C o m u n i c a t o a i m e d i a - Berna, 31 maggio 2016 Le emozioni possono far battere troppo forte il cuore – Premio per la ricerca 2016 della Fondazione Svizzera di Cardiologia In rari casi un forte carico psichico può provocare un disturbo funzionale cardiaco pericoloso. Il suo nome è «sindrome tako-tsubo». Due ricercatori dell’Università di Zurigo hanno ora scoperto che questo disturbo può essere provocato non solo da eventi negativi, ma talvolta anche da emozioni estremamente positive. La Fondazione Svizzera di Cardiologia onora il loro lavoro in questo campo con il Premio per la ricerca 2016. Le forti emozioni possono provocare un disturbo funzionale del cuore che si manifesta allo stesso modo di un infarto cardiaco. Questo raro disturbo è chiamato sindrome tako-tsubo, oppure «sindrome del cuore infranto». Ne sono interessate soprattutto le donne dopo la menopausa. Il fatto che le esperienze di grande sofferenza, come la perdita dell’amato partner, possano provocare una debolezza cardiaca acuta e pericolosa è noto già da tempo. Da un’analisi del registro tako-tsubo più grande al mondo, tenuto presso l’Università di Zurigo, è ora emerso che circa il quattro percento delle cause scatenanti di natura emotiva non è dovuto a eventi negativi, bensì a grandi momenti di felicità, tra i quali il ricongiungimento di familiari, una grande vincita in denaro, il matrimonio dei propri figli. La Fondazione Svizzera di Cardiologia premia due ricercatori, la dott.ssa Jelena R. Ghadri e il dott. Dr. Christian Templin, libero docente, del Centro cardiologico universitario di Zurigo per il lavoro svolto in questo campo conferendo loro il Premio per la ricerca. La premiazione avrà luogo al Museo Chaplin’s World di Corsier-sur-Vevey. Stretto collegamento tra cuore e cervello La sindrome tako-tsubo non è un problema puramente cardiaco. Circa la metà delle persone interessate, nelle quali le cause scatenanti di natura emotiva rivestono un ruolo importante, è affetto da una malattia concomitante neurologica o psichiatrica. A quanto pare un disturbo di gestione dello stress nel cervello provoca l’iperstimolazione del sistema nervoso simpatico. I meccanismi sono ancora in gran parte sconosciuti. «L’importanza dell'asse cuore-cervello diventa sempre più chiara», spiega la dott.ssa Ghadri. «Il ruolo che rivestono le emozioni forti nell’insorgenza delle malattie cardiache va ulteriormente approfondito.» Minaccioso e ancora poco studiato Non è nemmeno chiarita la ragione per cui lo stress emotivo comprometta la funzione cardiaca. Si presume che si tratti di un disturbo della microcircolazione, ovvero di crampi nei vasi cardiaci più piccoli. Contrariamente all’infarto cardiaco, nei pazienti affetti da sindrome tako-tsubo non si osserva alcun restringimento dei grandi vasi coronarici. Per contro, la camera cardiaca sinistra si deforma assumendo la forma di un pallone e compromettendo la funzione di pompaggio del cuore. «La sindrome takotsubo è ancora troppo poco diagnosticata», dice il dott. Templin, «eppure è letale quasi quanto un infarto cardiaco acuto.» Ora i ricercatori sono alla ricerca di una terapia idonea, affinché la funzione cardiaca si riprenda il più in freatta possibile e non insorgano complicazioni. Gli studi sono state pubblicate sul New England Journal of Medicine e sull’European Heart Journal e sono disponibili online. Avvertenza per gli addetti ai media: il comunicato ai media, le foto e ulteriori informazioni sull'argomento possono essere consultati alla pagina www.swissheart.ch/media. Contatto con la Fondazione Svizzera di Cardiologia: Contatto con i premiati: Peter Ferloni, responsabile Comunicazione Fondazione Svizzera di Cardiologia Schwarztorstrasse 18, casella postale 368 3000 Berna 14 Telefono 031 388 80 85 [email protected] www.swissheart.ch Dott. Christian Templin, libero docente Responsabile Cardiologia acuta Centro cardiologico universitario di Zurigo Telefono 044 255 95 85 [email protected] Visitateci su: www.facebook.com/schweizerischeherzstiftung www.youtube.com/herzstiftung www.twitter.com/herzstiftungCH La Fondazione Svizzera di Cardiologia – Con impegno contro le cardiopatie e l’ictus cerebrale Attraverso la promozione della ricerca e una vasta opera di informazione, la Fondazione Svizzera di Cardiologia si impegna affinché diminuisca il numero di persone affette da malattie cardiovascolari o ictus cerebrale, si evitino le menomazioni e le morti premature dovute a queste malattie e la vita delle persone colpite possa continuare a essere degna di essere vissuta. Costituita nel 1967, la Fondazione Svizzera di Cardiologia è un’organizzazione di pubblica utilità, indipendente e certificata dalla Fondazione ZEWO, che si finanzia principalmente con donazioni. 2/2