Studio Medico Di Fraia 1 I ndice 2 3 Presentazione 4 La nostra storia 7 Lo Staff 9 Il sistema di qualità 10 i Servizi offerti 13 I nostri servizi 22 Descrizione e preparazione esami P R E S E N T A Z I O N E L’ alta specializzazione, competenza e professionalità citologia, istologia, microbiologia e biologia molecolare raggiunta nella diagnostica, pone lo Studio di elevata specializzazione, con l’obiettivo di fornire un Citopatologico del Dott. Pietro Di Fraia, servizio completo capace di soddisfare le più diverse all’avanguardia, rendendolo “PUNTO DI esigenze in campo diagnostico. RIFERIMENTO” nel campo medico-diagnostico. La professionalità e la puntualità nelle indagini Nato nel 1985, lo STUDIO DOTT. PIETRO DI FRAIA diagnostiche viene apprezzata da studi medici, enti e opera in qualità per esami ad alta tecnologia, strutture ospedaliere su tutto il territorio nazionale, espletando principalmente attività di “service” di oltre a diverse collaborazioni in ambito europeo. 3 LA N O STRA STO RIA Da oltre 30 anni, sono i numerosi traguardi raggiunti, citoistopatologia e microbiologia. a testimoniare la crescente qualità e competenza del Nel 2005, la struttura si specializza in analisi e nostro Centro, che punta sull’eccellenza diagnostica ricerche di biologia molecolare nel campo diagnostico. e del servizio, con una forte spinta verso la ricerca Originariamente sorto in Via 29 Gennaio (Colleferro), scientiica e l’innovazione tecnologica. Un percorso che nel 1995 si trasferisce in via Della Selva (Colleferro)ed ci ha visti protagonisti di un’espansione ed una crescita inine, nel 2012 grazie agli enormi progressi fatti e al costanti, con la creazioni di strutture e acquisizioni di raggiungimento di oltre 500 collaborazioni lo Studio si valore, attraverso risultati e riconoscimenti importanti. trasferisce in Largo Biagio della Rosa, 1 (Colleferro) in Lo Studio Dott. Pietro Di Fraia è stato fondato nel una struttura all’avanguardia con una strumentazione 1985, dal Citopatologo Pietro Di Fraia divenuto al passo con le esigenze cliniche –diagnostiche ed un da subito un centro d’eccellenza nell’ambito della personale sempre aggiornato. 4 5 6 lo Sta f f Il Dott. Pietro Di Fraia, Medico e Biologo e e Personale qualiicato nel settore amministrativo specializzato in Patologia clinica si perfeziona in e nei processi di accettazione e trascrizione esami. Patologia Molecolare presso l’ Università degli Annualmente, inoltre, viene deinito un Piano Studi di Roma ‘’La Sapienza’’ ed entra a far parte di formazione e addestramento del Personale del gruppo di ricerca del Prof. A. Vecchioni per circa che tiene conto delle esigenze di aggiornamento 14 anni. Dal 1996 diventa consulente tecnico del professionale. Tribunale di Velletri (RM) nella categoria Patologia Lo staf, preparato, gentile e disponibile, è la nostra Clinica. più importante risorsa, ed è il punto di riferimento Lo studio si avvale della professionalità di a cui potersi interfacciare per ottenere risposte, operatori qualiicati e specializzati composto da informazioni e chiarimenti. Biologi, Anatomopatologi, Tecnici di Laboratorio 7 8 i l si stema di q u a l i t À Il sistema di qualità dello Studio Dott. Pietro Di della professione svolta con il massimo della Fraia garantisce una totale soddisfazione dei nostri competenza e discrezione, elementi essenziali per la interlocutori. delicatezza delle informazioni trattate. Lo Studio è certiicato UNI EN ISO 9001:2008 e partecipa regolarmente a controlli di qualità esterni - aidati ad istituzioni riconosciute a livello internazionale. La metodica di lavoro con sistema di Qualità Certiicato UNI EN ISO 9001 valorizza la serietà 9 i servizi of f erti Il servizi oferti dallo studio iniziano dalla iducia, in accordo con gli orari e le esigenze delle fornitura di tutto il materiale necessario per la varie strutture. raccolta dei campioni biologici: Tutte le fasi, dall’arrivo ino alla compilazione • Tamponi per microbiologia della diagnosi inale vengono costantemente • Contenitori per la raccolta citologica ed istologica monitorate, seguendo una perfetta gestione • Apposite buste per contenere il campionamento dei protocolli, garantendo rapidità ed estrema ed annotare informazioni cliniche ed anagraiche precisione. del paziente che verranno archiviate secondo le La continuità del lusso di lavoro permette una norme vigenti notevole ottimizzazione dei tempi, dal ritiro In accordo con i Dottori, provvediamo al ritiro e allo smistamento nei vari laboratori, dalla trasporto dei campioni tramite collaboratori di colorazione dei vetrini contenenti i campioni da 10 passare all’esame microscopico, ino alla consegna dei risultati. La maggior parte degli strumenti è interfacciata con il Sistema Informatico gestionale in modo da ridurre al massimo la possibilità di errori post-analitici. La refertazione viene fornita: • In formato digitale mediante invio tramite PEC • Su supporto cartaceo, presso lo studio dello specialista, direttamente dal nostro personale • Inviate tramite posta prioritaria Pap Test in fase liquida 11 12 i N OSTR I serv iz i CITOPATOLOGIA eventuali entità morbose sia per le neoplasie che Lo studio del Dott. Pietro Di Fraia grazie alla per malattie non neoplastiche. propria esperienza nel campo della citologia I criteri propri della citologia si basano prettamente vaginale e extravaginale abbinata all’utilizzo di sulle caratteristiche morfologiche delle cellule dei strumentazione altamente professionale, ofre rispettivi nuclei e dei citoplasmi: forme, colori, un’attenta analisi dei campioni citopatologici, dimensioni e pattern di aggregazione vengono adottando criteri di citodiagnostica mediante lo accuratamente valutati e confrontati al ine di studio e l’osservazione delle cellule sotto il proilo fornire diagnosi sempre puntuali e basati sulle più morfologico e funzionale, valutando, con l’ausilio recenti pubblicazioni medico-diagnostiche. delle varie tecniche, le alterazioni cellulari dei PAP TEST su Strato Sottile (Classiicazione secondo tessuti sottoposti ad esame al ine di identiicare Behtesda system 2001 con indice di maturazione 13 compreso o ASCUS: HSIL/LSIL) cellule che li compongono, sia da un punto di PAP TEST su Fase Liquida (Classiicazione secondo vista morfologico che funzionale. Lo strumento Behtesda system 2001 con indice di maturazione essenziale per l’istologia è il microscopio ottico, compreso o ASCUS: HSIL/LSIL) che permette l’osservazione diretta dei tessuti che PAP-TEST + HPV-Test (Sul Pap-Test verrà si vogliono studiare. L’analisi istologica permette efettuata la ricerca del Papillomavirus: HPV) l’individuazione di neoplasie e la conseguente Ago Aspirato: Mammario o Tiroideo diagnosi. I campioni vengono lavorati e trattati Secrezione Mammella in vari modi, devono essere tagliati in strisce Citologia Espettorato sottilissime per permetterne l’osservazione in Citologia del Liquido Seminale controluce, possono essere colorati in vari modi Citologia Oculare per facilitarne il riconoscimento e la distinzione Citologia Gastrica e vengono trattati in modo da prevenirne la Citologia da Scraping Cutaneo/Mucosa decomposizione per permetterne la conservazione Citologia Urinaria per analisi successive. Biopsia (su tutti i Tipi di Tessuto) ISTOLOGIA Proteine P16 (su Esame Citologico o Istologico) L’istologia studia la morfologia dei tessuti, e le Tipizzazione virale HPV a partire da Biopsia 14 15 16 Presso la nostra sede è presente una istoteca dove Clamidia Trachomatis vengono conservati, secondo i termini di legge, tutti Micoplasma i vetrini e i blocchetti di paraina analizzati. Ureaplasma Trichomonas Vaginalis MICROBIOLOGIA Candida La Microbiologia fornisce il supporto nella ricerca Gonococco dei patogeni responsabili delle infezioni fornendo Streptococco Beta Emolitico potenzialità diagnostiche atte a fornire, ove Gardnerella possibile, sia le indicazioni per la realizzazione Herpes Simplex 2. di una terapia mirata delle malattie da infezione Salmonella sia per la messa a punto di adeguate strategie di Germi Comuni (Gram – e Gram +) prevenzione. L’individuazione dei microrganismi trattati Le ricerche possono essere efettuate sui seguenti mediante tecniche colturali permette la campioni: compilazione di precisi antibiogrammi ed Tampone Vaginale antimicogrammi che eviteranno l’insorgenza di Tampone Cervicale resistenze e faciliteranno il decorso della patologia. Tampone Uretrale Tampone Rettale 17 Tampone da Ferita Cutanee educazione alimentare e suggeriamo nuovi stili di Tampone Oculare vita per favorire il benessere e mantenere lo stato di Tampone Auricolare salute della persona. Lo Studio opera in stretta sinergia con il laboratorio Biologia Molecolare spagnolo di Lorgen, una delle più autorevoli La struttura realizza servizi all’avanguardia nel imprese di innovazione biotecnologica in Europa. campo delle analisi di Biologia Molecolare, con un particolare focus sulla medicina preventiva e Microbiologia Molecolare predittiva. Tipizzazione HPV (da tampone, PAP-TEST su Attraverso i nostri test sul DNA ricaviamo strato sottile o in fase liquida e biopsia): 18 ceppi ad informazioni circa la componente ereditaria che alto rischio / 18 ceppi a basso rischio predispone all’insorgenza di alcune patologie, mRNA HPV mentre i nostri specialisti in genetica forense Ricerca Clamidya in PCR (Tampone uretrale, eseguono test di paternità e di identiicazione vaginale e cervicale, urine e seme) umana. Ricerca Gonococco in PCR (Tampone uretrale, Avvalendoci di ricercatori e professionisti vaginale e cervicale, urine e seme) dell’ambito clinico, proponiamo anche percorsi di Ricerca Micoplasma in PCR (Tampone uretrale, 18 vaginale e cervicale, urine e seme) Tromboscreen (Fattore II,Fattore V Leiden:MTHFR Ricerca Ureaplasma in PCR (Tampone uretrale, C677T-1298C e PAI 1) vaginale e cervicale, urine e seme) Polimorismi del Gene HLA-G Ricerca Trichomonas in PCR (Tampone uretrale, vaginale e cervicale, urine e seme) Studio Genetico Cariotipi Cariotipo Costituzionale da Sangue Periferico Infettivologia Molecolare Cariotipo da Resti Abortivi CMV-DNA (Cytomegalovirus) Qualitativo DIAGNOSI PRENATALE HBV-DNA Qualitativo /HBV-DNA Quantitativo Diagnosi Prenatale non Invasiva del Sesso Fetale HCV-RNA Qualitativo (Detesex®) HIV-RNA Quantitativo Diagnosi Prenatale per le Trisomie: cromosomi 21- GINECOLOGIA OSTETRICIA e FECONDAZIONE 13-18 (HARMONY TEST®) ASSISTITA INTOLLERANZE ALIMENTARI Diagnosi Molecolare Di Fibrosi Cistica (55 Predisposizione alla Celiachia Mutazioni) Intolleranza al Lattosio Ricerca Delle Microdelezioni Del Cromosoma Y CarboFat Gene Screen STRs Cromosomi Sessuali Microarray Food 221 19 20 Oncologia Molecolare BRCA1 BRCA2 PCA3 PATOLOGIE EMATOLOGICHE Diagnosi Molecolare Di Emocromatosi (3 mutazioni) Lo Studio è disponibile a valutare assieme al suo comitato scientiico nuovi pacchetti diagnostici utili allo specialista (quali la Cardiogenetica e Neurogenetica). Inoltre, lo Studio è aperto a collaborazioni scientiiche per convalidare progetti di ricerca utili a pubblicazioni scientiiche. 21 descrizione e preparazione esami Citologia esfoliativa ginecologica PAP-TEST può essere allestito per striscio direttamente sul vetrino. La cervice uterina è la sede d’elezione per efettuare citologia esfoliativa per l’identiicazione del PAP-TEST in fase liquida carcinoma del collo dell’utero. Il PAP-TEST si La metodica consente di aumentare la sensibilità efettua: diagnostica. Questa campionatura permette: • a scopo diagnostico in pazienti sintomatiche, • Allestimento in strato sottile • a scopo di screening in pazienti asintomatiche • Residuo di materiale per indagini supplementari • il materiale ottenuto con prelievo cervico-vaginale 22 Citologia Urinaria dell’afezione respiratoria. La citologia urinaria è un test alla ricerca di cellule Inoltre, è possibile eseguire sul campione la ricerca anormali nelle urine. L’esame citologico urinario di: riveste un ruolo importante nella diagnosi, nello • Asbesto screening e nel follow-up delle neoplasie vescicali. • Siderociti Pertanto, l’esame citologico delle urine è un esame • Corpuscoli di polvere non invasivo per il paziente e gioca un ruolo importante in quei pazienti con pregressa storia Citologia Liquido Seminale clinica di neoplasia vescicale ed ha il compito di L’esame del liquido seminale, o spermiogramma, monitorare la progressione, le recidive o di valutare è l’indagine di laboratorio fondamentale a cui deve eventuali trattamenti; essere sottoposto l’uomo con problemi di fertilità per una diagnosi certa ed aidabile. Citologia Espettorato È comunque da tenere presente l’alta variabilità dei L’espettorato, è il secreto patologico delle ghiandole risultati, per cui, in presenza di un esame anomalo, presenti nelle mucose respiratorie. L’analisi esso deve essere ripetuto a distanza di tempo: delle cellule contenute in esso possono facilitare vi sono infatti dei fattori che possono alterare lo la diagnosi di eventuali malattie ed è in grado spermiogramma, quali l’assunzione di antibiotici, di fornire importanti indicazioni sulla natura periodi di febbre alta precedenti l’esame, il 23 mRNA HPV 24 trasporto impreciso del seme al laboratorio. Lo strumenti di Biologia Molecolare è ancora una volta spermiogramma va eseguito dopo un’astinenza da 3 il metodo più veloce ed eicace per una diagnosi a 7 giorni. corretta che consente di eseguire poi i necessari e periodici accertamenti diagnostici sui soggetti a Genotipizzazione del Papilloma Virus (HPV) rischio. E’ oggi infatti possibile identiicare in tempi ll Papillomavirus umano (HPV) è una delle da un tampone (anche faringeo) che un semplice infezioni sessualmente trasmesse più frequenti ed PAP-TEST, non solo la presenza del virus ma la sua ampiamente identiicato come causa necessaria (ma appartenenza ai vari tipi. brevi da un campione che può essere sia una biopsia, non suiciente) di carcinoma invasivo della cervice uterina. RNA messaggero (mRNA) ed HPV Molti studi epidemiologici hanno messo ormai Il tumore della cervice è caratterizzato da una in evidenza come l’ infezione da HPV sia il più overespressione della proteina E6/E7 dei ceppi importante fattore etiologico nello sviluppo di HPV ad alto rischio e il numero di copie di HPV questo carcinoma . In particolare, tre tipi di DNA non è direttamente proporzionale ai livelli Papillomavirus, HPV 16, 18 e 31, sembrano essere di RNA di E6/E7, in quanto non tutte le copie correlati con lo sviluppo del carcinoma della cervice. di DNA virale sono trascrizionalmente attive. Il L’ampliicazione diretta da campione mediante gli test dell’mRNA HPV possiede quindi un valore 25 predittivo positivo maggiore rispetto a quelli basati elementari” con tecniche di immunoluorescenza sul HPV DNA. o mediante metodi indiretti immunoenzimatici Questo test permette di avere tre informazioni (ELISA). Queste metodiche sono spesso iniciate essenziale per il ginecologo: dalla incostante presenza nel materiale patologico • Presenza di integrazione del Papillomavirus di quantità di microrganismo adeguate alla (necessaria per l’espressione di E6/E7 e quindi rilevazione. della trasformazione cellulare) • Presenza dell’espressione oncogena del virus La Diagnostica MoLecoLare • Presenza dell’RNA messaggero dei ceppi ad alto Un netto incremento della speciicità e rischio. soprattutto della sensibilità nella diagnosi di patologie Chamydia-correlate é reso possibile Chlamydia Trachomatis dalla determinazione diretta del DNA di tale La Chlamydia Trachomatis é il principale agente patogeno, mediante la tecnica di PCR. Per mezzo eziologico di patologie a prevalente trasmissione di tale metodica, infatti, é possibile individuare sessuale quali: uretrite, vaginite. una speciica regione del genoma di Chlamydia trachomatis. permettendo una diagnosi precisa La Diagnostica convenzionaLe anche in quei campioni (urina, sangue) in cui il Si basa sulla ricerca microscopica di “corpi parassita può avere scarsa o nulla vitalità oppure 26 Laboratori 27 carica microbica molto bassa (secreti congiuntivali, dal tratto genitale inferiore coinvolgendo prima liquidi seminali e sinoviali). Infatti, é proprio le tube di Fallopio e poi le ovaie. La conseguenza in questi casi che si determinano le condizioni dell’iniammazione è spesso la sterilità. cliniche sfavorevoli (latenza, asintomaticità e cronicizzazione), che sono alla base dell’ elevata Mycoplasma hominis incidenza del contagio. Mycoplasma hominis è un microrganismo che popola il tratto genitourinario di alcuni uomini Neisseria gonorrhoeae e donne, specie di quelli sessualmente attivi. La Gonorrea è un’infezione dovuta al batterio La sua presenza in queste sedi può avere sia Neisseria gonorrhoeae. Si tratta di una delle signiicato commensale (non crea alcuna soferenza più comuni infezioni batteriche a trasmissione o disturbo) che patologico. In quest’ultimo I sintomi sono molto più evidenti nei maschi, caso, il Mycoplasma hominis è comunemente che presentano un’emissione mucopurulenta implicato nella genesi della vaginosi batterica e a livello dell’uretra (il dotto che porta l’urina della malattia iniammatoria pelvica, insieme a dalla vescica all’esterno del corpo) con bruciore Chlamydia trachomatis e Neisseria gonorrhoeae. e frequente stimolo alla minzione. Può portare a Come tale, il M. hominis può causare infertilità, epididimiti, ovvero l’iniammazioni dell’epididimo. aborto spontaneo, endometriti, salpingiti, rottura Le iniammazioni pelviche si possono difondere precoce delle membrane, infezioni corion- 28 amniotiche e scarso sviluppo del neonato. Nel sua presenza si associno a numerose complicanze maschio può invece determinare infertilità, uretriti, della gravidanza e del periodo perinatale come prostatiti e pielonefriti. Dal momento che questo aborto ricorrente, crioamnionite, parto pretermine, microrganismo viene spesso isolato insieme ad nascita di neonato di basso peso o di nato morto, alti agenti infettivi, il suo grado di patogenicità è malattia febbrile nel postpartum, mentre questo non comunque incerto. Il trattamento utilizzato per avverrebbe in caso di semplice colonizzazione delle debellare l’infezione da Mycoplasma hominis si basse vie genitali. avvale di antibiotici che interferiscono con la sintesi proteica, come l’azitromicina e la doxiciclina. La Diagnostica convenzionaLe La diagnosi di infezione da U. urelayticum è diicile Ureaplasma urealyticum per le caratteristiche biologiche dell’organismo. Sono L’Ureaplasma urealyticum è un mycoplasma del necessari appositi terreni di coltura e quando non è genere Ureaplasma. La colonizzazione vaginale in possibile esaminare immediatamente il campione gravidanza da parte dell’U. urealyticum varia dal sono necessari particolari terreni di trasporto; inoltre 40 all’80% in funzione di vari fattori. Sembrerebbe la crescita può richiedere più giorni. al momento attuale che la colonizzazione delle alte vie genitali femminili con l’U. urealyticum ed ancor La Diagnostica MoLecoLare più lo sviluppo di una malattia infettiva legata alla L’impiego della tecnica della Polymerase Chain 29 Reaction (PCR) elimina tutti i problemi degli esami paesi in via di sviluppo e nei ceti a più basso colturali ed ha mostrato maggiore sensibilità; livello socioeconomico. Un’altra condizione a tale tecnica tuttavia nella diagnosi di infezione da rischio aumentato di contagio è rappresentata U. urealyticum è per il momento limitata quasi dalla presenza in casa di bambini o dal lavoro esclusivamente al campo sperimentale. in comunità infantili. Materiali che possono contagiare sono urine, secrezioni orofaringee, CMVI: CMV-DNA (Cytomegalovirus) Qualitativo vaginali e cervicali, latte materno, lacrime e l Citomegalovirus è ubiquitario, altamente specie- contatto con il virus, mentre l’infezione ricorrente speciico e riconosce l’uomo come unico ospite. si veriica in soggetti già infettati o per riattivazione Il suo ciclo replicativo è diviso in tre fasi: molto di ceppi endogeni latenti o per reinfezione con un precoce, precoce e tardiva. L’infezione da CMV è nuovo ceppo. sangue. Si ha un’infezione primaria al primo endemica in tutto il mondo. La prevalenza degli in massima parte alle condizioni socioeconomiche, HBV: HBV-DNA Qualitativo /HBV-DNA Quantitativo all’area geograica ed alla origine geograica; in La diagnosi di infezione da Epatite b Virus avviene genere la prevalenza di sieropositività (cioè la di solito mediante la ricerca nel siero dell’antigene presenza di anticorpi speciici) è maggiore nei di supericie Hbs Ag. Nelle epatiti acute o croniche anticorpi aumenta con l’età con diferenze legate 30 31 da HBV l’ Hbs Ag rimane nel siero molto più a quando ancora non è evidenziabile la risposta lungo rispetto al virus intatto. La ricerca diretta del anticorpale (periodo inestra), sia di veriicare l’ genoma virale dell’ HBV è quindi fondamentale, efetto terapeutico della terapia interferonica od sia per monitorare i vari stadi durante la terapia antivirale in genere (analisi quantitativa). Inoltre, antivirale, sia per diagnosticare l’infezione quando in caso di soggetti con di alanina transaminasi non è ancora evidenziabile la risposta anticorpale (ALT) normali ed infezione cronica la ricerca (periodo inestra). I portatori sani che sono positivi del genoma virale è necessaria per sapere se il alla ricerca dell’ HbsAg ma non sviluppano la virus è inattivo (esame negativo) o se il virus pur malattia epatica, sono negativi alla ricerca del replicandosi (esito positivo) non è stato in grado genoma dell’ HBV. ino a quel momento di danneggiare il fegato in modo signiicativo. Il virus dell’HCV è altamente HCV: HCV-RNA Qualitativo variabile. Fino ad oggi sono stati individuati nove Il virus dell’Epatite C (virus ad RNA) causa tipi che si suddividono poi in molteplici sottotipi. la maggior parte delle epatiti non A e non B. In Italia sono difusi soprattutto i sottotipi 1a, 1b, Tramite la trascrizione inversa e la successiva 2a, 2c, 3. Poiché esiste una stretta correlazione ampliicazione, si può rilevare la presenza del virus tra il genotipo del virus HCV e la risposta alla nel siero o nelle biopsie epatiche. Ciò permette terapia interferonica, la conoscenza del sottotipo pertanto sia di rilevare la presenza del virus infettante risulta essere un dato fondamentale 32 DNA 33 Microbiologia 34 per una corretta impostazione della terapia. diagnosi viene confermata mediante la ricerca di L’infezione da HCV è caratterizzata da un quadro HCV-RNA con la PCR, tale metodica sembra essere clinico di lieve entità con un esordio insidioso con attualmente la più sensibile. ittero e malessere; spesso la sintomatologia può essere anche completamente assente. Il 50% dei HIV: HIV-RNA Quantitativo pazienti infettati sviluppa un’epatite cronica che L’HIV è ampiamente riconosciuto come può evolvere verso la cirrosi. Nei nati da madri che l’agente causale dell’AIDS in cui la conseguenza presentano anticorpi anti-HVC sono state osservate principale dell’infezione è la deplezione della diverse modalità di presentazione dell’infezione: popolazione cellulare bersaglio che porta bambini con viremia transitoria, normali livelli all’immunosoppressione ed alle infezioni sierici di transaminasi, assenza di Ab anti HCV; opportunistiche. Il virus dell’HIV è un virus ad un quadro acuto con elevazione dei livelli sierici di RNA , come tutti i retrovirus il genoma dell’HIV è transaminasi, presenza di Ab anti HCV e presenza costituito da tre geni fondamentali (gag, pol, env) di HCV-RNA nel sangue ino a 18 mesi; un quadro racchiusi tra due sequenze non codiicanti proteine, di epatite cronica asintomatica con valori sierici di deinite long terminal repeats (LTR). Su questa transaminasi luttuanti. Dal 1990, sono disponibili struttura base l’HIV possiede un corredo di geni test sierologici, per la ricerca di Ab anti-HCV in addizionali a funzione regolatoria ed accessoria (tat, soggetti con sospetta infezione perinatale. La Nef, Vif, Vpr, Rey, U). Il recettore cellulare dell’HIV 35 è la molecola CD4, già nota agli immunologi prima caratterizzate dalla tendenza a sofrire di episodi dell’AIDS in quanto marker di membrana di un trombotici. Si ha un evento trombotico, venoso sottotipo di linfociti T a funzione helper/inducer. o arterioso, quando il sangue (anche in piccole Una volta dentro la cellula l’RNA virale è convertito quantità) si coagula all’interno di un vaso in molecole di DNA, tramite l’attivazione della sanguigno, aderisce alla sua parete e lo ostruisce in trascrittasi inversa, che in parte si integrano nel maniera parziale o completa, impedendo il lusso genoma ospite ed in parte persistono in forma del sangue. Il coagulo prende il nome di trombo. libera (provirus). Due specie di HIV sono in grado Nella maggior parte dei casi si tratta di difetti o di infettare l’uomo: l’HIV-1 e HIV-2. HIV-1. Il virus alterazioni di uno o più fattori della coagulazione HIV-1 è più virulento e facilmente trasmissibile ed è del sangue. La coagulazione e’ un processo molto la causa della maggior parte delle infezioni da HIV complesso che prevede l’intervento in successione a livello globale. Invece l’ HIV 2 è meno facilmente di molti fattori (proteine) diversi. Si tratta di un trasmissibile ed è più facilmente riscontrabile nelle evento a cascata, una specie di reazione a catena. I regioni Africane. geni, oggi noti, di suscettibilità alla trombosi sono delle varianti geniche (mutazioni puntiformi ad troMbofiLia genetica un singolo nucleotide) che presentano una tale Le tromboilie ereditarie (predisposizione genetica frequenza nella popolazione da essere considerate alla trombosi) sono un gruppo di patologie delle varianti polimoriche. I geni in considerazione 36 37 sono quelli relativi al Fattore V di Leiden, al Fattore II della coagulazione (protrombina) ed il gene placentare; • Soggetti diabetici MTHFR(Metilentetraidrofolatoreduttasi). Altri geni sono stati associati a stati trombotici, tra i quali: Gene del FATTORE II (Protrombina) Fattore XIII, Beta Fibrinogeno, PAI-1, HPA, HFE, La protrombina o fattore II della coagulazione APO E,APOB,ACE, AGT. svolge un ruolo fondamentale nella cascata Lo studio delle varianti geniche di questi geni è coagulativa in quanto la sua attivazione in trombina indicata in: porta alla trasformazione del ibrinogeno in • Soggetti con precedenti episodi di ibrina e quindi alla formazione del coagulo. È tromboembolismo venoso o trombosi arteriosa; • Donne che intendono assumere contraccettivi orali; • Donne con precedenti episodi di trombosi in gravidanza; stata descritta una variante genetica comune nella regione non trascritta al 3′ del gene che è associata ad elevati livelli di protrombina funzionale nel plasma e conseguente aumentato rischio di trombosi, specie di tipo venosa. Trattasi • Donne con poliabortività; di una sostituzione di una G (guanina) con una A • Donne con precedente iglio con DTN (difetto (adenina) alla posizione 20210 (G20210A), una tubo neurale); • Gestanti con IUGR, trombolebite o trombosi 38 regione non trascritta del gene dalla parte del 3′ che è sicuramente coinvolta nella regolazione genica post-trascrizionale, quale la stabilità dell’RNA messaggero o con una maggiore eicienza di trascrizione del messaggero stesso. La frequenza genica della variante è bassa (1,0-1,5%) con una percentuale di eterozigoti del 2-3%. L’omozigosi è rara. Per gli eterozigoti c’è un rischio aumentato di 3 volte di sviluppare una trombosi venosa, di 5 volte per l’ictus ischemico, di 5 volte per infarto miocardico in donne giovani, di 1,5 volte per gli uomini, di 7 volte nei diabetici, di 10 volte per trombosi delle vene cerebrali e di 149 volte in donne che assumono contraccettivi orali. Gene del FATTORE V (Leiden) Il Fattore V attivato è un cofattore essenziale per l’attivazione della protrombina (fattore II) a trombina. Il suo efetto pro-coagulante è normalmente inibito dalla Proteina C attivata Una 39 Refertazione 40 mutazione del gene che codiica per il fattore V, a di contraccettivi orali (rischio aumentato di 30 livello della tripletta nucleotidica che codiica per volte negli eterozigoti e di alcune centinaia negli l’arginina in 506 (nucleotide 1691), con sostituzione omozigoti), gli interventi chirurgici. In gravidanza di una G (guanina) con una A (adenina), una condizione genetica di eterozigosi per il Fattore comporta la sostituzione dell’arginina con un altro Leiden è considerata predisponente all’aborto aminoacido, la glutammina che impedisce il taglio spontaneo, alla eclampsia, ai difetti placentari , da parte della Proteina C attivata. Ne consegue una alla Sindrome HELLP (emolisi, elevazione enzimi resistenza alla proteina C attivata (APC) nei test di epatici, piastrinopenia). Tali manifestazioni laboratorio ed una maggiore attività pro-coagulante sarebbero legate a trombosi delle arterie spirali del fattore V attivato che predispone alla trombosi. uterine con conseguente inadeguata perfusione Tale variante G1691A è deinita variante di Leiden placentare. I soggetti portatori di mutazione del (località in cui fu scoperta). I soggetti eterozigoti Fattore V di Leiden dovrebbero pertanto sottoporsi hanno un rischio 8 volte superiore di sviluppare a proilassi anticoagulativa in corso di gravidanza una trombosi venosa, mentre gli omozigoti o in funzione di interventi chirurgici ed evitare hanno un rischio pari ad 80 volte. Tale evento l’assunzione di contraccettivi orali. trombotico è favorito in presenza di altre condizioni predisponenti quali la gravidanza, l’assunzione 41 Amministrazione 42 Gene MTHFR: metilentetraidrofolatoreduttasi (citosina) in T (timina) al nucleotide 677 (C677T), La metilentetraidrofolatoreduttasi (MTHFR) è un nella proteina inale ed una riduzione dell’attività enzima coinvolto nella trasformazione del 5-10 enzimatica della MTHFR pari al 50%. Tale variante metilentetraidrofolato in 5 metiltetraidrofolato che comporta livelli elevati nel sangue di omocisteina serve come donatore di metili per la rimetilazione specie dopo carico orale di metionina. della omocisteina a metionina tramite l’intervento Recentemente, una seconda mutazione del gene della vitamina B12. Rare mutazioni (trasmesse con MTHFR (A1298C) è stata associata ad una ridotta modalità autosomica recessiva) possono causare la attività enzimatica (circa il 60% singolarmente; deicienza grave di MTHFR con attività enzimatica circa il 40% se presente in associazione alla inferiore al 20% e comparsa di omocisteinemia mutazione C677T). Questa mutazione, in pazienti ed omocistinuria e bassi livelli plasmatici di portatori della mutazione C677T, determina acido folico. La sintomatologia clinica è grave con un aumento dei livelli ematici di omocisteina. ritardo dello sviluppo psico-motorio e massivi Livelli aumentati di omocisteina nel sangue sono fenomeni trombotici. Accanto alla deicienza grave oggi considerati fattore di rischio per malattia di MTHFR è stato identiicato un polimorismo vascolare, (trombosi arteriosa) forse attraverso un genetico comune, dovuto alla sostituzione di una C meccanismo mediato dai gruppi sulidrilici sulla che causa una sostituzione di una alanina in valina 43 parete endoteliale dei vasi. Inoltre in condizioni (u-PAI). L’inibitore-1 dell’ attivatore del di carenza alimentare di acido folico la variante plasminogeno (PAI-1) è il maggiore inibitore del termolabile della MTHFR porta a livelli molto bassi sistema ibrinolitico ed è prodotto da una varietà l’acido folico nel plasma ed è pertanto un fattore di di cellule tra cui il fegato, le piastrine, le cellule rischio per i difetti del tubo neurale nelle donne in endoteliali e quelle muscolari liscie delle pareti gravidanza. Condizioni di eterozigosi doppia, specie vasali. PAI-1 è un membro della famiglia SERPIN con la variante Leiden del fattore V o della variante e si lega all’ attivatore del plasminogeno tissutale 20210 della protrombina, possono aumentare il (tPA) inibendone l’attivazione, con conseguente rischio relativo per il tromboembolismo venoso, già diminuita ibrinolisi. Elevati livelli di questo alto per la presenza dell’altra variante. inibitore sono stati associati ad un maggior rischio trombotico, sia di tipo arterioso (infarto Gene del PAI-1 miocardico e malattia coronarica) che venoso Il sistema ibrinolitico, meccanismo opposto a (tromboembolismo), specie nei soggetti fumatori quello della coagulazione ed in equilibrio con ed ipertesi. Il suo livello plasmatico è infatti esso in condizioni di normale lusso sanguigno, aumentato dopo intervento chirurgico e comporta è basato sul plasminogeno, che è convertito in una riduzione dell’ attività ibrinolitica che potrebbe plasmina dall’ attivatore del plasminogeno, sia giustiicare l’ ipercoagulabilità post-operatoria del tipo tissutale (t-PA) che del tipo urochinasi osservata. Inoltre il bilanciamento tra gli attivatori 44 Tecnico Laboratorio 45 46 del plasminogeno ed il loro inibitore svolgerebbe un quindi ad aumentati livelli plasmatici di PAI-1, che ruolo di primo piano nella formazione del trombo nella condizione di omozigosi 4G/4G sono il 25% arterioso dopo la rottura di una placca ateromatosa. più alti rispetto ai soggetti con genotipo 5G/5G. Si Elevati livelli di PAI-1 sono anche osservati in corso ritiene infatti che il promotore con la mutazione di sindrome plurimetabolica, in associazione con 4G sia in grado di legare solo un enhancer, mentre l’ ipertensione, l’ obesità, l’insulino-resistenza, gli l’ allele 5G sia in grado di legare sia un enhancer elevati livelli di trigliceridi e le basse concentrazioni che un suppressor. Successivamente è stato di lipoproteine ad alta densità (HDL). Il gene PAI- dimostrato che il promotore di PAI-1 esibisce una 1 presenta un polimorismo (SNP) di inserzione/ risposta ai trigliceridi genotipo-speciica, con più delezione di una singola G (4G/5G) alla posizione alti livelli di PAI-1 nei soggetti con il genotipo -675 dal sito di inizio del gene, all’ interno di una 4G/4G in presenza di elevati livelli di trigliceridi. regione regolatoria al 5` (promotore). Il 26% Inine, donne in corso di gravidanza con genotipo della popolazione presenta un genotipo 4G/4G, il 4G/4G risultano avere una maggiore incidenza di 50% è eterozigote (4G/5G) ed il 24% possiede un complicanze della gravidanza ed al parto rispetto ai genotipo 5G/5G. L’ allele 4G è stato associato ad un soggetti 5G/5G. aumentato rischio trombotico, in quanto correlato ad un aumento dell’ attività trascrizionale del gene e 47 Diagnosi molecolare di Fibrosi Cistica consistenti evidenze cliniche. La ibrosi cistica è la malattia genetica più frequente congenita dei vasi deferenti (CAVD) costituisce nella popolazione italiana con un’incidenza circa il 3% delle cause di infertilità maschile. compresa tra 1/2.730 e 1/3.170 nati vivi. Questa Di questi l’85% dei casi è dovuta alla presenza patologia è causata da mutazioni nel gene CFTR di mutazioni sul gene CFTR. Per questo motivo (Cystic Fibrosis Transmembrane Regulator) che gli uomini con problemi di infertilità causata da codiica per una proteina con funzione di canale azoospermia ostruttiva hanno un rischio molto ionico. È trasmessa con modalità autosomica maggiore rispetto alla popolazione generale di recessiva (negli individui malati entrambe le copie essere portatori di mutazioni sul gene CFTR. L’azoospermia ostruttiva causata da Assenza del gene devono essere mutate) Il test genetico, tuttavia è l’unico modo per individuare lo stato Microdelezione del Cromosoma Y di portatore sano all’interno di una famiglia, Problemi di infertilità riguardano circa il 15% delle essendo i portatori di una sola copia del gene coppie in età riproduttiva e, nel 50% circa dei casi, mutato asintomatici. Inoltre, l’analisi genetica è a carico del partner maschile. Negli ultimi anni può supportare la diagnosi clinica in tutti i casi in è stato dimostrato che il 5-10% dei casi di oligo/ cui il test del sudore è negativo ma sono presenti azoospermia è imputabile a problemi genetici. 48 L’analisi genetica ha portato all’identiicazione sequenze normalmente presenti sul cromosoma Y di microdelezioni di geni localizzati nei loci non e coinvolte nella regolazione della spermatogenesi polimorici del gene AZF (Azoospermia Factor nell’uomo. a,b,c), presenti in numero variabile e denominati STS (Sequenze Tagget Sites). Attualmente, con lo Cariotipo Molecolare sviluppo delle tecniche di biologia molecolare, è Abbina la possibilità di un’analisi del DNA, propria possibile dimostrare la presenza, in pazienti oligo- delle tecniche di biologia molecolare, con la azospermici, di microdelezioni del cromosoma struttura cromosomica il cui studio è oggetto della Y, così piccole da non poter essere rilevate da citogenetica classica. un esame classico del cariotipo. Ciò riveste una L’esame del cariotipo consente di analizzare il particolare importanza soprattutto in quelle corredo cromosomico di un individuo a partire da coppie che si afacciano alla procreazione assistita, un semplice prelievo di sangue. per conoscere con più precisione la possibilità Questo esame è in grado di rivelare: di trasmettere ad un iglio lo stesso problema • La presenza di alterazioni di numero o di di sterilità del padre. Il test per la ricerca delle struttura dei cromosomi sessuali (cromosoma Microdelezioni del Cromosoma Y consente di X, cromosoma Y) che possono essere associati a valutare se eventi di delezione hanno eliminato patologie dello sviluppo sessuale (sindrome di 49 50 Turner, sindrome di Klinefelter) normalmente causa di infertilità; • La presenza di riarrangiamenti cromosomici • Dopo un anno di tentativi infruttuosi per l’ottenimento di una gravidanza • Con amenorrea primaria o secondaria bilanciati presenti in individui clinicamente sani, • Con insuicienza ovarica che possono essere la causa di infertilità o ridotta • Con aborti ricorrenti fertilità e generare poliabortività o nascita di bambini afetti da patologie cromosomiche. HLA-G L’analisi del cariotipo su sangue periferico è L’antigene HLA-G è una molecola non-classica HLA fortemente raccomandata durante il processo di classe I caratterizzata da un basso polimorismo diagnostico, soprattutto nei soggetti con oligo- o allelico, una ristretta distribuzione tessutale, un azoospermia e prima della riproduzione in vitro. diferente splicing dell’mRNA che genera sette L’analisi del cariotipo ai pazienti andrebbe eseguita: isoforme proteiche e una possibile funzione • Con azoospermia o oligospermia biologica nell’induzione della tolleranza verso il • Normospermici dopo un anno di tentativi “non self” ed antiiniammatoria. Il gene HLA-G si infruttuosi per l’ottenimento di una gravidanza • Consigliamo l’analisi del cariotipo alle pazienti femmina: trova sul cromosoma 6 (6p21.3) e mostra un basso polimorismo allelico rispetto agli altri HLA di classe I, con 36 alleli descritti nella regione codiicante. 51 Le regioni più polimoriche del gene sono nella dell’mRNA prima del dominio transmembrana. Le regione di regolazione 5’ (5’UTR) e la regione 3’ isoforme maggiormente analizzate sono l’HLA-G non tradotta(3’UTR) che possono contribuire 1 di membrana e in forma solubile, ottenuta con alla regolazione dell’espressione di HLA-G. Un taglio proteolitico, e la forma solubile HLA-G5. Nelle polimorismo di inserzione/delezione di 14 bp in tecniche odierne di riproduzione in vitro, l’impianto 3’UTR dell’esone 8 è stato correlato alla stabilità dell’embrione rimane un evento complesso e poco dell’mRNA e dalla quantità della proteina HLA-G. conosciuto. La maggioranza degli embrioni trasferiti L’allele con un’inserzione di 14 bp è stato associato non si impianta (> 70%) e solo una minoranza a livelli d’espressione di HLA-G più bassi rispetto (circa 14%) darà luogo ad una gravidanza a termine. all’allele con la delezione di 14bp. Diversamente dagli Oggi la selezione dell’embrione da trasferire si antigeni HLA di I classe, le sette isoforme HLA-G basa per la maggior parte su criteri morfologici sono generate da splicing diversi del loro trascritto e di divisione cellulare. Articoli scientiici recenti primario. Quattro di queste, HLA-G1 -G2, -G3 e -G4, hanno riportato l’importanza di alcune molecole sono forme legate alla membrana, mentre tre, HLA- nella regolazione dello sviluppo dell’embrione prima G5,-G6 e -G7 sono molecole solubili. Le isoforme dell’impianto e sull’impianto stesso. Un possibile solubili contengono l’introne 4 che include un marker sembra essere la proteina sHLA-G (HLA-G codone di stop ed anticipa l’arresto della traduzione solubile). sHLA-G è stata trovata nel supernatante 52 53 di colture di embrioni umani ottenuti tramite IVF; trascritto. Le diferenze nella concentrazione di in particolare uno studio eseguito su 101 pazienti ha HLA-G sono quindi in buona parte determinabili dimostrato che la presenza di questa proteina secreta dall’analisi del gene HLA-G. Nel quadro della dall’embrione è un prerequisito obbligatorio, benché diagnostica di infertilità di coppia, poiché il genotipo non da solo suiciente, per l’istaurarsi e il procedere dell’embrione dipende sia dal padre che dalla madre, della gravidanza. Infatti, una gravidanza clinica per stimare le potenzialità dell’embrione a produrre è stata ottenuta solo se sHLA-G era presente nel la proteina sHLA-G, l’analisi delle varianti sul gene supernatante dell’embrione in coltura al giorno del HLA-G viene eseguita su entrambi i partners. transfer. Inoltre, una scarsa espressione disHLA-G Il test dovrebbe essere eseguito nei seguenti casi: da parte della madre, è stata associata con pre- • Indagine tramite test genetico molecolare della eclampsia, aborti spontanei ricorrenti e fallimenti varianti 3’UTR del/ins 14 bp sul gene HLA-G in delle terapie IVF. La concentrazione della proteina caso di ripetuti fallimenti dei trattamenti IVF o di sHLA-G rilasciata dall’embrione e anche quella aborti spontanei ricorrenti idiopatici; prodotta dalla mamma dipende in gran parte dal • In caso di inseminazione eterologa, analisi genotipo del gene HLA-G. In particolar modo da eseguita sulla paziente per la scelta di un donatore alcune varianti che alterano l’espressione del gene con genotipo HLA-G compatibile con al paziente. e /o che causano una degradazione maggiore del 54 L’analisi viene richiesta anche sui due partners nelle seguenti situazioni: di sangue, mediante la tecnica Real-Time PCR, si • Ripetuti fallimenti della terapia IVF identiica un frammento di dna del cromosoma y, • Aborti spontanei ricorrenti idiopatici rilevabile solo se il feto è di sesso maschile. L’analisi viene proposta unicamente alla paziente in Se questo frammento non viene individuato il feto caso di: sarà, con altissima probabilità, di sesso femminile. • Inseminazione eterologa, per la scelta del Numerosi studi scientiici hanno dimostrato che la donatore. prova è molto precisa. Anche se DeteSex® si può eseguire già dalla sesta Diagnosi PrenataLe non invasiva DeteSex® DeteSex® permette di conoscere il sesso fetale mediante un metodo sicuro per la gestante, poiché si tratta di una tecnica non invasiva ed attendibile, come confermano gli studi scientiici pubblicati. È noto che durante la gravidanza, soprattutto con l’avanzare delle settimane, nel sangue materno è presente il dna fetale. Con un piccolo campione 55 settimana di gravidanza, l’aidabilità della tecnica determinare il sesso del nascituro. aumenta sensibilmente a partire dall’ottava. Già Il nuovo test, non invasivo, si efettua con un alla sesta settimana di gestazione la percentuale di semplice prelievo sanguigno della mamma corrispondenza tra il risultato della prova e il sesso analizzando il DNA del feto che circola nei vasi constatato alla nascita è del 92%. A partire dalla dell’organismo materno, e può evitare il ricorso settima-ottava, questa percentuale è superiore al 98%. all’amniocentesi. Questo tipo di esame ha Il test è rapido, semplice e sicuro e ha un ruolo dimostrato un’aidabilità superiore al 99% nella fondamentale non solo per appagare la curiosità dei rilevazione della trisomia 21, Sindrome di Down, genitori ma soprattutto come importante strumento con un tasso di falsi positivi pari allo 0,1%, inoltre nella diagnosi precoce, non invasiva, di patologie l’indagine si estende anche alle Trisomie 18 e 13 con legate ai cromosomi sessuali (emoilia, distroia un’attendibilità inferiore. muscolare di Duchenne ecc.). Questo esame può analizzare anche la probabilità di eventuali altre anomalie, come le microdelezioni Harmony™ Test o quelle dei cromosomi sessuali, pur tuttavia, Consiste in un’analisi prenatale che consente essendo minore l’attendibilità e per non incorrere la ricerca delle Trisomie 21, 18, 13, di eventuali in falsi positivi, si raccomanda di efettuare una anomalie numeriche dei cromosomi X e Y e per valutazione in merito con il proprio ginecologo e 56 limitare l’indagine solo nei casi speciici. risultato fosse positivo si renderà necessaria una L’ Harmony™ Test, è un Test e non una diagnosi conferma tramite villocentesi o amniocentesi. ed ha il vantaggio di non essere invasivo come la In pochissimi casi, circa il 4%, il test non fornisce villocentesi o l’amniocentesi, ed è privo di rischi sia risposta o non restituisce un risultato chiaro, in tal per la mamma che per il feto. caso il Test dovrà essere ripetuto partendo da un Presenta un elevatissimo tasso di aidabilità nella nuovo prelievo di sangue. rilevazione della trisomia 21, è possibile utilizzarlo Per completezza di informazione bisogna tener nei casi di parto gemellare e può essere efettuato conto che con i test non invasivi non è possibile a partire dalla decima settimana di gravidanza. diagnosticare alcune rare forme di Trisomia 21, E’ possibile ricorrere all’ Harmony™ Test anche 18 e 13 in quanto, queste forme di Trisomia sono in tutti quei casi in cui non sia stato possibile causate dalla presenza in 3 copie di solo parte eseguire analoghi esami entro il primo trimestre di del cromosoma 21, 18 o 13 o dalla presenza di 3 gravidanza. cromosomi solo in una parte delle cellule del corpo Se il risultato del Test sarà negativo la gestante (mosaicismo). può essere tranquillizzata riguardo la Sindrome di Down (18,13 ) dato che le probabilità di questo nutrizione evento saranno di circa 1<10000. Qualora il L’alimentazione ha un ruolo fondamentale nel 57 58 mantenere lo stato di salute degli uomini ed ha un hanno contribuito a scoprire le variazioni a livello impatto importante su diversi aspetti della nostra del DNA che contribuiscono a causare malattie vita con notevoli risvolti psicologici e socio-culturali. come diabete, ipercolesterolemia e intolleranze I recenti progressi compiuti dalla genetica hanno alimentari. Inoltre sono stati scoperti i ruoli di permesso di ideare e mettere in opera uno schema alcune importanti sostanze e le loro funzioni nel di ricerca nutrizionale che sia ancora più aderente metabolismo umano, come ad esempio l’acido folico alle reali necessità dell’organismo. La genetica della e la capacità antiossidante della Vitamina C. La nutrizione si compone di più settori di studio: la Nutrigenetica è uno strumento innovativo in grado nutrigenomica, la nutrigenetica, l’epigenetica, la di fornire informazioni che permettono di modulare transcriptomica, la proteomica e la metabolomica. l’alimentazione e l’integrazione alimentare in modo In particolare, la nutrigenetica studia le variazioni personalizzato ed eicace rispetto alle caratteristiche genetiche del organismo (polimorismi) che sono genetiche individuali. Grazie alla Nutrigenetica, alla base delle diverse risposte dei soggetti, alle oggi è possibile elaborare diete alimentari su misura sostanze presenti nel cibo. La nutrigenomica, invece in base al corredo genetico di ciascun individuo. indaga come le molecole contenute negli alimenti L’alimentazione e una dieta personalizzata sono i agiscono sull’espressione dei geni. Negli ultimi primi strumenti per conservare la salute e prevenire anni gli enormi sviluppi nel campo della genetica le malattie ereditabili geneticamente. 59 Intolleranza al lattosio talvolta obbligata di certi farmaci, possono Fino ad oggi per veriicare l’intolleranza al portare a risultati falsi positivi o negativi. Il test lattosio veniva efettuato per lo più il Breath genetico risulta essere non invasivo e rapido Test all’idrogeno (BTH). Questo tipo di test presentando risultati certi circa il rischio di comporta un grande impegno temporale da sviluppo dell’intolleranza al lattosio. Sono stati parte del paziente, (circa 4 ore da trascorrere individuati nel gene della lattasi MCM6 (2q21), in clinica talvolta con manifestazioni gravose due diferenti polimorismi responsabili della dopo l’ingestione del lattosio),ed una adeguata persistenza enzimatica: C13910T A22018G. preparazione da parte dei pazienti nei giorni Nell’uomo, così come in tutti i mammiferi, i geni precedenti il test; nonostante questo, alcuni cibi, per la digestione del latte vengono silenziati subito il fumo, patologie concomitanti, l’assunzione, dopo lo svezzamento. Queste mutazioni perciò 60 costituiscono un vantaggio selettivo grazie al quale tutti i nutrienti. La malattia celiaca non guarisce: chi le possiede mantiene attivo il gene della lattasi l’unica cura consiste quindi nell’adozione di una riuscendo ad assimilare il lattosio anche in età dieta rigorosa. L’incidenza di questa intolleranza in adulta, purtroppo solo un’ esigua parte della nostra Italia è stimata in un soggetto ogni 100 persone. La popolazione ne è portatrice, la maggior parte degli vastissima gamma di sintomi rende però diicile individui, infatti, risulta intolleranti al lattosio la diagnosi,al punto che circa l’80% dei malati di continuando inconsapevolmente ad assumerlo con celiachia,secondo stime recenti, non sono stati conseguenze spesso diicili sulla propria salute. ancora diagnosticati. L’intolleranza può comparire, in un periodo Intolleranza al Glutine (Test Celiachia) qualsiasi della vita, spesso dopo un evento La celiachia è una intolleranza permanente chirurgico o una infezione intestinale. Non sempre causata dall’ingestione del glutine, la frazione la celiachia si manifesta in modo palese: proteica presente in molti cereali (frumento, farro, • la forma tipica presenta come sintomatologia un stressante quale una gravidanza, un intervento kamut, orzo, avena, segale, spelta, triticale). La quadro classico di malassorbimento con diarrea, reazione di tipo autoimmunitario che ne consegue perdita di peso e carenze nutritive multiple; determina la distruzione dell’epitelio interno intestinale, con conseguente malassorbimento di • quella atipica si rivela tardivamente con sintomi prevalentemente estranei all’apparato digerente 61 (es. comuni disturbi quali crampi, debolezza (eterodimeri DQ2,DQ8,DR4); il 90% dei celiaci è muscolare, formicolii, emorragie, goniore portatore dell’antigene DQ2, mentre nella maggior alle caviglie, dolori ossei, facilità alle fratture, parte dei celiaci DQ2-negativi riscontriamo la alterazioni cutanee, afte, disturbi psichici. Molto positività per il DQ8. Gli stessi alleli sono osservati frequente è l’anemia da carenza di ferro ; anche nel 25-30% dei familiari sani dei celiaci; • quella silente ha come caratteristica l’assenza di infatti la presenza degli alleli HLA è un indicatore sintomi eclatanti e quella potenziale (o latente) si di predisposizione al morbo celiaco ed è essenziale. evidenzia solo con esami speciici La conferma deinitiva della diagnosi può essere data solo con la biopsia intestinale. Diagnosi e genetica La variabilità dei sintomi e la frequenza di forme CarboFat Gene Screen asintomatiche rendono diicile la diagnosi per Il metabolismo funziona diversamente per ognuno Morbo Celiaco; il test genetico rappresenta uno di noi: ad alcuni una dieta ricca di carboidrati o strumento rapido e aidabile sia per soggetti di grassi fa perdere peso più velocemente, ad altri sintomatici con diagnosi anticorpale dubbia sia invece può rallentare il dimagrimento. che per individui con familiarità positiva. E’ stata CarboFat Gene Screen analizza alcuni geni dimostrata una forte associazione tra la Celiachia e i geni del complesso di istocompatibilità HLA II 62 responsabili del metabolismo dei grassi e di quello informazioni contenute nei tuoi geni in un piano degli zuccheri. alimentare personalizzato, nel rispetto della salute e CarboFat Gene Screen aiuta a raggiungere il peso del benessere. forma poiché consente di individuare varianti metabolizzare i grassi ed carboidrati. Microarray 221 Food LabOnChip (intolleranze alimentari) CarboFat Gene Screen da indicazioni precise sulla Questo test, efettuato tramite un prelievo di sangue reazione del metabolismo di ciascun individuo a periferico, valuta la reazione diretta tra anticorpi seconda della quantità e della qualità del cibo che IgG presenti nel siero, plasma o sangue intero del ingeriamo. Questo test da indicazioni sulla reazione paziente, verso 221 antigeni alimentari analizzati in del nostro metabolismo a seconda dell’attività doppio comprendendo anche la valutazione della isica svolta. Il tuo medico nutrizionista traduce le Gliadina e della Transglutaminasi. del DNA che modulano la capacità individuale di 63 oncoLogia MoLecoLare grado di parentela o età di insorgenza di parenti Predisposizione Genetica al tumore del seno afetti da neoplasia mammaria): il rischio di Il tumore della mammella rappresenta il tumore infatti è più elevato se altri membri della propria più frequente nella donna: nei Paesi industrializzati famiglia si sono ammalati di queste neoplasie. 7 donne su 100 sviluppano una neoplasia Due geni sono responsabili di circa il 50% delle mammaria nell’arco della vita mentre il tumore forme ereditarie di tumori della mammella e/o dell’ovaio interessa circa il 2% delle donne. dell’ovaio: Nell’ambito di questi tumori è oggi possibile • Gene BRCA1 presente sul cromosoma 17 operare delle distinzioni: si parla infatti di • Gene BRCA2 presente sul cromosoma 13 tumori sporadici o familiari/ereditari. Il 75% Quando una persona eredita una mutazione a circa dei tumori mammari è di tipo sporadico, carico dei geni BRCA1 e/o BRCA2, possiede un cioè si sviluppa nella popolazione generale in aumentato rischio di sviluppare, nell’arco della sua assenza di familiarità ed è per lo più correlato vita, un tumore della mammella e/o ovaio: a fattori ambientali. Il restante 25% dei tumori • le donne che ereditano la mutazione a carico sviluppare tumori della mammella e/o dell’ovaio mammari è invece di tipo familiare o ereditario (la del gene BRCA1 hanno il 45-60% di probabilità classiicazione diferisce in base alla numerosità, di sviluppare un tumore della mammella, e il 64 65 20-40% di probabilità di sviluppare un tumore dell’ovaio nell’arco della loro vita; • le donne che ereditano una mutazione a carico del gene BRCA2 hanno il 25-40% di probabilità di sviluppare un tumore della mammella e il 10-20% di probabilità per il tumore dell’ovaio. Le mutazioni a carico di questi due geni, inoltre, in caso di pregresso tumore della mammella, aumentano il rischio di sviluppare un tumore dell’altra mammella. Non è detto però che tutte le donne portatrici di mutazione sviluppino un tumore, poiché l’alterazione di per sé non è suiciente. Infatti, ainché la malattia insorga occorre che avvenga una seconda mutazione sull’allele sano. Pertanto, possono essere presenti, nell’ambito di una famiglia con tumore mammario/ tumore dell’ovaio ereditario, dei salti generazionali 66 che possono rendere diicile l’evidenza dell’ereditarietà̀. Oltre a BRCA1 e BRCA2 esistano Diagnosi Molecolare di Emocromatosi anche altri geni, non ancora identiicati, la cui Ad oggi sono noti quattro tipi di emocromatosi alterazione può predisporre all’insorgenza di forme ereditaria, di cui tre a trasmissione autosomica ereditarie di tali neoplasie. recessiva ed una a trasmissione dominante. Chi ne è afetto possiede una mutazione in entrambe PCA3: Tumore della Prostata le copie del gene HFE, ereditate una da ciascun Il Prostate Cancer Gene 3 (PCA3) è un nuovo e genitore (soggetto omozigote mutato). Chi invece promettente biomarcatore il cui utilizzo nella ha ereditato il gene mutato da uno soltanto dei pratica clinica potrebbe migliorare la selezione dei due genitori (soggetto eterozigote), è portatore pazienti con sospetto di carcinoma della prostata sano della malattia, senza magari manifestarla (a da sottoporre ad una seconda o terza biopsia della meno che questo stato non si associ ad un’altra prostata. Il test PCA3 è un esame semplice che si malattia in grado di aumentare l’assorbimento efettua da un prelievo di urina. Valori alti di PCA3 del ferro, tale da richiedere terapia speciica). Le aumentano la probabilità di una biopsia prostatica mutazioni più frequenti sono la sostituzione di positiva, viceversa valori bassi indicano una ridotta una cisteina con una tirosina in posizione 282 probabilità di biopsia positiva. (C282Y), identiicata in più del 90% dei pazienti, 67 la sostituzione di una istidina con l’acido aspartico fenotipo dell’emocromatosi, ma con un sovraccarico in posizione 63 (H63D) ed, inine, la sostituzione di ferro meno pronunciato e solo in presenza di della serina con una cisteina in posizione 65 altre concause, fra cui l’eccessiva assunzione di (S65C).In Italia, queste mutazioni sono presenti alcool, un’anemia emolitica concomitante o un solo nel 65% dei pazienti, con marcate diferenze trattamento prolungato con ferro. Generalmente a seconda dell’origine geograica dei soggetti la mutazione H63D ha conseguenze meno gravi e con un’incidenza più bassa nel Sud (30%), a sull’accumulo di ferro nell’organismo rispetto alla dimostrazione di una marcata eterogeneità genetica mutazione C282Y. La mutazione S65C, inine, è la della malattia nel nostro paese. Nelle persone più rara, appare essere associata ad una forma più afette da emocromatosi, entrambe le copie del lieve della patologia e, in Italia, è poco frequente. gene HFE presentano mutazioni puntiformi. In Altre mutazioni di HFE sono rare o presenti in aree particolare, la condizione di omozigosi per la geograiche speciiche, sono riscontrate spesso solo mutazione C282Y (con una frequenza dal 60 al 90% in un singolo paziente o in una singola famiglia a seconda delle popolazioni prese in esame) implica e nella maggioranza dei casi sono associate in la diagnosi di emocromatosi genetica; la mutazione eterozigosi con la mutazione C282Y. H63D, sempre in omozigosi, porta al caratteristico 68 CO N TATTI Lo Studio è situato in Colleferro, a 35 km da Roma, 30 km da Frosinone e vicinissimo al parco giochi di Valmontone L.go Biagio della Rosa 1 00034 Colleferro (Roma) IT Tel. 06.97.236.714 Fax. 06.97.232.191 www.studiodifraia.it [email protected] 69 L.go Biagio della Rosa, 1 - 00034 Colleferro (Roma) IT www.studiodifraia.it - P.I. 00199621004 70