MONOPOLIO BARRIERE ALL`ENTRATA Perché alcuni mercati

MONOPOLIO
BARRIERE ALL’ENTRATA
Perché alcuni mercati sono monopoli?
Interazione tra caratteristiche della tecnologia e azione del
governo.
 Economie di scala: il monopolio naturale
 Superiorità tecnologica: I microprocessori INTEL
negli anni 1970s-1990s. Concorrenza di Advanced
Micro Devices (AMD).
 Controllo di una risorsa o input scarso: De Beers e
le miniere di diamanti
 Barriere create da interventi dello Stato:
- Brevetti
- Licenze per operare
Monopolio Naturale
Un’unica impresa può produrre il prodotto totale del
mercato ad un costo inferiore rispetto a quanto potrebbero
più imprese che si ripartiscono la produzione.
Dipende dal fatto che il costo medio di lungo periodo
(LAC) è decrescente oltre il livello di output che può venire
assorbito dal mercato.
Il modo più efficiente di produrre è quello di avere un unico
produttore (un monopolio)
Nell’intervallo di quantità rilevante, la funzione di costo
risulta subadditiva.
date le quantità prodotte
n
 c ( qi )
1
q1 , q2 ...............qn
n
 c(  qi )
1
Costa meno produrre le diverse quantità insieme che
separatamente. Nell’intervallo rilevante di quantità il costo
medio è decrescente.
Economie di scala
 Rendimenti crescenti
 Costi quasi fissi
Nel lungo periodo non ci sono costi fissi, ossia è possibile
produrre una quantità nulla a costi nulli, ma ci possono
essere costi quasi fissi da sostenere solo se
q  0 (esempio:
contratto per elettricità, certi tipi di licenze, costi di
avviamento, spese in R&S, etc.).
c ( q ) 0
se
q0
c(q )  f  cq
se
q0
costo quasi fisso
costo marginale costante
Monopolio naturale
Servizi pubblici
Per molto tempo sono stati considerati monopoli naturali
quali la telefonia, l’erogazione di energia, gas, acqua
Forti costi per le infrastrutture (la rete per la distribuzione
del servizio). Il costo addizionale del servizio molto basso.
Come possono essere gestiti:
 Impresa pubblica: marginal cost pricing
 Privatizzazioni e regolamentazione (Autorità per le
Garanzie nelle Comunicazioni – www.agcom.it;
Autorità
per
l’energia
www.autorita.energia.it)
 Liberalizzazione
elettrica
ed
il
gas,
Regolamentazione
Interventi amministrativi volti a definire e controllare il
comportamento degli agenti economici in un dato settore.
Average cost pricing
(ma non solo contenere il prezzo ma anche stimolare il
miglioramento del servizio)
Price cap
Si
permette
all’impresa
di
aumentare
il
prezzo
periodicamente seguendo il tasso di inflazione, meno un
ammontare che deve riflettere il progresso tecnico.
Elettricità
Inizialmente ENEL monopolista controllato dallo Stato:
produzione, distribuzione, proprietà della rete (RTN:
linee, tralicci, stazioni, etc.)
1999 (Decreto Bersani) privatizzazione ENEL . TERNA
viene scorporata.
TERNA: proprietà e gestione della rete. Si occupa della
gestione, manutenzione e
sviluppo della rete di
trasmissione nazionale, nonché della gestione dei flussi
di energia attraverso il sistema di dispacciamento. Terna
è una società per azioni quotata in Borsa. Attualmente
l’azionista di maggioranza relativa è la Cassa Depositi e
Prestiti, che detiene il 29.99% del pacchetto azionario
Liberalizzazione della produzione (Enel cede nel 2002
tre GENCO: Elettrogen acquisita da ENDESA (Spagna))
Pochi grandi produttori: necessità di evitare collusione.
Brevetti
Titolo giuridico che conferisce all’autore di un’invenzione
il monopolio temporaneo di sfruttamento dell’invenzione
stessa, ossia il diritto di escludere terzi dall’attuare
l’invenzione
monopolio
e dal trarvi profitto. Rappresenta un
legale,
limitato
temporalmente.
Requisiti di brevettabilità
 Novità
 Attività inventiva (non ovvietà)
 Applicazione industriale
Durata : in genere 20 anni
territorialmente
e
I diritti possono essere ceduti a terzi: licenze concesse in
cambio del pagamento delle “Royalties”
Brevetto come stimolo all’innovazione
Costi della ricerca molto elevati e risultato aleatorio.
Appropriabilità imperfetta dei risultati della attività
innovativa. Spillovers tecnologici.
Se le imprese non potessero appropriarsi dei risultati
dell’attività innovativa, non investirebbero più in ricerca
e sviluppo.
Lo Stato bilancia i benefici di lungo periodo derivanti da
ulteriori innovazioni con i danni di breve periodo
derivanti dalla creazione di un monopolio.
Efficienza statica e efficienza dinamica.
Comportamento del Monopolista
 Il Monopolio con Discriminazione dei Prezzi
Assenza di Arbitraggio
Discriminazione dei Prezzi di Primo Grado
 Come viene messa in atto
 Quantità ottima di output
 Effetti sul benessere sociale
Discriminazione dei Prezzi di Secondo Grado
Discriminazione dei Prezzi di Terzo Grado
 Come viene messa in atto
 Quantità ottima di output
 Effetti sul benessere sociale
DISCRIMINAZIONE DI PREZZO
1 GRADO ogni unità viene venduta ad un prezzo diverso.
I prezzi possono essere diversi per ogni consumatore
(medico in grado di fare pagare ai pazienti secondo le
loro possibilità economiche)
2 GRADO vengono fissati prezzi diversi per quantità
diverse. I prezzi differiscono a seconda della quantità del
bene acquistato (es. prezzi all’ingrosso e prezzi al
dettaglio)
3 GRADO il mercato è diviso in diversi segmenti ed un
prezzo diverso è fissato per ciascuno di questi segmenti.
I consumatori sono separati sulla base di qualche
caratteristica esterna individuabile. Il monopolista deve
individuare quali sono i prezzi ottimi da applicare a
ciascun gruppo di persone (es. sconti al cinema per
anziani, studenti etc.)
Discriminazione di Terzo Grado: come viene messa in
atto
L’impresa divide gli acquirenti in diversi gruppi, quindi
segmenta il mercato.
Applica prezzi diversi a ciascun
gruppo, ma ad ogni membro di uno stesso gruppo applica lo
stesso prezzo.
Si applica in situazioni in cui il monopolista è in grado di
identificare l’appartenenza di un consumatore ad un dato
tipo (sesso, età, professione, residenza).
Selezione attraverso caratteristiche osservabili degli
acquirenti:
 Localizzazione geografica
 Fasce d’età
Ipotesi: Assenza di Arbitraggio
Arbitraggio
La capacità di un monopolista di effettuare una politica di
discriminazione dei prezzi è limitata dalla possibilità di
arbitraggio.
Si ha arbitraggio quando un agente compra su un mercato
dove il prezzo è più basso e rivende su un altro mercato ad
un prezzo più alto.
Si acquista un bene su un mercato rivendendolo su un altro
mercato, sfruttando le differenze di prezzo al fine di
ottenere un profitto. L'intera operazione deve essere senza
alcun rischio per l'operatore.
Discriminazione di Terzo Grado: quantità ottima di
output venduto in ciascun mercato
Un’impresa e due paesi (1 e 2)
p1 q1 
Curve di domanda (inversa)
p2 q 2 
cq1  q2 
Un solo impianto
non vi è arbitraggio tra i due mercati
max p1 q1 q1  p 2 q 2 q2  cq1  q 2 
q1 , q 2
CPO
MR1 q1   MC q1  q 2   0
MR2 q 2   MC q1  q 2   0
Da cui
MR1 q1   MR2 q2 
Ossia
p1 q1 (1 
1
1
)  p 2 q 2 (1 
Quindi se
1   2
p1  p2
1
2
)
Discriminazione di Terzo Grado: effetti di benessere
sociale
La discriminazione di prezzo può condurre ad un aumento o
a una diminuzione del benessere rispetto all’applicazione
dello stesso prezzo nei due mercati.
Proibire la
discriminazione di prezzo di terzo grado
comporta un aumento del prezzo nel mercato con alta
elasticità della domanda ed una diminuzione nel mercato
con bassa elasticità della domanda. Inoltre possibile che
alcuni consumatori non siano in grado di acquistare il bene.
Non è possibile determinare a priori se questa forma di
discriminazione di prezzo abbia un effetto positivo o
negativo sul benessere sociale.