Luglio/Agosto 2015 Volume 2, Numero 7/8 E ditoriale Benefici dalle piante aromatiche, se ne parla ad Expo Viene presentata il prossimo 26 luglio ad Expo 2015 la ricerca "Sana alimentazione e rinascita delle coltivazioni italiane di eccellenza ed ecosostenibili di piante aromatiche, fonti di oli essenziali. Il ruolo della canapa. Più qualità e meno veleni". Un progetto dell’Università di Modena e Reggio Emilia (Unimore) a cui partecipa anche l’Iss, selezionato tra i più rappresentativi della migliore ricerca universitaria nazionale sui temi del cibo e del nutrimento. C inque domande sull’esposizione alimentare all’arsenico La giovanissima età, le abitudini alimentari e il vivere in aree con abbondanza naturale di arsenico rappresentano i tre principali fattori di rischio dell’esposizione alimentare a questa sostanza. Se ne è parlato di recente all’Iss in occasione del primo convegno nazionale dedicato all’argomento, dove esperti di diversa estrazione si sono incontrati per discutere una varietà di temi: dall’ingresso dell’arsenico nella catena alimentare, agli approcci per la valutazione dell’esposizione, dagli effetti sulla salute alle strategie di intervento e mitigazione del rischio. P SOMMARIO Editoriale………………………………..………….…………...…...2 Cinque domande…………………………..…………..………....3 Parliamo di…………………………………..………………….......4 Sicurezza alimentare extra CE Carne di pollo (in provetta) per vegetariani e non solo………………………………………………………………….…..5 News dalla comunità scientifica Efsa, al via la consultazione sulle incertezze associa- te alle opinion…………………………………………..………….5 Frodi alimentari, Italia in prima linea………………...5 EuroDish, verso la costruzione di un istituto di ricer- ca europeo sulla nutrizione e gli alimenti……….…….5 Epidemiologia veterinaria, in uscita una guida prati- ca………………...………………………………..…………………....5 Nello specchio della stampa………………………...........6 Sicurezza alimentare: aggiornamenti da EURLex……………………………………………………..…………..………..6 Aggiornamenti da Efsa…………………………..…..……....6 APPUNTAMENTI International Conference on “Livestock Nutrition” arliamo di…Echinococcus multilocularis infection in animals”: il progetto Emia L’echinococcosi alveolare è una zoonosi parassitaria causata da Echinococcus multilocularis , una piccola tenia i cui ospiti definitivi principali in Europa sono le volpi. Il progetto Emia, appena terminato, ed operante tramite un Consorzio europeo che ha visto l’Iss come coordinatore, ha consegnato una valutazione comprensiva e quantitativa della conoscenza scientifica riguardante questo patogeno in Europa. 11-12/08/2015 Frankfurt International Conference on “Food Safety and Regulatory Measures” 17-19/08/2015 Birmingham Convegno “Innovations in Food Packaging, Shelf Life and Food Safety” 15-17 /9/2015, Monaco di Baviera Editoriale Benefici dalle piante aromatiche, se ne parla ad Expo di Stefania Benvenuti, docente presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, e Francesca Mondello, ricercatrice dell’Iss L a scoperta di sostanze e di fitocomplessi prodotti dalle piante per difendersi, per sopravvivere e per resistere alle leggi dell’evoluzione apre ampi e differenti obiettivi di impiego, dal settore sanitario, in medicina e in veterinaria, fino alle pratiche agronomiche e della tecnologia alimentare, dai fitofarmaci alla conservazione dei cibi. Numerosi sono i ricercatori in Italia che affrontano questi argomenti, spesso sottovalutati e scarsamente riconosciuti. Ma se il tema di Expo 2015 “Nutrire il pianeta, energia per la vita” vuol dire riuscire a garantire cibo sano e sicuro per tutti, nel rispetto del pianeta e dei suoi equilibri, le piante possono essere la soluzione a varie problematiche: mediche, veterinarie, alimentari e fitosanitarie. In questo contesto, è stato selezionato dalla Conferenza dei rettori delle università italiane lo studio "EssentialExpo: Sana alimentazione e rinascita delle coltivazioni italiane di eccellenza ed ecosostenibili di piante aromatiche, fonti di oli essenziali. Il ruolo della canapa. Più qualità e meno veleni", come rappresentativo della migliore ricerca universitaria nazionale sui temi del cibo e del nutrimento, assieme ad altri 13 progetti scientifici universitari italiani. Al progetto, coordinato da Stefania Benvenuti, partecipano vari atenei, quali le Università della Basilicata, di Bari, di Bologna, Politecnica delle Marche, del Molise, di Napoli "Federico II", del Piemonte Orientale, di Teramo, di Tor Vergata, di Torino, di Udine, e istituti di ricerca come l'Iss, il Cra e il Cnr, in collaborazione con la Società italiana per la ricerca sugli oli essenziali. Attualmente esistono allarmanti segnalazioni in campo sanitario: aumento delle patologie croniche incurabili, continue emergenze infettive, progressiva penuria di farmaci, incremento di reazioni immu- 2 nologiche inattese. Da ciò emerge l’esigenza che il mondo scientifico si dedichi alla ricerca di nuove classi di molecole sicure ed efficaci nel campo del "naturale", a difesa dell’ambiente e dell’alimentazione. E’ in questo contesto che il 26 luglio a Padiglione Italia si parlerà dell’uso di piante officinali, in particolare aromatiche, per la salvaguardia delle caratteristiche nutritive dei prodotti alimentari, anche durante la loro conservazione e distribuzione, la cura degli animali d’allevamento con principi attivi alternativi ai farmaci di sintesi, con limitate forme di farmaco-resistenza e bassa tossicità, la lotta ai patogeni vegetali mediante farmaci di origine vegetale, la prevenzione delle malattie sociali, dall’obesità alle patologie cardiovascolari, dai tumori alle epidemie più diffuse, per salvaguardare lo stato di benessere. Tutto ciò sarà affrontato con particolare riferimento alla tutela e protezione delle specie officinali, patrimonio della biodiversità, ad un adeguato monitoraggio della qualità di tutta la filiera, dalla loro selezione alla produzione in campo, dalla trasformazione al controllo dell’attività e dei residui. Argomento del mese: cinque domande sulla esposizione alimentare all’arsenico Risponde Francesco Cubadda, Dipartimento sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare, Iss 1. Cos’è l’arsenico? L’arsenico è un elemento chimico largamente presente nell’ambiente: nei suoli, nell’acqua, nelle piante e, in grande abbondanza, nei tessuti degli animali acquatici. E’ necessario però fare una distinzione tra l’arsenico inorganico, che è tossico, e l’arsenico organico. Negli alimenti, solo una parte è presente nella forma più tossica, quella inorganica. Nei pesci e negli altri organismi marini abbonda invece l’arsenico organico. 2. In quali alimenti è più presente? Il riso, più di altri vegetali, assorbe arsenico inorganico dal suolo e dall’acqua di irrigazione, e la ricerca è al lavoro per cercare di ridurre il contenuto di arsenico inorganico in questo cereale. Ma se da un lato è importante mitigare l’assorbimento di arsenico nel riso, specie in alcune aree dell’Asia con abbondanza ambientale di questo elemento, dall’altro non bisogna drammatizzarne l’assunzione in un Paese come l’Italia dove i consumi sono piuttosto modesti. Altri alimenti, come crostacei e molluschi, e alcuni tipi di acque minerale, contribuiscono più di altri all’esposizione. 3. Quali limiti stabilisce la legislazione europea? Nel settembre 2009, il panel di esperti Efsa sui contaminanti ha raccomandato la riduzione dell’esposizione all’arsenico inorganico attraverso la dieta. Questo ha portato all’introduzione a livello europeo di limiti massimi nel riso e nei prodotti derivati. I limiti entreranno in vigore a gennaio 2016 e sono più severi per il riso destinato all’alimentazione dei bambini, per i quali è importante evitare il consumo esclusivo di alimenti a base di questo cereale. Vi sono poi una serie di prodotti che contengono livelli singolarmente elevati di arsenico inorganico, come alcuni tipi di riso soffiato, di gallette e ciambelle di riso, di cracker. 4. Cosa sono gli Studi di dieta totale (Tds)? I Tds non prendono in esame il singolo alimento, bensì la dieta tipica di ciascun Paese. Migliaia di alimenti di largo consumo vengono trasformati in laboratorio secondo le procedure domestiche ogni giorno utilizzate nelle nostre case, riuniti in gruppo di alimenti della stessa natura e analizzati dal punto di vista chimico. I livelli analitici delle sostanze vengono moltiplicati per i livelli del consumo medio ed elevato, determinando così l’assunzione delle sostanze chimiche da parte della popolazione. 5. Cosa ha appurato il Tds condotto in Italia? Nel periodo 2012-2014 , sono stati raccolti migliaia di campioni alimentari, sono stati trasformati in laboratorio ottenendo 51 categorie alimentari che poi i ricercatori dell’Iss hanno analizzato chimicamente. Per quanto riguarda l’arsenico inorganico, è emerso che le fasce di popolazione più esposte sono i bambini fino a dieci anni, in particolare quelli nella fascia uno-tre anni, e le popolazioni che risiedono dove i livelli nell’acqua, pur nel rispetto dei limiti di legge, sono superiori alle tracce riscontrate normalmente, e dove gli alimenti vegetali prodotti localmente possono presentare tenori di arsenico più elevati. C’è infine da considerare la variabilità individuale da attribuire ad una differente suscettibilità genetica agli effetti tossici dell’arsenico. Abstract book del Convegno nazionale “Arsenico nelle catene alimentari” (4-5 giugno 2015, Iss – Roma). 3 Parliamo di… Echinococcus multilocularis infection in animals”: il progetto Emia di Adriano Casulli, Iss (coordinatore del progetto) a nome del Consorzio Emia* L’echinococcosi alveolare (Ae) è una zoonozione di Em negli animali. Per queste ragioni si parassitaria causata da Echinococcus mulEfsa dovrà produrre un’opinione scientifica tilocularis (Em), una piccola tenia i cui ospiti entro dicembre 2015 per supportare la revidefinitivi principali in Europa sono le volpi. sione del Re. Benché Em nelle aree endemiche sia relatiIn questo contesto Efsa nel 2012 ha finanvamente comune negli animali, tuttavia i ziato una ricerca di revisione sistematica dei casi umani riportati sono rari. Inoltre, prima dati scientifici attraverso il progetto dell’avvento dell’utilizzo dei benzimidazolici “Echinococcus multilocularis infection in per il trattamento di Ae, il tasso di mortalità animals”. Questo progetto appena terminanell’uomo era altissimo (>80% in 10 anni). to, ed operante tramite un Consorzio euroNegli ultimi anni la presenza di Em nelle peo che ha visto l’Iss come coordinatore, ha volpi è stata riportata in aree dove prima consegnato una valutazione comprensiva e non era stato mai diagnosticato. Contempoquantitativa della conoscenza scientifica raneamente è stata osservato un aumento riguardate questo patogeno in Europa. Siadella prevalenza di Em, anche in animali mo convinti che la conoscenza generata da provenienti da grandi città centro europee questo progetto ed implementata nel futudove le popolazioni di volpi sono attualro Re sarà utile a prevenire futuri casi umamente presenti ed in incremento numerico, ni di Ae. Un buon esempio di come ricerca aumentando quindi il rischio di trasmissione scientifica e sanità pubblica possano diper gli uomini. rettamente interagire a favore della salute Sino ad ora quattro stati membri dell’Unione europea (Inghilterra, Irlanda, Finlandia e Malta) hanno sottomesso la documentazione supportante l’evidenza dell’assenza di questo patogeno. In questo contesto nel 2011 è stato emanato il Regolamento europeo (RE) No 1152 che obbliga i cani che entrano in questi quattro paesi ad un trattamento antiparassitario pre-ingresso e che specifica programmi di sorveglianza ad hoc da implementare per Em. La Commissione europea dovrà revisionare il Re No 11532/2011 entro dicembre 2016 sulla base delle evidenze scientifiche riguardanti l’infe- dei cittadini europei. *Consortium: Istituto Superiore di Sanità (Iss), Italy; French Agency for Food, environmental and Occupational health and Safety (Anses), France; National institute of public health and the environment (Rivm), The Netherlands; Federal research institute for animal health (Fli), Germany; Finnish food safety authority (Evira), Finland; National veterinary research institute (Nvri), Poland; Agencia estatal consejo superior de investigaciones cientificas (Csic), Spain; Sapienza university of Rome, Italy. Advisory board: Hohenheim university, University hospital of Ulm (Germany); Sapienza university of Rome (Italy); Norwegian school of veterinary science in Oslo (Norway); Institute of parasitology of Zurich, Institute of parasitology of Bern (Switzerland) 4 Consortium Advisory board Sicurezza alimentare extra CE Carne di pollo (in provetta) per vegetariani e non solo Tutto ha avuto inizio dai lavori di ingegneria tissutale su cellule di grasso di un professore dell’Università di Tel Aviv, Amit Gefen. Lavori che hanno attirato l’attenzione della Modern agricolture foundation, un’organizzazione no profit che in Israele promuove la carne “coltivata” in laboratorio. Da qui l’annuncio: alla fine del 2015, per la prima volta al mondo, il petto di pollo in provetta farà il suo ingresso sul mercato. Ma perché proprio il pollo? “E’ una scelta alimentare assai popolare in molti Paesi – ha detto Gefen – tanto che il pollo rappresenta quasi un terzo del consumo mondiale di carne”. D’altra parte, “la produzione alimentare non può non tener conto del costo degli allevamenti e del loro impatto sull’ambiente”. Uno studio del 2011, condotto dalle università di Oxford e Amsterdam, attesta che la carne prodotta in laboratorio produrrebbe il 96% in meno di gas serra e consumerebbe dall’82 al 96% in meno di acqua rispetto ad un tradizionale allevamento di bestiame. Per approfondire clicca qui News dalla comunita scientifica Efsa, al via la consultazione sulle incertezze associate alle opinion Efsa, in linea con la sua politica di trasparenza, ha avviato una consultazione pubblica su una bozza di linee guida riguardanti come caratterizzare, documentare e spiegare tutti i tipi di incertezze associate alla valutazione scientifica di Efsa stessa. Tutti i commenti, ad eccezione di quelli non pertinenti secondo criteri stabiliti dall’Authority , verranno pubblicati. Le parti interessate dovranno inviare le loro considerazioni entro il 10 settembre 2015. Frodi alimentari, Italia in prima linea Nel 2014 le Asl hanno effettuato 171.327 ispezioni e 8.051 audit sugli stabilimenti per gli alimenti di origine animale rilevando 16.946 non conformità, relative a condizioni strutturali e attrezzature - e hanno controllato 287.823 unità operative di imprese alimentari - rilevando 50.720 irregolarità, soprattutto nell'ambito della ristorazione. Sono questi alcuni dei dati illustrati il 9 e 10 luglio scorsi a Expo nel corso dell’evento “Fighting food crime, enforcing food safety”, organizzato dal Ministero della salute con il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e con il Comando generale dell’Arma dei carabinieri. E’ stato sottolineato come, tra gli aspetti che ricevono costante attenzione, vi sia proprio quello delle frodi alimentari, e come l’Italia sia in prima linea su questo fronte, grazie ad una rete di controlli solida e capillare. Relazione annuale al Piano nazionale integrato 2014 EuroDish, verso la costruzione di un istituto di ricerca europeo sulla nutrizione e gli alimenti L’Europa ha bisogno di un’eccellente infrastruttura di ricerca che aiuti gli studiosi a conoscere più a fondo e a sincronizzare le relazioni tra cibo, alimentazione e salute. A questo scopo, il progetto EuroDish ha fissato una tabella di marcia per la diffusione entro il 2025 di un’infrastruttura onnicomprensiva per la ricerca su cibo e salute, chiamata Dish-Ri (Determinants, intake, status, health – Research infrastructure). I risultati del progetto sono stati presentati di recente presso il padiglione dell’Ue all’Expo di Milano. In tre anni (2012-2015) EuroDish ha mappato le infrastrutture operanti in quattro aree di ricerca: i fattori che determinano il comportamento alimentare, i livelli di assunzione di nutrienti e alimenti, gli indicatori funzionali dello stato di nutrizione, la salute e le malattie legate al cibo. L'obiettivo è ora di rendere operativa entro 10 anni l’infrastruttura che collegherà tra loro queste conoscenze. Per approfondire clicca qui Epidemiologia veterinaria, in uscita una guida pratica E’ in corso di pubblicazione il libro “Epidemiology for fields veterinarians” di Evan Sergeant, degli AusVet Animal health services (Nuovo Galles del Sud, Australia), una sorta di guida pratica per i veterinari e per tutti i professionisti che lavorano nel campo della salute animale, della sicurezza alimentare e dell’epidemiologia. La pubblicazione, scritta con un linguaggio chiaro e divulgativo, illustra l’applicazione di tecniche e metodi epidemiologici in vari campi della veterinaria, al fine di fornire spunti e strategie per la risoluzione dei problemi. 5 Nello specchio della stampa CONTATTACI Italian National EFSA Focal Point Viale Regina Elena, 299 00161 - Roma. Tel. +39.06.4990.4414 - 3419 2637 Fax +39.06.4938.7101 e-mail:[email protected] Breve rassegna degli articoli più significativi pubblicati su quotidiani e magazine nazionali e internazionali nell’ultimo mese sul tema della sicurezza alimentare Accedi alla rassegna Sicurezza alimentare: aggiornamenti da EUR - Lex La politica di sicurezza alimentare dell’Unione europea (UE) mira a proteggere i consumatori, garantendo allo stesso tempo il regolare funzionamento del mercato unico. Accedi al sito Aggiornamenti da Efsa Consultazioni pubbliche aperte L’EFSA indice periodicamente delle pubbliche consultazioni su tematiche scientifiche specifiche al suo mandato; le parti interessate e privati cittadini sono invitati a trasmettere informazioni e dati utili per contribuire a pubbliche consultazioni ed a coadiuvare l’EFSA nell’adempimento dei suoi compiti e della sua missione. Accedi La riproduzione degli articoli è autorizzata, tranne che per fini commerciali, citando la fonte. 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