Modelli di e-business e business intelligence Cdl Ingegneria Informatica INTRODUZIONE ALLA BUSINESS INTELLIGENCE E CRM Umberto Panniello DIMEG, Politecnico di Bari SUMMARY Business Intelligence Dal marketing al CRM Definizioni Motivazioni Obiettivi Struttura di un sistema di CRM BUSINESS INTELLIGENCE Insieme di processi per raccogliere ed analizzare le informazioni sul business aziendale. Capacità di utilizzare dati provenienti da proprie attività aziendali ed interpretarli trasformandoli in informazione/conoscenza con lo scopo di migliorare ed ottimizzare i propri flussi informativi e processi. BUSINESS INTELLIGENCE Elementi chiave: Raccolta dati Utilizzo di tecnologia Trasformazione dei dati in conoscenza Finalità: supporto alle decisioni e controllo delle prestazioni aziendali. Aree: Controllo di gestione Logistica Approvvigionamenti Marketing CRM BUSINESS INTELLIGENCE IL MARKETING Marketing = market + ing = agire sul mercato Obiettivo: descrivere il mercato ed analizzare le interazioni del mercato con l’impresa Output: azioni aziendali rivolte al mercato e destinate a «piazzare sul mercato» In realtà non agisce sul «mercato» ma sul «cliente» IL MARKETING VERSO LA CENTRALITÀ DEL CLIENTE Wendell Smith (1956) Alfred Sloan (1920) definisce la “market segmentation” sul Journal of Marketing “a car for every purse and every purpose” contro la visione di Henry Ford (1900) Cesare Romiti (1988) “il cliente innanzitutto” LA TRIPLICE EVOLUZIONE DEL MARKETING unità di analisi come segmentare i clienti obiettivi del marketing 1. L’EVOLUZIONE DELL’UNITÀ DI ANALISI Marketing di massa MERCATO Produzione e promozione a livello di massa Riduzione dei costi Marketing differenziato PRODOTTO Produzione e vendita di prodotti differenziati Offrire alternative di scelta (non significa segmenti diversi) Marketing concentrato (segmentazione) CLIENTI Si individuano segmenti distinti e si sceglie un marketing mix per ciascuno 2. L’EVOLUZIONE DEI MODI DI SEGMENTARE Segmentazione di prodotto il mercato è definito da caratteristiche dei prodotti Segmentazione demografica il mercato è definito da caratteristiche dei clienti Segmentazione psicografica caratteristiche psicologiche dei clienti Segmentazione comportamentale caratteristiche del comportamento o interazione con l’impresa 3. L’EVOLUZIONE DEGLI OBIETTIVI DI MARKETING Prodotto Azione (marketing mix) l’interazione mira alla vendita product, price, place, promotion Relazione (marketing relazionale) relazione, loyalty, customer satisfaction DAL MARKETING DI MASSA AL CRM ED ALLA PERSONALIZZAZIONE segmentazione psicografica segmentazione demografica segmentazione di prodotto marketing di massa marketing relazionale customer relationship management personalizzazione ESEMPI DI CRM MARKETING E CRM Personal Database Marketing Mass Marketing Customer Addressibility Whole Population Low Targeted CRM Niche Marketing High Tailoring (Offers & Communications) Customer Addressability: granularità dell’unità di analisi Tailoring: granularità dell’offerta EVOLUZIONE TECNOLOGICA Intelligenza artificiale Statistica DATA MINING Internet BUSINESS INTELLIGENCE NEL CRM Perché: Maggiore applicazione Naturale utilizzo nell’e-commerce perché ci sono molti dati Necessità di gestione ed analisi della grossa mole di dati Il modello di e-business spesso è basato sul CRM CHE COS’È IL CRM? L’obiettivo del CRM non è solo offrire prodotti eccellenti ma acquisire, mantenere e far crescere i clienti migliori. Philip Kotler to get to keep to grow profitable customers CHE COS’È IL CRM? Approccio strategico per capire ed influenzare il comportamento dei clienti attraverso la comunicazione per migliorare l’acquisizione, la retention, la fedeltà, la profittabilità. Processo iterativo per trasformare informazioni in relazioni positive. Ron Swift, Accelerating Customer Relationships CHE COS’È IL CRM? Lo scopo del CRM è identificare, acquisire, servire e ritenere clienti “profitable” interagendo con essi integrando tutti i canali di comunicazione (personale, telefono, posta, e-mail, Web) Anonimo Il CRM deve integrare persone, processi e tecnologie per massimizzare le relazioni con tutti i clienti. Il CRM deve inoltre coordinare tutte le funzioni aziendali che hanno a che fare con i clienti. Goldenberg, CRM Automation. PERCHÉ IL CRM? (1/2) Importanza del concetto di customer-focused: tanti lo professano, ma quanti lo applicano esattamente? Il “cliente tipico” non esiste più Riconoscimento dei limiti della “product-orientation” da parte di molte imprese: concentrate sul “cos’è” piuttosto che sul “chi è”; orientate alla massimizzazione della vendita di prodotti e servizi, trascurano i soggetti che acquistano. PERCHÉ IL CRM? (2/2) Il cliente è fondamentale per le imprese: “Senza clienti i prodotti non si vendono, e i ricavi non si materializzano. E senza costruire la fedeltà, un buon cliente profittevole è solo di passaggio”. Numerosi esempi di campi applicativi del CRM: banche: automazione processi di marketing e calcolo del customer-value telecomunicazioni: tentativi di riduzione del churn retailers ed e-tailers: programmi fedeltà, strategie per stimolare gli acquisti IL COSTO DI ACQUISIZIONE Diverse ricerche mostrano che: “Vendere un prodotto-servizio ad un nuovo cliente costa in media 6 volte più che venderlo ad uno già acquisito.” Tale concetto, unito ai precedenti comporta che: “le aziende cercano di ottimizzare le relazioni con i clienti che hanno già effettuato transazioni.” Il modo migliore per farlo consiste nel: tirar fuori il massimo valore dai clienti esistenti; conoscere bene i clienti migliori; motivarli a rimanere fedeli all’azienda. ANCORA UNA DEFINIZIONE DI CRM “Per CRM si intende l’infrastruttura che consente la definizione e l’incremento del customer-value, e le modalità corrette per motivare i clienti di valore ad essere così fedeli da riacquistare i prodotti dell’azienda.” LE FASI DEL CRM In linea di massima è possibile suddividere il processo di CRM in tre fasi: 1. Acquisizione: accrescimento della base di clientela; 2. Rafforzamento: valorizzazione della relazione con i clienti già acquisiti; 3. Mantenimento: mantenimento stabile della redditività dei clienti profittevoli. CHE COSA NON È Il CRM non è mera tecnologia. Il CRM non è soltanto semplice gestione del cliente e il monitoraggio del suo comportamento. Il CRM deve mirare a cambiare la relazione cliente-impresa ed incrementare i ricavi delle transazioni. Il CRM è una filosofia di business che interessa l’intera organizzazione aziendale, e non un progetto a sé stante circoscritto a singole funzioni o reparti. CAPIRE IL CRM Il CRM consente di conoscere meglio i clienti al punto da suggerire quali mantenere e quali invece è preferibile perdere, risparmiando denaro allo stesso tempo. Fare CRM vuol dire anche automatizzare i processi di business e sostenere le analisi risparmiando tempo e denaro nelle transazioni. Non esiste un’unica modalità di successo per l’implementazione di strategie di CRM, ma tante; devono essere i diversi bisogni di business a guidare le iniziative. La letteratura presenta numerosi tentativi falliti di applicazione del CRM, a causa di cattiva interpretazione e di approcci errati. GLI OBIETTIVI Alcuni obiettivi perseguibili, tramite opportuni programmi di CRM sono ad esempio: 1. 2. 3. 4. 5. 6. Comprendere approfonditamente i bisogni dei clienti, possibilmente prima che essi li manifestino (es., istituzione finanziaria); Diminuire il churn aumentando la customer satisfaction (es., compagnia telefonica); Motivare i clienti ad effettuare transazioni ad alto valore aggiunto (es., compagnia di assicurazioni on-line); Incrementare il tasso di risposta alle promozioni di un dato cliente o segmento (es., venditore a catalogo); Utilizzare la tecnologia per migliorare il servizio al cliente e consentire un alto grado di differenziazione al fine di produrre interazioni personalizzate (es., fornitore di servizi); Attrarre clienti, vecchi e nuovi, attraverso comunicazioni più personalizzate (es., retailer on-line). ACRONIMI E QUASI-SINONIMI eCRM: si riferisce al CRM elettronico, ovvero web-based. ECRM: “enterpriseCRM”, ovvero programma di CRM che riguarda la globalità dell’azienda. PRM: “partnerRM”, consente di gestire le alleanze con partner e rivenditori al fine di fornire canali di vendita ottimali e semplificare i processi. cCRM: “collaborativeCRM”, consente l’interazione diretta del cliente con l’organizzazione, di solito tramite web (es., Dell Computer). SRM: “supplierRM”, aiuta le imprese a valutare, catalogare e selezionare i suoi fornitori al fine di ottimizzare la qualità, e migliorare la supplychain. mCRM: “mobileCRM”, riguarda la fornitura di dati a clienti, fornitori e partner, in genere tramite tecnologia wireless. PUNTI CHIAVE DEL CRM Obiettivi del CRM: identificare e acquisire, servire e ritenere, far crescere i migliori (valore) clienti Come: comunicando con i clienti giusti in modo integrato fornendo i prodotti giusti, attraverso i canali giusti, al momento e nel luogo giusti. COMUNICARE CON I CLIENTI richieste, ricerche, feedback canali multipli offerte, comunicazione Struttura di un sistema di CRM customer database CRM ANALITICO richieste, comportamenti CRM OPERATIVO valore, bisogni, azioni specifiche back-office offerte, comunicazione front-office CRM OPERATIVO E ANALITICO CRM operativo Che cosa un’impresa deve fare per aumentare il valore del cliente CRM analitico Che cosa un’impresa deve sapere per aumentare il valore del cliente SCOPI DEL CRM ANALITICO Identificare e capire i clienti Riconoscere e classificare i nuovi clienti Ricordare la loro storia transazionale Capire i clienti chi sono, che cosa desiderano Differenziare i clienti Quanto valgono per l’impresa e quali sono i loro bisogni Trattare i clienti in modo differenziato SCOPI DEL CRM OPERATIVO Personalizzare le azioni di marketing Adattare il marketing mix ai profili Mass customization Interagire con i clienti Creare un ciclo virtuoso Gestire le relazioni POSSONO ESISTERE SEPARATAMENTE? Problemi nel CRM operativo interagire senza osservare il comportamento non capire le differenze fra i clienti non poter prevedere il comportamento diminuire la customer satisfaction Problemi nel CRM analitico studiare il cliente senza costruire una relazione non raggiungere gli effetti desiderati non generare un ciclo virtuoso IL CICLO VIRTUOSO DEL CRM 1. Raccolta dei dati sui clienti 4. Misura delle performance 2. Analisi dei dati e profilazione L’impresa apprende il cliente diventa “loyal” 3. Offerta e comunicazione basate sui profili IL CICLO “VIZIOSO” DEL CRM Un’impresa crede di conoscere il cliente Manipolazione dei clienti esempi? influenzarli usando informazioni su di essi identificare i “lati deboli” e generare profitto Protezione della privacy o miglioramento delle relazioni?