549 Rassegne Recenti Prog Med 2012; 103: 549-551 Imaging morfo-funzionale in un raro caso di sindrome di tako-tsubo in una giovane donna in post-gravidanza Antonio Notaristefano, Artor Niccoli Asabella, Alessandra Di Palo, Cristina Ferrari, Giuseppe Rubini Riassunto. Presentiamo il caso di una paziente in post-gravidanza, che ha mostrato il tipico pattern della sindrome tako-tsubo con alterazioni elettrocardiografiche, enzimi cardiaci elevati, senza evidenza di stenosi coronariche. La gated-SPECT miocardica ha evidenziato alterata perfusione e motilità. Sei mesi dopo, la SPECT è tornata nella norma. Morpho-functional imaging of a rare case of tako-tsubo syndrome in a young pregnant woman. Summary. We report the case of a pregnant patient who developed the typical pattern of tako-tsubo syndrome after delivery (i.e., electrocardiographic changes, elevated cardiac enzymes, and no evidence of coronary stenosis). SPECT imaging showed myocardial perfusion defects and altered motility, which reversed 6 months later. Parole chiave. Gravidanza, SPECT, sindrome di tako-tsubo. Key words. Pregnancy, SPECT, tako-tsubo syndrome. Introduzione provvisamente presentato dolore toracico acuto con irradiazione al collo ed al braccio sinistro, associata ad una breve perdita di coscienza e a manifestazioni vegetative. L’esame fisico era normale. Al momento del ricovero, in meno di un’ora di insorgenza, l’elettrocardiogramma (ECG) mostrava ritmo sinusale, frequenza cardiaca 90 b/min, sopraslivellamento del tratto ST di 1,5 mm in V2V3 e 1 mm in DII, DIII e aVF, l’intervallo QT entro i limiti normali. I marcatori biochimici di danno cardiaco (creatina chinasi CK e del suo isoenzima CK-MB) sono stati solo leggermente elevati nelle misure di serie. L’ecocardiografia ha evidenziato una riduzione della frazione di eiezione ventricolare sinistra, acinesia dell’apice ventricolare sinistro e della distale anteriore con ipercontrattilità della parete basale che determina la configurazione “balloon-like” apicale del ventricolo sinistro in sistole, tipica di questo disturbo. La paziente è stata sottoposta a cateterismo cardiaco di emergenza, da cui non sono emerse significative stenosi coronariche. Due giorni dopo l’inizio della sintomatologia, la paziente è stata sottoposta ad una tomografia computerizzata ad emissione di singolo fotone con tecnica ECG-gated (gated-SPECT) miocardica con 99mTc-methoxyisobutylisonitrile (99mTc-MIBI). È stata somministrata alla paziente una dose endovenosa di 99mTc-MIBI di 550 MBq. Un’ora dopo l’iniezione, la paziente è stata sottoposta a gated-SPECT per acquisire immagini basali. Le immagini sono state acquisite utilizzando una gamma camera Infinia (GE Healthcare), dotata di un collimatore ad alta risoluzione. La ricostruzione delle immagini, la visualizzazione e l’analisi sono state eseguite con Xeleris Workstation (GE Healthcare). Sono state studiate le seguenti regioni del ventricolo sinistro: anteriore, apicale, settale, inferiore e laterale. La perfusione in ciascuna di queste regioni è stata valutata come normale, dubbia, difetto lieve, difetto moderato, o grave difetto (simile alla captazione di fondo). Anomalie di perfusione del ventricolo sinistro, con interessamento dell’apice e della parete anteriore sono state documentate. Ispessimento e contrattilità sono apparsi alterati in questi stessi segmenti (figura 1). Nel 1990, Sato et al.1 hanno descritto in Giappone una nuova patologia con sintomi simili alla sindrome coronarica acuta. Ci sono somiglianze nella manifestazione clinica, alterazioni elettrocardiografiche e aumentati livelli di biomarcatori. La sindrome di tako-tsubo ha ricevuto il suo nome dalla somiglianza tra la forma del ventricolo sinistro in sistole e la forma della trappola giapponese per la cattura del polpo, con un collo stretto e base ampia. La caratteristica tipica è il “ballooning” apicale, con ipercinesia compensativa dei segmenti basali. Questa cardiomiopatia rappresenta l’1-2% dei pazienti con sindrome coronarica acuta. È frequente nelle donne più comunemente in post-menopausa; gli uomini sono colpiti in meno del 10% dei casi. La fisiopatologia è incerta, anche se diverse teorie sono state discusse; per esempio: vasospasmo coronarico, miocardite e disturbi del microcircolo coronarico. Tuttavia, quella più accettata è un aumento dell’attività simpatica, perché una stretta relazione è stata osservata tra stress fisico e/o emotivo ed ’evento acuto. Per fare la diagnosi di tale sindrome la coronarografia deve dimostrare arterie normali, senza stenosi od ostruzioni. Complicazioni come shock cardiogeno e scompenso cardiaco sono insoliti. Le recidive durante 2 anni di follow-up sono molto rare (meno del 2%)2. La funzione ventricolare sinistra migliora nella maggior parte dei pazienti entro 1-3 settimane3. Descrizione del caso Riportiamo il caso di una giovane donna di 40 anni, gravida, in buone condizioni cliniche ed in assenza di fattori di rischio. Dopo aver partorito, la paziente ha im- Diagnostica per Immagini, Medicina Nucleare, Università Aldo Moro, Bari. Pervenuto il 25 settembre 2012. 550 Recenti Progressi in Medicina, 103 (11), novembre 2012 L’analisi del sincronismo ventricolare è stata effettuata con gated-SPECT. La paziente non ha presentato ulteriore sintomatologia o complicanze; l’ECG è tornato nella norma circa una settimana dopo e vi è stato un progressivo recupero a livello globale e regionale della funzione ventricolare sinistra. La paziente è stata rivalutata con SPECT miocardica a distanza di 6 mesi dall’esordio della sindrome. Discussione È importante sottolineare che la sindrome di tako-tsubo è frequente in donne anziane ed è, quindi, insolita prima della menopausa, ancor di più nel nostro caso, comparsa in una donna giovane e senza alcun fattore di rischio. Molti casi sono stati riportati nelle popolazioni bianche d’Europa, negli Stati Uniti e in altri Paesi, a dimostrazione che questa malattia non è limitata a specifici gruppi etnici o a zone geografiche. Dolore toracico acuto e insufficienza cardiaca sono forme frequenti di esordio, ma in alcuni casi è stata riportata sincope, come prima manifestazione5. Il sopraslivellamento del tratto ST nelle derivazioni precordiali di sinistra in ECG è un reperto tipico. Onde T negative, associate a un prolungamento dell’intervallo QTc, di solito sono i segni trovati dopo il secondo giorno d’insorgenza dei sintomi. Nel nostro caso, l’innalzamento del tratto ST, in DII, DIII e aVF, è stato raramente de- scritto nei pazienti riportati in letteratura. Nei pazienti, invece, che presentano ischemia acuta silente, si riscontra che l’ischemia miocardica provoca cambiamenti ECG ma non riesce a raggiungere la soglia del dolore; inoltre, alcuni pazienti non possono percepire dolore al petto durante l’ischemia miocardica perché hanno una soglia del dolore alta, o perché hanno una percezione difettosa degli stimoli dolorosi, come in pazienti diabetici, in cui si sospetta la parziale o completa denervazione autonomica6,7. Dall’analisi qualitativa delle immagini si è notato come la captazione del 99mTc-MIBI era ridotta in più di un letto vascolare coronarico. I difetti di perfusione hanno coinvolto l’apice ed il segmento distale della parete anteriore del ventricolo sinistro. Attraverso l’analisi semi-quantitativa è stato possibile valutare il movimento della parete ventricolare e l’ispessimento sistolico, si è notato come tutte le aree caratterizzate da una ridotta o assente captazione del radiofarmaco fossero tutte ugualmente interessate, con un’importante area di acinesia in corrispondenza della regione apicale. Inoltre, i valori della frazione di eiezione a riposo erano notevolmente ridotti (28%). L’assorbimento del 99mTc-MIBI da parte dei miocardiociti avviene tramite un processo dipendente dal metabolismo mitocondriale; danni che interessano il sistema mitocondriale riducono l’assorbimento del radiofarmaco, anche qualora siano Figura 1. A. immagine SPECT che mostra ridotta fissazione del radiofarmaco nella porzione distale della parete anteriore e dell’apice del ventricolo sinistro. Le mappe polari mostrano diffusa ipocinesia con acinesia della porzione distale della parete anteriore e dell’apice. B. Coronarografia con coronarie indenni. A. Notaristefano et al.: Imaging morfo-funzionale in un raro caso di sindrome di tako-tsubo in una giovane donna in post-gravidanza reversibili. Diversi autori ritengono che qualsiasi alterazione metabolica e/o difetti strutturali possano causare alterazioni dell’imaging scintigrafico, senza che in realtà vi sia una reale malattia coronarica8. È stato suggerito che lo squilibrio del sistema nervoso autonomo sia correlato allo sviluppo di questa condizione. La teoria più suggestiva dimostra che gli elevati livelli di catecolamine, riscontrati in pazienti con cardiomiopatia di tako-tsubo, siano associati a cardiotossicità9-11. La necrosi a banda di contrazione (che è caratteristica di danno indotto ai miocardiociti da catecolamine, riscontrata istologicamente) supporta l’ipotesi di “sympathoexcitation” 12. Inoltre, si è osservato come anche in pazienti che hanno presentato ischemia miocardica silente, questa sia associata a un ritmo circadiano. Ciò può essere determinato dall’elevata frequenza cardiaca e dalla pressione sanguigna, e soprattutto dalle concentrazioni di catecolamine più elevate, che determinano un aumento del tono vasomotorio coronarico, una maggiore risposta di aggregazione piastrinica e un ridotto processo intrinseco fibrinolitico6,13,14. L’analisi del sincronismo ventricolare gatedSPECT ha mostrato un’asincronia intraventricolare, che potrebbe riflettere le anomalie della motilità di parete o probabilmente un danno al sistema di conduzione ventricolare, principalmente delle fibre del Purkinje, causato da tossicità correlata alle catecolamine. La scintigrafia con 123Iodine-metaiodobenzilguanidina (123I-MIBG) ha mostrato come l’assorbimento in nervi simpatici cardiaci sia ridotto nei pazienti con cardiomiopatia da stress13. La paziente è stata rivalutata con SPECT miocardica a distanza di 6 mesi; i dati ottenuti hanno mostrato un recupero della funzionalità cardiaca e della motilità di parete. La sindrome di tako-tsubo rappresenta una situazione clinica tuttora in valutazione; in questi pazienti, il ripetersi di eventi ischemici potrebbe indurre una progressiva perdita della funzionalità miocardica, con la possibilità di evolvere verso un’insufficienza cardiaca congestizia che rappresenta lo stadio terminale della cardiopatia ischemica. L’insorgenza di ischemia, progressione verso l’infarto e disfunzione ventricolare sono tre stadi che determinano elevata morbilità e mortalità. Studi pre-clinici di riperfusione e rigenerazione di cellule staminali trapiantate nel miocardio hanno dimostrato potenziale valore terapeutico nella prevenzione della grave disfunzione14. Indirizzo per la corrispondenza: Dott. Artor Niccoli Asabella Università Aldo Moro Unità di Medicina Nucleare Piazza Giulio Cesare, 11 70124 Bari E-mail: [email protected] Bibliografia 1. Sato H, Tateishi H, Uchida T. Takotsubo-type cardiomyopathy due to multivessel spasm. In: Kodama K, Haze K, Hon M (eds). 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