Come affrontare i monopoli naturali • Il problema del monopolio naturale è che se anche l’impresa volesse fissare il prezzo a un livello pari al costo marginale (efficienza sociale), produrrebbe in perdita… (perché il costo marginale è minore del costo medio totale) • Lo Stato potrebbe produrre e fissare un prezzo uguale al costo marginale. Tuttavia sorgerebbe in seguito il problema degli incentivi a ridurre i costi (nei monopoli naturali privati vi è un “corretto” incentivo a ridurre i costi) che potrebbe mancare in caso di imprese di proprietà pubblica La politica economica nei confronti del monopolio naturale • Metodi per tenere sotto controllo i monopoli naturali – Proprietà e gestione pubblica • Confronto tra il beneficio di P=MC con il costo di minori incentivi all’innovazione • La proprietà statale può incoraggiare la “inefficienza X” – Inefficienza X: costi effettivi maggiori di quelli teoricamente realizzabili La politica economica nei confronti del monopolio naturale • Metodi per tenere sotto controllo i monopoli naturali – aste in cui si specifica il servizio e si chiede di fare offerte (se anche disposti a dare sussidio si può arrivare a prezzo pari al costo marginale) tuttavia spesso complesso definire adeguatamente il servizio, se una impresa è già attiva in un settore come trasferire gli investimenti fissi fatti? La politica economica nei confronti del monopolio naturale • Metodi per tenere sotto controllo i monopoli naturali – L’applicazione rigorosa delle norme antitrust • Contribuisce a impedire la formazione di cartelli • Rischia di ostacolare le economie di scala Esistono dei modi per ridurre le inefficienze legate al monopolio? • Un elemento rilevante da studiare sono le discriminazioni di prezzo L’utilizzo degli sconti per espandere il mercato • Discriminazione di prezzo – La pratica di applicare ad acquirenti diversi prezzi differenti per lo stesso prodotto – Esempi di discriminazione di prezzo sono gli sconti applicati ad alcune categorie di soggetti (es. agli studenti nei cinema). Ogni volta che un’impresa offre uno sconto l’obiettivo è quello di rivolgersi a compratori che altrimenti non acquisterebbero il prodotto • Esempio di discriminazione di prezzo – Riduzioni sui biglietti del cinema riservate ad anziani e bambini – Buoni sconto offerti dai supermercati o altri punti di vendita al dettaglio (raggiungere chi, in base ai propri vincoli di tempo e denaro, raccoglie e ritaglia e segue queste offerte, altrimenti acquisterebbe meno o in altri luoghi) • Monopolista perfettamente discriminante – Impone a ogni consumatore esattamente il rispettivo prezzo di riserva • Il surplus totale è massimizzato • Il surplus del consumatore è zero • Surplus totale = surplus del produttore • Limiti alla discriminazione di prezzo perfetta – I venditori non conoscono il prezzo di riserva di ogni consumatore – I clienti che hanno acquistato il prodotto a prezzi bassi lo possono rivendere a prezzi più elevati. • La discriminazione di prezzo tramite autoidentificazione dei consumatori – È il metodo adottato per risolvere questi problemi: Imporre determinate condizioni che i compratori devono accettare per poter usufruire di uno sconto sul prezzo – Esempio • Offrire uno sconto a chi spedisce un buono • Fare tariffe arei che distinguano tra chi viaggia per lavoro e chi no… • Domanda – La discriminazione di prezzo è desiderabile? • Il meccanismo di autoidentificazione aumenta il surplus economico • Riepilogo – I monopoli che applicano un unico prezzo sono inefficienti perchè P > MR. – La discriminazione di prezzo tramite autoidentificazione dei consumatori riduce l’inefficienza. • Riepilogo – Quanto più precisa è la discriminazione, tanto minore sarà la perdita di efficienza. – I meccanismi di auto-identificazione non sono perfetti e un certo grado di efficienza viene inevitabilmente perduto. Da ultimo come misurare il potere di mercato? • 1) Indice di concentrazione basato su numero di imprese attive; es. percentuale di mercato detenuto dalle “prime” 3 o 4 imprese • Difetti: come identificare correttamente il mercato (sia in termini geografici, sia in termini di prodotti che appartengono a certi mercati) • 2) L’indice di Lerner. Si basa sull’idea che in concorrenza perfetta il prezzo = beneficio marginale = costo marginale. Più il prezzo si discosta dal costo marginale meno possiamo ipotizzare di essere in concorrenza • Problemi dell’indice di Lerner: come stimare correttamente i costi marginali; essere certi che non siamo in situazioni temporanee che dettano i prezzi e i costi e che quindi possono portare a conclusioni fuorvianti, essere certi che stiamo misurando beni della stessa qualità