IL DOLORE LOMBARE ( maldi schiena )

IL DOLORE LOMBARE ( mal di schiena )
Il non invidiabile primato di malattia del secolo che è causa del maggior numero di giornate
di lavoro perse è il mal di schiena, la lombalgia.
Già Otzi la mummia di Similaun ritrovata sulle Alpi e vissuta circa 5300 anni fa, soffriva di
“mal di schiena “ e l’uomo ha sempre cercato nuovi metodi per sconfiggerlo:
Gli Egizi usavano raffinatissime terapie a base di profumi,
Ippocrate consigliava compresse di acqua calda, bagni di vapore e purghe,
Catone utilizzava il vino.
A Roma esercitavano antenati dei fisioterapisti ( i latraliptae ) che praticavano il
massaggio con oli curativi e cavolo.
Gli Arabi appoggiavano del ferro caldo sulle articolazioni dolenti.
In un manoscritto della Scuola Salernitana (1700) sono citate 2 ricette per il mal di
schiena:
- Cipolla bianca cotta pestata con mandorle dolci e applicata sulla parte dolente.
- Acini di edera polverizzati e sciolti in un bicchiere di vino bianco caldo: bere subito.
Nel Medio Evo l’umanità vive un arresto evolutivo, il Cristianesimo si affida alla preghiera,
ai santi, a guaritori vestiti con abiti pomposi.
Teoria della Signatura: Paracelso identifica nella felce la terapia del mal di schiena per
la somiglianza tra felce e colonna vertebrale.
Nel diciottesimo secolo la lombalgia viene classificata come reumatismo dovuto ad
esposizione a freddo e umido, la sciatalgia ad un eccesso di fluido circolante nel nervo; la
terapia consisteva nell’applicazione di ventose lombari per risucchiare gli umori in
eccesso.
Finalmente nel 1828 viene formulata la teoria che la colonna vertebrale e le sue strutture
nervose fossero la causa del mal di schiena.
Discorso a parte meritano la Medicina tradizionale Cinese e l’Agopuntura la cui validità è
stata oggi confermata anche anatomicamente.
Ma perché l’uomo e non altri animali soffre di lombalgia?
Anzitutto perché camminiamo su 2 gambe;
la nostra evoluzione da quadrupedi a bipedi
con conseguente postura eretta ha
sovraccaricato la colonna lombare ed ha
complicato i problemi dovuti a vizi di
posizione.
Inoltre passiamo ore davanti al computer fin
da bambini, non camminiamo più, siamo
spesso in sovrappeso, insicuri, pieni di
ansie e contratti; usiamo troppo l’auto e
scarpe con tacchi improponibili, pratichiamo
attività fisica saltuaria e incontrollata,
sediamo su sedie inadatte; il risultato: i
nostri muscoli non sono tonici e “ non ci
reggono in piedi “.
Ma cos’è il dolore?
Il Dolore acuto è un sintomo utile, permette di allontanare l’agente che lo ha causato ( es.
mi brucio, sento dolore, allontano la mano dalla fiamma ).
Il Dolore cronico è un’ esperienza spiacevole, correlata soprattutto, all’ansia, alla perdita
di ruolo sociale e familiare. Il dolore diventa esso stesso malattia, compromette la qualità
della vita della persona, si associa a disturbi del sonno, inappetenza, difficoltà di
concentrazione, irritabilità, depressione e va pertanto diagnosticato e curato.
Cosa fare? : John Bonica, padre della terapia del dolore, diceva : “il medico deve fare il
possibile per sollevare dal dolore il paziente ed il paziente deve rendersi conto dello sforzo
del medico”.
Il medico dovrà determinare causa, storia, sede e caratteristiche del dolore e la presenza
di focolai settici ( denti, tonsille, sinusite etc.) che vanno eliminati.
Fatta la diagnosi l’obiettivo dovrà essere la scomparsa o il controllo del dolore e la
restituzione di una soddisfacente qualità della vita al paziente.
Oggi esistono farmaci: antidolorifici, antinfiammatori, decontratturanti, antidepressivi che,
pur eliminando il dolore, non ne correggono la causa ed hanno effetti dannosi soprattutto
perché è ormai abitudine diffusa il loro uso al di fuori di qualsiasi controllo medico.
Possono essere utili nel trattamento del dolore acuto ma, nel dolore cronico è necessario
correggere anche l’ eventuale errore posturale che ha innescato il dolore ( es. scoliosi );
perciò, nel nostro studio, manovre osteopatiche, e di riassetto posturale vengono integrate
a terapie quali:
Infiltrazioni Intrarticolari, Blocchi Nervosi Centrali e Periferici, Psicoterapia, Agopuntura,
Ozonoterapia,
Elettroterapia,
Omeomesoterapia,
Terapia
Chelante,
Terapia
omotossicologica, Floriterapia,
a trattamenti manuali quali: Osteopatia, Fisioterapia Antalgica, Shatsu.
Ma il vero e definitivo successo potremo ottenerlo solo recuperando abitudini di vita più
sane, camminando almeno mezz’ora ogni giorno, usando scarpe con un tacco di 3-4 cm. a
pianta comoda, mantenendo il giusto peso ed una attività fisica corretta fin da bambini.
TERAPIA ANTALGICA: INDICAZIONI
Patologie artro-reumatiche e metaboliche: Artrosi, sciatalgie, Osteoporosi, Periartrite
scapolo-omerale, Torcicollo, Cervicobrachialgie, Poliartrite delle mani e dei piedi,
Epicondilite, Artrosi dell'anca nelle fasi iniziali, Gonalgie con e senza versamento,
torcicollo, lombaggini, miositi, Emicrania, Nevralgia del trigemino, Nevriti post erpetiche,
Polineuropatie diabetiche, Dolori oncologici
Traumatologia sportiva: Stiramenti e strappi muscolari, distorsioni articolari, epicondiliti,
tendiniti, contusioni, ematomi ed ecchimosi, borsiti.
Terapia riabilitativa: Riabilitazione motoria articolare dopo rimozione di apparecchi
gessati o interventi chirurgici ortopedici.
Dott.ssa Cinzia De Vendictis