FLEX Monoclonal Mouse Anti-Human CD68 Clone PG-M1 Ready-to-Use (Dako Autostainer/Autostainer Plus) Codice IS613 Uso previsto Per uso diagnostico in vitro. FLEX Monoclonal Mouse Anti-Human CD68, Clone PG-M1, Ready-to-Use, (Dako Autostainer/Autostainer Plus) è destinato per essere utilizzato nell’immunocitochimica congiuntamente a strumenti Dako Autostainer/Autostainer Plus. Questo anticorpo marca i macrofagi ed è utile per l'identificazione di due tipi di leucemia mieloide acuta (LMA), rispettivamente M4 (mielomonocitica) e M5 (monocitica), oltre che del sarcoma istiocitico (1). L’interpretazione clinica di un’eventuale colorazione o della sua assenza deve essere integrata mediante studi morfologici avvalendosi di controlli adeguati e deve essere valutata nell’ambito dell’anamnesi del paziente e di altri test diagnostici da parte di un patologo qualificato. Cenni e spiegazioni La proteina CD68 è una proteina della membrana lisosomiale altamente glicosilata (Mr = 110.000), appartenente alla famiglia LGP delle proteine lisosomiali/plasmatiche trasportatrici di membrana, le quali svolgono un ruolo importante nella endocitosi e/o nella funzione lisosomiale. La proteina CD68 è espressa in maniera intensa nei granuli citoplasmatici e in maniera debole sulla superficie di macrofagi, monociti, neutrofili, basofili e cellule NK. Va aggiunto che la proteina CD68 è espressa in circa il 40% dei linfociti B nel sangue periferico ed è espressa in maniera debole nel 50% delle leucemie linfoblastiche acute a cellule B (B-LLA). La proteina CD68 è inoltre presente nel citoplasma dei tessuti non ematopoietici, specialmente nel fegato, e nei glomeruli e nei tubuli renali (2). A differenza di molti altri antigeni dei leucociti CD, la molecola CD68 è estremamente eterogenea da un punto di vista antigenico e i diversi anticorpi anti-CD68 hanno reattività cellulari diverse (3). Fare riferimento alle General Instructions for Immunohistochemical Staining della Dako o alle istruzioni sul sistema di rilevazione per le procedure IHC per: (1) Principio della procedura, (2) Materiali necessari ma non forniti, (3) Conservazione, (4) Preparazione dei campioni, (5) Procedura per la colorazione, (6) Controllo della qualità, (7) Risoluzione dei problemi, (8) Interpretazione della colorazione, (9) Limiti generali. Reagente fornito Anticorpo di topo monoclonale pronto per l’uso fornito in forma liquida in un tampone contenente la proteina stabilizzante e 0,015 mol/L sodio azide. Clone: PG-M1 (3). Isotipo: IgG3, kappa. Immunogeno Preparato cellulare mononucleare da milza umana, contenente oltre l'80% di cellule di Gaucher (3). Specificità L'anti-CD68 umano, Clone PG-M1, è stato inserito in un cluster come anti-CD68 al 5th International Workshop and Conference on Human Leucocyte Differentiation Antigens (4). L’anticorpo marca le cellule COS-1 e WOP transfettate con cDNA CD68. A differenza di altri anticorpi anti-CD68, i quali marcano sia i macrofagi che le cellule mieloidi, l'anticorpo PG-M1 identifica un epitopo resistente ai fissativi che è presente sulla proteina CD68 in forma limitata ai macrofagi (3). Precauzioni 1. Per uso professionale. 2. Questo prodotto contiene sodio azide (NaN3), una sostanza chimica fortemente tossica in forma pura. Sebbene alle concentrazioni indicate non sia classificato come prodotto a rischio, il contenuto di NaN3 può reagire con il rame e il piombo delle tubature formando azidi metalliche fortemente esplosive. Durante lo smaltimento, sciacquare le tubature con abbondante acqua per prevenire l'eventuale accumulo di azide metallica. 3. Adottare le normali procedure previste per il trattamento dei prodotti di origine biologica. 4. Indossare indumenti di protezione personale adeguati, per evitare il contatto con gli occhi e la pelle. 5. Smaltire la soluzione inutilizzata nel rispetto delle disposizioni locali, regionali e nazionali in materia. Conservazione (116860-002) Dako Denmark A/S Conservare a 2–8° C. Non utilizzare dopo la data di scadenza stampata sulla fiala. Se i reagenti sono conservati in condizioni diverse da quelle specificate, le loro condizioni dovranno essere verificate dall'utente. Non sono stati osservati segni evidenti che suggeriscano l’instabilità di questo prodotto. pertanto, è opportuno analizzare un controllo positivo e un controllo negativo insieme ai campioni dei pazienti. Qualora si ottenga una colorazione imprevista, che non sia cioè giustificata da un cambiamento delle procedure di laboratorio ma sia dovuta ad un probabile problema dell'anticorpo, contattare l’Assistenza Tecnica di Dako. IS613/IT/MNI/2009.12.04 p. 1/3 | Produktionsvej 42 | DK-2600 Glostrup | Denmark | Tel. +45 44 85 95 00 | Fax +45 44 85 95 95 | CVR No. 33 21 13 17 Preparazione dei campioni compresi i materiali necessari ma non forniti L’anticorpo può essere utilizzato per marcare sezioni di tessuto fissate in formalina, incluse in paraffina. I campioni di tessuto devono essere tagliati in sezioni di approssimativamente 4 µm. È necessario pretrattare con smascheramento termoindotto dell'epitopo (HIER, Heat-Induced Epitope Retrieval) utilizzando Dako PT Link (Codice PT100/PT101). Per i dettagli, vedere la Guida Utente PT Link. Si ottengono ottimi risultati pretrattando i tessuti con EnVisionTM FLEX Target Retrieval Solution, High pH (50x) (codice K8010/K8004). Sezioni incluse in paraffina: si consiglia il pretrattamento di sezioni di tessuto fissate in formalina, incluse in paraffina, utilizzando la procedura di preparazione dei campioni 3 in 1 Dako PT Link. Attenersi alla procedura di pretrattamento delineata nel foglietto illustrativo di EnVision FLEX Target Retrieval Solution, High pH (50x) (Codice K8010/K8004). Nota: Una volta completata la procedura di colorazione, le sezioni devono essere disidratate, diafanizzate e montate utilizzando un mezzo di montaggio permanente. Sezioni deparaffinate: si consiglia il pretrattamento di sezioni di tessuto deparaffinate fissate in formalina, incluse in paraffina, utilizzando Dako PT Link e seguendo la stessa procedura descritta per le sezioni incluse in paraffina. Dopo la colorazione dei vetrini montare i vetrini utilizzando un mezzo di montaggio acquoso o non acquoso. Evitare che le sezioni di tessuto si secchino durante il trattamento o nella successiva fase di colorazione immunoistochimica. Affinché le sezioni di tessuto aderiscano perfettamente ai vetrini, si consiglia di utilizzare FLEX IHC Microscope Slides (codice K8020). Procedura per la colorazione compresi i materiali necessari ma non forniti Il sistema di visualizzazione consigliato è EnVision FLEX High pH (Dako Autostainer/Autostainer Plus) (Codice K8010). Il ciclo di colorazione e i tempi di incubazione sono preimpostati nel software degli strumenti Dako Autostainer/Autostainer Plus facendo uso dei seguenti protocolli: Protocollo modello: FLEXRTU2 (volume di dispensazione 200 µL) o FLEXRTU3 (volume di dispensazione 300 µL) Programma ad esecuzione automatica: CD68PG (senza controcolorazione) o CD68PGH (con controcolorazione) La fase Extra deve essere impostata su “tampone di lavaggio” nei cicli di colorazione con ≤10 vetrini. Per cicli di colorazione con più di 10 vetrini, la fase Extra deve essere impostata su “none”. Ciò garantisce dei tempi di lavaggio paragonabili. Tutte le fasi di incubazione devono svolgersi a temperatura ambiente. Per dettagli, fare riferimento al manuale dell'operatore relativo allo strumento dedicato. Se i protocolli non sono disponibili sullo strumento Dako Autostainer utilizzato, rivolgersi ai Servizi Tecnici Dako. Le condizioni ottimali possono variare a seconda del tipo di campione e del metodo di preparazione adottato, pertanto dovranno essere definite autonomamente da ogni laboratorio. Se il patologo che effettua la valutazione desidera una diversa intensità di colorazione, è possibile contattare un Esperto delle Applicazioni/Esperto dei Servizi Tecnici di Dako per ricevere informazioni su come riprogrammare il protocollo. Verificare che l’esecuzione del protocollo ritoccato sia ancora valida valutando che lo schema di colorazione sia identico allo schema di colorazione descritto in “Caratteristiche prestazionali”. Si consiglia la colorazione di contrasto in ematossilina utilizzando EnVision FLEX Hematoxylin (Dako Autostainer/Autostainer Plus) (Codice K8018). Si consiglia di usare un mezzo di montaggio permanente e non acquoso. I controlli positivi e negativi devono essere analizzati contemporaneamente utilizzando lo stesso protocollo dei campioni dei pazienti. Il tessuto di controllo positivo deve comprendere cellule delle tonsille e del cervello e le cellule/strutture devono evidenziare gli schemi di reazione descritti per i tessuti in questione in “Caratteristiche prestazionali” in tutti i campioni positivi. Il controllo negativo consigliato è FLEX Negative Control, Mouse (Dako Autostainer/Autostainer Plus) (Codice IS750). Interpretazione dei risultati della colorazione Nelle cellule del ceppo monociti/macrofagi che sono marcate dall'anticorpo è visibile un pattern di colorazione (diffusa o granulare) a livello di citoplasma. Caratteristiche prestazionali Tessuti normali: nel sangue periferico normale vengono marcati dall'anticorpo soltanto i monociti. Nei molteplici campioni di tessuti analizzati sono stati marcati tutti i macrofagi. Nel midollo osseo sono risultati positivi anche gli osteoclasti, mentre i precursori mieloidi e i granulociti sono risultati sempre negativi. In circa il 20% dei casi è stata osservata una debole reattività dei megacariociti. Le cellule di Kupffer nel fegato, i mastociti e le cellule sinoviali sono le sole altre cellule normali che sono state marcate dall'anticorpo (3). I macrofagi nei centri germinali mostrano una reazione di colorazione da moderata a forte, mentre le cellule microgliali nel cervello mostrano una reazione di colorazione da debole a moderata. Tessuti patologici: su 431 neoplasie del sistema linfoemopoietico che sono state analizzate, la reattività all'anticorpo è stata accertata solo limitatamente alle leucemie mieloidi acute di tipo M4 e M5, ai sarcomi istiocitici e alla mastocitosi. Hanno prodotto risultati sempre negativi le leucemie mieloblastiche acute di tipo M1, M2 e M3, i linfomi non Hodgkin maligni dei linfociti B e T, il linfoma di Hodgkin, le leucemie linfoblastiche acute e la leucemia mieloide cronica. Nella maggioranza dei casi, i 370 tumori di origine non ematopoietica analizzati sono risultati negativi all'anticorpo, con l'eccezione di 15 casi su 15 di mioblastoma a cellule granulari, 6 casi su 13 di carcinoma renale a cellule chiare, 4 casi su 10 di glioblastoma, 10 casi su 18 di meningioma e 5 casi su 50 di melanoma e, com'era prevedibile, 2 casi su 2 di tumore osseo gigantocellulare e 7 casi su 7 di xantogranuloma (3). L'anticorpo PG-M1 marca alcune neoplasie di origine non ematopoietica, in particolare il 10% circa dei melanomi (3), pertanto la diagnosi del sarcoma istiocitico deve essere sempre confermata verificando da un lato che le cellule neoplastiche siano positive almeno ad un altro marcatore specializzato in macrofagi e/o all'antigene leucocitario comune, dall'altro lato che le stesse cellule risultino negative agli antigeni epiteliali e associati al melanoma (1). (116860-002) Dako Denmark A/S IS613/IT/MNI/2009.12.04 p. 2/3 | Produktionsvej 42 | DK-2600 Glostrup | Denmark | Tel. +45 44 85 95 00 | Fax +45 44 85 95 95 | CVR No. 33 21 13 17 Bibliografia 1. Falini B, Flenghi L, Pileri S, Stein H, Dürkop H, Pasqualucci L, et al. M15.1. PG-M1 a new mAb directed against a fixative-resistant, macrophage-restricted epitope of the CD68 molecule. In: Knapp W, Dörken B, Gilks WR, Rieber EP, Schmidt RE, Stein H, et al., editors. Leukocyte typing IV. White cell differentiation antigens. Proceedings of the 4th International Workshop and Conference; 1989 Feb 21–25; Vienna, Austria. Oxford, New York, Tokyo: Oxford University Press; 1989. p. 928–30. 2. Goyert SM. MC12. CD68 workshop panel report. In: Kishimoto T, Kikutani H, von dem Borne AEG, Goyert SM, Mason DY, Miyasaka M, et al., editors. Leucocyte typing VI. White cell differentiation antigens. Proceedings of the 6th International Workshop and Conference; 1996 Nov 10–14; Kobe, Japan. New York, London: Garland Publishing Inc.; 1997. p. 1015–6. 3. Falini B, Flenghi L, Pileri S, Gambacorta M, Bigerna B, Durkop H, et al. PG-M1: A new monoclonal antibody directed against a fixative-resistant epitope on the macrophage-restricted form of the CD68 molecule. Am J Pathol 1993; 142:1359–72. 4. Cordell JL, Falini B, Flenghi L, Jones DB, Pileri S, Radzun HJ, et al. M15. CD68 cluster workshop report. In: Knapp W, Dörken B, Gilks WR, Rieber EP, Schmidt RE, Stein H, et al., editors. Leukocyte typing IV. White cell differentiation antigens. Proceedings of the 4th International Workshop and Conference; 1989 Feb 21–25; Vienna, Austria. Oxford, New York, Tokyo: Oxford University Press; 1989. p. 925–7. Legenda dei simboli Numero di catalogo Limiti di temperatura Utilizzare entro Dispositivo medico per uso diagnostico in vitro Contiene materiale per <n> test Produttore Consultare le istruzioni per l'uso Codice lotto (116860-002) Dako Denmark A/S IS613/IT/MNI/2009.12.04 p. 3/3 | Produktionsvej 42 | DK-2600 Glostrup | Denmark | Tel. +45 44 85 95 00 | Fax +45 44 85 95 95 | CVR No. 33 21 13 17