Carta dei Servizi - Dott. Pietro Di Fraia

annuncio pubblicitario
Studio Medico
Di Fraia
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I ndice
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Presentazione
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La nostra storia
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Lo Staff
9
Il sistema di qualità
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i Servizi offerti
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I nostri servizi
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Descrizione
e preparazione esami
P R E S E N T A Z I O N E
L’
alta specializzazione, competenza e professionalità
citologia, istologia, microbiologia e biologia molecolare
raggiunta nella diagnostica, pone lo Studio
di elevata specializzazione, con l’obiettivo di fornire un
Citopatologico del Dott. Pietro Di Fraia,
servizio completo capace di soddisfare le più diverse
all’avanguardia, rendendolo “PUNTO DI
esigenze in campo diagnostico.
RIFERIMENTO” nel campo medico-diagnostico.
La professionalità e la puntualità nelle indagini
Nato nel 1985, lo STUDIO DOTT. PIETRO DI FRAIA
diagnostiche viene apprezzata da studi medici, enti e
opera in qualità per esami ad alta tecnologia,
strutture ospedaliere su tutto il territorio nazionale,
espletando principalmente attività di “service” di
oltre a diverse collaborazioni in ambito europeo.
3
LA N O STRA
STO RIA
Da oltre 30 anni, sono i numerosi traguardi raggiunti,
citoistopatologia e microbiologia.
a testimoniare la crescente qualità e competenza del
Nel 2005, la struttura si specializza in analisi e
nostro Centro, che punta sull’eccellenza diagnostica
ricerche di biologia molecolare nel campo diagnostico.
e del servizio, con una forte spinta verso la ricerca
Originariamente sorto in Via 29 Gennaio (Colleferro),
scientiica e l’innovazione tecnologica. Un percorso che
nel 1995 si trasferisce in via Della Selva (Colleferro)ed
ci ha visti protagonisti di un’espansione ed una crescita
inine, nel 2012 grazie agli enormi progressi fatti e al
costanti, con la creazioni di strutture e acquisizioni di
raggiungimento di oltre 500 collaborazioni lo Studio si
valore, attraverso risultati e riconoscimenti importanti.
trasferisce in Largo Biagio della Rosa, 1 (Colleferro) in
Lo Studio Dott. Pietro Di Fraia è stato fondato nel
una struttura all’avanguardia con una strumentazione
1985, dal Citopatologo Pietro Di Fraia divenuto
al passo con le esigenze cliniche –diagnostiche ed un
da subito un centro d’eccellenza nell’ambito della
personale sempre aggiornato.
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5
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lo
Sta f f
Il Dott. Pietro Di Fraia, Medico e Biologo e
e Personale qualiicato nel settore amministrativo
specializzato in Patologia clinica si perfeziona in
e nei processi di accettazione e trascrizione esami.
Patologia Molecolare presso l’ Università degli
Annualmente, inoltre, viene deinito un Piano
Studi di Roma ‘’La Sapienza’’ ed entra a far parte
di formazione e addestramento del Personale
del gruppo di ricerca del Prof. A. Vecchioni per circa
che tiene conto delle esigenze di aggiornamento
14 anni. Dal 1996 diventa consulente tecnico del
professionale.
Tribunale di Velletri (RM) nella categoria Patologia
Lo staf, preparato, gentile e disponibile, è la nostra
Clinica.
più importante risorsa, ed è il punto di riferimento
Lo studio si avvale della professionalità di
a cui potersi interfacciare per ottenere risposte,
operatori qualiicati e specializzati composto da
informazioni e chiarimenti.
Biologi, Anatomopatologi, Tecnici di Laboratorio
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8
i l si stema
di q u a l i t À
Il sistema di qualità dello Studio Dott. Pietro Di
della professione svolta con il massimo della
Fraia garantisce una totale soddisfazione dei nostri
competenza e discrezione, elementi essenziali per la
interlocutori.
delicatezza delle informazioni trattate.
Lo Studio è certiicato UNI EN ISO 9001:2008
e partecipa regolarmente a controlli di qualità
esterni - aidati ad istituzioni riconosciute a livello
internazionale.
La metodica di lavoro con sistema di Qualità
Certiicato UNI EN ISO 9001 valorizza la serietà
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i servizi
of f erti
Il servizi oferti dallo studio iniziano dalla
iducia, in accordo con gli orari e le esigenze delle
fornitura di tutto il materiale necessario per la
varie strutture.
raccolta dei campioni biologici:
Tutte le fasi, dall’arrivo ino alla compilazione
• Tamponi per microbiologia
della diagnosi inale vengono costantemente
• Contenitori per la raccolta citologica ed istologica
monitorate, seguendo una perfetta gestione
• Apposite buste per contenere il campionamento
dei protocolli, garantendo rapidità ed estrema
ed annotare informazioni cliniche ed anagraiche
precisione.
del paziente che verranno archiviate secondo le
La continuità del lusso di lavoro permette una
norme vigenti
notevole ottimizzazione dei tempi, dal ritiro
In accordo con i Dottori, provvediamo al ritiro e
allo smistamento nei vari laboratori, dalla
trasporto dei campioni tramite collaboratori di
colorazione dei vetrini contenenti i campioni da
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passare all’esame microscopico, ino alla
consegna dei risultati.
La maggior parte degli strumenti è
interfacciata con il Sistema Informatico
gestionale in modo da ridurre al massimo
la possibilità di errori post-analitici.
La refertazione viene fornita:
• In formato digitale mediante invio
tramite PEC
• Su supporto cartaceo, presso lo studio
dello specialista, direttamente dal
nostro personale
• Inviate tramite posta prioritaria
Pap Test in fase liquida
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i N OSTR I
serv iz i
CITOPATOLOGIA
eventuali entità morbose sia per le neoplasie che
Lo studio del Dott. Pietro Di Fraia grazie alla
per malattie non neoplastiche.
propria esperienza nel campo della citologia
I criteri propri della citologia si basano prettamente
vaginale e extravaginale abbinata all’utilizzo di
sulle caratteristiche morfologiche delle cellule dei
strumentazione altamente professionale, ofre
rispettivi nuclei e dei citoplasmi: forme, colori,
un’attenta analisi dei campioni citopatologici,
dimensioni e pattern di aggregazione vengono
adottando criteri di citodiagnostica mediante lo
accuratamente valutati e confrontati al ine di
studio e l’osservazione delle cellule sotto il proilo
fornire diagnosi sempre puntuali e basati sulle più
morfologico e funzionale, valutando, con l’ausilio
recenti pubblicazioni medico-diagnostiche.
delle varie tecniche, le alterazioni cellulari dei
PAP TEST su Strato Sottile (Classiicazione secondo
tessuti sottoposti ad esame al ine di identiicare
Behtesda system 2001 con indice di maturazione
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compreso o ASCUS: HSIL/LSIL)
cellule che li compongono, sia da un punto di
PAP TEST su Fase Liquida (Classiicazione secondo
vista morfologico che funzionale. Lo strumento
Behtesda system 2001 con indice di maturazione
essenziale per l’istologia è il microscopio ottico,
compreso o ASCUS: HSIL/LSIL)
che permette l’osservazione diretta dei tessuti che
PAP-TEST + HPV-Test (Sul Pap-Test verrà
si vogliono studiare. L’analisi istologica permette
efettuata la ricerca del Papillomavirus: HPV)
l’individuazione di neoplasie e la conseguente
Ago Aspirato: Mammario o Tiroideo
diagnosi. I campioni vengono lavorati e trattati
Secrezione Mammella
in vari modi, devono essere tagliati in strisce
Citologia Espettorato
sottilissime per permetterne l’osservazione in
Citologia del Liquido Seminale
controluce, possono essere colorati in vari modi
Citologia Oculare
per facilitarne il riconoscimento e la distinzione
Citologia Gastrica
e vengono trattati in modo da prevenirne la
Citologia da Scraping Cutaneo/Mucosa
decomposizione per permetterne la conservazione
Citologia Urinaria
per analisi successive.
Biopsia (su tutti i Tipi di Tessuto)
ISTOLOGIA
Proteine P16 (su Esame Citologico o Istologico)
L’istologia studia la morfologia dei tessuti, e le
Tipizzazione virale HPV a partire da Biopsia
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Presso la nostra sede è presente una istoteca dove
Clamidia Trachomatis
vengono conservati, secondo i termini di legge, tutti
Micoplasma
i vetrini e i blocchetti di paraina analizzati.
Ureaplasma
Trichomonas Vaginalis
MICROBIOLOGIA
Candida
La Microbiologia fornisce il supporto nella ricerca
Gonococco
dei patogeni responsabili delle infezioni fornendo
Streptococco Beta Emolitico
potenzialità diagnostiche atte a fornire, ove
Gardnerella
possibile, sia le indicazioni per la realizzazione
Herpes Simplex 2.
di una terapia mirata delle malattie da infezione
Salmonella
sia per la messa a punto di adeguate strategie di
Germi Comuni (Gram – e Gram +)
prevenzione.
L’individuazione dei microrganismi trattati
Le ricerche possono essere efettuate sui seguenti
mediante tecniche colturali permette la
campioni:
compilazione di precisi antibiogrammi ed
Tampone Vaginale
antimicogrammi che eviteranno l’insorgenza di
Tampone Cervicale
resistenze e faciliteranno il decorso della patologia.
Tampone Uretrale
Tampone Rettale
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Tampone da Ferita Cutanee
educazione alimentare e suggeriamo nuovi stili di
Tampone Oculare
vita per favorire il benessere e mantenere lo stato di
Tampone Auricolare
salute della persona.
Lo Studio opera in stretta sinergia con il laboratorio
Biologia Molecolare
spagnolo di Lorgen, una delle più autorevoli
La struttura realizza servizi all’avanguardia nel
imprese di innovazione biotecnologica in Europa.
campo delle analisi di Biologia Molecolare, con
un particolare focus sulla medicina preventiva e
Microbiologia Molecolare
predittiva.
Tipizzazione HPV (da tampone, PAP-TEST su
Attraverso i nostri test sul DNA ricaviamo
strato sottile o in fase liquida e biopsia): 18 ceppi ad
informazioni circa la componente ereditaria che
alto rischio / 18 ceppi a basso rischio
predispone all’insorgenza di alcune patologie,
mRNA HPV
mentre i nostri specialisti in genetica forense
Ricerca Clamidya in PCR (Tampone uretrale,
eseguono test di paternità e di identiicazione
vaginale e cervicale, urine e seme)
umana.
Ricerca Gonococco in PCR (Tampone uretrale,
Avvalendoci di ricercatori e professionisti
vaginale e cervicale, urine e seme)
dell’ambito clinico, proponiamo anche percorsi di
Ricerca Micoplasma in PCR (Tampone uretrale,
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vaginale e cervicale, urine e seme)
Tromboscreen (Fattore II,Fattore V Leiden:MTHFR
Ricerca Ureaplasma in PCR (Tampone uretrale,
C677T-1298C e PAI 1)
vaginale e cervicale, urine e seme)
Polimorismi del Gene HLA-G
Ricerca Trichomonas in PCR (Tampone uretrale,
vaginale e cervicale, urine e seme)
Studio Genetico Cariotipi
Cariotipo Costituzionale da Sangue Periferico
Infettivologia Molecolare
Cariotipo da Resti Abortivi
CMV-DNA (Cytomegalovirus) Qualitativo
DIAGNOSI PRENATALE
HBV-DNA Qualitativo /HBV-DNA Quantitativo
Diagnosi Prenatale non Invasiva del Sesso Fetale
HCV-RNA Qualitativo
(Detesex®)
HIV-RNA Quantitativo
Diagnosi Prenatale per le Trisomie: cromosomi 21-
GINECOLOGIA OSTETRICIA e FECONDAZIONE
13-18 (HARMONY TEST®)
ASSISTITA
INTOLLERANZE ALIMENTARI
Diagnosi Molecolare Di Fibrosi Cistica (55
Predisposizione alla Celiachia
Mutazioni)
Intolleranza al Lattosio
Ricerca Delle Microdelezioni Del Cromosoma Y
CarboFat Gene Screen
STRs Cromosomi Sessuali
Microarray Food 221
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20
Oncologia Molecolare
BRCA1
BRCA2
PCA3
PATOLOGIE EMATOLOGICHE
Diagnosi Molecolare Di Emocromatosi (3
mutazioni)
Lo Studio è disponibile a valutare assieme al suo
comitato scientiico nuovi pacchetti diagnostici
utili allo specialista (quali la Cardiogenetica e
Neurogenetica).
Inoltre, lo Studio è aperto a collaborazioni
scientiiche per convalidare progetti di ricerca utili
a pubblicazioni scientiiche.
21
descrizione
e preparazione
esami
Citologia esfoliativa
ginecologica PAP-TEST
può essere allestito per striscio direttamente sul
vetrino.
La cervice uterina è la sede d’elezione per efettuare
citologia esfoliativa per l’identiicazione del
PAP-TEST in fase liquida
carcinoma del collo dell’utero. Il PAP-TEST si
La metodica consente di aumentare la sensibilità
efettua:
diagnostica. Questa campionatura permette:
• a scopo diagnostico in pazienti sintomatiche,
• Allestimento in strato sottile
• a scopo di screening in pazienti asintomatiche
• Residuo di materiale per indagini supplementari
• il materiale ottenuto con prelievo cervico-vaginale
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Citologia Urinaria
dell’afezione respiratoria.
La citologia urinaria è un test alla ricerca di cellule
Inoltre, è possibile eseguire sul campione la ricerca
anormali nelle urine. L’esame citologico urinario
di:
riveste un ruolo importante nella diagnosi, nello
• Asbesto
screening e nel follow-up delle neoplasie vescicali.
• Siderociti
Pertanto, l’esame citologico delle urine è un esame
• Corpuscoli di polvere
non invasivo per il paziente e gioca un ruolo
importante in quei pazienti con pregressa storia
Citologia Liquido Seminale
clinica di neoplasia vescicale ed ha il compito di
L’esame del liquido seminale, o spermiogramma,
monitorare la progressione, le recidive o di valutare
è l’indagine di laboratorio fondamentale a cui deve
eventuali trattamenti;
essere sottoposto l’uomo con problemi di fertilità
per una diagnosi certa ed aidabile.
Citologia Espettorato
È comunque da tenere presente l’alta variabilità dei
L’espettorato, è il secreto patologico delle ghiandole
risultati, per cui, in presenza di un esame anomalo,
presenti nelle mucose respiratorie. L’analisi
esso deve essere ripetuto a distanza di tempo:
delle cellule contenute in esso possono facilitare
vi sono infatti dei fattori che possono alterare lo
la diagnosi di eventuali malattie ed è in grado
spermiogramma, quali l’assunzione di antibiotici,
di fornire importanti indicazioni sulla natura
periodi di febbre alta precedenti l’esame, il
23
mRNA HPV
24
trasporto impreciso del seme al laboratorio. Lo
strumenti di Biologia Molecolare è ancora una volta
spermiogramma va eseguito dopo un’astinenza da 3
il metodo più veloce ed eicace per una diagnosi
a 7 giorni.
corretta che consente di eseguire poi i necessari e
periodici accertamenti diagnostici sui soggetti a
Genotipizzazione del Papilloma
Virus (HPV)
rischio. E’ oggi infatti possibile identiicare in tempi
ll Papillomavirus umano (HPV) è una delle
da un tampone (anche faringeo) che un semplice
infezioni sessualmente trasmesse più frequenti ed
PAP-TEST, non solo la presenza del virus ma la sua
ampiamente identiicato come causa necessaria (ma
appartenenza ai vari tipi.
brevi da un campione che può essere sia una biopsia,
non suiciente) di carcinoma invasivo della cervice
uterina.
RNA messaggero (mRNA) ed HPV
Molti studi epidemiologici hanno messo ormai
Il tumore della cervice è caratterizzato da una
in evidenza come l’ infezione da HPV sia il più
overespressione della proteina E6/E7 dei ceppi
importante fattore etiologico nello sviluppo di
HPV ad alto rischio e il numero di copie di HPV
questo carcinoma . In particolare, tre tipi di
DNA non è direttamente proporzionale ai livelli
Papillomavirus, HPV 16, 18 e 31, sembrano essere
di RNA di E6/E7, in quanto non tutte le copie
correlati con lo sviluppo del carcinoma della cervice.
di DNA virale sono trascrizionalmente attive. Il
L’ampliicazione diretta da campione mediante gli
test dell’mRNA HPV possiede quindi un valore
25
predittivo positivo maggiore rispetto a quelli basati
elementari” con tecniche di immunoluorescenza
sul HPV DNA.
o mediante metodi indiretti immunoenzimatici
Questo test permette di avere tre informazioni
(ELISA). Queste metodiche sono spesso iniciate
essenziale per il ginecologo:
dalla incostante presenza nel materiale patologico
• Presenza di integrazione del Papillomavirus
di quantità di microrganismo adeguate alla
(necessaria per l’espressione di E6/E7 e quindi
rilevazione.
della trasformazione cellulare)
• Presenza dell’espressione oncogena del virus
La Diagnostica MoLecoLare
• Presenza dell’RNA messaggero dei ceppi ad alto
Un netto incremento della speciicità e
rischio.
soprattutto della sensibilità nella diagnosi di
patologie Chamydia-correlate é reso possibile
Chlamydia Trachomatis
dalla determinazione diretta del DNA di tale
La Chlamydia Trachomatis é il principale agente
patogeno, mediante la tecnica di PCR. Per mezzo
eziologico di patologie a prevalente trasmissione
di tale metodica, infatti, é possibile individuare
sessuale quali: uretrite, vaginite.
una speciica regione del genoma di Chlamydia
trachomatis. permettendo una diagnosi precisa
La Diagnostica convenzionaLe
anche in quei campioni (urina, sangue) in cui il
Si basa sulla ricerca microscopica di “corpi
parassita può avere scarsa o nulla vitalità oppure
26
Laboratori
27
carica microbica molto bassa (secreti congiuntivali,
dal tratto genitale inferiore coinvolgendo prima
liquidi seminali e sinoviali). Infatti, é proprio
le tube di Fallopio e poi le ovaie. La conseguenza
in questi casi che si determinano le condizioni
dell’iniammazione è spesso la sterilità.
cliniche sfavorevoli (latenza, asintomaticità e
cronicizzazione), che sono alla base dell’ elevata
Mycoplasma hominis
incidenza del contagio.
Mycoplasma hominis è un microrganismo che
popola il tratto genitourinario di alcuni uomini
Neisseria gonorrhoeae
e donne, specie di quelli sessualmente attivi.
La Gonorrea è un’infezione dovuta al batterio
La sua presenza in queste sedi può avere sia
Neisseria gonorrhoeae. Si tratta di una delle
signiicato commensale (non crea alcuna soferenza
più comuni infezioni batteriche a trasmissione
o disturbo) che patologico. In quest’ultimo
I sintomi sono molto più evidenti nei maschi,
caso, il Mycoplasma hominis è comunemente
che presentano un’emissione mucopurulenta
implicato nella genesi della vaginosi batterica e
a livello dell’uretra (il dotto che porta l’urina
della malattia iniammatoria pelvica, insieme a
dalla vescica all’esterno del corpo) con bruciore
Chlamydia trachomatis e Neisseria gonorrhoeae.
e frequente stimolo alla minzione. Può portare a
Come tale, il M. hominis può causare infertilità,
epididimiti, ovvero l’iniammazioni dell’epididimo.
aborto spontaneo, endometriti, salpingiti, rottura
Le iniammazioni pelviche si possono difondere
precoce delle membrane, infezioni corion-
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amniotiche e scarso sviluppo del neonato. Nel
sua presenza si associno a numerose complicanze
maschio può invece determinare infertilità, uretriti,
della gravidanza e del periodo perinatale come
prostatiti e pielonefriti. Dal momento che questo
aborto ricorrente, crioamnionite, parto pretermine,
microrganismo viene spesso isolato insieme ad
nascita di neonato di basso peso o di nato morto,
alti agenti infettivi, il suo grado di patogenicità è
malattia febbrile nel postpartum, mentre questo non
comunque incerto. Il trattamento utilizzato per
avverrebbe in caso di semplice colonizzazione delle
debellare l’infezione da Mycoplasma hominis si
basse vie genitali.
avvale di antibiotici che interferiscono con la sintesi
proteica, come l’azitromicina e la doxiciclina.
La Diagnostica convenzionaLe
La diagnosi di infezione da U. urelayticum è diicile
Ureaplasma urealyticum
per le caratteristiche biologiche dell’organismo. Sono
L’Ureaplasma urealyticum è un mycoplasma del
necessari appositi terreni di coltura e quando non è
genere Ureaplasma. La colonizzazione vaginale in
possibile esaminare immediatamente il campione
gravidanza da parte dell’U. urealyticum varia dal
sono necessari particolari terreni di trasporto; inoltre
40 all’80% in funzione di vari fattori. Sembrerebbe
la crescita può richiedere più giorni.
al momento attuale che la colonizzazione delle alte
vie genitali femminili con l’U. urealyticum ed ancor
La Diagnostica MoLecoLare
più lo sviluppo di una malattia infettiva legata alla
L’impiego della tecnica della Polymerase Chain
29
Reaction (PCR) elimina tutti i problemi degli esami
paesi in via di sviluppo e nei ceti a più basso
colturali ed ha mostrato maggiore sensibilità;
livello socioeconomico. Un’altra condizione a
tale tecnica tuttavia nella diagnosi di infezione da
rischio aumentato di contagio è rappresentata
U. urealyticum è per il momento limitata quasi
dalla presenza in casa di bambini o dal lavoro
esclusivamente al campo sperimentale.
in comunità infantili. Materiali che possono
contagiare sono urine, secrezioni orofaringee,
CMVI: CMV-DNA (Cytomegalovirus)
Qualitativo
vaginali e cervicali, latte materno, lacrime e
l Citomegalovirus è ubiquitario, altamente specie-
contatto con il virus, mentre l’infezione ricorrente
speciico e riconosce l’uomo come unico ospite.
si veriica in soggetti già infettati o per riattivazione
Il suo ciclo replicativo è diviso in tre fasi: molto
di ceppi endogeni latenti o per reinfezione con un
precoce, precoce e tardiva. L’infezione da CMV è
nuovo ceppo.
sangue. Si ha un’infezione primaria al primo
endemica in tutto il mondo. La prevalenza degli
in massima parte alle condizioni socioeconomiche,
HBV: HBV-DNA Qualitativo /HBV-DNA
Quantitativo
all’area geograica ed alla origine geograica; in
La diagnosi di infezione da Epatite b Virus avviene
genere la prevalenza di sieropositività (cioè la
di solito mediante la ricerca nel siero dell’antigene
presenza di anticorpi speciici) è maggiore nei
di supericie Hbs Ag. Nelle epatiti acute o croniche
anticorpi aumenta con l’età con diferenze legate
30
31
da HBV l’ Hbs Ag rimane nel siero molto più a
quando ancora non è evidenziabile la risposta
lungo rispetto al virus intatto. La ricerca diretta del
anticorpale (periodo inestra), sia di veriicare l’
genoma virale dell’ HBV è quindi fondamentale,
efetto terapeutico della terapia interferonica od
sia per monitorare i vari stadi durante la terapia
antivirale in genere (analisi quantitativa). Inoltre,
antivirale, sia per diagnosticare l’infezione quando
in caso di soggetti con di alanina transaminasi
non è ancora evidenziabile la risposta anticorpale
(ALT) normali ed infezione cronica la ricerca
(periodo inestra). I portatori sani che sono positivi
del genoma virale è necessaria per sapere se il
alla ricerca dell’ HbsAg ma non sviluppano la
virus è inattivo (esame negativo) o se il virus pur
malattia epatica, sono negativi alla ricerca del
replicandosi (esito positivo) non è stato in grado
genoma dell’ HBV.
ino a quel momento di danneggiare il fegato in
modo signiicativo. Il virus dell’HCV è altamente
HCV: HCV-RNA Qualitativo
variabile. Fino ad oggi sono stati individuati nove
Il virus dell’Epatite C (virus ad RNA) causa
tipi che si suddividono poi in molteplici sottotipi.
la maggior parte delle epatiti non A e non B.
In Italia sono difusi soprattutto i sottotipi 1a, 1b,
Tramite la trascrizione inversa e la successiva
2a, 2c, 3. Poiché esiste una stretta correlazione
ampliicazione, si può rilevare la presenza del virus
tra il genotipo del virus HCV e la risposta alla
nel siero o nelle biopsie epatiche. Ciò permette
terapia interferonica, la conoscenza del sottotipo
pertanto sia di rilevare la presenza del virus
infettante risulta essere un dato fondamentale
32
DNA
33
Microbiologia
34
per una corretta impostazione della terapia.
diagnosi viene confermata mediante la ricerca di
L’infezione da HCV è caratterizzata da un quadro
HCV-RNA con la PCR, tale metodica sembra essere
clinico di lieve entità con un esordio insidioso con
attualmente la più sensibile.
ittero e malessere; spesso la sintomatologia può
essere anche completamente assente. Il 50% dei
HIV: HIV-RNA Quantitativo
pazienti infettati sviluppa un’epatite cronica che
L’HIV è ampiamente riconosciuto come
può evolvere verso la cirrosi. Nei nati da madri che
l’agente causale dell’AIDS in cui la conseguenza
presentano anticorpi anti-HVC sono state osservate
principale dell’infezione è la deplezione della
diverse modalità di presentazione dell’infezione:
popolazione cellulare bersaglio che porta
bambini con viremia transitoria, normali livelli
all’immunosoppressione ed alle infezioni
sierici di transaminasi, assenza di Ab anti HCV;
opportunistiche. Il virus dell’HIV è un virus ad
un quadro acuto con elevazione dei livelli sierici di
RNA , come tutti i retrovirus il genoma dell’HIV è
transaminasi, presenza di Ab anti HCV e presenza
costituito da tre geni fondamentali (gag, pol, env)
di HCV-RNA nel sangue ino a 18 mesi; un quadro
racchiusi tra due sequenze non codiicanti proteine,
di epatite cronica asintomatica con valori sierici di
deinite long terminal repeats (LTR). Su questa
transaminasi luttuanti. Dal 1990, sono disponibili
struttura base l’HIV possiede un corredo di geni
test sierologici, per la ricerca di Ab anti-HCV in
addizionali a funzione regolatoria ed accessoria (tat,
soggetti con sospetta infezione perinatale. La
Nef, Vif, Vpr, Rey, U). Il recettore cellulare dell’HIV
35
è la molecola CD4, già nota agli immunologi prima
caratterizzate dalla tendenza a sofrire di episodi
dell’AIDS in quanto marker di membrana di un
trombotici. Si ha un evento trombotico, venoso
sottotipo di linfociti T a funzione helper/inducer.
o arterioso, quando il sangue (anche in piccole
Una volta dentro la cellula l’RNA virale è convertito
quantità) si coagula all’interno di un vaso
in molecole di DNA, tramite l’attivazione della
sanguigno, aderisce alla sua parete e lo ostruisce in
trascrittasi inversa, che in parte si integrano nel
maniera parziale o completa, impedendo il lusso
genoma ospite ed in parte persistono in forma
del sangue. Il coagulo prende il nome di trombo.
libera (provirus). Due specie di HIV sono in grado
Nella maggior parte dei casi si tratta di difetti o
di infettare l’uomo: l’HIV-1 e HIV-2. HIV-1. Il virus
alterazioni di uno o più fattori della coagulazione
HIV-1 è più virulento e facilmente trasmissibile ed è
del sangue. La coagulazione e’ un processo molto
la causa della maggior parte delle infezioni da HIV
complesso che prevede l’intervento in successione
a livello globale. Invece l’ HIV 2 è meno facilmente
di molti fattori (proteine) diversi. Si tratta di un
trasmissibile ed è più facilmente riscontrabile nelle
evento a cascata, una specie di reazione a catena. I
regioni Africane.
geni, oggi noti, di suscettibilità alla trombosi sono
delle varianti geniche (mutazioni puntiformi ad
troMbofiLia genetica
un singolo nucleotide) che presentano una tale
Le tromboilie ereditarie (predisposizione genetica
frequenza nella popolazione da essere considerate
alla trombosi) sono un gruppo di patologie
delle varianti polimoriche. I geni in considerazione
36
37
sono quelli relativi al Fattore V di Leiden, al Fattore
II della coagulazione (protrombina) ed il gene
placentare;
• Soggetti diabetici
MTHFR(Metilentetraidrofolatoreduttasi). Altri geni
sono stati associati a stati trombotici, tra i quali:
Gene del FATTORE II (Protrombina)
Fattore XIII, Beta Fibrinogeno, PAI-1, HPA, HFE,
La protrombina o fattore II della coagulazione
APO E,APOB,ACE, AGT.
svolge un ruolo fondamentale nella cascata
Lo studio delle varianti geniche di questi geni è
coagulativa in quanto la sua attivazione in trombina
indicata in:
porta alla trasformazione del ibrinogeno in
• Soggetti con precedenti episodi di
ibrina e quindi alla formazione del coagulo. È
tromboembolismo venoso o trombosi arteriosa;
• Donne che intendono assumere contraccettivi
orali;
• Donne con precedenti episodi di trombosi in
gravidanza;
stata descritta una variante genetica comune
nella regione non trascritta al 3′ del gene che
è associata ad elevati livelli di protrombina
funzionale nel plasma e conseguente aumentato
rischio di trombosi, specie di tipo venosa. Trattasi
• Donne con poliabortività;
di una sostituzione di una G (guanina) con una A
• Donne con precedente iglio con DTN (difetto
(adenina) alla posizione 20210 (G20210A), una
tubo neurale);
• Gestanti con IUGR, trombolebite o trombosi
38
regione non trascritta del gene dalla parte del 3′ che
è sicuramente coinvolta nella regolazione genica
post-trascrizionale, quale la stabilità dell’RNA
messaggero o con una maggiore eicienza di
trascrizione del messaggero stesso. La frequenza
genica della variante è bassa (1,0-1,5%) con una
percentuale di eterozigoti del 2-3%. L’omozigosi è
rara. Per gli eterozigoti c’è un rischio aumentato
di 3 volte di sviluppare una trombosi venosa, di 5
volte per l’ictus ischemico, di 5 volte per infarto
miocardico in donne giovani, di 1,5 volte per gli
uomini, di 7 volte nei diabetici, di 10 volte per
trombosi delle vene cerebrali e di 149 volte in
donne che assumono contraccettivi orali.
Gene del FATTORE V (Leiden)
Il Fattore V attivato è un cofattore essenziale
per l’attivazione della protrombina (fattore
II) a trombina. Il suo efetto pro-coagulante è
normalmente inibito dalla Proteina C attivata Una
39
Refertazione
40
mutazione del gene che codiica per il fattore V, a
di contraccettivi orali (rischio aumentato di 30
livello della tripletta nucleotidica che codiica per
volte negli eterozigoti e di alcune centinaia negli
l’arginina in 506 (nucleotide 1691), con sostituzione
omozigoti), gli interventi chirurgici. In gravidanza
di una G (guanina) con una A (adenina),
una condizione genetica di eterozigosi per il Fattore
comporta la sostituzione dell’arginina con un altro
Leiden è considerata predisponente all’aborto
aminoacido, la glutammina che impedisce il taglio
spontaneo, alla eclampsia, ai difetti placentari ,
da parte della Proteina C attivata. Ne consegue una
alla Sindrome HELLP (emolisi, elevazione enzimi
resistenza alla proteina C attivata (APC) nei test di
epatici, piastrinopenia). Tali manifestazioni
laboratorio ed una maggiore attività pro-coagulante
sarebbero legate a trombosi delle arterie spirali
del fattore V attivato che predispone alla trombosi.
uterine con conseguente inadeguata perfusione
Tale variante G1691A è deinita variante di Leiden
placentare. I soggetti portatori di mutazione del
(località in cui fu scoperta). I soggetti eterozigoti
Fattore V di Leiden dovrebbero pertanto sottoporsi
hanno un rischio 8 volte superiore di sviluppare
a proilassi anticoagulativa in corso di gravidanza
una trombosi venosa, mentre gli omozigoti
o in funzione di interventi chirurgici ed evitare
hanno un rischio pari ad 80 volte. Tale evento
l’assunzione di contraccettivi orali.
trombotico è favorito in presenza di altre condizioni
predisponenti quali la gravidanza, l’assunzione
41
Amministrazione
42
Gene MTHFR:
metilentetraidrofolatoreduttasi
(citosina) in T (timina) al nucleotide 677 (C677T),
La metilentetraidrofolatoreduttasi (MTHFR) è un
nella proteina inale ed una riduzione dell’attività
enzima coinvolto nella trasformazione del 5-10
enzimatica della MTHFR pari al 50%. Tale variante
metilentetraidrofolato in 5 metiltetraidrofolato che
comporta livelli elevati nel sangue di omocisteina
serve come donatore di metili per la rimetilazione
specie dopo carico orale di metionina.
della omocisteina a metionina tramite l’intervento
Recentemente, una seconda mutazione del gene
della vitamina B12. Rare mutazioni (trasmesse con
MTHFR (A1298C) è stata associata ad una ridotta
modalità autosomica recessiva) possono causare la
attività enzimatica (circa il 60% singolarmente;
deicienza grave di MTHFR con attività enzimatica
circa il 40% se presente in associazione alla
inferiore al 20% e comparsa di omocisteinemia
mutazione C677T). Questa mutazione, in pazienti
ed omocistinuria e bassi livelli plasmatici di
portatori della mutazione C677T, determina
acido folico. La sintomatologia clinica è grave con
un aumento dei livelli ematici di omocisteina.
ritardo dello sviluppo psico-motorio e massivi
Livelli aumentati di omocisteina nel sangue sono
fenomeni trombotici. Accanto alla deicienza grave
oggi considerati fattore di rischio per malattia
di MTHFR è stato identiicato un polimorismo
vascolare, (trombosi arteriosa) forse attraverso un
genetico comune, dovuto alla sostituzione di una C
meccanismo mediato dai gruppi sulidrilici sulla
che causa una sostituzione di una alanina in valina
43
parete endoteliale dei vasi. Inoltre in condizioni
(u-PAI). L’inibitore-1 dell’ attivatore del
di carenza alimentare di acido folico la variante
plasminogeno (PAI-1) è il maggiore inibitore del
termolabile della MTHFR porta a livelli molto bassi
sistema ibrinolitico ed è prodotto da una varietà
l’acido folico nel plasma ed è pertanto un fattore di
di cellule tra cui il fegato, le piastrine, le cellule
rischio per i difetti del tubo neurale nelle donne in
endoteliali e quelle muscolari liscie delle pareti
gravidanza. Condizioni di eterozigosi doppia, specie
vasali. PAI-1 è un membro della famiglia SERPIN
con la variante Leiden del fattore V o della variante
e si lega all’ attivatore del plasminogeno tissutale
20210 della protrombina, possono aumentare il
(tPA) inibendone l’attivazione, con conseguente
rischio relativo per il tromboembolismo venoso, già
diminuita ibrinolisi. Elevati livelli di questo
alto per la presenza dell’altra variante.
inibitore sono stati associati ad un maggior
rischio trombotico, sia di tipo arterioso (infarto
Gene del PAI-1
miocardico e malattia coronarica) che venoso
Il sistema ibrinolitico, meccanismo opposto a
(tromboembolismo), specie nei soggetti fumatori
quello della coagulazione ed in equilibrio con
ed ipertesi. Il suo livello plasmatico è infatti
esso in condizioni di normale lusso sanguigno,
aumentato dopo intervento chirurgico e comporta
è basato sul plasminogeno, che è convertito in
una riduzione dell’ attività ibrinolitica che potrebbe
plasmina dall’ attivatore del plasminogeno, sia
giustiicare l’ ipercoagulabilità post-operatoria
del tipo tissutale (t-PA) che del tipo urochinasi
osservata. Inoltre il bilanciamento tra gli attivatori
44
Tecnico Laboratorio
45
46
del plasminogeno ed il loro inibitore svolgerebbe un
quindi ad aumentati livelli plasmatici di PAI-1, che
ruolo di primo piano nella formazione del trombo
nella condizione di omozigosi 4G/4G sono il 25%
arterioso dopo la rottura di una placca ateromatosa.
più alti rispetto ai soggetti con genotipo 5G/5G. Si
Elevati livelli di PAI-1 sono anche osservati in corso
ritiene infatti che il promotore con la mutazione
di sindrome plurimetabolica, in associazione con
4G sia in grado di legare solo un enhancer, mentre
l’ ipertensione, l’ obesità, l’insulino-resistenza, gli
l’ allele 5G sia in grado di legare sia un enhancer
elevati livelli di trigliceridi e le basse concentrazioni
che un suppressor. Successivamente è stato
di lipoproteine ad alta densità (HDL). Il gene PAI-
dimostrato che il promotore di PAI-1 esibisce una
1 presenta un polimorismo (SNP) di inserzione/
risposta ai trigliceridi genotipo-speciica, con più
delezione di una singola G (4G/5G) alla posizione
alti livelli di PAI-1 nei soggetti con il genotipo
-675 dal sito di inizio del gene, all’ interno di una
4G/4G in presenza di elevati livelli di trigliceridi.
regione regolatoria al 5` (promotore). Il 26%
Inine, donne in corso di gravidanza con genotipo
della popolazione presenta un genotipo 4G/4G, il
4G/4G risultano avere una maggiore incidenza di
50% è eterozigote (4G/5G) ed il 24% possiede un
complicanze della gravidanza ed al parto rispetto ai
genotipo 5G/5G. L’ allele 4G è stato associato ad un
soggetti 5G/5G.
aumentato rischio trombotico, in quanto correlato
ad un aumento dell’ attività trascrizionale del gene e
47
Diagnosi molecolare di Fibrosi
Cistica
consistenti evidenze cliniche.
La ibrosi cistica è la malattia genetica più frequente
congenita dei vasi deferenti (CAVD) costituisce
nella popolazione italiana con un’incidenza
circa il 3% delle cause di infertilità maschile.
compresa tra 1/2.730 e 1/3.170 nati vivi. Questa
Di questi l’85% dei casi è dovuta alla presenza
patologia è causata da mutazioni nel gene CFTR
di mutazioni sul gene CFTR. Per questo motivo
(Cystic Fibrosis Transmembrane Regulator) che
gli uomini con problemi di infertilità causata da
codiica per una proteina con funzione di canale
azoospermia ostruttiva hanno un rischio molto
ionico. È trasmessa con modalità autosomica
maggiore rispetto alla popolazione generale di
recessiva (negli individui malati entrambe le copie
essere portatori di mutazioni sul gene CFTR.
L’azoospermia ostruttiva causata da Assenza
del gene devono essere mutate) Il test genetico,
tuttavia è l’unico modo per individuare lo stato
Microdelezione del Cromosoma Y
di portatore sano all’interno di una famiglia,
Problemi di infertilità riguardano circa il 15% delle
essendo i portatori di una sola copia del gene
coppie in età riproduttiva e, nel 50% circa dei casi,
mutato asintomatici. Inoltre, l’analisi genetica
è a carico del partner maschile. Negli ultimi anni
può supportare la diagnosi clinica in tutti i casi in
è stato dimostrato che il 5-10% dei casi di oligo/
cui il test del sudore è negativo ma sono presenti
azoospermia è imputabile a problemi genetici.
48
L’analisi genetica ha portato all’identiicazione
sequenze normalmente presenti sul cromosoma Y
di microdelezioni di geni localizzati nei loci non
e coinvolte nella regolazione della spermatogenesi
polimorici del gene AZF (Azoospermia Factor
nell’uomo.
a,b,c), presenti in numero variabile e denominati
STS (Sequenze Tagget Sites). Attualmente, con lo
Cariotipo Molecolare
sviluppo delle tecniche di biologia molecolare, è
Abbina la possibilità di un’analisi del DNA, propria
possibile dimostrare la presenza, in pazienti oligo-
delle tecniche di biologia molecolare, con la
azospermici, di microdelezioni del cromosoma
struttura cromosomica il cui studio è oggetto della
Y, così piccole da non poter essere rilevate da
citogenetica classica.
un esame classico del cariotipo. Ciò riveste una
L’esame del cariotipo consente di analizzare il
particolare importanza soprattutto in quelle
corredo cromosomico di un individuo a partire da
coppie che si afacciano alla procreazione assistita,
un semplice prelievo di sangue.
per conoscere con più precisione la possibilità
Questo esame è in grado di rivelare:
di trasmettere ad un iglio lo stesso problema
• La presenza di alterazioni di numero o di
di sterilità del padre. Il test per la ricerca delle
struttura dei cromosomi sessuali (cromosoma
Microdelezioni del Cromosoma Y consente di
X, cromosoma Y) che possono essere associati a
valutare se eventi di delezione hanno eliminato
patologie dello sviluppo sessuale (sindrome di
49
50
Turner, sindrome di Klinefelter) normalmente
causa di infertilità;
• La presenza di riarrangiamenti cromosomici
• Dopo un anno di tentativi infruttuosi per
l’ottenimento di una gravidanza
• Con amenorrea primaria o secondaria
bilanciati presenti in individui clinicamente sani,
• Con insuicienza ovarica
che possono essere la causa di infertilità o ridotta
• Con aborti ricorrenti
fertilità e generare poliabortività o nascita di
bambini afetti da patologie cromosomiche.
HLA-G
L’analisi del cariotipo su sangue periferico è
L’antigene HLA-G è una molecola non-classica HLA
fortemente raccomandata durante il processo
di classe I caratterizzata da un basso polimorismo
diagnostico, soprattutto nei soggetti con oligo- o
allelico, una ristretta distribuzione tessutale, un
azoospermia e prima della riproduzione in vitro.
diferente splicing dell’mRNA che genera sette
L’analisi del cariotipo ai pazienti andrebbe eseguita:
isoforme proteiche e una possibile funzione
• Con azoospermia o oligospermia
biologica nell’induzione della tolleranza verso il
• Normospermici dopo un anno di tentativi
“non self” ed antiiniammatoria. Il gene HLA-G si
infruttuosi per l’ottenimento di una gravidanza
• Consigliamo l’analisi del cariotipo alle pazienti
femmina:
trova sul cromosoma 6 (6p21.3) e mostra un basso
polimorismo allelico rispetto agli altri HLA di classe
I, con 36 alleli descritti nella regione codiicante.
51
Le regioni più polimoriche del gene sono nella
dell’mRNA prima del dominio transmembrana. Le
regione di regolazione 5’ (5’UTR) e la regione 3’
isoforme maggiormente analizzate sono l’HLA-G
non tradotta(3’UTR) che possono contribuire
1 di membrana e in forma solubile, ottenuta con
alla regolazione dell’espressione di HLA-G. Un
taglio proteolitico, e la forma solubile HLA-G5. Nelle
polimorismo di inserzione/delezione di 14 bp in
tecniche odierne di riproduzione in vitro, l’impianto
3’UTR dell’esone 8 è stato correlato alla stabilità
dell’embrione rimane un evento complesso e poco
dell’mRNA e dalla quantità della proteina HLA-G.
conosciuto. La maggioranza degli embrioni trasferiti
L’allele con un’inserzione di 14 bp è stato associato
non si impianta (> 70%) e solo una minoranza
a livelli d’espressione di HLA-G più bassi rispetto
(circa 14%) darà luogo ad una gravidanza a termine.
all’allele con la delezione di 14bp. Diversamente dagli
Oggi la selezione dell’embrione da trasferire si
antigeni HLA di I classe, le sette isoforme HLA-G
basa per la maggior parte su criteri morfologici
sono generate da splicing diversi del loro trascritto
e di divisione cellulare. Articoli scientiici recenti
primario. Quattro di queste, HLA-G1 -G2, -G3 e -G4,
hanno riportato l’importanza di alcune molecole
sono forme legate alla membrana, mentre tre, HLA-
nella regolazione dello sviluppo dell’embrione prima
G5,-G6 e -G7 sono molecole solubili. Le isoforme
dell’impianto e sull’impianto stesso. Un possibile
solubili contengono l’introne 4 che include un
marker sembra essere la proteina sHLA-G (HLA-G
codone di stop ed anticipa l’arresto della traduzione
solubile). sHLA-G è stata trovata nel supernatante
52
53
di colture di embrioni umani ottenuti tramite IVF;
trascritto. Le diferenze nella concentrazione di
in particolare uno studio eseguito su 101 pazienti ha
HLA-G sono quindi in buona parte determinabili
dimostrato che la presenza di questa proteina secreta
dall’analisi del gene HLA-G. Nel quadro della
dall’embrione è un prerequisito obbligatorio, benché
diagnostica di infertilità di coppia, poiché il genotipo
non da solo suiciente, per l’istaurarsi e il procedere
dell’embrione dipende sia dal padre che dalla madre,
della gravidanza. Infatti, una gravidanza clinica
per stimare le potenzialità dell’embrione a produrre
è stata ottenuta solo se sHLA-G era presente nel
la proteina sHLA-G, l’analisi delle varianti sul gene
supernatante dell’embrione in coltura al giorno del
HLA-G viene eseguita su entrambi i partners.
transfer. Inoltre, una scarsa espressione disHLA-G
Il test dovrebbe essere eseguito nei seguenti casi:
da parte della madre, è stata associata con pre-
• Indagine tramite test genetico molecolare della
eclampsia, aborti spontanei ricorrenti e fallimenti
varianti 3’UTR del/ins 14 bp sul gene HLA-G in
delle terapie IVF. La concentrazione della proteina
caso di ripetuti fallimenti dei trattamenti IVF o di
sHLA-G rilasciata dall’embrione e anche quella
aborti spontanei ricorrenti idiopatici;
prodotta dalla mamma dipende in gran parte dal
• In caso di inseminazione eterologa, analisi
genotipo del gene HLA-G. In particolar modo da
eseguita sulla paziente per la scelta di un donatore
alcune varianti che alterano l’espressione del gene
con genotipo HLA-G compatibile con al paziente.
e /o che causano una degradazione maggiore del
54
L’analisi viene richiesta anche sui due partners
nelle seguenti situazioni:
di sangue, mediante la tecnica Real-Time PCR, si
• Ripetuti fallimenti della terapia IVF
identiica un frammento di dna del cromosoma y,
• Aborti spontanei ricorrenti idiopatici
rilevabile solo se il feto è di sesso maschile.
L’analisi viene proposta unicamente alla paziente in
Se questo frammento non viene individuato il feto
caso di:
sarà, con altissima probabilità, di sesso femminile.
• Inseminazione eterologa, per la scelta del
Numerosi studi scientiici hanno dimostrato che la
donatore.
prova è molto precisa.
Anche se DeteSex® si può eseguire già dalla sesta
Diagnosi PrenataLe non invasiva
DeteSex®
DeteSex® permette di conoscere il sesso fetale
mediante un metodo sicuro per la gestante, poiché
si tratta di una tecnica non invasiva ed attendibile,
come confermano gli studi scientiici pubblicati.
È noto che durante la gravidanza, soprattutto con
l’avanzare delle settimane, nel sangue materno è
presente il dna fetale. Con un piccolo campione
55
settimana di gravidanza, l’aidabilità della tecnica
determinare il sesso del nascituro.
aumenta sensibilmente a partire dall’ottava. Già
Il nuovo test, non invasivo, si efettua con un
alla sesta settimana di gestazione la percentuale di
semplice prelievo sanguigno della mamma
corrispondenza tra il risultato della prova e il sesso
analizzando il DNA del feto che circola nei vasi
constatato alla nascita è del 92%. A partire dalla
dell’organismo materno, e può evitare il ricorso
settima-ottava, questa percentuale è superiore al 98%.
all’amniocentesi. Questo tipo di esame ha
Il test è rapido, semplice e sicuro e ha un ruolo
dimostrato un’aidabilità superiore al 99% nella
fondamentale non solo per appagare la curiosità dei
rilevazione della trisomia 21, Sindrome di Down,
genitori ma soprattutto come importante strumento
con un tasso di falsi positivi pari allo 0,1%, inoltre
nella diagnosi precoce, non invasiva, di patologie
l’indagine si estende anche alle Trisomie 18 e 13 con
legate ai cromosomi sessuali (emoilia, distroia
un’attendibilità inferiore.
muscolare di Duchenne ecc.).
Questo esame può analizzare anche la probabilità
di eventuali altre anomalie, come le microdelezioni
Harmony™ Test
o quelle dei cromosomi sessuali, pur tuttavia,
Consiste in un’analisi prenatale che consente
essendo minore l’attendibilità e per non incorrere
la ricerca delle Trisomie 21, 18, 13, di eventuali
in falsi positivi, si raccomanda di efettuare una
anomalie numeriche dei cromosomi X e Y e per
valutazione in merito con il proprio ginecologo e
56
limitare l’indagine solo nei casi speciici.
risultato fosse positivo si renderà necessaria una
L’ Harmony™ Test, è un Test e non una diagnosi
conferma tramite villocentesi o amniocentesi.
ed ha il vantaggio di non essere invasivo come la
In pochissimi casi, circa il 4%, il test non fornisce
villocentesi o l’amniocentesi, ed è privo di rischi sia
risposta o non restituisce un risultato chiaro, in tal
per la mamma che per il feto.
caso il Test dovrà essere ripetuto partendo da un
Presenta un elevatissimo tasso di aidabilità nella
nuovo prelievo di sangue.
rilevazione della trisomia 21, è possibile utilizzarlo
Per completezza di informazione bisogna tener
nei casi di parto gemellare e può essere efettuato
conto che con i test non invasivi non è possibile
a partire dalla decima settimana di gravidanza.
diagnosticare alcune rare forme di Trisomia 21,
E’ possibile ricorrere all’ Harmony™ Test anche
18 e 13 in quanto, queste forme di Trisomia sono
in tutti quei casi in cui non sia stato possibile
causate dalla presenza in 3 copie di solo parte
eseguire analoghi esami entro il primo trimestre di
del cromosoma 21, 18 o 13 o dalla presenza di 3
gravidanza.
cromosomi solo in una parte delle cellule del corpo
Se il risultato del Test sarà negativo la gestante
(mosaicismo).
può essere tranquillizzata riguardo la Sindrome
di Down (18,13 ) dato che le probabilità di questo
nutrizione
evento saranno di circa 1<10000. Qualora il
L’alimentazione ha un ruolo fondamentale nel
57
58
mantenere lo stato di salute degli uomini ed ha un
hanno contribuito a scoprire le variazioni a livello
impatto importante su diversi aspetti della nostra
del DNA che contribuiscono a causare malattie
vita con notevoli risvolti psicologici e socio-culturali.
come diabete, ipercolesterolemia e intolleranze
I recenti progressi compiuti dalla genetica hanno
alimentari. Inoltre sono stati scoperti i ruoli di
permesso di ideare e mettere in opera uno schema
alcune importanti sostanze e le loro funzioni nel
di ricerca nutrizionale che sia ancora più aderente
metabolismo umano, come ad esempio l’acido folico
alle reali necessità dell’organismo. La genetica della
e la capacità antiossidante della Vitamina C. La
nutrizione si compone di più settori di studio: la
Nutrigenetica è uno strumento innovativo in grado
nutrigenomica, la nutrigenetica, l’epigenetica, la
di fornire informazioni che permettono di modulare
transcriptomica, la proteomica e la metabolomica.
l’alimentazione e l’integrazione alimentare in modo
In particolare, la nutrigenetica studia le variazioni
personalizzato ed eicace rispetto alle caratteristiche
genetiche del organismo (polimorismi) che sono
genetiche individuali. Grazie alla Nutrigenetica,
alla base delle diverse risposte dei soggetti, alle
oggi è possibile elaborare diete alimentari su misura
sostanze presenti nel cibo. La nutrigenomica, invece
in base al corredo genetico di ciascun individuo.
indaga come le molecole contenute negli alimenti
L’alimentazione e una dieta personalizzata sono i
agiscono sull’espressione dei geni. Negli ultimi
primi strumenti per conservare la salute e prevenire
anni gli enormi sviluppi nel campo della genetica
le malattie ereditabili geneticamente.
59
Intolleranza al lattosio
talvolta obbligata di certi farmaci, possono
Fino ad oggi per veriicare l’intolleranza al
portare a risultati falsi positivi o negativi. Il test
lattosio veniva efettuato per lo più il Breath
genetico risulta essere non invasivo e rapido
Test all’idrogeno (BTH). Questo tipo di test
presentando risultati certi circa il rischio di
comporta un grande impegno temporale da
sviluppo dell’intolleranza al lattosio. Sono stati
parte del paziente, (circa 4 ore da trascorrere
individuati nel gene della lattasi MCM6 (2q21),
in clinica talvolta con manifestazioni gravose
due diferenti polimorismi responsabili della
dopo l’ingestione del lattosio),ed una adeguata
persistenza enzimatica: C13910T A22018G.
preparazione da parte dei pazienti nei giorni
Nell’uomo, così come in tutti i mammiferi, i geni
precedenti il test; nonostante questo, alcuni cibi,
per la digestione del latte vengono silenziati subito
il fumo, patologie concomitanti, l’assunzione,
dopo lo svezzamento. Queste mutazioni perciò
60
costituiscono un vantaggio selettivo grazie al quale
tutti i nutrienti. La malattia celiaca non guarisce:
chi le possiede mantiene attivo il gene della lattasi
l’unica cura consiste quindi nell’adozione di una
riuscendo ad assimilare il lattosio anche in età
dieta rigorosa. L’incidenza di questa intolleranza in
adulta, purtroppo solo un’ esigua parte della nostra
Italia è stimata in un soggetto ogni 100 persone. La
popolazione ne è portatrice, la maggior parte degli
vastissima gamma di sintomi rende però diicile
individui, infatti, risulta intolleranti al lattosio
la diagnosi,al punto che circa l’80% dei malati di
continuando inconsapevolmente ad assumerlo con
celiachia,secondo stime recenti, non sono stati
conseguenze spesso diicili sulla propria salute.
ancora diagnosticati.
L’intolleranza può comparire, in un periodo
Intolleranza al Glutine (Test
Celiachia)
qualsiasi della vita, spesso dopo un evento
La celiachia è una intolleranza permanente
chirurgico o una infezione intestinale. Non sempre
causata dall’ingestione del glutine, la frazione
la celiachia si manifesta in modo palese:
proteica presente in molti cereali (frumento, farro,
• la forma tipica presenta come sintomatologia un
stressante quale una gravidanza, un intervento
kamut, orzo, avena, segale, spelta, triticale). La
quadro classico di malassorbimento con diarrea,
reazione di tipo autoimmunitario che ne consegue
perdita di peso e carenze nutritive multiple;
determina la distruzione dell’epitelio interno
intestinale, con conseguente malassorbimento di
• quella atipica si rivela tardivamente con sintomi
prevalentemente estranei all’apparato digerente
61
(es. comuni disturbi quali crampi, debolezza
(eterodimeri DQ2,DQ8,DR4); il 90% dei celiaci è
muscolare, formicolii, emorragie, goniore
portatore dell’antigene DQ2, mentre nella maggior
alle caviglie, dolori ossei, facilità alle fratture,
parte dei celiaci DQ2-negativi riscontriamo la
alterazioni cutanee, afte, disturbi psichici. Molto
positività per il DQ8. Gli stessi alleli sono osservati
frequente è l’anemia da carenza di ferro ;
anche nel 25-30% dei familiari sani dei celiaci;
• quella silente ha come caratteristica l’assenza di
infatti la presenza degli alleli HLA è un indicatore
sintomi eclatanti e quella potenziale (o latente) si
di predisposizione al morbo celiaco ed è essenziale.
evidenzia solo con esami speciici
La conferma deinitiva della diagnosi può essere
data solo con la biopsia intestinale.
Diagnosi e genetica
La variabilità dei sintomi e la frequenza di forme
CarboFat Gene Screen
asintomatiche rendono diicile la diagnosi per
Il metabolismo funziona diversamente per ognuno
Morbo Celiaco; il test genetico rappresenta uno
di noi: ad alcuni una dieta ricca di carboidrati o
strumento rapido e aidabile sia per soggetti
di grassi fa perdere peso più velocemente, ad altri
sintomatici con diagnosi anticorpale dubbia sia
invece può rallentare il dimagrimento.
che per individui con familiarità positiva. E’ stata
CarboFat Gene Screen analizza alcuni geni
dimostrata una forte associazione tra la Celiachia
e i geni del complesso di istocompatibilità HLA II
62
responsabili del metabolismo dei grassi e di quello
informazioni contenute nei tuoi geni in un piano
degli zuccheri.
alimentare personalizzato, nel rispetto della salute e
CarboFat Gene Screen aiuta a raggiungere il peso
del benessere.
forma poiché consente di individuare varianti
metabolizzare i grassi ed carboidrati.
Microarray 221 Food LabOnChip
(intolleranze alimentari)
CarboFat Gene Screen da indicazioni precise sulla
Questo test, efettuato tramite un prelievo di sangue
reazione del metabolismo di ciascun individuo a
periferico, valuta la reazione diretta tra anticorpi
seconda della quantità e della qualità del cibo che
IgG presenti nel siero, plasma o sangue intero del
ingeriamo. Questo test da indicazioni sulla reazione
paziente, verso 221 antigeni alimentari analizzati in
del nostro metabolismo a seconda dell’attività
doppio comprendendo anche la valutazione della
isica svolta. Il tuo medico nutrizionista traduce le
Gliadina e della Transglutaminasi.
del DNA che modulano la capacità individuale di
63
oncoLogia MoLecoLare
grado di parentela o età di insorgenza di parenti
Predisposizione Genetica al
tumore del seno
afetti da neoplasia mammaria): il rischio di
Il tumore della mammella rappresenta il tumore
infatti è più elevato se altri membri della propria
più frequente nella donna: nei Paesi industrializzati
famiglia si sono ammalati di queste neoplasie.
7 donne su 100 sviluppano una neoplasia
Due geni sono responsabili di circa il 50% delle
mammaria nell’arco della vita mentre il tumore
forme ereditarie di tumori della mammella e/o
dell’ovaio interessa circa il 2% delle donne.
dell’ovaio:
Nell’ambito di questi tumori è oggi possibile
• Gene BRCA1 presente sul cromosoma 17
operare delle distinzioni: si parla infatti di
• Gene BRCA2 presente sul cromosoma 13
tumori sporadici o familiari/ereditari. Il 75%
Quando una persona eredita una mutazione a
circa dei tumori mammari è di tipo sporadico,
carico dei geni BRCA1 e/o BRCA2, possiede un
cioè si sviluppa nella popolazione generale in
aumentato rischio di sviluppare, nell’arco della sua
assenza di familiarità ed è per lo più correlato
vita, un tumore della mammella e/o ovaio:
a fattori ambientali. Il restante 25% dei tumori
• le donne che ereditano la mutazione a carico
sviluppare tumori della mammella e/o dell’ovaio
mammari è invece di tipo familiare o ereditario (la
del gene BRCA1 hanno il 45-60% di probabilità
classiicazione diferisce in base alla numerosità,
di sviluppare un tumore della mammella, e il
64
65
20-40% di probabilità di sviluppare un tumore
dell’ovaio nell’arco della loro vita;
• le donne che ereditano una mutazione a carico
del gene BRCA2 hanno il 25-40% di probabilità di
sviluppare un tumore della mammella e il 10-20%
di probabilità per il tumore dell’ovaio.
Le mutazioni a carico di questi due geni, inoltre,
in caso di pregresso tumore della mammella,
aumentano il rischio di sviluppare un tumore
dell’altra mammella. Non è detto però che tutte
le donne portatrici di mutazione sviluppino
un tumore, poiché l’alterazione di per sé non è
suiciente. Infatti, ainché la malattia insorga
occorre che avvenga una seconda mutazione
sull’allele sano. Pertanto, possono essere presenti,
nell’ambito di una famiglia con tumore mammario/
tumore dell’ovaio ereditario, dei salti generazionali
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che possono rendere diicile l’evidenza
dell’ereditarietà̀. Oltre a BRCA1 e BRCA2 esistano
Diagnosi Molecolare di
Emocromatosi
anche altri geni, non ancora identiicati, la cui
Ad oggi sono noti quattro tipi di emocromatosi
alterazione può predisporre all’insorgenza di forme
ereditaria, di cui tre a trasmissione autosomica
ereditarie di tali neoplasie.
recessiva ed una a trasmissione dominante. Chi
ne è afetto possiede una mutazione in entrambe
PCA3: Tumore della Prostata
le copie del gene HFE, ereditate una da ciascun
Il Prostate Cancer Gene 3 (PCA3) è un nuovo e
genitore (soggetto omozigote mutato). Chi invece
promettente biomarcatore il cui utilizzo nella
ha ereditato il gene mutato da uno soltanto dei
pratica clinica potrebbe migliorare la selezione dei
due genitori (soggetto eterozigote), è portatore
pazienti con sospetto di carcinoma della prostata
sano della malattia, senza magari manifestarla (a
da sottoporre ad una seconda o terza biopsia della
meno che questo stato non si associ ad un’altra
prostata. Il test PCA3 è un esame semplice che si
malattia in grado di aumentare l’assorbimento
efettua da un prelievo di urina. Valori alti di PCA3
del ferro, tale da richiedere terapia speciica). Le
aumentano la probabilità di una biopsia prostatica
mutazioni più frequenti sono la sostituzione di
positiva, viceversa valori bassi indicano una ridotta
una cisteina con una tirosina in posizione 282
probabilità di biopsia positiva.
(C282Y), identiicata in più del 90% dei pazienti,
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la sostituzione di una istidina con l’acido aspartico
fenotipo dell’emocromatosi, ma con un sovraccarico
in posizione 63 (H63D) ed, inine, la sostituzione
di ferro meno pronunciato e solo in presenza di
della serina con una cisteina in posizione 65
altre concause, fra cui l’eccessiva assunzione di
(S65C).In Italia, queste mutazioni sono presenti
alcool, un’anemia emolitica concomitante o un
solo nel 65% dei pazienti, con marcate diferenze
trattamento prolungato con ferro. Generalmente
a seconda dell’origine geograica dei soggetti
la mutazione H63D ha conseguenze meno gravi
e con un’incidenza più bassa nel Sud (30%), a
sull’accumulo di ferro nell’organismo rispetto alla
dimostrazione di una marcata eterogeneità genetica
mutazione C282Y. La mutazione S65C, inine, è la
della malattia nel nostro paese. Nelle persone
più rara, appare essere associata ad una forma più
afette da emocromatosi, entrambe le copie del
lieve della patologia e, in Italia, è poco frequente.
gene HFE presentano mutazioni puntiformi. In
Altre mutazioni di HFE sono rare o presenti in aree
particolare, la condizione di omozigosi per la
geograiche speciiche, sono riscontrate spesso solo
mutazione C282Y (con una frequenza dal 60 al 90%
in un singolo paziente o in una singola famiglia
a seconda delle popolazioni prese in esame) implica
e nella maggioranza dei casi sono associate in
la diagnosi di emocromatosi genetica; la mutazione
eterozigosi con la mutazione C282Y.
H63D, sempre in omozigosi, porta al caratteristico
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