 x 2 − x 4 (+ ∞ )2 − (+ ∞ )4 − (+∞) 4 = = infiniti. Nel lim = −∞ perchè (+∞) 4 è un 2 2 2 x → +∞ x − 1 (+∞) (+ ∞ ) infinito di ordine superiore rispetto a (+∞) 2 e quindi tende ad infinito più rapidamente. Seguendo questa regola pratica si possono distinguere 3 casi, per quanto riguarda i limiti ad infinito delle funzioni razionali fratte. Sia f ( x ) = N ( x) D( x) a) se il grado del numeratore N(x) è maggiore del grado del denominatore D(x) il limite da come risultato ∞ b) se il grado del numeratore N(x) è minore del grado del denominatore D(x) il limite da come risultato zero c) se il grado del numeratore N(x) è uguale al grado del denominatore D(x) il limite da come risultato il rapporto tra i coefficienti dei termini di grado massimo del numeratore e del denominatore. Per quanto riguarda il segno si seguono le normali regole dell’algebra. 2x2 − x ∞2 Esempio caso b) lim = 3 =0 x → +∞ x 3 − 1 ∞ 2 x 2 − 3x 4 ∞ 4 − 3 3 Esempio caso c) lim = = = − x → +∞ 5 x 4 − 1 5 5 ∞4 x3 − 1 0 0 consideriamo il limite: lim = . Questo tipo di limiti si risolvono, in 3) x →1 x − 1 0 0 genere scomponendo il numeratore ed il denominatore e semplificando. Infatti: x3 − 1 ( x − 1)( x 2 + x + 1) lim = lim = lim( x 2 + x + 1) = 3 x →1 x − 1 x →1 x →1 x −1 Le altre forme indeterminate devono essere trattate caso per caso. È bene però fare in modo di riportarle nella forma 0 ∞ ed , perchè si può applicare per risolvere il limite ∞ 0 il teorema di De L’Hopital. Da tale teorema si può estrarre la seguente Regola di De L’Hopital: il limite del rapporto di due funzioni, che si presenta nella forma indeterminata 0 ∞ o , è uguale al limite del rapporto delle loro derivate, ∞ 0 cioè: lim x → x0 f ( x) f ′( x) f ′′( x) = lim = lim = ..... g ( x) x → x0 g ′( x) x → x0 g ′′( x) Esempi. x 2 − 5x + 6 0 1) lim 2 è facile vedere che si presenta nella forma indeterminata . x → 2 x + 5 x − 14 0 Applicando la regola di De L’Hopital, derivando una volta numeratore e denominatore si ha: 2x − 5 1 x 2 − 5x + 6 lim 2 = lim =− x → 2 x + 5 x − 14 x→2 2x − 5 9 log x 0 si presenta nella forma indeterminata . Applicando la regola di De x →1 2 x − 2 0 2) lim 1 log x 1 L’Hopital, si ha: lim = lim x = x →1 2 x − 2 x →1 2 2 3) La regola di De L’Hopital si può applicare ripetutamente. 0 x 3 − 3x 2 + 3x − 1 lim si presenta nella forma indeterminata . Applicando la regola x →1 0 x2 − 2x + 1 3x 2 − 6 x + 3 x 3 − 3x 2 + 3x − 1 che si presenta di De L’Hopital, si ha: lim = lim x →1 x →1 2x − 2 x2 − 2x + 1 ancora come forma indeterminata 0 . Riapplicando la regola si ha: 0 x 3 − 3x 2 + 3x − 1 3x 2 − 6 x + 3 6x − 6 lim = lim = lim =0 x →1 x →1 x →1 2x − 2 2 x2 − 2x + 1 ∞ x3 + 5x 2 − 3 si presenta nella forma indeterminata . Applicando 4) lim x →∞ ∞ 5 − 4 x3 ripetutamente la regola di De L’Hopital, si ha: 3x 2 + 10 x 6 x + 10 6 1 x3 + 5x 2 − 3 lim lim lim lim = = = = − x →∞ x → ∞ − 12 x 2 x → ∞ − 24 x x → ∞ − 24 4 5 − 4 x3 ∞ e− x 5) lim 2 si presenta nella forma indeterminata . Applicando ripetutamente la x → −∞ x ∞ − e− x e− x e− x regola di De L’Hopital, si ha: lim 2 = lim = lim = +∞ x → −∞ x x → −∞ 2 x x → −∞ 2