Quanto devono dormire bambini e adolescenti? Ecco le nuove linee

Quanto devono dormire bambini e adolescenti?
Ecco le nuove linee guida
Quante ore dovrebbe dormire un bambino per crescere in salute? Dipende dall’età. A
stabilire una sorta di «vademecum del sonno» sono gli esperti dell’American
academy of sleep medicine, sulla base delle raccomandazioni emanate
dall’Accademia americana di pediatria pubblicate sul Journal of clinical sleep
medicine «Bambini e adolescenti dormono troppo poco – stigmatizza Stuart Chan,
coautore del documento – a scapito di un corretto sviluppo di memoria e
apprendimento». Concorda il presidente della Federazione italiana medici pediatri
Giampietro Chiamenti: «Molti bambini soffrono di problemi di sonno e dormire poco
aumenta i rischi di obesità, diabete, depressione, autolesionismo». Ecco, età per età,
quanto tempo devono trascorrere i bimbi tra le braccia di Morfeo per stare bene.
Da 4 mesi a 1 anno
Tra i 4 mesi e 1 anno d’età gli esperti raccomandano tra le 12 e le 16 ore di sonno
giornaliere, inclusi i pisolini. Di solito, fino ai 12 mesi, i piccoli dormono senza
problemi, ma può capitare che alcuni abbiano delle difficoltà o facciano i capricci.
Che fare? Mettete a letto il pargolo quando è ancora sveglio, lasciandogli accanto un
peluche morbido o una bambola di pezza che lo rassicuri (ma va tolto appena di
addormenta per evitare che sia causa di soffocamento). Se di notte il bambino piange,
non accorrete in men che non si dica, ma avvicinatevi con calma, tranquillizzandolo
con un lieve massaggio. Ricordatevi di mantenere sempre le luci soffuse e il tono
della voce basso.
Da 1 a 2 anni
Tra 1 e 2 anni di età sono raccomandate 11-14 ore di sonno ogni giorno. Un
obiettivo non sempre facile da raggiungere, perché è proprio intorno ai 12 mesi che
anche i bambini più pacifici e dormiglioni possono manifestare qualche difficoltà a
dormire. Se questo comportamento non si era presentato nei mesi precedenti, si può
ipotizzare che sia causato dalla cosiddetta «ansia da separazione», una sensazione di
malessere che il piccolo avverte quando la mamma si allontana. È allora importante
rassicurarlo, facendogli un po’ di coccole o cantandogli una ninna nanna. In ogni
caso, evitate di far stancare o eccitare il bambino nelle ore che precedono
l’addormentamento, perché ciò determina un aumento dei livelli di adrenalina, un
ormone che ostacola il riposo. Perciò niente giochi troppo movimentati (per
intenderci, meglio non giocare a nascondino in casa, ma magari fare un disegno o
sfogliare un libro), né bevande che contengono caffeina e teofillina, come cioccolata
e tè.
Da 3 a 5 anni
In età prescolare, le linee guida consigliano di far dormire il bambino dalle 10 alle
13 ore al giorno. Per riuscirci, mettete a letto il bimbo a orari fissi (comunque entro
le 21.30) e svegliatelo sempre alla stessa ora, anche nel weekend. Le eccezioni ci
possono essere, ma nella quotidianità è meglio rispettare le regole. Inoltre, non
associate mai il sonno a una punizione, quindi niente frasi del tipo «se fai i capricci ti
faccio fare il sonnellino» o «se non fai il bravo ti metto a letto». Sulla mancanza di
sonno nei bambini anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin è stata chiara:
«Facciamo dormire i bambini troppo poco, spesso vanno a letto tardi ed abbiamo
imposto loro tempi di sogno-veglia tarati sulle esigenze degli adulti».
Da 6 a 12 anni
In età scolare sono raccomandate 9-12 ore di sonno al giorno. Con l’ingresso in
prima elementare, anche i bambini con un sonno regolare possono avere qualche
difficoltà ad addormentarsi. Tra le cause, l’ansia per il cambiamento, la
preoccupazione per i nuovi compagni e insegnanti, il cambio di ritmi e di abitudini.
Una fase transitoria, destinata a stabilizzarsi nel giro di pochi mesi. Importante,
invece, che il bambino non abbia in camera tv, tablet, computer e che eviti di usare il
letto per attività varie, come fare i compiti, parlare al telefono, ascoltare musica.
Da 13 ai 18 anni
Durante l’adolescenza è opportuno dormire 8-10 ore al giorno. «Un’indicazione non
sempre facile da rispettare – ammette Chiamenti – perché il ritmo biologico del sonno
dei ragazzi è diverso da quello dei bambini e degli adulti». Gli adolescenti, infatti,
tendono a non addormentarsi prima delle 23, in quanto i mutamenti ormonali che
avvengono nel loro corpo cambiano anche il ritmo sonno-veglia. In altre parole, gli
adolescenti si stancano più tardi e quindi si addormentano dopo. Per non accentuare
questa tendenza, attenzione a caffè, alcol, fumo, che disturbano il sonno. E niente
musica ad alto volume, studio, giochi al computer prima di coricarsi.
Fonte: Corriere della Sera – Rubrica Salute – Pediatria
Articolo scritto da: Paola Arosio