Poco riposo significa anche ingrassare di più

annuncio pubblicitario
Poco riposo significa anche
ingrassare di più
Uno studio condotto da Orfeu Buxton, della Harvard Medical
School, su 21 volontari ha dimostrato che, dopo solo cinque
settimane di cicli del sonno alterati da sveglie incongrue o
da addormentamenti ritardati, il metabolismo basale diminuisce
dell’8%, con conseguente accumulo di peso, a meno che non si
riduca in proporzione l’apporto di cibo.
Nelle varie età della vita il fabbisogno di sonno cambia: si
va dalle 16 ore di un neonato alle 11 ore di un bambino,
alle 9 ore di un adolescente, alle 8 ore di un adulto. Queste
ore indicate vanno considerate all’interno di una
variabilità individuale, ma resta il fatto che dormire poco o
dormire male per troppo tempo ha un effetto devastante sulle
capacità cognitive della persona, oltre che sul suo
metabolismo.
Il fabbisogno di sonno è dettato dai ritmi circadiani che
determinano i modelli di sonno e veglia di tutti gli animali,
compresi gli esseri umani. La sua variabilità nel corso delle
età è influenzata dai cambiamenti ormonali ed è biologicamente
determinata. Durante la fase di crescita legata alla pubertà,
i tempi di addormentamento e di risveglio dei ragazzi vengono
spostati in avanti, mentre negli anziani il sonno è
spezzettato, ossia il totale delle ore di sonno necessarie
viene ottenuto dalla somma di periodi più brevi.
Chi ha ragazzi in fase di pubertà ed adolescenza sa che essi
tendono ad addormentarsi tardi e a fare fatica ad alzarsi la
mattina, questo è un fatto biologico legato alla crescita ed
alle tempeste ormonali; la Finlandia, che ha preso molto sul
serio le ricerche in questo campo, ha avviato un progetto
sperimentale di cambiamento degli orari scolastici: si entra
in aula alle 10 del mattino anziché alle 8; lo scopo è quello
di migliorare l’apprendimento e le prestazione scolastiche in
generale.
Dormine bene ed abbastanza è importante dunque, ma esiste una
grande variabilità personale, pertanto la ricetta per un buon
riposo consiste nell’ascoltare il proprio corpo, i suoi
bisogni, perché con gli anni essi potrebbero cambiare e
non devono essere confusi con un disturbo del sonno.
Cinzia Malaguti
Fonte: Mente & Cervello – Le scienze
Scarica