3 Prefazione Questo volume è dedicato all’integrazione indefinita, essendo il problema dell’integrazione definita completamente risolto dal teorema fondamentale. L’argomento, spesso, presenta notevoli difficoltà poiché il metodo di integrazione più opportuno cambia di volta in volta. Nel primo capitolo è presentata un’ampia casistica di integrali indefiniti raggruppati per metodo di integrazione. Lo studente dovrebbe seguire l’ordine proposto per acquisire man mano le competenze necessarie per comprendere gli esercizi così come sono presentati. Nel secondo capitolo sono trattati alcuni aspetti teorici dell’integrazione definita e si esaminano l’integrazione estesa agli intervalli impropri e l’integrazione delle funzioni non limitate. L’ultimo capitolo introduce alcune applicazioni dell’integrazione a problemi di geometria e di fisica. Per la gamma di esercizi presentati e per la chiarezza con cui i passaggi sono spiegati, il testo costituisce un indispensabile strumento di consultazione in vista della prova scritta d’esame. Prefazione LUIGI PIANESE Indice dei simboli > < ≥ ≤ ≠ ≅ ± ∞ → ∀ ∈ ∉ ∪ ∩ ⊂ ⊆ ⊄ ⇒ ⇔ R ln( ) e lim f'(x) ∫ ∑ maggiore minore maggiore o uguale minore o uguale diverso da circa uguale a più o meno infinito tende a per ogni appartiene non appartiene unione tra insiemi intersezione tra insiemi sottoinsieme proprio sottoinsieme non è sottoinsieme implicazione doppia implicazione insieme dei numeri reali logaritmo neperiano numero di Nepero limite derivata integrale sommatoria ■1 1.1 5 Integrali indefiniti Integrale indefinito Nell’insieme delle funzioni dotate di derivata in un intervallo, la derivazione è una operazione che associa ad una funzione (primitiva) un’altra funzione, la sua derivata. Si definisce così una applicazione dell’insieme delle funzioni primitive sull’insieme delle funzioni derivate. Tale applicazione non è biunivoca in quanto due funzioni primitive, che differiscono per una costante, hanno la stessa derivata, per cui l’operazione di derivazione non è invertibile, e quindi non è corretto affermare, come comunemente viene fatto, che l’integrazione è l’operazione inversa della derivazione. Per definire correttamente l’operazione di integrazione conviene ripartire l’insieme delle funzioni primitive in classi di equivalenza rispetto alla derivazione. Due funzioni primitive sono equivalenti se hanno la stessa derivata. Ogni classe di equivalenza è formata dalle funzioni che hanno la stessa derivata. Si definisce così una seconda applicazione, quella che ad ogni classe di equivalenza associa la sua derivata; tale applicazione è biunivoca, quindi invertibile. L’applicazione inversa è la corrispondenza che ad ogni funzione, dotata di primitiva, associa la classe di tutte le sue primitive. L’immagine di una funzione f tramite questa corrispondenza si chiama integrale indefinito e viene indicato col simbolo: ∫ f ( x )dx Tale simbolo indica, quindi, una intera classe di funzioni. Se F(x) è una qualsiasi primitiva di f, l’integrale indefinito può essere anche indicato con F(x) + c, essendo c una costante indeterminata. Si può porre cioè: ∫ f ( x )dx = F ( x ) + c Esiste una sola primitiva che assume in un punto un valore assegnato. Se infatti F(x) è una qualsiasi primitiva di una funzione f, ed x0 un punto dell’intervallo di definizione [a,b], la primitiva che in x0 assume il valore y0 è: F (x ) – F (x 0 ) + y 0 La primitiva nulla in y0 è quindi: F (x ) – F (x 0 ) Se, inoltre, x1 e x2 sono due punti di [a,b] mentre F e G sono due qualsivoglia primitive si ha: F ( x 2 ) – F ( x 1) = G ( x 2 ) – G ( x 1) Integrale indefinito e misura dei rettangoloidi Sia f una funzione non negativa, continua, definita in [a,b], in modo che il diagramma cartesiano sia situato nel semipiano delle ordinate non negative. Si chiama rettangoloide di base [a,b] relativo alla funzione f l’insieme dei punti (x,y) tali che (Fig. 1): a≤x≤b 0 ≤ y ≤ f(x) Vediamo, in maniera preliminare, come l’integrale indefinito sia relazionato all’area del rettangoloide di base [a,b] di f. Precisamente, vogliamo mostrare che tale area concide con G(b) – G(a), 1. Integrali indefiniti 1.2 6 essendo G(x) una qualsiasi primitiva di f. Tale argomento sarà successivamente trattato con maggior rigore, quando affronteremo il problema dell’integrazione definita. m(x) FIG. 1 a x + ∆x x b A tal fine sia x un punto interno ad [a,b], si consideri la funzione F(x) che associa a x il numero reale area del rettangoloide di base [a,x]. Tale funzione è non negativa e strettamente crescente in [a,b]. Sia ∆x un incremento della varabile x di modo che x + ∆x sia interno ad [a,b]. Supponendo, per semplicità, che sia ∆x > 0, la differenza F ( x + ∆x ) – F ( x ) rappresenta l’area del rettangoloide che ha per base l’intervallo di estremi x e x + ∆x. Indicando con m(x) e M(x) rispettivamente il minimo e massimo di f in tale intervallo, risulta: m ( x ) ⋅ ∆x ≤ F ( x + ∆x ) – F ( x ) ≤ M ( x ) ⋅ ∆x ovvero (Fig. 1), l’area del rettangoloide è compresa tra l’area del rettangolo di base ∆x e altezza m(x) e quella del rettangolo che ha la stessa base e altezza M(x). Dividendo la relazione precedente per ∆x: m (x ) ≤ F ( x + ∆x ) – F ( x ) ≤ M (x ) ∆x Poiché al tendere di ∆x a zero il massimo e il minimo di F tendono contemporaneamente a F(x) si ha: lim m ( x ) = lim M ( x ) = f ( x ) ∆x → 0 ∆x → 0 Integrali di funzioni di una variabile reale e quindi anche: F ′ ( x ) = lim ∆x → 0 F ( x + ∆x ) – F ( x ) = f (x ) ∆x La precedente relazione mostra che la funzione F, che, come detto, rappresenta l’area del rettangoloide di base [a,x ], è una primitiva di f, precisamente quella che si annulla in a. Risulta chiaro, quindi, che l’area del rettangoloide di base [a,b] è F(b). Se G è una qualsiasi altra primitiva, essendo G(x) = F(x) + c, si ha infine: F(b) = G(b) – G(a) 1.3 Integrali immediati Per quanto detto nel paragrafo precedente, l’integrale indefinito di una funzione continua in un intervallo I viene indicato col simbolo: ∫ f (x )dx (1.3.1) Si ricorda che tale simbolo non indica una sola funzione, ma l’insieme di tutte le primitive della funzione nell’intervallo I. Il problema consiste nel determinare una delle primitive della funzione assegnata, poiché tutte le altre si ottengono sommando alla particolare primitiva una opportuna costante reale. La funzione f viene detta funzione integranda. Mentre la funzione derivata di una qualsiasi funzione continua si trova facilmente conoscendo poche regole, ricavare una funzione primitiva di una funzione continua, generalmente, non è altrettanto agevole, anzi non è detto che in generale ciò sia possibile. Non è infatti sempre possibile esprimere mediante funzioni elementari la primitiva di una qualsivoglia funzione continua di cui si conosca l’espressione analitica. Tuttavia, è utile apprendere i metodi di integrazione delle funzioni continue, sia perché tali metodi facilitano il calcolo dell’integrazione, sia perché a volte il calcolo degli integrali definiti viene svolto in via approssimata sostituendo alla funzione integranda una funzione approssimante per la quale è più facile trovare la primitiva. 7 FUNZIONI IPERBOLICHE Le funzioni iperboliche sono così definite: senh x = e x – e –x e x + e –x e x – e –x ; cosh x = ; tanh x = x 2 2 e + e –x La funzione senh è strettamente crescente e quindi invertibile. La funzione inversa è chiamata settsenh (settore-seno iperbolico), ovvero senh–1 o anche arcsenh. Essa può ricavarsi esplicitando rispetto a y l’equazione: x = 2x = e y – ey – e–y ; ricavando ey dalla precedente espressione si ha: 2 1 e 2y – 1 = → 2xe y = e 2 y – 1→ e 2 y – 2xe y – 1= 0 ey ey ponendo ey = z si ottiene l’equazione di secondo grado: z 2 – 2xz – 1= 0 → z1,2 = x ± x 2 + 1 scartando la radice negativa (z è non negativo): ( ) e y = x + x 2 + 1 → y = senh–1 x = ln x + x 2 + 1 L’insieme di definizione della precedente funzione è tutto l’insieme dei numeri reali R. Allo stesso modo si ricava l’inversa della funzione cosh. Essendo questa strettamente decrescente per valori negativi della variabile, strettamente crescente per valori positivi, non è invertibile. È però invertibile la sua restrizione ai valori positivi della variabile. Ripetendo il procedimento precedente si ricava: ( ) La funzione cosh–1 o arcosh è definita per x ≥ 1. La funzione tanh è strettamente crescente in tutto R, quindi invertibile. Sempre con procedimento analogo a quello usato per ricavare l’inversa del senh, si ottiene: 1 1+ x tanh–1 x = ln 2 1− x La funzione è definita per –1 < x < 1. 1. Integrali indefiniti cosh–1 x = ln x + x 2 – 1 8 Poiché le funzioni continue sono composte, quasi sempre, attraverso le funzioni elementari, è utile riportare, nella seguente tabella, le funzioni primitive di tali funzioni elementari: Primitive di funzioni elementari ∫x α dx = x α +1 +c α +1 ∫ e dx = e x x dx ∫x = ln x + c ax ∫ a dx = lna +c x ∫ sen xdx = – cos x + c ∫ cos xdx = sen x + c ∫ senh xdx = cosh x + c ∫ cosh xdx = senh x + c dx dx ∫ sen x = – cotan x + c ∫ cos 2 dx ∫ 1– x 2 ∫ 1+ x 2 dx dx ∫ 1– x 2 2 dx = arcsen x + c = – arccos x + c ′ ∫ 1+ x = arcsenhx + c = ln x + x 2 + 1 + c ∫ 1 1+ x = ln +c 2 1– x x 2 = tan x + c = arctan x + c = –arccotanx + c ′ dx x 2 –1 = ln x + x 2 – 1 + c dx ∫ cosh x = tanh x + c 2 A questo punto occorre fare alcune osservazioni su due integrali. Integrali di funzioni di una variabile reale Poiché D arccosh x = 1 2 , molto spesso si trova x –1 ∫ dx x 2 –1 = arccosh x + c . In realtà è preferibile adottare per tale integrale la formula in tabella; la precedente relazione, infatti, vale solo nel dominio di definizione della funzione arccosh x, cioè per x ≥ 1, mentre la funzione integranda è definita anche per x ≤ –1. Tuttavia, nello sviluppo di alcuni integrali, quando si verifica che la funzione integranda non è definita per valori della variabile minori di 1, si potrà usare la precedente formula. Analogo ragionamento si ripete per la funzione arctanh x. Infatti la funzione integranda, che compare nell’integrale dx ∫ 1– x 2 , è la derivata della funzione arctanh x. Ma, mentre questa è definita solo per –1 < x < 1, la funzione 1 è definita in tutto R esclusi i punti x = –1 e x = 1. 1– x 2 Gli integrali immediati sono quelli che si ricavano riconoscendo una primitiva della funzione integranda tra quelle delle funzioni elementari senza alcuna operazione ulteriore. Una buona parte di tali integrali possono essere facilmente riconosciuti sfruttando la relazione f' (x)dx = df(x). Sostituendo nella precedente tabella f(x) a x. 9 Integrali immediati α ∫ f ( x ) ⋅df ( x ) = f ( x ) ⋅f ' ( x )dx = ∫ e f ( x )f ' ( x )dx = e f ( x ) + c ∫ α df ( x ) f (x ) +c α +1 α +1 ∫ ∫ senf ( x ) ⋅f ' ( x )dx = – cosf ( x ) + c f ' ( x )dx ∫ 1– f 2 ( x ) f ' ( x )dx 1+ f 2 (x ) a f (x ) lna f ' ( x )dx ∫ cos f ( x ) = tanf ( x ) + c 2 f ' ( x )dx a f ( x )f ' ( x )dx = = ln f ( x ) + c ∫ cosf ( x ) ⋅f ' ( x )dx = senf ( x ) ∫ sen f ( x ) = – cotanf ( x ) + c ∫ f ' ( x )dx ∫ f (x ) = ∫ f (x ) 2 = arcsenf ( x ) + c = – arccos f ( x ) + c ' ∫ 1+ f ( x ) = arctanf ( x ) + c = –arccotanf ( x ) + c ' = senh–1 f ( x ) + c ∫ dx 2 f ' ( x )dx f 2 (x ) – 1 = ln f ( x ) + f 2 ( x ) – 1 + c = ln f ( x ) + f 2 ( x ) + 1 + c f ' ( x )dx 1 1+ f ( x ) f ' ( x )dx ∫ cosh f ( x ) = tanhf ( x ) + c ∫ 1– f ( x ) = 2 ln 1− f ( x ) + c 2 2 Molte volte alcune semplici operazioni sulla funzione integranda quali la moltiplicazione o la divisione per un numero, la messa in evidenza di un fattore ecc., permettono, senza modificare la funzione integranda, di ricondurre il calcolo dell’integrale indefinito a un integrale immediato. Gli esercizi chiariranno meglio le idee. Esercizio n. 1.3.1 dx ∫ 2 + 3( x + 1) È facile riconoscere che l’integrale indefinito è riconducibile all’integrale immediato: dx ∫ 1+ x 2 = arctan x + c Infatti, mettendo in evidenza il fattore 2 a denominatore: dx ∫ 2 + 3( x + 1) 2 = 1 2 ∫ 1 dx dx = 2 3 2 2 3 1+ ( x + 1) 1+ ( x + 1) 2 2 ∫ 1. Integrali indefiniti ✔ 2 10 ✔ Una costante aggiunta ad argomento del differenziale non altera il differenziale stesso, in quanto la ( ) ( ) costante si annulla nell’operazione di derivazione: d f ( x ) + c = D f ( x ) + c dx = f ' ( x )dx . Poiché 1 sussiste, inoltre, l’uguaglianza df ( x ) = da ⋅f ( x ) si può esprimere il differenziale dx come segue: a dx = 2 3 2 3 d x = d ( x + 1) 3 2 3 2 Quindi: 1 2 ∫ 2 3 d ( x + 1) 1 2 d 1 3 2 = ⋅ = 2 2 2 3 2 3 3 x + 1) x + 1) 1+ 1+ 1+ ( ( 2 2 dx ∫ Effettuando la sostituzione t = ∫ 3 ( x + 1) 2 3 x + 1) ( 2 2 3 ( x + 1) si ha: 2 1 2 dt 1 2 ⋅ = ⋅ arctant + c 2 3 1+ t 2 2 3 ∫ da cui: dx ✌ ∫ 2 + 3 ( x + 1) 2 = 3 1 2 arctan x + 1 + c 2 3 2 Esercizio n. 1.3.2 dx ∫ αx + β Integrali di funzioni di una variabile reale ✔ L’integrazione è immediata riconoscendo che si può facilmente portare (αx + β) ad argomento del differenziale: dx 1 dα x 1 d (α x + β ) αx + β ∫ αx + β = α ∫ αx + β = α ∫ da cui: dx 1 ✌ ∫ α x + β = α ln α x + β + c Esercizio n. 1.3.3 ∫ sen x cos x dx ✔ Basta ricordare che dsenx = cosx dx per cui: 1 ∫ sen x cos x dx = ∫ sen x d (sen x ) = 2 sen x + c 2 ✔ Tenendo presente che d cosx = –senx dx, lo stesso integrale poteva mettersi nella forma: 1 ∫ sen x cos x dx = – ∫ cos x d (cos x ) = – 2 cos 2 11 x +c ' I due risultati coincidono. Infatti: ✌ ( ) 1 1 1 1 1 – cos2 x + c ' = – 1– sen2 x + c ' = sen2 x + c '– = sen2 x + c 2 2 2 2 2 Esercizio n. 1.3.4 ∫ sen x cos α ✌ ∫ sen x cos α ∫ x dx = – cosα x d cos x = – xdx cosα +1 ( x ) +c α +1 Esercizio n. 1.3.5 ∫ x sen x dx 2 ✌ ∫ x sen x dx = 21 ∫ sen x dx 2 2 2 1 = – cos x 2 + c 2 Esercizio n. 1.3.6 ∫x ✌ ∫x α –1 cos x α dx = α –1 cos x α dx 1 1 cos x α dx α = sen x α + c α α ∫ Esercizio n. 1.3.7 ∫ x 1 dx = 2 1– x 2 ∫ x 1– x 2 1– x 2 ) dx 2 1 d 1− x 1 =– =– 2 2 1– x 2 1– x 2 dx 2 da cui: ✌ ∫ ( x dx = – 1− x 2 + c ∫ 1 2 –2 ∫ (1– x ) ( d 1– x 2 ) ( ) 1 – +1 2 1 1– x 2 +c =– 1 2 – +1 2 1. Integrali indefiniti ∫ 12 Esercizio n. 1.3.8 ∫ dx 1 = 3 5x + 3 5 ✌ ∫ ∫ ( 5x + 3 ) − 1 3 3 dx 5x + 3 1 ( 5x + 3 ) d ( 5x + 3 ) = 2 5 3 1 − +1 3 = 3 3 ( 5x + 3 ) 2 + c 10 Esercizio n. 1.3.9 ∫ ✔ lnx dx x Non è necessario il valore assoluto ad argomento del logaritmo in quanto la funzione integranda è definita solo per valori positivi della x. ✌ ∫ lnxdx 1 = lnx d ln x = ln2 x + c x 2 ∫ Esercizio n. 1.3.10 ∫ ✌ ∫ ln x dx x lnxdx x 1 2 3 2 ln3 x + c = ln 2 x d ln x = ln 2 x + c = 3 3 ∫ Esercizio n. 1.3.11 Integrali di funzioni di una variabile reale ∫ senα x dx 1 1 ✌ ∫ senα x dx = α ∫ senα d α x = – α cosα x + c Esercizio n. 1.3.12 A) senα x ∫ tanα x dx 1 senα x B) 1 1 d cos α x = – ln( cos α x ) + c α cos α x ✌ A) ∫ cosα x dx = α ∫ cosα x dα x = – α ∫ ✌ B) ∫ coshα x dx = α ∫ coshα x dα x = α ∫ ✔ senhα x 1 senhα x ∫ tanhα x dx 1 d coshα x 1 = ln( coshα x ) + c coshα x α Ricordiamo che, mentre D cosx = –senx, è D coshx = –senhx. 13 Esercizio n. 1.3.13 ∫ ✌ ∫ sen x dx cos x 1 3 sen x 2 d cos x dx = – = cos 2 xd cos x = cos 2 x + c 3 cos x cos x ∫ ∫ Esercizio n. 1.3.14 ∫ 3 ✌ ∫ sen cos 5 sen3 x dx cos5 x sen3 x dx 1 = tan3 x d tan x = tan4 x + c dx = x cos3 x cos2 x 4 ∫ ∫ Esercizio n. 1.3.15 ∫ 4 cos ✌ ∫ sen 6 cos4 x dx sen6 x x cos4 x dx 1 = – cotan4 x d co otanx = – cotan5 x + c dx = x sen4 x sen2 x 5 ∫ ∫ Esercizio n. 1.3.16 1 ∫ sen x cos x dx ∫ sen2 + cos2 x dx sen x 1 cos x = dx = dx + dx = 2 sen x cos x sen x cos x sen x cos x sen x sen x d cos x d sen x = –ln cos x + ln sen x + c = ln +c =– + cos x cos x sen x ∫ ∫ ∫ ∫ ∫ da cui: 1 ✌ ∫ sen x cos x dx = ln tan x + c 1 ∫ senx dx ✔ x x Questo integrale si riconduce al precedente con la sostituzione sen x = 2 sen cos : 2 2 1 ∫ sen x dx = ∫ 1 dx x x 2 sen cos 2 2 1. Integrali indefiniti Esercizio n. 1.3.17 14 da cui: 1 ✌ ∫ sen x dx = ∫ 1 x x d = ln tan + c x x 2 2 sen cos 2 2 Esercizio n. 1.3.18 1 ∫ cos x dx ✔ π Con la sostituzione cos x = sen – x , ci si riconduce all’integrale precedente: 2 1 ∫ cos x dx = ∫ 1 dx π sen – x 2 da cui: dx π π d – x = ln tan – x + c 2 π 2 sen – x 2 ✌ ∫ 1 dx = – 2 ∫ cos x π Esercizio n. 1.3.19 dx ∫ 1+ cos x A) ✔ B) Dalla formula: cos x = cos2 Integrali di funzioni di una variabile reale con la sostituzione sen2 mentre, poiché cos2 x x – 1⇒ 1+ cos x = 2 cos2 2 2 x x si ricava: = 1− sen2 2 2 cos x = 1– 2 sen2 ✌ A) B) ∫ dx = 1+ cos x ∫ dx = 1– cos x ∫ ∫ x x – sen2 2 2 x x si ottiene: = 1− cos2 2 2 cos x = 2 cos2 ✌ dx ∫ 1– cos x dx x 2 cos 2 = 2 dx x 2 sen 2 2 = ∫ ∫ d x 2 x cos 2 2 d x 2 x sen 2 2 x x ⇒ 1+ cos x = 2 sen2 2 2 x = tan + c 2 x = – cotan + c 2 Indice Generale 125 Prefazione ..................................................................................................................... Pag. 3 ■ 1 Integrali indefiniti 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 1.7 1.8 1.9 Integrale indefinito ................................................................................................ Integrale indefinito e misura dei rettangoloidi ....................................................... Integrali immediati ................................................................................................ Funzioni iperboliche ............................................................................................. Decomposizione in somma .................................................................................. Formula di duplicazione cos2x = cos2x – sen2x ................................................... Formule di addizione e sottrazione ...................................................................... Integrazione per parti ........................................................................................... Formula di ricorrenza per il coseno ...................................................................... Formula di ricorrenza per il seno .......................................................................... Formula di ricorrenza per il logaritmo ................................................................... Formula di ricorrenza per la tangente .................................................................. Formula di ricorrenza per la cotangente .............................................................. Ulteriori formule di ricorrenza ............................................................................... Formula di ricorrenza per funzioni razionali ......................................................... Integrazione per sostituzione ............................................................................... Integrazione delle funzioni razionali ..................................................................... Ipotesi ∆ > 0 ......................................................................................................... Ipotesi ∆ = 0 ......................................................................................................... Ipotesi ∆ < 0 ......................................................................................................... Caso di radici tutte semplici ................................................................................. Caso di radici anche multiple ............................................................................... Integrazione delle funzioni irrazionali ................................................................... Integrali ellittici e iperellittici .................................................................................. Integrazione di alcune funzioni trascendenti ........................................................ » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » » 5 5 6 7 20 22 22 24 28 29 31 32 33 33 38 39 46 46 48 49 55 63 65 69 73 » » » » » » » » » » » » 77 77 78 81 82 85 85 86 88 91 96 104 2.1 Integrale definito ................................................................................................... Definizione basata sulle somme di Riemann ....................................................... Definizione basata sul limite ................................................................................. 2.2 Condizioni di integrabilità ..................................................................................... 2.3 Proprietà dell’integrazione definita ....................................................................... 2.4 Funzioni monotone ............................................................................................... 2.5 Funzioni generalmente continue .......................................................................... 2.6 Teorema fondamentale ........................................................................................ 2.7 Cambiamento della variabile di integrazione ....................................................... 2.8 Integrale esteso a un intervallo improprio ............................................................ 2.9 Integrale di funzioni non limitate ........................................................................... 2.10 Domini normali ..................................................................................................... Indice Generale ■ 2 Integrali definiti 126 ■ 3 Applicazioni degli integrali alla geometria e alla fisica Integrali di funzioni di una variabile reale 3.1 3.2 Solidi di rotazione ................................................................................................. Pag. 111 Momenti di inerzia ................................................................................................ » 115 Puntoexe: la nuova collana per la preparazione degli esami universitari di Analisi e di Matematica Pt1 • Limiti, continuità, calcolo differenziale per funzioni di una variabile reale Della stessa collana: Pt2 Pt3 Pt4 Pt5 Pt6 Pt7 Pt8 Studio di funzioni Integrali di funzioni di una variabile reale Serie numeriche Successioni e serie di funzioni Limiti, continuità, calcolo differenziale per funzioni di più variabili reali Integrali di funzioni di due o più variabili reali Equazioni differenziali Per conoscere le nostre novità editoriali consulta il sito internet: www.sistemieditoriali.it/puntoexe Cosa contiene il CD ROM ✔ Introduzione a Matlab di Robert Bucher (della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana) Matlab è uno dei programmi scientifici di maggior diffusione, grazie alle sue numerose applicazioni in campi quali l’elettronica, la controllistica, l’analisi dei segnali, l’elaborazione di immagini, la chimica, la statistica e numerosi altri. Viene utilizzato in molti corsi universitari e di ingegneria, e sono ormai numerose le pubblicazioni scientifiche che utilizzano l’ambiente di Matlab quale sostegno matematico della teoria. ✔ ✔ Software free per il calcolo scientifico Programmi (completamente gratuiti) alternativi a Matlab Guida alle risorse Internet per gli studenti delle facoltà tecniche e scientifiche Una esaustiva raccolta di link alle risorse gratuite disponibili online Aggiornamenti, risorse, esercizi svolti sono disponibili al seguente indirizzo internet: www.sistemieditoriali.it/puntoexe